ESCLUSIVA – Biso: “Catania, ricordi indelebili. Tornerò volentieri. Spero di rivedere l’Elefante in A. Il calcio mi è rimasto dentro. Baiocco incredibile. Lucarelli, quante sberle prese…”
                    Ai microfoni di “TuttoCalcioCatania.com” è intervenuto, in esclusiva, l’ex centrocampista rossoazzurro Mattia Biso. Trascorsi anche tra le fila della Fidelis Andria per lui, che esordì con la maglia del Catania il 4 febbraio 2006, in Serie B, contro l’Atalanta entrando anche nel tabellino dei marcatori. Il 4 febbraio coincide proprio col fischio d’inizio della partita Andria – Catania. Chissà che non sia benaugurante per i rossoazzurri l’intervista di Biso, molto disponibile e felice di ricordare le emozioni vissute in Sicilia.
Mattia, sei stato grande protagonista alle pendici dell’Etna. Che ricordi conservi di Catania?
“Ricordi bellissimi. A cominciare dalla promozione in Serie A dopo 23 anni. Ma anche la stagione successiva. Purtroppo poi il dramma Raciti determinò qualche difficoltà. Non è stato facile per tutti. La morte di una persona non è paragonabile a problemi calcistici. Ma sono stati anni esaltanti, ottenendo meritatamente la promozione. Il girone d’andata nella massima categoria fu da Champions, poi con la morte di Raciti abbiamo giocato in campo neutro e risentimmo dell’assenza del pubblico. Se non fosse accaduto questo, penso che avremmo chiuso il campionato nelle prime otto posizioni. Come dimenticare, inoltre, il mio gol all’esordio in maglia rossoazzurra nel periodo delle festività agatine… avversaria l’Atalanta a Bergamo in uno scontro diretto molto importante. Perdevamo 1-0, poi segnammo io e Mascara dominando a tratti la partita”.
Lo spogliatoio era molto unito, senti ancora qualche tuo ex compagno di squadra?
“L’unione del gruppo è fondamentale nel calcio. Noi avevamo una squadra veramente forte ed un gruppo molto unito con giocatori del calibro di Mascara, Baiocco, Pantanelli, Bianco, Caserta, De Zerbi. Non a caso anche in Serie A il Catania si confermò a buoni livelli. Con Pantanelli ci sentiamo ancora. Lo stesso dicasi per Minelli, ho visto il figlio di Sottil e presto andrò a trovare Andrea, che lavora molto bene come De Zerbi, grande allenatore. Mi sono sentito con Ciro Polito, spesso capita che ci becchiamo in giro per i campi. Baiocco non molla, gioca ancora, il pallone ce l’ha nel sangue. E’ incredibile Davide”. 
Catania è stata probabilmente l’esperienza più significativa per te…
“Spero presto di tornare a Catania, ho lasciato amici a cui voglio bene. E’ una città stupenda. Il mare ed il vulcano ti danno un’energia particolare. Magari in futuro andrò a vivere lì. E’ oggettivamente un posto bellissimo, una città che offre tanto. A Catania ho vissuto un’esperienza importantissima, ma ricordo anche l’avventura di Tempio Pausania, Ascoli, Teramo. Tutte le esperienze mi hanno formato. Come bellezza e tante altre sfaccettature, comunque, la città di Catania la metto in cima. D’altronde sono ligure, amo il mare anche d’inverno…”.
Ai tuoi tempi furono gettate le basi per un futuro roseo, adesso il Catania si ritrova in C. Quanto è difficile risalire la china?
“Il Catania ha fatto tanti anni di Serie A a livelli anche importanti ed esprimendo un calcio piacevole. Il progetto rossoazzurro partì a quei tempi. Dopo i primi anni difficili in A c’è stato un crescendo di risultati ed obiettivi, lanciando allenatori di spessore. Adesso spero che il Catania torni al più presto in A, categoria che la piazza merita”. 
Catania secondo a -4 dal Lecce, il distacco è recuperabile?
“Il Catania sta facendo bene. Il distacco è recuperabile, il campionato è ancora lungo. Conosco molto bene alcuni giocatori. Vedi Lodi, Marchese e Biagianti. Stiamo parlando di elementi trainanti che conoscono l’ambiente, sono molto legati al territorio. Hanno deciso di tornare a Catania per riportare la piazza dove merita. I ragazzi si sono calati nella realtà della C dove c’è più casino in campo, meno organizzazione. Però il giocatore forte riesce a venire fuori. Dopo un avvio un pò difficoltoso adesso mi pare che la squadra stia andando bene. E’ normale che alcune prestazioni non siano brillanti, ma in C conta soprattutto il risultato. Ben vengano anche le vittorie sporche in questa categoria, poi si sa che le avversarie del Catania danno sempre quel quid in più. In tutte le categorie serve un furore agonistico notevole. Questa stessa squadra farebbe meno fatica in B. La rosa possiede una base solida, le ambizioni ci sono”.
Hai vissuto anche una parentesi ad Andria, come si vince su un campo ostico come quello?
“Ricordo lo stadio di Andria come un piccolo catino, un ambiente caldo. Gare del genere si vincono con l’esperienza, che al Catania non manca di certo. Bisogna avere la lucidità di essere sempre presenti sul rettangolo di gioco. A 19-20 anni ho giocato lì. Mi feci le ossa, era un ambiente particolare. Arrivai con la squadra retrocessa in C, ci furono tante contestazioni anche fuori dalle righe. Quel percorso mi aiutò a crescere, ma tutte le esperienze mi hanno formato. Soprattutto quelle più dure, come fu lì ad Andria”.
Fatica ad andare a segno Francesco Ripa, più volte nel mirino delle critiche. Secondo te il ragazzo merita fiducia?
“Giustamente ci sono delle pressioni in una piazza importante come Catania, che emana anche un calore notevole. Vedrete che Ripa si sbloccherà, so che è un giocatore molto forte per la categoria. Non mi porrei il problema. Magari vive una fase particolare ma la supererà, credo che riuscirà a superare questa impasse e poi andrà liscio facendosi trascinare dall’ambiente”.
Adesso che hai deciso di smettere con il calcio giocato, di cosa ti occupi?
“Ho fatto il corso d’allenatore Uefa A a Coverciano. Ho smesso di giocare due anni fa, adesso vado in giro a seguire un pò di allenamenti. Vorrei cominciare ad allenare, mi piace seguire giocatori con prospettiva, vedere partite. Il calcio mi è rimasto dentro. A 40 anni è normale ragionare in maniera diversa rispetto a quando ne avevo 20. Non hai la stessa testa. Io sono sempre stato fedele alle mie idee. Sono contento della gavetta fatta. Ho vissuto come credevo, coi miei concetti e valori. Magari sarei dovuto essere più diplomatico in alcune situazioni, ma non ho mai fatto forzature. Sono felice di tutte le esperienze vissute. Chiaramente adesso vedo tutto con occhi diversi. Mi è dispiaciuto andare via da Catania, magari ho avuto delle discussioni con Lo Monaco ma è un grande conoscitore di calcio. Allora manifestai il mio dispiacere per non avere proseguito la carriera a Catania, ma non ho rimpianti. Mi piaceva giocare a calcio. Ho preferito non rimanere alla Sampdoria nonostante la squadra fosse in A perchè volevo giocare. Magari ci ho messo qualche anno in più per tornare nella massima serie, comunque è stata una grande soddisfazione. Ho avuto qualche problema fisico ma sono contento del percorso fatto”.
Davide Baiocco lo conosci bene, gioca ancora con l’entusiasmo di un ragazzino. Tu non hai il rammarico di avere smesso?
“Capisco Davide, come dicevo prima lui è incredibile. Anche a me piace ancora giocare a calcio coi bimbi, con gli amici. Però chiaramente ho riportato qualche acciacco in più di lui, quindi a 38 anni ho preferito chiudere la carriera alla Fezzanese, vicino casa. Ho smesso di giocare quando ho capito che mi sarebbe piaciuto strutturarmi in altra direzione. Facendo scouting, corsi di allenatore e formazione. Ora sono concentrato sul futuro. Dedicandomi alle nuove attività con impegno ed amore, compatibilmente con le esigenze della famiglia”.
Che ricordi hai di Cristiano Lucarelli? 
“Da avversario faceva sempre gol. Un animale d’area di rigore. Era davvero forte. Anche il Catania prese tante sberle da Lucarelli. Ricordo ancora, in particolare, quella partitaccia persa col Livorno in Serie A 4-1, con tripletta di Lucarelli. Non posso dimenticarla, madonna… Lui sta allenando già da qualche anno. E’ strutturato. Sicuramente l’esperienza da calciatore lo aiuta a sentire gli umori dello spogliatoio, a capire quando dare il bastone o la carota a qualcuno. Conosce certe dinamiche. Lucarelli ha anche fatto una carriera veramente importante, questo lo fortifica”.
Quali tecnici ti hanno trasmesso qualcosa di più?
“Io ho avuto la fortuna di lavorare con allenatori molto bravi come Giampaolo, Cadregari, Marino e molti altri. Ho avuto tanti tecnici preparati che mi hanno fatto vedere il calcio sotto un’altra ottica, mi hanno trasmesso tanto. Tuttora seguo Giampaolo a Genova, Spalletti l’ho avuto alla Sampdoria da ragazzino ed era già molto capace tatticamente. Anche Zecchini in C2 a Tempio Pausania è stata una figura professionalmente importante per me”. 
Quando scendi a Catania, Mattia?
“Speriamo di riuscire a fare una scappata. Mi piacerebbe salutare gli amici. Sarei dovuto venire qualche anno fa per un evento organizzato a scopo benefico da Biagianti, poi ho avuto la febbre e non potetti venire. Quando avrò la possibilità tornerò sicuramente molto volentieri”.
Si ringrazia Matteo Biso per la gentile concessione per l’intervista.
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© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.                
            ESCLUSIVA – Abrescia (Antenna Sud): “Fidelis Andria – Catania ai raggi X. Punto su Lodi, Croce o Lattanzio. Lecce forse già con un piede in B”
                    La redazione di “TuttoCalcioCatania.com” ha contattato telefonicamente il collega Davide Abrescia dell’emittente televisiva pugliese Antenna Sud per ricavare qualche informazione in più sulla Fidelis Andria, prossima avversaria del Catania in campionato, e conoscere il proprio punto di vista sulla lotta al vertice nel girone C di Serie C.
Davide, come esce l’Andria dal mercato di gennaio?
“Ha firmato Abruzzese, andriese di nascita. Sulle corsie esterne sono arrivati i promettenti Scalera e Lancini. Importante la conferma di Croce che ha ritrovato il feeling con la piazza. L’Andria ha perso Curcio per motivi contrattuali, facendo registrare comunque una buona plusvalenza. Tartaglia è un giocatore di categoria, ci teneva a tornare ad Andria e rappresenta una garanzia per la categoria ma è un pò fragilino fisicamente. L’Andria può contare su Taurino che proviene dalla Ternana, si è ringiovanita ed esce rinforzata dal mercato”. 
Fidelis Andria – Catania segnerà il ritorno allo Stadio degli Ulivi degli ex Maks Barisic e Ramzi Aya. Quale accoglienza riceveranno?
“Barisic è partito molto bene, era uno dei più in palla. Poi con il cambio di modulo è stato schierato in una posizione non sua, non ripetendo le prestazioni d’inizio campionato. Si è incrinato il rapporto con la piazza che non gli ha perdonato alcuni errori sotto porta in gare determinanti. Con Papagni è stato un pò messo ai margini del progetto, pertanto ha preferito andare via a gennaio. Aya, invece, ha lasciato un ottimo ricordo. Credo che i tifosi gli riserveranno un’accoglienza importante condita da applausi, anche perchè lui rifiutò una proposta dalla B preferendo concludere la stagione ad Andria. A fine campionato sposò il progetto Catania per effettuare il meritato salto di qualità”.
Lecce, Catania o Trapani. Chi la spunterà per la promozione diretta?
“Se dovessero parlare solo i numeri non ci sarebbe storia in questo campionato. Da quando è subentrato Liverani, il Lecce ha fatto registrare un rendimento veramente incredibile. La rivale principale è il Catania. I salentini dovrebbero rallentare, il Catania approfittare di eventuali passi falsi ma questo Lecce sembra la Juventus del girone C. Il Trapani lo vedo un pò indietro. Poi sul mercato i giallorossi si sono rinforzati con Tabanelli e Salasi che possono fare la differenza in questa categoria. Hanno preso anche Saraniti. Forse è mancato il trequartista che tanto hanno cercato in Strambelli, ma poi per motivi ambientali la trattativa è saltata. Soltanto il Lecce può pregiudicarsi l’accesso in B. Dopo anni di sfortuna ai Play Off, non voglio esagerare ma la formazione di Liverani potrebbe già avere un piede in B. Poi sappiamo che il campionato è lungo, ma nella costanza dei risultati questo Lecce sembra inarrestabile. A Rende ha vinto da grande squadra e con un gruppo di altra categoria. La costanza nei risultati farà la differenza, arriverà in fondo chi farà meno passi falsi. Ci sono ancora tante gare insidiose da giocare. Quattro punti non sono un divario incolmabile per un Catania che può tenere il passo del Lecce”.
Ambire ad una salvezza tranquilla è una possibilità concreta per la Fidelis?
“Non credo che la Fidelis Andria possa raggiungere una salvezza tranquilla, ma sicuramente più alla portata. Gli andriesi vengono da una striscia di tre risultati positivi che fanno capire come la squadra sia in salute. Con Papagni ha ritrovato quella solidità venuta a mancare nella gestione Loseto. Papagni ha registrato la difesa, ricollocato i giocatori nel proprio ruolo cercando di farli rendere al meglio delle loro possibilità. L’Andria si può salvare in maniera abbastanza agevole ma non tranquilla”.
Quali saranno le insidie maggiori per il Catania ad Andria?
“Il fattore campo perchè il ‘Degli Ulivi’ è un fortino, classico campo di provincia, stretto, in cui gli avversari possono morderti le caviglie, dare pressione. L’Andria con il 3-5-2 o 3-4-3 riesce a coprire molto bene il campo, è squadra abbastanza solida a cui non è semplice fare gol. Il Catania dovrà assicurarsi di sbloccare quanto prima il risultato perchè, con il passare dei minuti, potrebbe diventare una gara rognosa. Io credo che sarà una partita nervosa, decisa dagli episodi, da situazioni su palla inattiva, poco spettacolare”.
Quali giocatori nelle rispettive squadre potrebbero incidere in misura determinante?
“Le palle inattive di Lodi possono fare la differenza, oppure una sua verticalizzazione al posto giusto ed al momento giusto. La partita si giocherà molto sul filo di lana. Lodi può essere il calciatore decisivo nello scacchiere di Lucarelli. Se dovessi puntare sull’Andria, credo che Lattanzio sia il più in forma e determinante. Ma anche Croce, uno di loro. Lattanzio ha un sinistro interessante, può fare la differenza perchè ha trovato la sua dimensione in Serie C. All’inizio era stato un pò beccato dal pubblico, adesso è senza dubbio uno dei punti fermi della squadra di mister Papagni”.
Quale formazione potrebbe opporre la Fidelis Andria al Catania?
“Tartaglia ed Abruzzese non sono ancora pronti. Contro il Catania non ci sarà nemmeno Rada che ha rescisso il contratto. Colella non è al top, out Nadarevic che ha lavorato in differenziato. Maurantonio in porta; penso Quinto, Celli e Tiritiello a completare il reparto arretrato. Scalera credo sulla destra, a sinistra uno tra Lancini e Di Cosmo; al centro dovrebbero giocare Esposito, Piccinni e Matera; in avanti, invece, vedo favoriti Lattanzio e Croce”.
Si ringrazia Davide Abrescia per la gentile concessione dell’intervista.
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            ESCLUSIVA – Stovini: “Prima regola non prendere gol. Catania, difficile recuperare distacco da Lecce. Reti con Ascoli e Chievo bei ricordi”
                    Venerdì pomeriggio, ai microfoni di Radio Studio Italia, in collaborazione con “TuttoCalcioCatania.com” è intervenuto telefonicamente l’ex difensore del Catania Lorenzo Stovini. Attenzione rivolta all’importanza dei meccanismi in fase difensiva, ad alcune curiosità della sua carriera ed all’attuale lotta tra Catania e Lecce per la conquista del vertice del girone C. Riportiamo di seguito un estratto testuale ed audio dell’intervento radiofonico dell’ex difensore toscano Stovini:
La difesa del Catania si conferma tra le migliori del campionato. Lorenzo, un tuo giudizio sull’importanza che ricopre il reparto difensivo…
“La difesa è un reparto fondamentale. E’ chiaro che deve sussistere una buona coesione tra i vari reparti ma quello difensivo lo ritengo quello primario. Il vecchio detto ‘prima non prenderle’ funziona sempre”.
Rispetto ai tuoi trascorsi in rossoazzurro, reputi che per quanto concerne l’assetto difensivo sia cambiato qualcosa nel calcio a livello tattico o, nel bene o nel male, i principi applicati rimangono i medesimi?
“I principi della difesa rimangono pressochè gli stessi. Ad esempio la marcatura è rimasta invariata nel corso degli anni. Poi magari al corso d’allenatore ti possono insegnare anche altre cose. Sussistendo elementi come la concentrazione, l’attenzione e la determinazione, si possono ottenere determinati risultati. La cosa può cambiare, anche notevolmente, in relazione alla categoria in questione”.
Un tuo ricordo sui vecchi compagni di squadra e chi è stato il tuo compagno di difesa preferito?
“Per quanto riguarda il preferito non sento di potermi esprimere. Ho sempre avuto compagni che possedevano la mia stessa fame. Per salvarsi in Serie A, così come in determinate categorie, è necessario che ci sia gente che abbia voglia. Posseggo tanti ricordi nella mia carriera e posso dire di essermi trovato bene praticamente con tutti. Se c’è la coesione ed il gruppo giusto è possibile raggiungere risultati importanti, anche senza grandi nomi”.
Un difensore a cui ti sei ispirato ed un compagno che avresti voluto in difesa?
“Sarei stato curioso di giocare insieme a Maldini, contro ci ho giocato tante volte! Lui possedeva tutte le capacità per ricoprire qualunque ruolo in difesa, dal centrale al laterale. Come persona e calciatore mi sarebbe piaciuto giocarci insieme. Se, invece, parliamo di attaccanti, da buon fiorentino, direi senza dubbio Batistuta. Anche con lui ci ho giocato da avversario tante volte, purtroppo mai insieme!”.
A quale gol in rossoazzurro ti senti maggiormente legato?
“A prescindere dal fatto che i miei gol si contano sulla punta delle dita, però a Catania ricordo che il primo che segnai in rossoazzurro fu in un Ascoli-Catania. Potrebbe sembrare stupido, però un 2-2 molto particolare per come si è evoluta la partita. All’epoca c’era Pagliuca in porta, se non ricordo male una respinta al colpo di testa di Spinesi, io mi trovavo lì e segnai con un semplicissimo tap-in. Però ricordo anche quello bello contro il Chievo!”.
In campionato il Catania sta duellando con il Lecce, quattro i punti che separano le due compagini in classifica. Secondo te il discorso primo posto, pur essendosi conclusi gli scontri diretti, è ancora aperto?
“E’ un pò difficile. Chiaramente il campionato è aperto, però recuperare quattro punti non è affatto semplice poiché il Lecce sta andando bene. Alla vigilia della 24/a giornata, questa differenza di punti può rivelarsi decisiva. Il Catania non dovrebbe più steccare e il Lecce dovrebbe fare qualcosina in meno affinchè i rossoazzurri possano concorrere per il primo posto fino alla fine”.
Si ringrazia Lorenzo Stovini per la gentile concessione dell’intervista.
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            CATANIA: convocati per Andria, out anche Marchese. Porcino e Brodic in lista. Squadra già in Puglia
                    Al termine della seduta di rifinitura, svolta nel pomeriggio allo stadio “Fausto Coppi” di Ruvo di Puglia, l’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli ha convocato 21 giocatori per la sfida alla Fidelis Andria. Prima convocazione in maglia rossazzurra per Antonio Porcino e Fran Brodic. Tra gli indisponibili anche Giovanni Marchese, costretto al riposo dalla lombosciatalgia. Rossazzurri già in ritiro pre-gara.
PORTIERI – 22 Martinez, 12 Pisseri. 
DIFENSORI – 4 Aya, 16 Blondett, 26 Bogdan, 21 Esposito, 19 Manneh, 13 Semenzato, 5 Tedeschi. 
CENTROCAMPISTI – 27 Biagianti, 17 Bucolo, 23 Di Grazia, 18 Fornito, 10 Lodi, 32 Mazzarani, 8 Porcino, 6 Rizzo. 
ATTACCANTI – 9 Barisic, 14 Brodic, 11 Curiale, 29 Ripa.
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            FIDELIS ANDRIA vs CATANIA: confronto statistico squadre con numeri e grafici
                    >>> visualizza il valore di mercato delle rose a confronto <<<
La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha realizzato tabelle e grafici contenenti statistiche dettagliate di questa parte di campionato delle squadre di Fidelis Andria e Catania, avversarie allo stadio degli Ulivi per la 24/a giornata del girone C di Serie C. I rossoazzurri, dopo avere interrotto in casa con la Casertana il periodo positivo di risultati, hanno ripreso il campionato pareggiando a Lecce e piegando la resistenza della Virtus Francavilla al “Massimino”. Adesso cercano conferme in trasferta. E’ migliorato il ruolino di marcia della formazione pugliese nelle ultime gare che, tra le mura amiche, ha riportato due sole sconfitte. Scaringella e Lattanzio da una parte, Curiale e Lodi dall’altra, i giocatori che hanno finora siglato più reti in questo campionato.
 
  
  
  
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***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***                CATANIA: in caso di promozione in B potrebbe scattare il rinnovo di Porcino
                    Contratto fino al termine della stagione per il jolly rossoazzurro Antonio Porcino, recentemente prelevato dalla Reggina a titolo definitivo. Prima dell’approdo ai piedi dell’Etna, la Cremonese ha provato a strappare il sì del giocatore ottenendo, invece, la disponibilità dello stesso a ridiscuterne più avanti, alla scadenza dell’accordo. Secondo informazioni raccolte da TuttoCalcioCatania.com, in caso di promozione del Catania in Serie B Porcino terrebbe concretamente in considerazione l’ipotesi di rinnovare il contratto. Se gli etnei restassero in B, invece, aumenterebbero notevolmente le chance di firmare il passaggio alla Cremonese nella prossima stagione.
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            FIDELIS ANDRIA: il mercato portato avanti a gennaio, organico ringiovanito
                    Squadra complessivamente ringiovanita, ma anche qualche innesto d’esperienza ed alcune cessioni inevitabili. Così la Fidelis Andria, prossima avversaria del Catania in campionato, si è mossa in sede di calciomercato. Gli andriesi si sono assicurati l’attaccante Cappiello, classe ’97 in prestito dalla Salernitana e Liguori, di proprietà del Napoli. Il difensore 35enne Rada ha dovuto lasciare la Puglia soprattutto a causa del corposo ingaggio percepito. Plusvalenza importante, poi, cedendo il talentuoso terzino 24enne Felipe Curcio al Brescia. Via anche De Giorgi, classe ’90 passato al Catanzaro.
In sostituzione dell’esperto difensore romeno la società ha prelevato Tartaglia, classe ’92, ceduto dal Novara e che ha fatto ritorno ad Andria. Era stato corteggiato anche dal Catania. Gioventù sulle corsie esterne prelevando il giovanissimo guizzante Di Cosmo, classe ’98, ma anche Lobosco, Scalera (Bari) e Lancini (Brescia), rispettivamente nati nel 1996, 1998 e 1994. In mediana, invece, fiducia riposta nel 23enne Longo, dotato di qualità e corsa. Poco è cambiato nel reparto offensivo, che accoglie Taurino, 22enne prelevato dalla Ternana e perde Barisic, tornato al Catania e Minicucci, ora di proprietà del Monopoli.
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            LUCARELLI vs FIDELIS ANDRIA: imbattuto, il tecnico livornese cerca la terza vittoria su quattro
                    Domenica pomeriggio per la quarta volta in competizioni ufficiali l’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli affronterà la Fidelis Andria. Il bilancio dei precedenti vede il mister vittorioso due volte su tre. Nel girone d’andata, successo di misura sulla panchina del Catania al “Massimino”: decisivo il rigore trasformato da Lodi nel finale. Prima di allora, in Lega Pro, Lucarelli festeggia la conquista dei tre punti con il Messina ad Andria. Anche in quel caso risultato di 1-0, a segno Milinkovic. Il 13 novembre 2016, match d’andata, 1-1 in terra peloritana. Pozzebon su rigore rispose al momentaneo vantaggio andriese di Cruz.
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            FIDELIS ANDRIA – CATANIA: i rispettivi precedenti stagionali con siciliane e pugliesi
                    Sorride il bilancio dei precedenti del Catania con squadre della regione Puglia nella stagione regolare. Solo vittorie finora, unico pareggio a Lecce. In perfetto equilibrio, invece, la situazione della Fidelis Andria che, in casa, ha perso in una sola circostanza: contro il Trapani, era il 25 novembre scorso. Da allora, peraltro, gli andriesi non perdono tra le mura amiche in campionato.
Ecco di seguito riportato il bilancio di biancazzurri e rossoazzurri:
BILANCIO FIDELIS ANDRIA
Vittorie: 2
Pareggi: 2
Sconfitte: 2
Gol fatti: 8
Gol subiti: 4
Differenza reti: +4
Catania 1-0 Fidelis Andria
Siracusa 0-0 Fidelis Andria
Sicula Leonzio 1-1 Fidelis Andria
Akragas 1-5 Fidelis Andria
Fidelis Andria 0-1 Trapani
Fidelis Andria 2-0 Siracusa
BILANCIO CATANIA
Vittorie: 6
Pareggi: 1
Sconfitte: 0
Gol fatti: 14
Gol subiti: 2
Differenza reti: +12
Catania 3-0 Lecce
Virtus Francavilla 0-3 Catania
Catania 1-0 Fidelis Andria
Catania 1-0 Monopoli
Catania 4-1 Bisceglie
Lecce 1-1 Catania
Catania 1-0 Virtus Francavilla
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            CALCIO DI SICILIA: Palermo, 4 sberle ad Empoli. Il Trapani riposa. Gli impegni di Catania, Akragas, Siracusa e Sicula Leonzio
                    Diamo un’occhiata agli impegni delle squadre del calcio siciliano professionistico questa settimana. In Serie B, brutte notizie per il Palermo crollato sotto il colpi dell’Empoli in terra toscana. Empolesi vittoriosi per 4-0 grazie alle reti di Brighi e Caputo, quest’ultimo autore di una tripletta. Scendendo di categoria, in C, turno di riposo per il Trapani. Domenica l’Akragas affronterà la Casertana in Sicilia, mentre il Catania sarà di scena ad Andria ed il Siracusa renderà visita al Cosenza. Sicula Leonzio, infine, impegnata al “Massimino” contro il Bisceglie.
VENERDI’ 2 FEBBRAIO
Empoli 4-0 Palermo, 20.30
DOMENICA 4 FEBBRAIO
Akragas – Casertana, 14.30
Fidelis Andria – Catania, 16.30
Cosenza – Siracusa, 16.30
Sicula Leonzio – Bisceglie, 16.30
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