Doppio ex e protagonista indimenticato della storia recente del Catania, Giovanni Marchese conosce bene cosa significhi indossare la maglia rossazzurra e cosa rappresenti affrontare una piazza passionale come Salerno. L’ex esterno difensivo, oggi allenatore e Commissario Tecnico della Sicilia FA, ha analizzato ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com il momento del Girone C di Serie C e la sfida di cartello tra Catania e Salernitana, in programma domenica.
Come giudichi il Girone C di Serie C dopo queste prime nove giornate?
“Questo Girone C di Lega Pro è un girone veramente molto, molto difficile, perché ci sono squadre forti come la Salernitana, il Benevento, il Crotone… quindi è una piccola Serie B, una “B2” diciamo, perché sono tutte squadre che sono state in Serie B o Serie A. Stiamo parlando di club importanti. Ci sono campi difficili da affrontare, perché non è facile andare a giocare a Benevento, non è facile andare a giocare a Salerno, a Crotone, non è facile andare a giocare a Catania…”.
C’è bagarre tra le concorrenti per la promozione diretta in Serie B, almeno per il momento. Quale ritieni che sia la grande favorita per il salto di categoria?
Secondo me le squadre più attrezzate sono Catania, Salernitana, Crotone e Benevento. Hanno degli ottimi giocatori, ottimi ricambi: oltre agli undici titolari, anche i ragazzi che sono in panchina sono altrettanti titolari. E poi, seguendo il Catania molto da vicino, so che ha anche uno staff molto, molto preparato. Idem la Salernitana”.
Domenica, a Catania, uno scontro diretto tra i rossazzurri e la Salernitana. Tu sei ex di entrambe le compagini. Cosa dobbiamo aspettarci?
“Salernitana-Catania sarà sicuramente una bellissima partita. Si scontreranno due squadre che corrono, che lottano, due squadre che sanno giocare molto bene al calcio. Il Catania deve fare di tutto per cercare di riacciuffare questi punti che la Salernitana ha in più. Sarà sicuramente una partita non decisiva, ma bella e impegnativa”.
Qual è secondo te l’ingrediente giusto per vincere il campionato?
“Cercare di arrivare verso aprile più in alto possibile, con meno infortuni possibili: quello potrebbe essere uno degli ingredienti. Avere una rosa ampia, che quando nel caso dovesse mancare il titolare, la riserva sia altrettanto forte. Se ci si arriva bene, tutto l’ambiente è positivo; se ci si arriva male, l’ambiente diventa negativo. Quindi questo potrebbe essere l’ingrediente giusto: arrivare in maniera positiva alla fase più delicata del campionato”.
Ci racconti un po’ di te? Quali sono i tuoi obiettivi professionali e su cosa stai lavorando in questo periodo?
“Dal 2022 sono il Commissario Tecnico della Sicilia FA, la Nazionale Siciliana di calcio, un progetto a cui tengo molto e che in questi anni ci ha già visti protagonisti a livello internazionale. L’obiettivo è quello di alzare sempre più il livello e coinvolgere i migliori calciatori siciliani, anche quelli di Serie A e Serie B. Contestualmente gestisco una scuola calcio a Catania, cosa che mi consente di lavorare anche con i piccoli che si approcciano al calcio. Punto a completare, inoltre, il mio percorso formativo passando dal patentino di allenatore UEFA A a quello Pro. Nel frattempo valuto altri progetti in divenire”.
Si ringrazia Giovanni Marchese per la concessione dell’intervista.
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