martedì, 19 Agosto 2025
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LEONARDI – Buscè, tecnico che lo ha allenato a Rimini: “Va aspettato e tutelato. Ecco dove eccelle e in cosa deve migliorare”

Nei giorni scorsi avevamo riportato alcune dichiarazioni di Antonio Buscè, attuale allenatore del Cosenza, con riferimento alle prestazioni offerte nei mesi scorsi a Rimini da Simone Leonardi, attaccante in procinto di vestire la maglia del Catania. Riportiamo di seguito altri pensieri dell’ex allenatore del ragazzo ai microfoni di centotrentuno.com:

“Leonardi è un ragazzo giovane, che deve crescere per forza. Dico questo perché quando un ragazzo ha delle giocate geniali a quell’età e ha carattere da vendere, qualcosa di buono può uscire. Non so dove possa arrivare, perché la testa è fondamentale. Però è un ragazzo che ha dei colpi importanti da giocatore vero. In area, sia di destro che di sinistro, se lo lasci calciare e gli si dà la possibilità di trovare la porta fa gol 99 volte su 100. Negli ultimi 20 metri è un calciatore che la giocata la trova. Secondo me in un contesto dove si alza il livello dell’intensità e della qualità, lui può diventare un giocatore importante”.

“Serve fargli capire sì che il calcio è divertimento, ma che allo stesso tempo è un lavoro. Leonardi è un giovane che va aspettato, al quale va dato tempo di sbagliare. Ecco perché dico che in questo le società fanno la differenza, perché sono loro che tutelano i giovani. Se tutti i fattori, quindi la parte tecnica, quella mentale e quella gestionale, vanno nella stessa direzione, allora sì che c’è la crescita del ragazzo. Se alla seconda o alla terza situazione, gli si mette la croce addosso, si rischia di bruciare o perdere il talento. Questo è il nocciolo: i ragazzi con talento vanno aspettati e tutelati. C’è anche però il rovescio della medaglia: infatti se una società aspetta, ma il giovane non si applica ed è poco professionale, allora vuol dire che quel ragazzo non può fare il calciatore. Bisogna avere pazienza, permettendogli di sbagliare e ragionando in ottica futura”.

“Leonardi ha alcune caratteristiche importanti, in particolare nella protezione della palla quando va incontro, lui è molto bravo in questo. Un aspetto su cui deve migliorare è nella collaborazione con il compagno e con la squadra. Ma sono errori di gioventù. Deve migliorare nel capire i tempi di gioco, quindi quando tenere palla un po’ di più, quando scaricarla nel momento giusto o quando deve calciare. Questi sono tutti aspetti che si migliorano con l’esperienza. Deve migliorare in tutto, in particolare nel concetto di collaborazione con i compagni e lettura del momento. Sono cose che lui sa fare, ma che allo stesso tempo deve coltivarle ancora. Per esaltare maggiormente le sue qualità deve giocare con una punta vicino, se lo si lascia da solo fa più fatica. Può giocare in un attacco a due supportato da un trequartista, oppure in un 3-5-2 o in 5-3-2. Lui ha bisogno di un compagno di reparto che faccia tanto lavoro sporco. Ha quella giocata che non ti aspetti, il dribbling, tira bene con il destro e con il sinistro. Rischia la giocata e questo non vuol dire egoismo o presunzione: è sintomo di coraggio, una vera dote. Se affina questi aspetti, collaborando meglio con il compagno, leggendo meglio i tempi di gioco, Leonardi può diventare un giocatore importante”.

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