“Più che mai “FLY DOWN” !!! Rabbia in corpo, testa dentro carro armato, fili collegati, evitiamo Melfi 2…”. Parole di mister Cristiano Lucarelli su Twitter. L’allenatore del Catania continua a fare da pompiere dopo la vittoria di Siracusa, ricordando il precedente della scorsa stagione quando, successivamente al successo ottenuto a Messina, i rossoazzurri persero in casa contro il Melfi. Sedeva sulla panchina etnea Mario Petrone, che poi si dimise.
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Ai microfoni di Sestarete il laterale sinistro del Catania Stefan Djordjevic analizza il percorso rossoazzurro finora portato avanti:
“Abbiamo ottenuto tre punti molto importanti su un campo difficile. Sabato è già passato, dobbiamo continuare ad andare avanti mantenendo la consapevolezza di essere forti anche in termini di collettivo. La ricetta della vittoria a Siracusa sta nel fatto che abbiamo preparato benissimo la partita durante la settimana. Adesso proseguiamo il percorso ragionando gara dopo gara”.“Abbiamo un gruppo composto da soli titolari, chiunque scenda in campo è utile alla causa rossoazzurra. Siamo tutti giocatori importanti e giochiamo per il bene del Catania. Stiamo disputando un campionato complicato, ogni gara ha il coefficiente di difficoltà elevato. Basti pensare al Lecce che ha pareggiato contro l’Akragas. Qualsiasi nostro avversario, poi, dà il massimo sapendo di affrontare il Catania. Continuiamo su questa strada, il lavoro paga e se diamo tutto in campo i risultati arrivano”.
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Attraverso le pagine de La Sicilia, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco si sofferma sul match vinto a Siracusa ed è già proiettato al successivo impegno con la Sicula Leonzio:
“Abbiamo giocato in un clima ostile, con un avversario che aveva preparato la partita della vita. Nel primo tempo a parte un’occasione non abbiamo concesso altro a un signor Siracusa, abbiamo fatto bene fino alla trequarti. Da quella zona in su abbiamo avuto qualche problema. Era impossibile dettare legge a Siracusa contro una squadra di livello e in un ambiente così caldo. Abbiamo aspettato nel primo tempo, poi abbiamo alzato di qualche metro il nostro raggio d’azione meritando i tre punti, e lo dico al di là del gol fatto da Mazzarani e del calcio di rigore sbagliato”. “La Sicula Leonzio? Sarà un avversario durissimo, sicuramente i bianconeri ci terranno a fare bene. Ma giochiamo in casa, siamo il Catania, e davanti alla nostra gente dobbiamo vincere. E non importa chi sia l’avversario”.
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Il Presidente della Sicula Leonzio Giuseppe Leonardi, in conferenza stampa, non nasconde la propria amarezza per il pari maturato al cospetto della Juve Stabia allo stadio “Angelo Massimino” e la rete annullata alla propria squadra.
“Sono abbastanza stanco, è davvero inammissibile. Ai tantissimi problemi che stiamo fronteggiando, che si aggiungono settimana dopo settimana, arriva questo gol prima accordato e poi scandalosamente annullato e che ci priva di poter vincere una partita che avremmo meritato – si legge sul sito ufficiale bianconero – Vi abbiamo messo pure del nostro perchè non avremmo dovuto calciare il rigore in quella maniera, siamo stati degli stupidi. Avessimo sbloccato la partita, sicuramente avremmo avuto più chances di fare nostro il match”.“Mi auguro di avere maggiore tutela. Non vogliamo essere vittime sacrificali di questo campionato. La Sicula Leonzio è la squadra che ha subito il maggior numero di rigori al passivo, ben 4 su 8 partite disputate, praticamente un rigore ogni due partite giocate. A Lecce abbiamo anche subito l’allontanamento del mister che ha pagato con la squalifica di ben 2 turni che riteniamo esagerata e pesante. Rappresentiamo Lentini, che al cospetto degli importanti capoluoghi di provincia e centri urbani vanta il minor numero di abitanti, ma non può essere una discriminante nè per il lavoro che fa la squadra e soprattutto per i capitali che stanno gravando su questa proprietà. Sono stanco di fare calcio, chiedo solamente di vincere o perdere ma nel rettangolo di gioco e a condizioni eque”. “Tante sono le problematiche che stiamo affrontando, mai una lamentela contro gli arbitri o la classe arbitrale ma siamo martoriati e stanchi delle continue decisioni che ci stanno penalizzando. Abbiamo giocato al Cibali che per noi è un campo neutro, con il supporto dei nostri affezionati abbonati che ci hanno seguito anche a Catania ma non è la stessa cosa. I ragazzi hanno captato il messaggio dato in settimana, c’è stata la cattiveria giusta, l’intensità che aveva chiesto il mister e la società. Siamo stati stupidi sul rigore, l’unico rimprovero che faccio ai ragazzi”.
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Attraverso una nota ufficiale, il Presidente del Siracusa Gaetano Cutrufo commenta il ko col Catania:
“Sono orgoglioso della mia squadra, di come ha affrontato una partita difficile, del gioco che ha espresso. Deluso dal risultato, certo, ma anche deluso dall’arbitraggio perché trovo incredibile che si possa avere così tanta difficoltà ad applicare il regolamento. Guardiamo avanti, concentriamoci sulle prossime partite. Niente musi lunghi perché non servono. Dimentichiamo il risultato e ripartiamo dalla prestazione”.
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Dopo una domenica di riposo, il Catania reduce dalla sesta vittoria consecutiva in campionato riparte da Torre del Grifo per preparare il successivo impegno stagionale con la Sicula Leonzio, avversaria sabato 21 ottobre allo stadio “Angelo Massimino” con fischio d’inizio alle 20.30. Oggi pomeriggio la ripresa degli allenamenti.
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Alfio Scudero compie oggi 61 anni: tutto il Catania rivolge sinceri auguri al medico sociale della prima squadra.
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Oggi, lunedì 16 ottobre, alle ore 15.00 ha inizio la prevendita dei biglietti validi per assistere alla gara Catania-Sicula Leonzio, valida per la decima giornata del girone C, in programma allo stadio “Angelo Massimino” sabato 21 ottobre alle 20.30. I biglietti saranno disponibili fino al fischio d’inizio in tutte le rivendite autorizzate, online seguendo le indicazioni riportate sul sito www.ticketone.it (da quest’anno anche con servizio Stampa@casa), ed al Catania Point, a Torre del Grifo Village.
PREZZI Curve € 10
Tribuna B € 15
Tribuna A € 20
Tribuna Elite € 50
Settore Ospiti – € 10 – I tagliandi del Settore Ospiti saranno in vendita fino alle ore 19.00 di venerdì 20 ottobre.
ALTRI TAGLIANDI
Biglietti per i diversamente abili: sportello in funzione venerdì 20 ottobre, dalle 10.00 alle 13.00, presso i botteghini di Piazza Spedini. – I biglietti per i diversamente abili saranno rilasciati esclusivamente presentando il certificato originale di invalidità (solo invalidità 100%), la fotocopia del certificato di invalidità, la fotocopia del documento d’identità del disabile e dell’accompagnatore. Si ricorda inoltre che i tagliandi per gli accompagnatori saranno concessi solo ed esclusivamente se la necessità della presenza di questi ultimi è specificata nel certificato di invalidità.
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di Livio Giannotta
Un intero stadio (esaurito in ogni ordine di posto, ndr) a tifare contro il Catania. Un avversario sceso in campo con il coltello tra i denti, motivato a disputare la classica partita della vita in quello che a Siracusa è l’evento dell’anno. L’attesa era enorme nella città aretusea, lo si percepiva molto chiaramente.
Già con oltre due ore di anticipo nelle zone limitrofe dello stadio “Nicola De Simone” tifosi siracusani manifestavano chiaramente la propria avversione nei confronti del Catania con sfottò e cori offensivi. Ressa ai botteghini anche in sede di ritiro accrediti. Prova ne sia che, prima di avere accesso allo stadio, la nostra redazione è giunta sul posto in una fila interminabile di persone.
Nel giro di poco tempo, l’impianto sportivo aretuseo vedeva moltiplicarsi il numero di tifosi presenti. Lo speaker annunciava la vicinanza del fischio d’inizio e persino fuochi d’artificio hanno caratterizzato l’immediato pre-gara. Clima incandescente anche durante la partita, con fumogeni e spettacolo sugli spalti. Il tutto mantenuto nei canoni di civiltà. Fino ad arrivare al secondo tempo quando purtroppo, a più riprese, dalla Curva e dalla Tribuna piovevano oggetti di ogni tipo.
Scene che non hanno nulla a che vedere con il mondo dello sport ed il calcio. L’amarezza era tanta nella tifoseria azzurra per la sconfitta che stava per materializzarsi dopo il gol di Mazzarani. Ma bisognerebbe sempre accettare il verdetto del campo con serenità, senza lasciarsi andare a simili episodi.
L’estremo difensore del Catania Pisseri è stato colpito alla pancia, c’erano davvero gli estremi per vincere a tavolino visto che la situazione stava andando a degenerare. Il portiere, però, si è rialzato senza fare alcuna scenata, dimostrando di volere continuare a giocare. Giusto esempio di sportività, Pisseri, confermatosi professionista esemplare.
Alla fine i rossoazzurri, umili e volitivi, in un clima infernale e contro un Siracusa dall’atteggiamento molto aggressivo e battagliero (anche troppo in alcuni casi, ndr), ha festeggiato i tre punti. Lo ha fatto correndo verso il Settore Ospiti nell’immaginario di festeggiare con i tifosi etnei. Una vittoria dedicata anche a loro, a cui è stata vietata la trasferta.
Un provvedimento ingiustamente punitivo ma che si è reso necessario, e comprendiamo il motivo. Con i tifosi catanesi al seguito, forse, sarebbe scoppiato il finimondo anche all’esterno dello stadio. Ed è un peccato utilizzare queste parole, alla luce di quanto successo. Così come dispiace che la tifoseria del Siracusa, tanto calda e passionale, per colpa di qualche decerebrato lasci un’impronta negativa. Rovinando la vera essenza del calcio e la propria immagine.
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di Livio Giannotta
Leoni aretusei? No, leoni rossoazzurri. Il Catania ha lottato con tutte le proprie forze in un clima autentico di battaglia sul rettangolo di gioco venendo premiato con i tre punti in tasca. Prestazione improntata sul carattere ed il grande spirito di sacrificio collettivo contro un Siracusa mai domo, che si è dovuto inchinare al cinismo spietato di un Catania mai sazio.
Alla vigilia c’era il timore che la sosta obbligatoria in campionato potesse, in qualche modo, frenare la voglia di vincere del Catania. Invece i rossoazzurri hanno mostrato la stessa fame di sempre, volendo a tutti i costi fare bottino pieno.
Il primo tempo è stato molto sofferto. Il Siracusa sembrava più grintoso, arrivava primo sul pallone e spingeva con una certa frequenza sulle corsie esterne (a proposito, l’ex Parisi ha sfoderato un’ottima prestazione, ndr). Ma il Catania, difensivamente, ha retto bene. Dopo l’intervallo, invece, la strigliata di Lucarelli ha dato i suoi frutti. Unitamente (soprattutto) alla scelta di allargare sulle fasce Mazzarani e Russotto in un tridente d’attacco.
In questo modo i rossoazzurri hanno aperto il gioco e limitato le scorribande degli esterni siracusani guadagnando metri di campo. Il gol di Mazzarani ha dato una notevole scossa psicologica al Catania che, con ancora più forza e motivazioni, ha atteso il momento giusto per cercare di colpire ancora. Lodi ha avuto la possibilità di archiviare definitamente la partita, ma l’errore dal dischetto ha restituito fiducia ai padroni di casa.
A proposito, vale la pena sottolineare che l’arbitro ha fatto bene ad annullare il gol al centrocampista napoletano che, sulla ribattuta del palo, ha insaccato. A termini di regolamento, non sarebbe stato corretto convalidarlo. L’episodio ha creato momenti di panico in casa rossoazzurra, tuttavia il Catania ha stretto i denti fino alla fine difendendo il prezioso risultato.
La vittoria del cuore, della sofferenza, dell’umiltà di un gruppo che si sta sempre più cementando. Seguendo fedelmente le direttive di un allenatore come Lucarelli, attento ad ogni singolo particolare, grande motivatore e vero valore aggiunto di una squadra che fa sognare i tifosi.
Giocatori del Catania nei pressi del Settore Ospiti vuoto dello stadio “De Simone”.
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