BACCHETTI: a breve il tesseramento, da giorni si allena col Catania

Loris Bacchetti vicino all’ingaggio

Da qualche giorno si allena col Catania a Torre del Grifo Village, nelle prossime ore verrà formalmente tesserato. Stiamo parlando del difensore Loris Bacchetti, classe 1993. Centrale che all’occorrenza può ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro, Bacchetti ha militato nella passata stagione tra le fila della Juve Stabia, prima di trasferirsi all’Ancona. Il giocatore, che vanta esperienza nei campionati di Lega Pro (soprattutto) e Serie B, potrebbe sottoscrivere col Catania un contratto di durata annuale, venendo reperito sul mercato dalla lista degli svincolati.

CATANIA-EQUIPE SICILIA: anno scorso in evidenza Barisic

Catania vittorioso per 2-0 contro l’Equipe Sicilia nel 2014

Un anno è trascorso dall’ultima volta che il Catania ha affrontato in amichevole l’Equipe Sicilia. Maurizio Pellegrino sedeva sulla panchina rossoazzurra, appuntamento sempre a Torre del Grifo Village con un grande entusiasmo sulla tribuna dell’impianto sportivo etneo nonostante la retrocessione della squadra in Serie B. Sul rettangolo di gioco il Catania incontrò qualche difficoltà al cospetto di una formazione determinata, volitiva e ben messa in campo. Etnei comunque vittoriosi per 2-0 con reti siglate da Maks Barisic al 24’ del primo tempo e Fabio Aveni nel corso della ripresa. In campo anche qualche giocatore che attualmente figura nell’elenco dei convocati per il ritiro: ci riferiamo a Frison, Gyomber, Chrapek, Lodi, il già citato Barisic, Rosina, Terracciano e Di Grazia.

STOVINI (Esclusiva): “Catania, commessi troppi errori. Da tifoso non so se mi abbonerei adesso”

Seconda parte dell’intervista di Lorenzo Stovini

Pubblichiamo il proseguo dell’intervista di Lorenzo Stovini, intervenuto giovedì pomeriggio in diretta telefonica su Radio Studio Italia, nel corso della trasmissione Universo RossoAzzurro condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania. Stovini prova a spiegare le ragioni che hanno portato ai disastrosi risultati delle ultime annate, ritenendo fondamentale ripartire dal giusto mix di giovani ed esperti facendo capire alla squadra l’importanza d’indossare la maglia rossoazzurra:

Come ti spieghi queste due annate consecutive di delusioni in casa Catania?
“Le vere motivazioni non sono di mia conoscenza. Probabilmente il Presidente Pulvirenti, che non mi sarei mai aspettato potesse arrivare a tanto, ha agito come conosciamo perché non credeva più nella possibilità di salvezza della squadra. Sicuramente ci saranno tante altre cose dietro, in primis fidarsi di gente assolutamente incompetente in materia calcistica. Poi le decisioni sbagliate per quanto concerne la scelta dei giocatori. Io avevo pensato che, almeno sulla carta, i calciatori prelevati avrebbero potuto ammazzare il campionato e sono stato smentito, purtroppo, alla grande! I calciatori si portavano dietro soltanto un nome ma, di fatto, non hanno capito cosa volesse significare indossare la maglia del Catania. Cioè, si fa fatica a crederci che una squadra come il Catania si sarebbe potuta ridurre a quello che è successo”.

I giocatori non hanno avuto la giusta mentalità…
“I nomi c’erano, anzi, per la Serie B erano anche un lusso. Però, a quanto pare, non avevano quella fame e voglia necessarie per affrontare un campionato come la Serie B. L’anno scorso con quei nomi non ci doveva essere partita rispetto alla qualità generale presente in B. Stesso discorso valido per l’annata precedente. Probabilmente hanno pensato in tanti di essere arrivati, anche in base agli ingaggi perché a Catania sono stati sempre considerevoli, e di fatto si sono seduti, non capendo come funziona in realtà il discorso. Insomma, se non hai fame anche se hai una squadrona finisci per fare le figure che purtroppo abbiamo visto”.

Lorenzo, quanto sarà importante ripartire dai giovani?
“Il Catania deve puntare sui giovani anche per forza di cose. Senz’altro occorrerà vedere quali tipi di giovani saranno disponibili. Perché non si può costruire una squadra di soli giovani. Bisogna fare sempre il classico mix che ti può portare a produrre risultati. Sicuramente il Catania ci ha puntato meno negli ultimi anni, però bisogna anche vedere che giovani hai avuto per le mani. Perché se hai il giovane tanto per buttarlo dentro, allora è inutile che lo inserisci. Rischieresti di bruciare il ragazzo stesso, oltre a non ottenere i risultati richiesti. Insomma, ti deve servire e lui deve seguire un percorso di crescita graduale. Comunque sono discorsi che vanno affrontati dagli operatori di mercato del Catania. Per il momento bisogna riuscire a comprendere la situazione perché c’è parecchia confusione. Ci tocca aspettare e purtroppo viviamo in un Paese in cui dobbiamo aspettare sempre”.

In questo clima d’incertezza, si rischia che qualche giocatore batta la fiacca?
“Ho l’impressione che tanti non vogliano rimanere a Catania. Mi sembra che anche quest’anno non sia fatto capire come funzioni il discorso a Catania. La squadra è stata gestita male, vuoi da allenatore, vuoi dai dirigenti perché non è pensabile che al 10 agosto non siano state definite le posizioni. Intanto, per la partita del 9 agosto, tanti si metteranno in mostra anche se poi, in caso di retrocessione o quant’altro, avranno qualche accordo essendosi già guardati intorno”.

In tutta sincerità, se fossi un tifoso del Catania ti abboneresti in questo momento?
“Così a scatola chiusa non saprei. Porto un esempio stupido: io mi sono abbonato alla Fiorentina perché non sono un semplice tifoso, ho proprio la passione e la fede viola da sempre ma, vedendo come si sta muovendo la società, sarebbe stato meglio non abbonarsi. Sicuramente i tifosi del Catania sono molto passionali e tanti si abboneranno, magari tanti altri no. Occorrerà, intanto, vedere gli esiti della giustizia sportiva. Bisogna anche capire se qualcuno decide di allontanarsi un pò e ciò sarebbe comprensibile perché non si può richiedere passione ed attaccamento dopo tutte le vicende accadute”.

CARACCIOLO (Brescia): “Caso Catania? Ditemi che sono scarso, ma non infangate il mio nome!”

Antonio Caracciolo torna su un suo presunto coinvolgimento nell’inchiesta catanese

Antonio Caracciolo, difensore del Brescia il cui nome era saltato fuori nell’ambito dell’inchiesta ‘I treni del gol’, ribadisce ai microfoni di bresciaoggi.it tutta la sua contrarietà in merito alle accuse rivoltegli:

“Non è bello svegliarsi la mattina e trovarsi sui giornali senza sapere il perchè. Premesso che la società mi è sempre stata molto vicina, è stato infangato il mio nome ma non sono stato nè indagato nè ho ricevuto avvisi di garanzia. Si può dire che sono scarso, che non so giocare, ma infangare la dignità mia e della mia famiglia non lo accetto proprio”.

SEMPLICI (Spal): “Catania? Ora pensiamo al Rende, la nostra Juve”

Leonardo Semplici prova a superare il turno di Coppa Italia

Entusiasmo attorno alla Spal. Domenica in Coppa Italia se la vedrà con il Rende, obiettivo ben figurare sognando di strappare il pass per il turno successivo che vedrebbe la Spal impegnata ad affrontare una trasferta prestigiosa contro il Catania. L’allenatore Leonardo Semplici sottolinea il desiderio di ben figurare dei suoi giocatori in conferenza stampa:

“I risultati maturati in queste amichevoli unitamente al brillante finale di stagione disputato hanno fatto crescere l’entusiasmo nell’ambiente. Domenica il Rende sarà la nostra Juventus, a me piace vedere il calcio in modo concreto dicendo che proveremo a passare il turno con massimo rispetto ed umiltà. Poi vedremo cosa succederà, metterò in campo la formazione migliore”.

CATANIA (Video): idea spagnola per l’attacco, si valuta il profilo di Anete

Anche Bologna e Vicenza possibili soluzioni per l’attaccante Anete

Secondo informazioni raccolte dal collega di Sky Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato, Antonio Salas Quinta, meglio noto come Anete, rappresenta un profilo valutato dal Catania. Attaccante spagnolo classe 1985, nell’ultima stagione ha indossato la casacca dei bulgari del Levski Sofia. Allo stato attuale è privo di vincoli contrattuali, pertanto può essere ingaggiato da chiunque a parametro zero. L’Italia sarebbe una destinazione gradita al giocatore, a cui pensa anche il Vicenza. Inoltre Añete è stato proposto al Bologna. Possibili sviluppi nei prossimi giorni.

BAIOCCO: “Serie D? Addirittura! Non ascolto proprio queste voci”

Davide Baiocco si rifiuta di pensare ad un eventuale retrocessione in Serie D del Catania

Mentre l’ex rossoazzurro Gennaro Monaco invita stampa ed istituzioni catanesi ad alzare la voce, Davide Baiocco, che si allena col Catania a Torre del Grifo e presto verrà tesserato dalla società etnea, non vuole sentir parlare in alcun modo di ipotesi Serie D. Lo si evince da alcune dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport:

“Pulvirenti pagherà, ma la squadra va difesa. Mi rifiuto di dare ascolto a certe voci che parlano di retrocessione in D, addirittura. Ci sono casi precedenti, non solo quello che ha chiamato in causa la Juve, in cui la categoria è stata salvata o se c’è stata una punizione non è stato così pesante come quello che secondo qualcuno potrebbero affibbiare al Catania”.

PANCARO: “Tutto sulla mia visione di calcio, esigo passione ed amore per la maglia”

Dichiarazioni che ci aiutano a conoscere Giuseppe Pancaro, neo allenatore del Catania

TuttoCalcioCatania ha raccolto dichiarazioni molto interessanti, risalenti al giorno di presentazione da nuovo allenatore della Juve Stabia, cioè lo scorso anno, che ci aiutano a conoscere meglio Giuseppe Pancaro. Il neo tecnico del Catania pone in evidenza il rispetto delle regole all’interno del gruppo, l’attaccamento alla maglia che non può mai venire a mancare, il suo modo di vivere e praticare il calcio in campo attraverso un sistema di gioco che ben si adatti alle caratteristiche dei giocatori a disposizione:

“Penso che nel calcio le sfide ci siano quotidianamente. Bisogna essere ambiziosi cercando sempre di ottenere il massimo delle nostre possibilità. Non c’è un allenatore a cui ispirarmi. Da calciatore ho avuto la fortuna di lavorare con tecnici molto bravi, come Ancelotti. Da tutti ho appreso e ‘rubato’ qualcosa. Poi credo che ognuno di noi debba essere se stesso, avendo una propria idea di calcio da mettere in pratica”.

“Il sistema di gioco è subordinato sicuramente alle caratteristiche dei giocatori. Per me contano i principi, le idee. M’interessa principalmente avere una squadra che cerchi sempre di fare la partita, che giochi a calcio. Mettiamo passione e amore nei confronti della maglia, chi la indossa deve assolutamente avere queste prerogative”.

“Tutti dovranno essere altamente motivati, come lo sono io. Credo molto nel rispetto dei ruoli all’interno del gruppo, sono me stesso come nella vita di tutti i giorni, molto onesto, diretto, trasparente. Con me è semplicissimo andare d’accordo, ma è importante che gli interessi del gruppo, rispetto a quelli individuali, vengano al primo posto”.

MONACO (Esclusiva): “Al Catania avevo proposto Izzo e Zappacosta. Calapai poteva servire”

Seconda parte dell’intervista di Gennaro Monaco

Pubblichiamo il proseguo dell’intervista di Gennaro Monaco, intervenuto giovedì pomeriggio in diretta telefonica su Radio Studio Italia, nel corso della trasmissione Universo RossoAzzurro condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania. Monaco ricorda quando, da osservatore del Catania, non è mai riuscito a portare in rossoazzurro giocatori interessanti da lui stesso proposti. Inoltre l’ex difensore etneo suggerisce al Catania di seguire con spiccata attenzione i campionati di Lega Pro, ricchi di calciatori che farebbero al caso dei rossoazzurri:

“Calderini è un attaccante interessante, ex Cosenza. Conosco bene il campionato di Lega Pro. La domenica seguo le partite di questa categoria, lo facevo per il Catania in passato. Avevo segnalato al club rossoazzurro Zappacosta ed Izzo quando costavano pochino e facevano bene ad Avellino. Purtroppo non è stato possibile prenderli perché c’erano dei personaggi a Catania che bocciavano le mie relazioni. Si è preferito puntare su giocatori stranieri. Elementi come Calapai ed altri avrebbero potuto fornire un valido contributo”.

“In Lega Pro c’è tanta gente che guadagna 1.000/2.000 euro al mese ma possiede tanta fame di calcio. Penso anche ad un difensore centrale dell’Arezzo, il nuovo Chiellini. Lo visionino, è un ragazzo di mister Eziolino Capuano. Il Catania deve ripartire proprio da giocatori affamati. Io sto allenando diversi ragazzi dell’AIC Campania senza contratto che potrebbero benissimo trovare squadra”.

BIANCO (Video): come i giocatori del Sassuolo salutano l’ex Catania

Video speciale dedicato a Paolo Bianco

Foggiano classe 1977, il 31 maggio scorso Paolo Bianco, ex difensore del Catania che ha indossato la maglia rossoazzurra tra il 2004 ed il 2006, ha lasciato il Sassuolo venendo omaggiato da tutti i giocatori ed il pubblico presente allo stadio contro il Genoa e ritirandosi dal calcio giocato dopo 524 presenze e 13 gol in carriera. Bianco ha vissuto le ultime cinque annate in maglia neroverde. I calciatori gli hanno dedicato un video speciale, a conferma del fatto che fosse un prezioso punto di riferimento per la squadra sassolese sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco: