SCIAUDONE: in posizione di mezzala per dare nuova linfa al centrocampo?

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Daniele Sciaudone rende al meglio da mezzala. Domenica tornerà a ricoprire il ruolo?

Daniele Sciaudone, ago della bilancia rossoazzurra, non sta attraversando un momento felice ai piedi dell’Etna. Partito con il pieno d’entusiasmo e motivazioni, il rendimento del centrocampista bergamasco che il Catania ha prelevato a gennaio dal Bari e che ancora i tifosi pugliesi rimpiangono, è andato via via a calare con il proseguo del campionato.

Guarda caso il Catania ha perso di colpo dinamismo ed imprevedibilità, inoltre Sciaudone non ha reso secondo le aspettative giocando nel ruolo di terzino, esterno alto e mediano. Decisamente meglio è andata come mezzala attraverso l’utilizzo della linea difensiva a quattro e lo schieramento di un centrocampo a tre. A Chiavari ha fatto il suo ingresso in campo a risultato ormai compromesso, non facendo in tempo ad incidere nell’economia della gara.

Domenica pomeriggio potrebbe figurare tra i titolari e proprio nella posizione che sembra a lui più congeniale, dando nuova linfa al centrocampo etneo in affanno. Da ritrovare, però, c’è il morale, tutt’altro che dei migliori. Sotto questo profilo potrà fornire un contributo notevole l’apporto dei tifosi, che si preannunciano particolarmente calorosi in vista di una partita importantissima per il futuro del Catania. A Sciaudone e compagni il compito d’imprimere una decisa accelerazione sul rettangolo di gioco, ritrovando una vittoria che al Catania manca dal mese di gennaio.

COPPOLA: vari motivi per rimpiangere la sua assenza a centrocampo

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L’importanza di Manuel Coppola nello scacchiere tattico di Marcolin

In un centrocampo in cui viene a mancare, a nostro avviso, un giocatore che detti sapientemente i tempi assicurando geometrie e visione di gioco ad ampio respiro, si avverte anche la mancanza di un elemento che risponde al nome di Manuel Coppola. Il centrocampista romano, prelevato nella finestra invernale del calciomercato dal Cesena, che lo ha ceduto anche per non essere entrato in sintonia con il tecnico Domenico Di Carlo, possiede caratteristiche importanti che stanno venendo a mancare al Catania.

Subito si è presentato con il pieno d’entusiasmo e voglioso di fare ottime cose in maglia rossoazzurra, cementando la zona mediana del campo insieme con Rinaudo. Guarda caso, da quando Coppola è stato costretto a dare forfait per un infortunio non di lieve entità nel corso di Catania-Frosinone, ‘Fito’ ha accusato un calo di rendimento.

Coppola, infatti, copriva adeguatamente le zone del campo determinando quegli equilibri che si rivelano preziosi nel settore nevralgico. Rinaudo aveva le spalle coperte, con lui anche il laterale sinistro Antonio Mazzotta, che fa della corsa la sua arma migliore. Lo stesso Mazzotta, tra l’altro, non sta rendendo come nelle precedenti partite, essendo costretto ad indietreggiare spesso con la conseguenza che, a risentirne, è la spinta sulla corsia di sinistra.

Queste difficoltà, poi, hanno portato Rosina a giocare ancora più lontano dalla porta per tamponare le falle a centrocampo, arrivando poco lucido nei pressi dell’area di rigore avversaria. L’assenza di Coppola, fondamentale soprattutto in fase d’interdizione, costringe inoltre Rinaudo ad agire nelle vesti di tuttofare nell’arco dei 90 minuti, perdendo anch’egli lucidità. Equivoci tattici noti, che Marcolin deve cercare di risolvere in un modo o nell’altro.

BARACANI (Video): i precedenti con Catania ed Avellino in questa stagione

Catania ed Avellino vittoriosi nell’unico precedente stagionale con Leonardo Baracani

Mai dire pareggio per il Catania, mentre su otto precedenti l’Avellino ha pareggiato in una sola circostanza sotto la direzione dell’arbitro Leonardo Baracani di Firenze. Sembra proprio che Catania-Avellino non sia destinata a concludersi in parità, stando alle statistiche appena menzionate. In questa stagione il “fischietto” toscano ha diretto una sola volta sia i rossoazzurri che la formazione biancoverde. In entrambi i casi le squadre hanno festeggiato la conquista dei tre punti. I rossoazzurri, tra le mura amiche, a gennaio sono riusciti a piegare il Perugia con il risultato di 2-0, nel contesto di un match caratterizzato dai gol di Maniero e Calaiò. L’Avellino, invece, si è imposto per 2-1 sul campo del Latina. Al momentaneo vantaggio di Sforzini, rispondono gli irpini trovando la via della rete con il solito Castaldo e Vergara. Riportiamo di seguito gli highlights delle due sfide.

FAN ZONE, PUZZLE: Entella-Catania, l’unico tiro in porta di Calaiò

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Poco incisivo contro la Virtus Entella l’attaccante Emanuele Calaiò

Nuovo Puzzle inserito. Soprattutto con conclusioni da fuori Emanuele Calaiò ha provato ad impensierire l’estremo difensore della Virtus Entella Paroni la scorsa settimana allo stadio Comunale di Chiavari. Nel corso della ripresa, l’attaccante palermitano attualmente in forza al Catania ha effettuato il suo unico tiro nello specchio della porta parato da Paroni. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Calaiò colpisce il pallone ma la conclusione è debole e centrale, facilmente bloccata dal portiere della formazione ligure.

In quanto tempo riuscirete a terminare il nuovo puzzle? Provate a cimentarvi. Tre i livelli di difficoltà. Nel caso in cui non riusciste a visualizzarlo è perchè il vostro browser necessita di Java, scaricabile gratuitamente attraverso il seguente indirizzo: http://www.java.com/it/download/manual.jsp .

Entella-Catania, l’unico tiro in porta di Calaiò

L I V E L L O  F A C I L E

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MARCOLIN cerca la vittoria numero 18 nella carriera di allenatore

A Chiavari è arrivata la sconfitta numero 26 per Dario Marcolin. Catania-Avellino occasione per il riscatto

Dopo la disputa del match tra Virtus Entella e Catania, che ha visto i padroni di casa imporsi sulla formazione rossoazzurra con un secco 2-0, si abbassa ulteriormente la media punti di Dario Marcolin in carriera e sulla panchina del Catania. In totale sono 17 le volte in cui le sue squadre (Monza, Modena, Padova e, adesso, Catania) hanno portato a casa i tre punti, 24 i pareggi e 26 i ko rimediati. L’esperienza attraverso la quale l’allenatore bresciano ha conquistato il maggior numero di punti in una singola stagione è quella di Modena (43). La media punti aggiornata di Marcolin in carriera è pari a 1.12 e coincide quasi con quella attualmente registrata sulla panchina del Catania, cioè un punto esatto a partita. Domenica pomeriggio, al cospetto dell’Avellino, Marcolin ha la possibilità d’incrementare il bottino di vittorie.

Serie B Catania: 2 vittorie 5 pareggi 4 sconfitte, 11 punti su 11 partite

Bilancio aggiornato: 17 vittorie 24 pareggi 26 sconfitte, 75 punti su 67 partite – media 1.12 

SAURO: stagione deludente finora, anche lui può e deve dare di più

Gaston Sauro possibile titolare domenica contro l’Avellino

Lo scorso 10 marzo è stata la sua ultima apparizione in maglia rossoazzurra, per la precisione la ventesima presenza in questo campionato di Serie B, nel contesto di una stagione poco edificante. Sotto la gestione Sannino, Gaston Sauro ha realizzato quello che finora è il primo e l’unico gol ai piedi dell’Etna, entrando a far parte del tabellino dei marcatori in occasione della larga vittoria del Catania ai danni della Virtus Entella.

Domenica pomeriggio potrebbe tornare in campo dal 1’ dopo la positiva prestazione di Modena, rimpiazzando Capuano che, nelle ultime partite, obiettivamente non ha fatto vedere il meglio di sé. Anche Sauro, spesso finito nel mirino della critica commettendo errori in alcuni casi imbarazzanti, è chiamato a dare il massimo nelle partite che mancano alla conclusione del campionato cadetto.

Il momento è delicato, serve l’apporto migliore possibile di tutti gli atleti, che devono farsi trovare pronti per evitare il tracollo. Sauro, difensore argentino il cui cartellino appartiene al Basilea, è stato prelevato dal Catania con la formula del prestito con diritto di riscatto nella sessione estiva del calciomercato. In passato piaceva persino ad importanti società europee ma, sorprendentemente, ha disputato una stagione ben al di sotto delle attese finora.

PLASIL sogna l’Europa, riscattando alla grande la nefasta stagione di Catania

Jaroslav Plasil in evidenza tra le fila del Bordeaux

Tornato in Francia, il centrocampista ceco Jaroslav Plasil ha riscattato alla grande l’esperienza di Catania, culminata con la retrocessione in Serie B. Adesso l’esperto giocatore classe 1982 sogna persino il raggiungimento della qualificazione alle competizioni europee militando tra le fila del Bordeaux. Il Catania lo aveva prelevato nella passata stagione dal medesimo club francese con la formula del prestito, siglando l’unico gol nel campionato italiano contro il Chievo allora guidato da Giuseppe Sannino, avversario allo stadio Massimino. Ora Plasil si sta prendendo tutte le soddisfazioni che merita, dando un contributo notevole all’ottima stagione sin qui disputata con la maglia del Bordeaux.

CALCIO SICILIANO: riposa il Palermo. Catania, Trapani e Messina in campo

Nel calcio siciliano professionistico, sfide importanti in chiave salvezza per Catania, Trapani e Messina

Con l’avvicinarsi del fine settimana, come di consueto diamo uno sguardo ai prossimi impegni delle squadre del calcio siciliano professionistico. In Serie A, il Palermo è al lavoro per preparare la gara casalinga contro il Milan ma osserva una settimana di riposo. Il match si giocherà il 4 aprile. Nel torneo cadetto, invece, Catania e Trapani saranno regolarmente in campo.

Troppo importante l’incontro che i rossoazzurri disputeranno tra le mura amiche domenica alle ore 15.00. Avversario l’Avellino in lotta per i playoff. Per la formazione di Marcolin non esistono alternative alla vittoria, in quanto servono necessariamente punti salvezza. Sempre domenica, ma alle 20.30, Trapani che scenderà in campo per affrontare il Brescia lontano dal Provinciale.

Scontro salvezza delicato: i siciliani hanno l’opportunità di avvicinarsi alla sicura permanenza in Serie B, mentre le rondinelle, anche a causa dei punti di penalizzazione inflitti, sono messi decisamente male in classifica e devono unicamente vincere per sperare ancora di risollevarsi. Scendendo ancora di categoria, sabato alle 14.30 il Messina sarà di scena sul campo dell’Aversa.

Dopo il pari interno a reti inviolate attraverso cui i giallorossi hanno dato timidi segnali di risveglio contro il Cosenza, la formazione messinese giocherà un importante scontro salvezza con una squadra ultima classificata, che dista un solo punto dal Messina. Riepiloghiamo, di seguito, gli impegni delle formazioni del calcio siciliano professionistico previsti per il fine settimana:

Sabato, ore 14.30
Aversa-Messina (Lega Pro)

Domenica, ore 15.00
Catania-Avellino (Serie B)

Domenica, ore 20.30
Brescia-Trapani (Serie B)

AVELLINO: curiosità storiche in pillole sul prossimo avversario

Cenni storici sull’Avellino

TuttoCalcioCatania ha raccolto alcune curiosità storiche legate all’Avellino, prossimo avversario del Catania in campionato allo stadio Angelo Massimino. Eccole di seguito riportate in pillole:

1. Dichiarata fallita nel 2010 dal Tribunale Civile di Avellino, è stata radiata dalla Federcalcio l’11 febbraio 2011. Il 10 luglio 2009 è stata esclusa dai campionati professionistici per decisione della Co.Vi.Soc e, ad agosto, venne rifondata grazie al sodalizio avente a capo il biologo Walter Taccone.

2. Occupa il 42º posto nella Classifica perpetua della Serie A dal 1929.

3. Terremoto del 23 novembre 1980. Uno dei testimoni della tragedia, il difensore Salvatore Di Somma, ha ricordato l’atmosfera di quei giorni: “C’erano delle situazioni drammatiche, morti a terra, gente che tirava i propri parenti dalle macerie. C’è una cosa che però non dimenticherò mai. Una signora, a piazza Libertà, mentre piangeva i suoi cari mi disse: “Salvatore, hai visto che è successo? Però oggi che bella vittoria abbiamo fatto…”.

4. Transitarono per Avellino tanti futuri campioni e giocatori già affermati, come gli irpini Pasquale Casale (primo avellinese a debuttare in serie A con la maglia dell’Avellino) e Fernando De Napoli, Stefano Tacconi, Ottorino Piotti, Andrea Carnevale, Luciano Favero, Beniamino Vignola, Geronimo Barbadillo, Ramón Díaz, lo storico capitano Adriano Lombardi, Juary, José Dirceu, Angelo Colombo,Walter Schachner, Franco Colomba (allenatore dei lupi nella stagione 2005/2006), Paolo Beruatto, Vincenzo Romano, Angelo Alessio e allenatori come Vinicio, Eugenio Bersellini, Rino Marchesi e Ottavio Bianchi.

5. La mascotte è un lupo con la divisa biancoverde. La tifoseria è “amica” dei colori giallorossi del Messina.

6. L’Avellino ha modificato più volte il proprio stemma. Il soggetto è però sempre stato un lupo stilizzato, talvolta raffigurato in figura intera, spesso nel particolare della testa di profilo.

7. L’unico giocatore dell’Avellino a disputare un Mondiale è stato Fernando De Napoli, con 4 presenze a Messico ’86 più un’altra presenza in amichevole pre-mondiale contro la Cina.

8. Nei primi anni della sua storia l’Avellino disputa le partite casalinghe nel campo sportivo Piazza d’Armi, situato nel centro della città. Grazie all’ubicazione dello stadio, sia gli abitanti dei palazzi circostanti che i detenuti del carcere borbonico poterono assistere alle partite gratuitamente sino al 1970, anno dell’addio allo storico impianto sportivo per il più capiente Comunale. Successivamente l’Avellino ha giocato, e continuare a giocare, al Partenio, che dal 2011 ha assunto la denominazione di Partenio-Lombardi.

9. ”L’Avellino può cambiare squadra, allenatori, tutto, ma il pubblico, con quel pubblico che li trascina dall’inizio alla fine, giocare al Partenio sarà sempre difficile per tutti”. Parole di Dino Viola, Presidente della Roma anni ’80.

10. Ferenc Plemich (ungherese), Lajos Kovacs (ungherese), Skender Perolli (austriaco), Luís Vinício (brasiliano), Antonio Angelillo (argentino naturalizzato italiano), Tomislav Ivić (croato), Zbigniew Boniek (polacco), Roberto Morinini (svizzero), Aldo Ammazzalorso (argentino naturalizzato italiano), Zdeněk Zeman (ceco). Questi gli stranieri che hanno allenato l’Avellino nella storia.

GYOMBER: “Ecco perché non sono andato via a gennaio, rientro a breve”

Norbert Gyomber tra qualche settimana pienamente disponibile

Norbert Gyomber rilascia alcune dichiarazioni, parlando del mancato trasferimento all’apertura del calciomercato invernale e sottolineando che, tra qualche settimana, tornerà pienamente a disposizione del gruppo. Queste le sue parole più significative rilasciate al portale slovacco sport.pravda.sk:

“Continuo a lavorare duramente a Torre del Grifo. Mancano circa quindici o venti giorni, poi mi aggregherò al resto della squadra per dare una mano. La situazione della squadra non è ottimale, lottiamo anche quest’anno per la salvezza. Se potevo andare via a gennaio? Ammetto di aver percepito un forte interesse da parte di molte squadre a gennaio. Su tutte il Terek Grozny e la Sampdoria. Con i blucerchiati sembrava tutto fatto, ma alla fine non sono più andato via da Catania, anche perchè avevano bisogno di un calciatore pronto sin da subito, mentre io sarei stato in grado di giocare solo a primavera”.