Prima di scendere in campo, mister Raffaele lo aveva definito un esame importante. Il secondo, dopo il confronto con la Ternana. Il Catania torna a casa a mani vuote contro un’altra corazzata del girone C, subendo la settima rete in pochi giorni. La difesa impenetrabile delle primissime giornate di campionato, ancora una volta, perde un tassello fondamentale e si sfalda nelle difficoltà. L’assenza di Tonucci si era già fatta sentire mercoledì. Sarà un caso ma anche a Bari, dal momento della sua sostituzione, il Catania ha ballato dietro. Concedendo ai biancorossi occasioni troppo ghiotte per non essere sfruttate.
Il Catania aveva dato filo da torcere nel primo tempo e messo paura al Bari, sfiorando persino il raddoppio con Emmausso al 37′. La storia di questo match sarebbe potuta essere completamente diversa, ma le assenze pesanti e la panchina lunga a disposizione di Auteri hanno avuto la loro incidenza. Sul piano del gioco non si è vista una spiccata superiorità del Bari. Nella gestione degli episodi e degli equilibri in campo, però, i pugliesi hanno legittimato la vittoria. Sfruttando le amnesie difensive di un Catania le cui distrazioni si sono rivelate fatali. Il 4-1 è probabilmente un passivo esagerato, sulla base di quanto visto nell’arco dei 90 minuti, ma premia la squadra più cinica e spietata, costruita in maniera esplicita per vincere il campionato, senza badare a spese.
In casa rossazzurra sarà importante svuotare l’infermeria nei prossimi giorni, auspicando che Raffaele abbia un organico il più possibile completo per sostenere al meglio i successivi impegni. L’attacco non si sblocca ed il non avere a disposizione elementi come Piccolo e Reginaldo incide in misura considerevole. A questo aggiungiamo lo stato di forma non ancora ottimale di vari elementi, vedi Biondi. Il Catania adesso è atteso da nuovi esami, il percorso di crescita è ancora lungo. L’auspicio è che la squadra di Raffaele rifletta sul tracollo difensivo del secondo tempo, impari dagli errori commessi e non perda l’entusiasmo che aveva caratterizzato il periodo pre-Ternana e Bari. Lavorando per colmare le proprie lacune.
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