La Gazzetta dello Sport evidenzia “la forza” del Catania di Mimmo Toscano “che va avanti con numeri pesanti: difesa meno battuta, zero gol presi in casa, miglior attacco del girone e presenze allo stadio da brividi” (quasi 20mila spettatori). “Contro la Salernitana era stato Cicerelli a scavare il solco su punizione. Stavolta ha bissato dal dischetto ma in precedenza, dalla stessa mattonella, ha sfiorato il vantaggio ancora su piazzato”, riporta la rosea.
“Il Benevento ha subìto l’avvio prepotente del Catania, poi Maita ha organizzato e diretto alla sua maniera la fase di palleggio sempre molto veloce, ricevendo collaborazione dal mobilissimo Prisco. Le punte, invece, non sempre hanno sfruttato a dovere i suggerimenti anche per la solidità difensiva del Catania in fase di non possesso. Di Gennaro e Ierardi sono stati abili ad anticipare con una linea altissima Salvemini soprattutto ma anche Manconi e Lamesta. I laterali hanno dato man forte ma in fase di possesso si sono sempre distinti per corsa e ricerca della superiorità numerica. Lunetta con le pressioni per vie centrali è stato una spina al fianco per tutta la linea arretrata ospite”, si legge. Cicerelli “asso nella manica”, si sottolinea anche l’assalto infruttuoso del Benevento e la ricerca del raddoppio da parte del Catania, “la festa finale con ovazione per vincitori e applausi sportivi per il Benevento”.
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