Nuovo colpo di scena in Serie B. La Corte Federale d’Appello ha ridotto la sanzione comminata in primo grado al Palermo, dando venti punti di penalizzazione ai rosanero che, pertanto, evitano la retrocessione in CÂ piazzandosi all’undicesimo posto in classifica. Retrocede, invece, il Foggia mentre verranno disputati i Play Out tra Venezia e Salernitana.
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Aggiornamenti su Joel Baraye. Il terzino sinistro senegalese del Catania, trasportato in ospedale per accertamenti dopo uno scontro fortuito durante la gara col Trapani, è stato già dimesso. Nulla di allarmante.
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L’allenatore del Trapani Vincenzo Italiano commenta, in sala stampa, il pareggio maturato col Catania all’andata del Secondo Turno Nazionale dei Play Off. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Non abbiamo fatto i conti con Lodi. Per la prima volta in carriera dico che un arbitro non può fischiare un rigore del genere. Il direttore di gara piazzato lì davanti con leggerezza fischia questo rigore penalizzando in maniera netta una squadra che per 70 minuti, in un palcoscenico come Catania, ha fatto una grandissima partita. Poi loro con queste giocate di Lodi sono riusciti a pareggiare, non so se con merito. Mi dispiace tantissimo. A questo punto la percentuale di qualificazione è pari al 50%. Se giochiamo come nei primi 70′ possiamo fare ancora male a questo Catania”. “Nzola sta bene, l’ho schierato dal 1′ perchè poteva dare grande profondità al nostro gioco prevedendo una gara d’attacco del Catania. Pensavo di ottenere spazi là davanti e Nzola li ha sfruttati bene. Sono contento della prestazione generale, purtroppo macchiata dall’episodio del rigore. I ragazzi nello spogliatoio si sono applauditi da soli. Con questo pareggio non abbasseremo la guardia. Siamo più maturi rispetto al campionato. Oggi abbiamo aggiunto minutaggio di livello ad una prestazione in cui la vittoria sarebbe stata tutta meritata. Ormai i ragazzi sono maturi ma affrontiamo una squadra che si chiama Catania”.“Non soltanto Lodi, ma la grande voglia e freschezza atletica di Manneh e Baraye hanno inciso assicurando velocità nell’uno contro uno. Anche in maniera sporca hanno vinto qualche duello creandoci delle difficoltà . Il Catania possiede in rosa giocatori di un certo livello che in 20′ possono crearti problemi. Adesso il Catania giocherà a Trapani per vincere a tutti i costi. Mi auguro di vedere da parte dei miei uomini lo stesso atteggiamento di stasera. Non era facile giocare in un ambiente del genere, soprattutto perchè ho in organico anche ragazzi che per la prima volta fanno la C. Ma ripeto, io sono arrabbiatissimo per il rigore che vanifica una prestazione straordinaria. Lodi fino a qualche anno fa ha fatto grandi fortune in Serie A. Figuriamoci in Lega Pro. Grandissima giocata sul primo gol, poi lui ha sbagliato pochissimi rigori in carriera. Averlo è straordinario, ce l’ha il Catania e purtroppo lo abbiamo incrociato noi in campo”.
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Partita durissima, non adatta ai deboli di cuore. Fuochi d’artificio nella ripresa con le due squadre che giocano a viso aperto. Il Catania spinge alla ricerca del pari, il Trapani non erige barricate ma tiene sufficientemente bene il campo e riparte con pericolosità . Come al 57′, con l’insidioso inserimento di Tulli ed il tiro bloccato da Pisseri. I rossazzurri si lanciano all’assalto ma, così facendo, rischiano di concedere più di qualcosa dietro. Al minuto 67 una dormita della difesa etnea “regala” a Ferretti la palla dello 0-2. L’attaccante mette anche a sedere Pisseri e non può sbagliare. Cala il gelo, il raddoppio è una mazzata.
Il Catania sembra sfiduciato ma, quasi per caso, con un tiro incredibile da centrocampo Lodi vede Dini fuori dai pali e riesce ad insaccare al 72′. Una perla di rara bellezza, conclusione pazzesca che riapre il derby. A questo punto aumenta il volume del “Massimino”, il pubblico spinge a più non posso mettendo le ali al Catania. I rossazzurri si giocano il tutto per tutto. I neo entrati Baraye, Manneh e Llama danno brio alla manovra. Il Catania non getta la spugna, prova lo sfondamento per vie laterali e centrali ma la difesa granata regge. Fino ad arrivare al minuto 85. Calcio di rigore fischiato per atterramento in area di Manneh e lo specialista Lodi insacca. E’ il gol del 2-2, risultato che dà speranze all’Elefante in vista del match di ritorno. Tutto sommato, per come si erano messe le cose, va bene così.
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Squadre negli spogliatoi per l’intervallo. Trapani avanti di un gol al “Massimino”. Al momento decide un eurogol di Tulli nelle battute iniziali del match. Conclusione a giro che non ha lasciato scampo a Pisseri, abbastanza incerto finora a difesa dei pali. Il Catania soffre la qualità e l’intensità del gioco espresso dai granata, più quadrati e meglio organizzati sul rettangolo verde. I rossazzurri provano a reagire ma con molta confusione e poca lucidità . Troppi errore in fase d’impostazione. E’ più fluida la manovra del Trapani che continua a premere sull’acceleratore. Anche Toscano e Ferretti vanno vicini al gol. La risposta del Catania è affidata ai piedi di Di Piazza, ma la mira dell’attaccante è imprecisa, fallendo un paio di ghiotte opportunità . I padroni di casa si affidano a prevalenti ed inutili lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, bene i granata che sostengono ritmi elevati. Servirà ben altro Catania nel secondo tempo.
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Alcuni scatti fotografici realizzati da TuttoCalcioCatania.com dalla Tribuna Stampa dello stadio “Angelo Massimino” nel corso del riscaldamento pre-gara di Catania-Trapani, valida per l’andata del Secondo Turno Play Off di Serie C (Fase Nazionale):
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Archiviato il consueto sondaggio di TuttoCalcioCatania.com sulla formazione di partenza da opporre all’avversario di turno. La maggioranza dei votanti, sostituendosi alle scelte di mister Andrea Sottil, schiererebbe così il Catania dal 1′ questa sera al cospetto del Trapani allo stadio “Angelo Massimino”:
(4-3-1-2) Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Marchese; Bucolo, Biagianti, Rizzo; Sarno; Di Piazza, Marotta.
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Per 15 volte in questo campionato di C, escludendo il match vinto 3-0 a tavolino col Matera, l’estremo difensore del Catania Matteo Pisseri ha tenuto inviolata la propria porta. Una in meno rispetto al “collega” Andrea Dini del Trapani. Il guardiapali granata è un classe 1996 di proprietà del Parma che ha vissuto esperienze anche con Rimini, San Marino e Messina (brevissima parentesi). Pisseri, invece, è del ’91 e da tre anni difende i pali del Catania. Precedentemente si è messo in luce con Monopoli, Juve Stabia, Gubbio, Catanzaro e Renate crescendo nelle giovanili del Parma. Si registra anche il tesseramento alla Ternana, dove però non è riuscito a concretizzare il sogno di giocare in Serie B, categoria che spera di conquistare con il Catania.
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