CORONAVIRUS – Dybala, la fidanzata: “Nostri sintomi simili all’influenza, senza febbre. Prendiamo alcune vitamine”

Oriana Sabatini, fidanzata dell’attaccante juventino Paulo Dybala, parla dei sintomi avuti a seguito della riscontrata positività al Coronavirus, nel corso del programma radiofonico El Club del Moroc: “Stiamo bene. Penso che due, tre giorni fa, mi sentivo abbastanza male. Come quando ti senti che ti stia per venire l’influenza. Perché tutto il corpo ti fa male, sei stanco. Non ho avuto la febbre perché l’ho sempre misurata e non l’avevo. Ho sentito che i miei polmoni emettevano un rumore che non era buono. Poi Paulo ha iniziato a sentirsi male. Come succede con i sintomi dell’influenza, almeno per noi è stato così. Siamo stati in quarantena per nove giorni. I medici ci hanno detto che il 31 marzo avrebbero fatto un altro tampone. Nel frattempo ci hanno detto di riposare e ci hanno prescritto alcune vitamine da prendere”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS IN SICILIA: 936 persone attualmente contagiate, 126 ricoveri a Catania

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (mercoledì 25 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 8.374. Di questi sono risultati positivi 994 (148 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 936 persone (+137 rispetto a ieri). Sono ricoverati 399 pazienti (50 a Palermo, 126 a Catania, 91 a Messina, 1 ad Agrigento, 17 a Caltanissetta, 53 a Enna, 17 a Ragusa, 22 a Siracusa e 22 a Trapani) di cui 80 in terapia intensiva, mentre 537 sono in isolamento domiciliare, 33 guariti e 25 deceduti (1 ad Agrigento, Messina, Palermo e Siracusa, 2 a Caltanissetta, 6 a Enna e 13 a Catania). Si precisa che, da oggi, il report relativo ai decessi fa riferimento alla provincia della struttura ospedaliera nella quale è avvenuta la scomparsa e non al luogo di residenza. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato o chiamare il numero verde 800.45.87.87. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

COMUNE DI CATANIA: si potrà continuare a parcheggiare gratis nelle strisce blu

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Nota ufficiale Comune di Catania

A seguito del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato lo scorso 22 marzo, che per il contenimento della diffusione del contagio da coronavirus individua le attività ritenute indispensabili che possono continuare a esercitare le proprie attività, Sostare e la Multiservizi hanno sospeso gran parte del servizio in house per il Comune di Catania. Pertanto, prosegue anche la sospensione del pagamento per l’occupazione degli stalli di parcheggio, che era già stata disposta anticipatamente lo scorso 12 marzo dal sindaco Salvo Pogliese per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Di conseguenza, almeno fino al prossimo 3 aprile, si potrà continuare a parcheggiare liberamente anche sulle strisce blu, senza dover pagare il corrispettivo costo della durata del parcheggio. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

REGIONE SICILIA: ecco il piano per garantire assistenza a 7mila contagiati

Nota ufficiale Regione Siciliana

Un Piano da circa 2.800 posti letto e 600 di terapia intensiva, tutti interamente dedicati all’epidemia Covid-19. E’ la strategia messa in atto dal governo Musumeci, nella peggiore delle situazioni epidemiolgiche, per garantire assistenza a circa 7mila contagiati. Va chiarito, da subito, infatti che attualmente i pazienti contagiati in terapia intensiva sono 67 su un totale di 337 ricoverati e al momento, sulla base delle analisi effettuate sull’andamento del virus nell’Isola, l’ipotesi prospettata nel Piano è ancora remota. La proiezione, tuttavia, si rifà alle condizioni di estremo sofferenza sul modello di quanto avvenuto in alcune aree del Nord Italia. Si sta procedendo per step: attualmente sono attivi 213 posti di terapia intensiva e 800 posti letto di degenza ordinaria distribuiti su tutto il territorio regionale. La strategia messa in atto dal governo regionale assicura, entro il 20 aprile, di disporre di 587 unità di terapia intensiva e 2.798 posti letto, tutti riservati ai pazienti che potrebbero contrarre il Covid-19, che vanno ad aggiungersi alla dotazione già esistente. Questo il dato della distribuzione provinciale dei posti letto prevista entro il 10 aprile: Palermo, 298; Catania, 390; Messina , 334; Agrigento, 113; Caltanissetta, 139; Enna, 120; Ragusa, 130; Siracusa, 98; Trapani, 55. Questo il dato della distribuzione provinciale dei posti letto entro il 20 aprile: Palermo, 674; Catania, 692; Messina, 458; Agrigento194; Caltanissetta, 155; Enna, 150; Ragusa, 170; Siracusa, 160; Trapani, 145. Questo il dato della distribuzione provinciale dei posti letto di terapia intensiva entro il 10 aprile: Palermo, 128; Catania, 112; Messina, 83; Agrigento, 15; Caltanissetta, 26; Enna, 20; Ragusa, 20; Siracusa, 20; Trapani, 35. Questo il dato della distribuzione provinciale dei posti letto di terapia intensiva entro il 20 aprile: Palermo, 162; Catania, 128; Messina, 111 Agrigento, 23; Caltanissetta, 36; Enna, 22; Ragusa, 40; Siracusa, 30; Trapani, 35. Va evidenziato, per maggiore chiarezza e ulteriore precauzione, al fine di garantire l’effettiva messa in atto del Piano che laddove la Protezione civile nazionale dovesse ritardare nella consegna di tutte le componenti elettromedicali, le stesse potranno essere reperite attraverso l’utilizzo delle stesse tecnologie presenti nelle sale operatorie non utilizzate, così come sperimentato in Lombardia. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

COMUNE DI CATANIA: online avviso per consegna spesa e farmaci

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Nota ufficiale Comune di Catania

Avviare un servizio di consegna spesa di prima necessità e farmaci a favore di chi è solo o privo di un’adeguata rete di sostegno familiare e sociale. E’ questo l’invito che l’Amministrazione comunale, con l’assessorato ai Servizi sociali guidato da Giuseppe Lombardo, rivolge tramite un avviso pubblico a quanti operano nel terzo settore, tenuto conto della necessità di potenziare le misure di contenimento e gestione dell’emergenza Coronavirus e quelle di prevenzione e tutela dei più fragili. Rientrano tra i beneficiari del servizio, anziani over 65 o a rischio per particolari patologie, persone con disabilità o sottoposte alla misura della quarantena. L’avviso, pubblicato sul sito istituzionale “comune.catania.it” (qui tutti i particolari), è aperto ai soggetti che hanno sede legale o operativa nel Comune di Catania e svolgono specifiche attività sociali, nel campo dell’assistenza, accoglienza, informazione, sostegno socio-psicologico, distribuzione farmaci e generi di conforto. Le richieste vanno presentate tramite Pec, all’indirizzo [email protected], anticipate via email all’indirizzo: [email protected]. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

FOGLIAZZA (D.G. Pergolettese): “Scriverò ai presidenti di C, questo campionato va chiuso per pandemia”

“Campionato chiuso per pandemia”. Questo il pensiero di Cesare Fogliazza, Direttore Generale della Pergolettese che nella battaglia contro il Coronavirus ha perso il nipote Andrea Micheli, ex Presidente gialloblù. Queste le sue parole a TeleLombardia: “Ho parlato con il presidente della Lega Pro Ghirelli e gli ho spiegato che pensare al ritorno in campo è una follia. Non autorizzerò i miei giocatori ad allenarsi, a prendere un pullman tutti insieme, penso a quelli che lavorano con noi, massaggiatori, magazzinieri, non voglio prendermi questa responsabilità e tra un mese non sarà cambiato nulla. Questo campionato va chiuso per pandemia. Ci saranno questi mesi di tempo per pensare alla prossima stagione e sistemare tante cose. Capisco i soldi ma la salute non ha prezzo, manderò un messaggio a tutti gli altri presidenti della Lega Pro, questo campionato non si può concludere. Non ci sono le condizioni per giocare”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

SCHIRA: “Molti club di A propongono che la C passi a 66 club”

Così scrive il giornalista Nicolò Schira sul proprio profilo Twitter in merito al futuro del calcio italiano, che continua a fare i conti con l’emergenza Coronavirus: “La proposta di molti club di Serie A prevede blocco delle retrocessioni più promozione dalla B delle prime due: torneo a 22 squadre con 4 retrocessioni per i prossimi 2 anni in modo da tornare al format da 20 nel 2022. Stessa cosa in B e Lega Pro che passerebbero a 24/25 e 66 club“. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BANDECCHI (Pres. Ternana): “Prima di giugno non mando in campo la squadra. Reggina in B, si facciano i Play Off”

Il pensiero di Stefano Bandecchi, Presidente della Ternana, alla luce di quanto sta accadendo in campionato con l’emergenza Coronavirus che ne ha bloccato lo svolgimento. Ecco quanto dichiarato a graffisulpallone.com: “Se va bene non certo prima del primo giugno. Io prima di quella data non manderò in campo la mia squadra. Ripeto, prima di tutto la salute. Non faremo in tempo a finire il campionato? Pazienza. Si farà come nella formula uno o nel motociclismo che all’interruzione della gara fanno valere la classifica del giro precedente. E allora, per essere chiari, Reggina in serie B e le altre a fare i playoff. Perché la Reggina è prima e tra l’altro con pieno merito. Per quale motivo io adesso dovrei mettere in discussione il suo primato? Così dovrebbe farsi in serie B e in A. Insomma, come si dice dalle mie parti, a chi tocca non s’ingrugna”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS – Gli altri siciliani bloccati in Calabria: “Neanche gli animali si trattano così”

Molte persone bloccate a Villa San Giovanni sono riuscite ad approdare in Sicilia, altre sono rimaste in Calabria. Nelle prossime ore si dovrebbe trovare una soluzione definitiva anche per loro che, intanto, protestano. Su La Stampa si leggono le dichiarazioni di alcuni di loro, indignati per il trattamento ricevuto: “In barba alle misure anti Covid-19 siamo qui tutti ammassati, al gelo, senza una bevanda calda. Neanche gli animali, con tutto il rispetto per loro, si trattano così. Siamo arrivati in Italia sani come pesci mentre ora chi può dirlo? Ogni minuto che passa qui dentro abbiamo il terrore di ammalarci. E’ assurdo noi non ci siamo spostati da una regione all’altra, noi veniamo dal mare, siamo rimpatriati. Non ci fanno rientrare in Sicilia e ci tengono qui ammassati nella saletta della stazione. Io non ci sto in Calabria, piuttosto mi portino in carcere”, dice la signora Gianna che da ieri alle 14 si trova nella saletta d’aspetto della stazione di Villa San Giovanni. “Ci hanno messi tutti qui, uno attaccato all’altro, senza una bevanda calda, senza coperte fino alle 2 di notte e non le dico il gelo che abbiamo patito… Chi è riuscito a dormire lo ha fatto per terra, sulle sedie accanto ad altri, altro che distanza di sicurezza! E’ così che l’Italia e la Sicilia pensano alla salute dei loro cittadini? Abbiamo il diritto di tornare a casa nostra – prosegue – Siamo rimpatriati, non ci siamo spostati da una regione all’altra”. La donna, insieme al marito e a un altro collega, è musicista sulle navi da crociera e due giorni fa è arrivata a Civitavecchia dopo un viaggio di 15 giorni dal Brasile, al termine del quale sono sbarcati superando i controlli di temperatura. Ci sono anche studenti di Catania. “Noi eravamo a Napoli da un amico quando è scattato il primo decreto – spiega Cristiana – Abbiamo deciso di fermarci lì proprio per evitare spostamenti, sperando che la situazione migliorasse. Non è successo però, e questa persona non poteva più ospitarci. Quindi siamo partiti per la Sicilia, la nostra unica casa. Perché a Napoli ci hanno fatti partire se non si poteva?”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BIAGIANTI: “Iniziativa benefica a sostegno degli ospedali di Catania. I catanesi sono forti, teniamo duro e ci rivedremo presto al campo”

Il centrocampista e capitano del Catania Marco Biagianti al quotidiano La Sicilia: “Mi sento come un leone in gabbia. Non è facile restare a casa e giocare tra quattro mura domestiche e non al Massimino. La mia giornata tipo? Mi dedico ai bimbi, almeno tutti noi abbiamo recuperato un pò di spazio in più per i nostri cari. La mattina mi alleno con Mattia, faccio esercizi con mio figlio ed è una sensazione bellissima. Lui frequentava la scuola calcio e si allena con impegno. Facciamo qualcosina tra percorsi e giochi. Di pomeriggio mi alleno con mia moglie Martina, poi mi dedico a un allenamento più specifico, da solo, per restare in forma se arriverà il momento della ripresa della stagione. Il margine per ricominciare c’è, ma ancora è presto per parlarne. Bene stoppare il campionato, la salute viene prima di tutto. Anche i catanesi soffrono per la perdita di denaro e lavoro, ma sono forti. Teniamo duro. Il calcio era un diversivo, ma adesso le priorità sono altre. Il campo ci manca, come manca ai tifosi. Ci rivedremo presto”. “Per il momento di gravita che viviamo, è giusto ripetere l’appello. Donate sangue, state a casa ma donate sangue all’ospedale Garibaldi. Sto organizzando una vendita di magliette che ho scambiato al termine delle partite di Serie A, qualche anno addietro. Sono maglie di amici, di avversari, di campioni. Sul mio profilo instagram pubblicherò i particolari e le casacche andranno all’asta su ebay. Il ricavato in denaro sarà devoluto agli ospedali catanesi”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***