BERGAMELLI (Ternana), tempi duri per l’ex Catania: “Stiamo collezionando troppe figuracce”
Umbri attualmente fuori dalla zona Play Off
Momento estremamente delicato per la Ternana in cui milita l’ex difensore del Catania Dario Bergamelli. Perno della difesa rossazzurra nella stagione 2016-17, Bergamelli commenta così la sconfitta interna con l’Albinoleffe ed il deludente 12/o posto in classifica degli umbri: “Quando si vive un periodo come questo non c’è molto da dire, dobbiamo guardarci dentro e reagire ma stiamo giocando male, la colpa è solo nostra. Oggi nonostante la superiorità numerica non siamo riusciti a raddrizzarla. Per uscire da questa situazione ognuno deve migliorarsi personalmente per migliorare come squadra. Il mister parla giustamente di scintilla che deve scoccare, ma stiamo collezionando troppe figuracce. La classifica? Non guardo né avanti né dietro. Basta pensare servono risultati”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***CATANIA: a Trapani l’esame più difficile
Derby siciliano d’alta classifica
Stasera si torna in campo. Pochi giorni dopo il successo ottenuto ai danni della Casertana, Catania pronto ad affrontare il Trapani allo stadio “Provinciale”. Due gare determinanti, si diceva, per le ambizioni rossazzurre. Il primo esame è stato positivamente superato, piegando la resistenza di una delle compagini migliori del girone C con un sonoro 3-0. Determinazione, carattere ed orgoglio hanno fatto la differenza dopo un primo tempo poco esaltante, rispondendo alla grande a fischi e contestazioni. Adesso però arriva l’esame più difficile. Intanto perchè, fuori casa, il Catania di Andrea Sottil ha dimostrato finora discontinuità rimediando talvolta figuracce come a Siracusa e Bisceglie. Avere una mentalità vincente significa riuscire ad imporsi anche lontano dal “Massimino”. Punti importanti persi per strada, ora l’Elefante si appresta proprio a giocare in trasferta e, per di più, sul campo della seconda classe che, tra le mura amiche, vanta il migliore rendimento del girone. Duro ostacolo questo Trapani che viene dallo 0-0 di Bisceglie avente il retrogusto amaro ma anche una lunga serie di risultati utili consecutivi (11). Il Catania arriva all’appuntamento carico e con il morale alto, i granata però non sono da meno. Anzi, i ragazzi guidati da Vincenzo Italiano vogliono riscattare sia il mezzo passo falso recente che il ko maturato nella gara d’andata che brucia ancora. Qualità , esperienza e motivazioni sono ben presenti nelle rose delle due squadre che ambiscono alla vetta, nonostante la Juve Stabia sia parecchio distante. Giusto provare fino alla fine a raggiungere le Vespe, approfittando di un eventuale passo falso. Trapani-Catania è sfida d’alta classifica e rappresenta un’occasione utile per inviare un messaggio forte al campionato. Prova del nove per i rossazzurri privi di Ciancio, Llama, Rizzo, Sarno, Lovric, Liguori e Di Grazia. I padroni di casa, invece, faranno a meno di Ramos, Garufo, Scrugli e Golfo. Fischio d’inizio alle ore 20.30. Nessuna copertura televisiva dell’incontro, trasmesso online su Eleven Sports – Serie C TV e in diretta radiofonica sulle frequenze di Radio Cuore (93.000 Mhz) ed Etna Radio (88.400 Mhz). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***TUTTOC: “Trapani-Catania, episodi decisivi. Lodi-Taugourdeau duello spettacolare”
“Fondamentali saranno i calci da fermo…“
Chi saranno i protagonisti più attesi del turno infrasettimanale di Serie C? Relativamente al girone C, i colleghi di tuttoc.com puntano sui centrocampisti di Catania e Trapani Francesco Lodi ed Anthony Taugourdeau: “Il Trapani frena a Bisceglie non approfittando del turno di stop della Juve Stabia per accorciare il distacco dal primo posto ma è già tempo di tornare in campo nel turno infrasettimanale per il big match col Catania. Un derby che si preannuncia molto tirato e che potrebbe essere deciso dagli episodi. Fondamentali saranno i calci da fermo ed il regista francese è un vero specialista. Il duello balistico con Lodi promette spettacolo”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***LAMBERTI (Pres. Matera): “Sarà quarta sconfitta a tavolino, basta figuracce”
Già revocata l’affiliazione
Esclusione dal campionato sempre più vicina per il Matera. Ne parla il Presidente Rosario Lamberti ai microfoni di tuttoc.com: “Non giochiamo, ci sarà la quarta sconfitta a tavolino: i ragazzi non vogliono scendere in campo, i tifosi non vogliono giustamente altre figuracce. Ci siamo attenuti al deliberato del Comitato Federale che di fatto ha revocato l’affiliazione. Poi mi domando perché il presidente della FIGC Gravina non l’abbia ancora ratificata, sono passate due settimane. Io non ho più matricola, non sono più abilitato a disputare partite di calcio. Era già finita, al momento c’è un accanimento terapeutico: al Pro Piacenza sono state sospese le gare, a noi no. Forse nessuno vuole assumersi la responsabilità nei nostri confronti, sperando che il Matera si auto-escluda saltando quattro partite”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***TERLIZZI: “Derby può essere decisivo. Catania, grande rosa. Serve forza mentale. Punto su Curiale e Lodi. Trapani, bel gioco e filosofia vincente”
“Se hai poco carattere non va bene, devi avere sangue nelle vene e reggere il confronto…”
In vista di Trapani-Catania Christian Terlizzi, doppio ex, rilascia alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport soffermandosi sulle due formazioni: “Trapani-Catania decisiva? Può diventarlo. Dipende anche dal risultato dell’altro confronto d’alta classifica in programma tra Catanzaro e Juve Stabia. Una vittoria nel derby potrebbe permettere a una sola squadra di inseguire la Juve Stabia. Quanto al match che si gioca in Campania, solo il Catanzaro con l’intensità di gioco e il possesso palla che ha messo in mostra fino a oggi, potrebbe mettere in difficoltà la capolista”. “Italiano? Capace sul piano umano e tattico. Il Trapani ha uomini di categoria e un gioco piacevole. Palla a terra e velocità a prescindere dall’avversario. Una filosofia vincente, quella di Italiano. E molti uomini esperti. Evacuo è un finalizzatore fondamentale, Pagliarulo dopo tanta esperienza in B, è riuscito a calarsi nella mentalità della C. Tiene al Trapani in modo particolare. E’ un simbolo, un valore aggiunto”. “Sottil? ha un grande organico, la squadra deve essere forte a livello mentale. Deve vincere ogni giorno anche quando non gioca, alzare i ritmi. Serve maggior sicurezza. I rossazzurri, per colpe non loro, hanno vissuto un’estate travagliata. Ma Catania è un ambiente giustamente esigente. Per emergere, i giocatori devono avere le palle, altrimenti non va bene. Se hai poco carattere non va bene, devi avere sangue nelle vene e reggere il confronto con una piazza che ha vissuto calcio a tutti i livelli. Serve gente di spessore che non ascolta quel che succede intorno quando si perde e non si scoraggia per un 4 in pagella. Biagianti è un simbolo, le sue prestazioni sono sempre oltre la media. Mi piace Marotta, difficile da marcare. Mi aspetto qualcosa di grande da Curiale e Lodi”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***ESCLUSIVA – Mosca: “Volevano uccidere il Catania, facemmo un miracolo sportivo. Scioccato quando andai via. A Trapani mi tolsi qualche sassolino”
Ai nostri microfoni Giuseppe Mosca, doppio ex di Trapani-Catania
E’ entrato nel tabellino dei marcatori praticamente ovunque abbia giocato. Tra le squadre in cui ha lasciato il segno, a suon di gol, spiccano Catania e Trapani. Parliamo dell’indimenticato ex bomber Giuseppe Mosca, grande protagonista della promozione in C2 del Catania nel momento più difficile della sua storia. La redazione di TuttoCalcioCatania.com lo ha contattato in esclusiva ricordando i trascorsi in rossazzurro e granata, analizzando il percorso etneo in questo campionato e molto altro. Fase clou della stagione, si fa sul serio adesso… “E’ il momento in cui le squadre devono cominciare a trovare il bandolo della matassa, essere più concreti e dare continuità ai risultati come sta facendo la Juve Stabia dall’inizio del campionato. Adesso vengono fuori i veri valori sul rettangolo di gioco. Se hai lavorato bene, emergono. Ovviamente i nomi non bastano. Sono gli allenamenti, settimane di duro lavoro e di competenza che dicono come stanno le cose” I tifosi si attendono delle conferme dopo il 3-0 inflitto alla Casertana. Sei ottimista per il Catania? “Catania non è una piazza facile. L’ho vissuta io in prima persona, bisogna avere attributi per giocare in una piazza del genere. Mi conforta il fatto che l’allenatore abbia messo in discussione il suo sistema di gioco base, adottando il 4-3-1-2. Questo è un aspetto positivo perchè significa che c’è l’umiltà di calarsi nella situazione. Marotta e Di Piazza innescati da un giocatore come Lodi possono sfruttare appieno le potenzialità della rosa. E’ un modulo che più si addice alle caratteristiche dei calciatori”. Finalmente Curiale si è sbloccato. Da ex bomber quale sei ti chiedo quanto è importante ritrovare il gol per un attaccante? “Fondamentale. La piazza importante si aspetta sempre i gol del bomber. Più settimane passano e non segni, più ti pesa e la porta è come se si rimpicciolisse. Per Curiale significa ritrovare morale e fiducia. Gli attaccanti ed i portieri sono sempre i più criticati ed osannati. Devi essere portato a gestire certe pressioni caratterialmente”. Svolta a Trapani in caso di risultato positivo? “In ottica primo posto non lo so, anche perchè questo sembra essere l’anno della Juve Stabia, che spesso ha vinto o pareggiato negli ultimi secondi. Si sono da subito concentrati sul campionato, non hanno avuto problemi di ripescaggi e quant’altro. Ancora la stagione è lunga, però mi preoccupano le battute d’arresto del Catania a Bisceglie e Siracusa. Nei dettagli deve ancora migliorare la squadra etnea. Se Sottil continuasse a mettere da parte il suo credo calcistico adattandosi alle caratteristiche della rosa a disposizione, ne vedremo delle belle secondo me. Perchè Di Piazza, Marotta, Curiale, Lodi, Carriero, Sarno non ce li hanno tutti. Comunque non sottovalutiamo il Trapani che sta facendo bene. Ai miei tempi si giocava in erba naturale, ora in sintetico. Questo aspetto li potrebbe avvantaggiare sul piano tecnico ma anche a Catania i giocatori tecnici ci sono. Mi aspetto una bella partita”. A proposito di acquisti, come valuti il mercato di gennaio? “Sarno è davvero forte, l’ho visto giocare due anni fa a Lecce nel derby con il Foggia. Si tratta di un esterno a cui piace accentrarsi. Sottil ha a disposizione tutto il materiale possibile. Centrocampisti di qualità , quantità , tecnica, corsa, visione di gioco; attaccanti di fascia, fantasiosi, di rapina come Curiale, bravi tecnicamente. Sta a Sottil trovare di partita in partita giocatori e modulo ideali. Lo Monaco non poteva fare acquisti migliori. Tra l’altro a Catania devi prendere i i migliori sia per qualità che per carattere. Un calciatore che gioca nella Feralpisalò e fa 20 gol davanti a 50 persone, a Catania fatica perchè qui si campa di calcio. Io ricordo che una volta siglai una tripletta ed i tifosi già mi chiedevano due gol nella gara successiva. La gente ha fame di uscire da queste categorie. Più che la tecnica servono le qualità caratteriali a Catania, devi avere le palle e a volte fare il muratore con l’elmetto per portare a casa la vittoria. Perchè i tifosi rossazzurri vogliono vincere sempre”. Torniamo al derby Trapani-Catania, ricordo che segnasti contro gli etnei da calciatore granata… “In campionato siglai un gol all’andata e due nel match di ritorno, terminato 3-0. Ricordo in particolare questo risultato a fine dicembre 1997, giocavo in attacco con il catanese Gianguzzo. Io ero un ex bomber rossazzurro. Segnammo entrambi. Personalmente mi tolsi qualche sassolino nei confronti di alcuni dirigenti etnei. Fu una soddisfazione personale pensando a chi del Catania aveva contribuito a distruggere quel gruppo vincente e di uomini veri con cui ottenni la promozione. Quando conclusi la stagione trionfale col Catania in Interregionale, mi aspettavo la riconferma mia e di tutti gli altri protagonisti. C’erano anche giocatori che fecero la B e la A, eppure sposarono il progetto. Invece l’anno successivo la società portò gente che non aveva vissuto le nostre problematiche. In C2 vinsi la classifica capocannonieri con 18 gol a Trapani, ma perdemmo la finale col Crotone. A fine anno incontrai in un albergo di Palermo la vedova di Massimino che mi voleva di ritorno a Catania. L’allora Direttore Sportivo rossazzurro preferì operare altre scelte. Io ero coccolatissimo dai tifosi, mi volevano bene. Quando andai nella lontana Trieste, prima di gennaio ero un morto che camminava, giocavo svogliato, ero ancora scioccato di avere lasciato Catania perchè mi sentivo a casa, avevo la fortuna di giocare in una piazza che mi esaltava”. Quanto è stata significativa per te l’esperienza di Catania? “Io non ci pensai due volte a dire sì al Catania quando mi venne proposto. Giocavo nel Giarre in C, eppure scesi di categoria rischiando di bruciarmi. A fine novembre eravamo quarti-quinti in classifica, c’erano contestazioni e casini vari ma sposai il progetto. Mi sono messo sotto, con i compagni e mister Busetta realizzammo un miracolo calcistico. Non eravamo i privilegiati del sindaco che fece di tutto per avvantaggiare l’Atletico Catania. La squadra atletista si allenava in campi migliori dei nostri che, invece, lavoravamo sull’asfalto. Io consumavo un paio di scarpe la settimana. Poi le portavo dal calzolaio tifoso che cambiava puntualmente la suola. Il magazziniere Pippo Flores aveva due borsoni con tutta la roba nostra in uno scooter, non ti dico guarda… Sono cose che restano dentro. Fecero di tutto per uccidere il Catania e portare avanti l’Atletico. Eravamo un gruppo splendido. Io abitavo con la buonanima di Vincenzo Delvecchio e Pellegrino ad Acitrezza. Uno spettacolo, un gruppo di amici. Posso assicurare che quella gente ha sputato veramente sangue per il Catania. Tutti ci aspettavano per fare sportivamente la guerra in campo. Andavamo a giocare su terreni di gioco assurdi, in Calabria capitava che la palla finisse in mare. Avevamo gente umile, che non si metteva il gel sui capelli e quando c’era da tirare fuori la sciabola per il Catania lo faceva”. Anche tu ritieni che la Juve Stabia sia ormai imprendibile? “Mi piacerebbe vedere salire di categoria sia il Catania che il Trapani. Adesso c’è una possibilità in più per salire tramite i Play Off. Io spero che entrambe ce la facciano e, magari, una delle due scavalchi la Juve Stabia nella speranza che abbia un calo di rendimento. Ci sono numerosi precedenti di squadre che hanno sprecato vantaggi consistenti in classifica. In passato il Livorno ha rischiato la vetta, l’Alessandria, il Lecce. Con i tre punti ci metti poco a scavalcare l’avversario. Attenzione anche al Catanzaro, una bella realtà da guardare a vista”. Cosa è mancato secondo te al Catania in questa stagione per tenere il passo della Juve Stabia? “Secondo me all’inizio Sottil, che puntava sul 4-2-3-1, non aveva tutti i giocatori adatti per caratteristiche ad esprimersi con quel sistema di gioco. Lodi spesso si abbassava come playmaker lasciando la punta in completa solitudine. Sarebbe stato utile un esterno come Di Grazia, ad esempio. Non a caso hanno preso Sarno adesso. Prima che arrivasse Carriero in mediana era troppo scoperto il Catania. Non è arrivato Palumbo ma meglio così, se non sei motivato a sposare un progetto è giusto andare altrove”. Si ringrazia Giuseppe Mosca per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***ESCLUSIVA – Tarantino: “Catania, mi aspetto prova d’orgoglio a Trapani. Reazione di carattere con la Casertana”
Pietro Tarantino, doppio ex di Trapani-Catania, commenta ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com il derby quando si avvicina il fischio d’inizio. Spazio anche al momento attraverso dal calcio siciliano ed alle ambizioni di Catania e Trapani nel girone C di Serie C:
Per il Catania può essere la partita della svolta?
“Mi piacerebbe vedere una prova d’orgoglio del Catania a Trapani. Vincere sul campo della seconda della classe ti darebbe consapevolezza e fiducia. Sulla carta non ci sarebbe partita, i rossazzurri sono superiori a tutti ma la Serie C è dura. Io penso che se la squadra di Sottil gioca da Catania può fare bottino pieno. Questi derby si vincono con il cuore, mettendo anima e sudore fino all’ultima goccia. E’ l’unico modo, non c’è altra soluzione per provare a vincere. I derby sono sempre gare molto delicate”.
Quanto incide nell’economia di un campionato perdere punti contro piccole squadre come Siracusa e Bisceglie?
“Il Siracusa ha triplicato le forze, era anche un derby. Purtroppo se in questi campionati non affronti tutte le gare con le motivazioni giuste, ed il Catania doveva avercele a Siracusa, rischi di perdere. Non devi steccare queste partite ed abbassare la concentrazione perchè sono punti importantissimi in palio fuori casa. Con le piccole il Catania stenta un pò. E’ un limite. Il salto di qualità passa anche da questo e dal rendimento esterno. Quando una squadra è vincente, deve sapersi imporre sia dentro che fuori casa”.Â
Juve Stabia davvero inarrestabile secondo te?
“Nessuno la indicava come possibile vincitrice del campionato. Ora sono primi, macinando punti anche la giocata difficile viene più semplice, conosco bene l’ambiente ed in questo periodo andare a giocare a Castellammare non è facile. Il campionato è lungo e difficilissimo. Anche loro potrebbero avere un calo fisiologico. Finchè la matematica non ti condanna, devi essere vivo e lottare fino alla fine sperando in un passo falso. Mi auguro che il Catania eventualmente ne approfitti. Adesso per loro aumenta la pressione, man mano che si avvicina la fine del campionato”.
In caso di Play Off per il Catania, come affrontarli al meglio?
“Coinciderebbero con l’inizio di un altro campionato, se arrivi scarico potresti andare in difficoltà . Il lato psicologico è fondamentale. Il Catania avrebbe dovuto stravincere il campionato ma purtroppo si trova in zona Play Off. Ribadisco però che tutto è ancora aperto in chiave primo posto, nulla è perduto. Se saranno Play Off, la squadra dovrà arrivarci mentalmente carica per vincerli”.
I fischi e la contestazione, intanto, sembra che abbiano suonato la sveglia…
“I tifosi hanno avuto una valida ragione per contestare, evidentemente. Lo Monaco sa come ammortizzare queste tensioni. Il Catania ha offerto una grandissima prova di carattere contro una delle più forti compagini del girone. I giocatori non hanno accusato la contestazione e anzi hanno risposto alla grande vincendo 3-0. I fischi non fanno mai bene perchè i calciatori sono i primi a volere vincere. Però se accusi il colpo in maniera positiva, può produrre effetti benefici. Ritrovare l’affetto dei tifosi, comunque, è sempre la cosa più importante”.
Catania è qualcosa che ti appartiene, una passione indelebile, la tappa siciliana più significativa della tua carriera forse…
“Mi appartiene e non lo dico per portare i tifosi dalla mia parte, ma sono stato benissimo. Io ricordo che non iniziammo alla grande il campionato, stentavamo un pò. Poi pian pianino cominciammo a giocare da Catania vincendo sia in casa che fuori. La vittoria ottenuta al 93′ ai danni del Messina fu un segnale fisico e mentale importantissimo per noi. Stagione vincente, da ricordare. Trapani, invece, è stata una delle mie prime esperienze. Ho vinto un campionato di Serie C2 segnando anche 6 gol, anno bellissimo ma Catania è un bacino d’utenza completamente diverso, ai piedi dell’Etna avverti la sensazione di giocare in Serie A”.
Come valuti gli innesti di mercato di gennaio, in particolare Di Piazza?
“Cambiando modulo la squadra sta facendo meglio. Poi a gennaio sono arrivati innesti importanti. Lo Monaco avrà mille difetti ma sul mercato sa come puntellare la squadra ed ha fatto benissimo. Di Piazza è palermitano come me. Entrerà presto nel cuore dei tifosi, si farà apprezzare a suon di gol ed assist. E’ un ragazzo che merita tutto il bene di questo mondo. Io ricordo che inizialmente non fui accolto molto bene, qualche fischio l’ho ricevuto. Poi quando lo speaker annunciò che parai un rigore al Palermo, la gente mi accolse meglio. E’ normale che al ‘chi non salta è rosanero’ dovevo saltare. Era un pò la mia croce, ma rappresentava qualcosa di bello, un elemento di unione con i tifosi. Il sangue è siciliano, comunque nelle ultime vicissitudini le curve di Catania e Palermo si sono unite e scambiate messaggi d’affetto, questo è molto importante”.
Te la senti di fare un pronostico su Trapani-Catania?
“Niente pronostici. Che vinca il migliore. So chi è, ma speriamo che vinca. Sicuramente sarà una bella partita. Io non sono ancora sicuro se andrò a vederla allo stadio, magari porterò un pò di fortuna (sorride, ndr)”.
A proposito di Sicilia, il calcio siciliano professionistico come lo vedi?
“E’ in crisi già da qualche anno. Secondo me il Palermo non finirà questo campionato. Spero di sbagliarmi ma tira un aria negativa, c’è un problema di stipendi per i giocatori e penso arriverà qualche punto di penalizzazione. Sarebbe bello rivedere al più presto la Sicilia nei grandi palcoscenici. Il Siracusa sta andando male, non me l’aspettavo. Anche perchè c’è una nuova proprietà . Ha cambiato più allenatori nel corso della stagione. La Leonzio invece è in linea con le aspettative”.Â
Si ringrazia Pietro Tarantino per la gentile concessione dell’intervista.
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CATANIA: verso Trapani, squadra che vince non si cambia?
Probabile la conferma del 4-3-1-2
Contro la Casertana è arrivata la reazione convinta del Catania, soprattutto nel secondo tempo. Il 4-3-1-2 adottato da mister Andrea Sottil sembra rappresentare una valida soluzione. E’ probabile che, in quel di Trapani, si vada verso la conferma dello stesso undici titolare che ha ben figurato domenica scorsa. Pisseri dunque in porta; Calapai, Aya, Silvestri e Baraye in difesa; Biagianti, Bucolo e Carriero a centrocampo; Lodi alle spalle delle due punte Di Piazza e Marotta. Scalpitano tuttavia anche Marchese, Angiulli, Curiale e Manneh. Vedremo se Sottil riproporrà la medesima formazione di partenza, anche se non si escludono ulteriori mosse a sorpresa. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***TRAPANI – CATANIA: previsioni meteo al “Provinciale”
Pochi giorni dopo il 3-0 con cui il Catania ha superato la Casertana, i rossazzurri si apprestano a fare ritorno in campo per affrontare il Catania. Appuntamento mercoledì 13 febbraio allo stadio “Polisportivo Provinciale”. Secondo le previsioni meteo raccolte da TuttoCalcioCatania.com, nel corso della partita (fischio d’inizio alle ore 20.30) il cielo su Trapani si presenterà sereno o poco nuvoloso con venti che dovrebbero essere di forte intensità con una temperatura percepita pari a circa 7-8 gradi.
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