CALDERINI (Fondi): “Prova di livello anche a Catania, avanti così”

L’attaccante del Fondi Elio Calderini soddisfatto della stagione fin qui disputata dalla sua squadra. Queste le parole dell’ex calciatore rossoazzurro ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Secondo me stiamo facendo un ottimo campionato. Ci mancano almeno quattro punti che avremmo meritato, almeno quelli di Melfi e contro la Juve Stabia. Con le Vespe ed il Catania abbiamo offerto delle prove di livello. Stiamo facendo veramente molto bene. Può capitare un calo di tensione a livello mentale come accaduto domenica contro il Monopoli”.

VISTA DAL TIFOSO: “Rigoli, tocca a te svegliare il Catania! Ora, diamole a ripetizione…”

Solo il Catania non sta tenendo fede alle aspettative. Qualcuno comincia a chiedersi come mai ed a dichiarare che c’è qualcosa che non va. Meglio adesso che dopo. Guardando la classifica svettano le protagoniste annunciate: Lecce, Foggia, Matera, Juve Stabia, manca solo il Catania e non per effetto della penalizzazione, che comunque pesa e peserà eccome. La dirigenza aveva stimato di poter essere a questo punto della stagione a 12-14 punti reali, cioè almeno con 5-7 punti (vincere a Reggio e battere Akragas e Fondi), quindi agganciati alla zona playoff, diventata un vero e proprio torneo nazionale. Nessuna partenza sprint come nella scorsa stagione, che ha poi a metà torneo lasciata la squadra a vivacchiare nel mezzo del nulla e senza più carburante da immettere nel motore e, infine, a rischiare la ‘malacumpassa’. Il capo è troppo sgamato per non aver visto e percepito un’aria di delusione nel team, e l’allenatore non può essere blindato a prescindere da tutto. Tocca a lui, che si è sempre dichiarato soddisfatto della rosa, rivedere l’impianto generale e far giocare i rossazzurri in maniera veloce e spigliata magari con accorgimenti tattici coraggiosi. Adesso sarà costretto a togliere Paolucci e puntare sui giovani leoni. Doveva pensarci prima. Il rispetto della squadra e del pubblico viene prima della sensibilità individuale, secondo me. Si annunciano novità di completamento, sono tutti meta messaggi diretti ai calciatori che stanno deludendo e sono ahimè quelli che dovevano essere una garanzia. Comunque non tutti i mali vengono per nuocere, mi auguro che il mister dia una scossa al team, rinunci alla piccola sicurezza di non prenderle e si concentri su come darle, e a ripetizione. L’avversario va steso, messo ko. Lo sai perché? Perché siamo il Calcio Catania e l’Elefante non vuole, perché non sa, più aspettare. Alla sua età né ha già viste di tutti i colori ma quelli che preferisce senza dubbio alcuno sono quelli, i più belli: rosso e azzurro. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

CONVOCATI CATANIA: disponibili anche Bastrini, Piermarteri e De Rossi. Fornito out

Conclusa la seduta di rifinitura, svolta nel pomeriggio a Torre del Grifo, l’allenatore del Catania Pino Rigoli ha convocato 24 giocatori per la sfida al Messina, in programma domani alle 16.30 allo stadio “Angelo Massimino” e valida per l’ottava giornata di Lega Pro. Prima convocazione stagionale per il centrocampista Gonzalo Agustín Piermarteri, prima chiamata in vista di una gara di campionato per il difensore Andrea De Rossi. Rossazzurri in ritiro da stasera. PORTIERI – 22 Matosevic, 12 Pisseri. DIFENSORI – 16 Bastrini, 3 Bergamelli, 26 De Rossi, 13 De Santis, 20 Djordjevic, 6 Gil, 15 Mbodj, 2 Nava, 28 Parisi. CENTROCAMPISTI – 27 Biagianti, 4 Bucolo, 24 Di Cecco, 23 Di Grazia, 30 Piermarteri, 5 Scoppa, 8 Silva. ATTACCANTI – 19 Anastasi, 11 Barisic, 7 Calil, 9 Paolucci, 14 Piscitella, 10 Russotto.

CATANIA: con il ritorno di Lo Monaco non più mangia-allenatori

Fiducia rinnovata a mister Pino Rigoli. Il Catania non vuole effettuare alcun cambio alla guida tecnica, per bocca della stessa società rossoazzurra. Un’inversione di tendenza, questa, rispetto alle ultime annate quando, con Pablo Cosentino dirigente, spesso e volentieri il Catania ha mescolato le carte in panchina esonerando tanti allenatori. Adesso che l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco ha fatto ritorno sotto il vulcano, sembra proprio che siano cambiate le abitudini in casa Catania. Non più una società mangia-allenatori, rompendo con i metodi di cosentiniana memoria. Viene ribadita la propria stima nei confronti di Rigoli, dando continuità al progetto portato avanti dell’ex tecnico dell’Akragas e mantenendo viva la consapevolezza che saprà risollevare le sorti dell’Elefante raggiungendo gli obiettivi prefissati. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

CATANIA: In e Out, da Drausio a Russotto

Alla luce delle ultime partite disputate dal Catania, ecco i giocatori in calo ed in crescita secondo il parere della nostra redazione. IN Dario Bergamelli – Reduce da problemi di natura fisica, il difensore ha giocato a Taranto la terza partita consecutiva da titolare. Allo “Iacovone” è stato uno dei migliori in campo, continuando su questa strada può definitivamente tornare ai livelli della passata stagione. Gil Drausio – Prestazione in crescendo per il difensore brasiliano. Criticato nelle primissime battute del campionato, appare più sicuro di sé. Ha le potenzialità per diventare un elemento sempre più importante nello scacchiere tattico rossoazzurro. Rosario Bucolo – Finalmente è arrivato il momento dell’esordio in campionato con la maglia del Catania. Ci teneva a fare bene a Taranto, lui ha risposto presente mettendo in campo cuore e grinta senza commettere sbavature. Contro la sua ex squadra, il Messina, ci terrà a confermare quanto di eccellente fatto in Puglia. Andrea Di Grazia – Pian pianino si sta ritagliando uno spazio rilevante sul rettangolo di gioco. Il guizzante giovane gioiello di San Giovanni Galermo rappresenta una delle piacevoli note di un Catania ancora in affanno. Gli manca solo il gol come giusto premio per la bontà delle ultime prestazioni offerte. OUT Federico Scoppa – Buon inizio per lui. Ricordiamo, in particolare, uno splendido assist effettuato all’esordio in campionato. Poi, progressivamente, le prestazioni dell’argentino sono andate a calare. Centrocampista dai piedi buoni ma che fatica, almeno per il momento, ad adattarsi allo stile di gioco della Lega Pro. Gladestony Da Silva – I tifosi lo hanno persino acclamato contro la Juve Stabia, rimanendo favorevolmente impressionati dalla tecnica del brasiliano. Nelle ultime partite disputate, tuttavia, Silva si è spento ed il centrocampo rossoazzurro ne ha tratto inevitabili conseguenze negative. Periodo di flessione. Anche lui, come Scoppa, non si è ancora calato nella realtà del nostro calcio. Michele Paolucci – Nel precampionato ha siglato un quantitativo di reti piuttosto importante, confermando le proprie doti realizzative anche all’esordio in Lega Pro con la Juve Stabia. Adesso ha le polveri bagnate, necessita di sbloccarsi dopo un periodo di digiuno in zona gol. Andrea Russotto – Nelle ultime gare è partito dalla panchina, accusando qualche fastidio fisico. Uno dei calciatori maggiormente rappresentativi della squadra non sta incidendo nell’economia del gioco. Serve anche il migliore Russotto affinché il Catania si risollevi in campionato. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

CASO CASTRO: se il Catania avesse continuato a non pagare, rischio ben più grave del -6

Catania che continua a “combattere” per fare valere le proprie ragioni in sede di giustizia sportiva. Dopo che la Fifa ha respinto il ricorso presentato contro la decisione d’infliggere una penalizzazione di sei punti al Catania relativamente al Caso Castro, la società rossoazzurra ricorre al TAS. Sono già state pagate le prime rate al Racing Avellaneda, come d’accordo con il club argentino. Curioso sottolineare che la pena sarebbe potuta essere decisamente più grave per il club etneo qualora avesse continuato a non pagare i soldi dovuti al Racing. In questo caso sarebbe scattata persino la retrocessione. Pericolo scongiurato, fermo restando che il -6 rappresenta un handicap non di poco conto per una squadra già abbastanza penalizzata la scorsa stagione. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

MESSINA: niente ritiro, domenica mattina la partenza per Catania

L’allenatore del Messina Salvatore Marra, d’accordo con la società, ha assunto la decisione di non effettuare alcun ritiro in vista del derby di Catania. La truppa giallorossa cenerà insieme per pernottare ognuno a casa propria. Domenica mattina la partenza in pullman verso Catania poche ore prima dell’inizio del match fissato, lo ricordiamo, per le ore 16.30 allo stadio “Angelo Massimino”.

CATANIA: mai più di un gol subito in gare singole, solo una volta oltre una rete all’attivo

A conferma della validità della fase difensiva, spicca un dato specifico relativo alle reti subite finora dal Catania in questo campionato di Lega Pro. La formazione rossoazzurra, che ha preso complessivamente 4 gol, non ha mai subito più di una rete in partite singole. Per tre volte su sette, invece, l’Elefante ha mantenuto inviolata la propria porta. In vista del derby, vedremo il Catania si sbloccherà in termini di realizzazioni all’attivo. La squadra allenata da Pino Rigoli non sigla più di una rete in gare singole (escludendo il 2-0 in Coppa Italia con l’Akragas, ndr) dall’esordio in campionato con la Juve Stabia. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

GOMEZ (Atalanta): “A Catania eravamo una famiglia, vestirei la maglia dell’Italia”

L’ex attaccante del Catania Alejandro Gomez è pronto a dare la propria disponibilità in caso di eventuale convocazione nella Nazionale dell’Italia. Inoltre, ai microfoni di Sky, rilascia altre dichiarazioni interessanti che si riferiscono al Catania ed alla possibilità, in passato, di trasferirsi all’Inter ed alla Fiorentina: “Io nella Nazionale italiana? Eventualmente non mi lascerei scappare questa possibilità. Avverto la responsabilità, a volte quest’anno indosso anche la fascia di capitano all’Atalanta. E’ la prima volta che mi succede in carriera. Sono stato vicino all’Inter ai tempi di Stramaccioni, ma anche la Fiorentina mi voleva quando Montella sedeva sulla panchina viola. Catania? Ancora oggi abbiamo un gruppo di Whatsapp, ‘Il Catania dei record’. Eravamo come una famiglia, sembrava di vivere in Argentina. Eravamo dodici argentini in organico”.

PELLE’: l’ex Catania punito, lascia la Nazionale

Finito ancora nel mirino delle critiche l’ex attaccante del Catania Graziano Pellé. Dopo che nella sfida disputata dalla Nazionale italiana contro la Spagna è stato sostituito dal CT Giampiero Ventura rifiutando di dargli la mano, non è salito sul pullman che ha portato gli azzurri a Vinovo per la seduta di allenamento ed è tornato a casa. La decisione è stata presa nella notte. “Far parte della Nazionale comporta infatti la condivisione di valori e l’assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a partire dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni di squadra e dei tifosi”, il commento della Figc. Pellè si è scusato su Instagram: “Purtroppo mi capita nuovamente di fare una cavolata. Un comportamento inaccettabile, nei confronti del mister in primis e di riflesso dei miei compagni, che hanno sempre dimostrato di avere dei valori importanti all’interno di un fantastico gruppo Italia. Come ogni errore grave, si subiscono sempre delle conseguenze. Ed è giustissimo che io mi prenda delle responsabilità sull’accaduto. Era doveroso rivolgere le scuse di cuore a tutti”.