Prima la sceneggiata di Reggio Calabria mancando di rispetto a compagni e mister, poi il chiarimento alla ripresa degli allenamenti sottolineando che si è tratto di uno sfogo del momento difficile attraversato al “Granillo”. La società lo ha comunque sanzionato con una multa, lo stesso dicasi per Davis Curiale che ha rimediato il rosso diretto per una manata immotivata nei confronti di un avversario. Walter Novellino ha deciso di rinnovargli la fiducia contro la Viterbese, convinto che sarebbe arrivata una reazione forte e decisa da parte di Marotta.
L’impegno c’è stato ma la prestazione, in verità, ha deluso le attese intestardendosi troppe volte a fare tutto da solo, venendo marcato stretto e trovando pochi varchi per impensierire la difesa laziale. Nel corso della ripresa, ciliegina sulla torta, riporta un cartellino giallo inutile prima di essere sostituito da Fran Brodic. Per lui, già diffidato, si tratta di squalifica certa in vista di Catania-Bisceglie. Il turno di stop, comunque, cade a fagiolo per l’ex punta della Robur Siena che potrà rifiatare e ripristinare energie psicofisiche. La sensazione è che comunque Marotta non sarebbe stato riproposto in campo domenica.
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L’ex allenatore del Catania Cristiano Lucarelli torna sulla passata stagione vissuta in Sicilia e commenta la situazione attuale in casa rossazzurra, ai microfoni di tuttoc.com:
“Catania ama la squadra della città, e gli umori della piazza sono condizionati dai risultati: non si deve però mai fare l’errore di esaltarsi quando le cose vanno bene nè quello di deprimersi quando vanno male. Questo, però, fa parte della bellezza di Catania, una piazza sprecata per la Serie C. Ma il troppo amore, che alle volte può portare a delle pressioni, rischia di far venire il braccino nelle situazioni più ostiche”.
“Alla luce del campionato che il Lecce sta facendo adesso in Serie B, confermo che anche lo scorso anno i salentini avevano qualcosa in più del mio Catania, anche se comunque noi siamo andati fuori per un rigore, una traversa: a ogni modo, siamo stati anche un po’ sfortunati perché ci siamo trovati a dover duellare con una vera big. Chiaramente mi sarebbe piaciuto continuare, dando continuità al percorso intrapreso, anche perché, con la rosa attuale e un parco attaccanti che nessuno può permettersi, saremmo partiti come favorita: cosa successa, anche perché gli allenatori scelti, prima Sottil e poi Novellino, sono ottimi. Come club, il Catania ha fatto tutto il possibile, va sollevato da ogni responsabilità”.
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Curiale, Di Grazia e Russotto i rossazzurri in gol nell’ultimo precedente
Sono soltanto cinque i precedenti confronti tra Catania e Bisceglie giocati nell’impianto di piazza Vincenzo Spedini. Il bilancio sorride nettamente in favore dei colori rossazzurri, vittoriosi in tre occasioni.
Dagli anni ’90 in poi gli incroci più recenti tra le due formazioni. Si va dal 2-0 firmato D’Isidoro-Naccari nel campionato 1995-96, all’1-0 della stagione seguente (marcatore Pannitteri), fino all’1-1 del novembre ’97 (Massimo D’Aviri portò in vantaggio gli etnei, poi raggiunti da Sirio Silvestri). Largo successo del Catania targato Lucarelli la scorsa stagione: reti di Curiale (doppietta), Di Grazia e Russotto, gol della bandiera di Jovanovic per i nerazzurri stellati.
Il computo dei precedenti tiene conto anche della partita disputata nella stagione 1940-41 tra l’Associazione Fascista Calcio Catania e l’Armando Diaz (società sportiva biscegliese attiva durante gli anni ’30-’40 del Novecento) finito in parità (1-1).
BILANCIO IN CAMPIONATO
Vittorie Catania 3 Pareggi 2 Vittorie Bisceglie 0 Gol Catania 9 Gol Bisceglie 3 Differenza reti +6
Serie C 1940-41 AFC Catania 1-1 SS Armando Diaz Serie C2 1995-96 Catania 2-0 Bisceglie Serie C2 1996-97 Catania 1-0 Bisceglie Serie C2 1997-98 Catania 1-1 Bisceglie Serie C 2017-18 Catania 4-1 Bisceglie
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L’ex attaccante del Catania Gionatha Spinesi analizza il momento dei rossazzurri a La Gazzetta dello Sport:
“Il Catania resta la squadra più forte, potenzialmente, dell’intera Serie C. Aveva scelto un allenatore preparato e vincente come Sottil, mio ex compagno di squadra. Il problema non era il tecnico. A Catania si vive cavalcando la passione della gente. Non si subisce la pressione e questo è un particolare che fa la differenza. I fischi ci sono perché c’è amore per la squadra. Quello che distrugge è l’indifferenza. Se ti fischiano in 20 mila va bene, se vieni allo stadio e non trovi nessuno allora addio sogni di gloria. Chi indossa la maglia rossazzurranon può essere solo bravo, deve avere gli attributi“.
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Autore del gol che ha deciso la promozione del Catania in Serie A nel 2006 contro l’Albinoleffe, Umberto Del Core parla così delle difficoltà incontrate quest’anno dai rossazzurri attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport:
“Ho visto la partita di domenica in tv e sono rimasto molto deluso, ha lasciato agli avversari il primo tempo. Una ripresa all’arma bianca, ma senza costrutto. Il pubblico sarà sempre decisivo, stia accanto ai ragazzi altrimenti non c’è futuro in questa stagione. Lodi resta il trascinatore del gruppo, è innegabile. Uno come lui in C è sprecato e potrebbe essere decisivo nel corso di partite che valgono una stagione“.
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Ai microfoni di ‘Radio Studio Italia’, in collaborazione con la redazione di TuttoCalcioCatania.com è intervenuto telefonicamente l’ex attaccante rossazzurro Claudio Pelosi. Occasione utile per commentare le ultime vicende di casa Catania, prospettive e la figura dell’indimenticato Vincenzo Delvecchio:
Claudio, anche questo rischia di essere l’anno della recriminazione per via dei tanti punti persi per strada. Non trovi? “Guardi la classifica e ti accorgi che siamo lì. Si sarebbe potuta presentare una situazione molto favorevole al Catania, soprattutto alla luce dello scontro diretto Juve Stabia-Trapani. Invece tanti punti persi e si continua a recriminare. Mancano i gol degli attaccanti di ruolo. Quei 6-7 gol in più che ti avrebbero portato ad avere almeno 5-6 punti in più in classifica”.
Spesso il Catania ha giocato solo per un tempo in questo campionato, stessa cosa accaduta contro la Viterbese… “Tante volte 45 minuti a disposizione possono bastare, ma poi bisogna saperli sfruttare. Oltre 30 cross effettuati sono numeri pazzeschi, paradossalmente da categoria superiore ma se arrivano tanti cross con poca presenza in area non va bene. I nomi presenti nella rosa del Catania dovrebbero rassicurarti per ottenere un piazzamento importante ma mancano i gol di quei giocatori che possono farti fare il salto di categoria”.
Dopo due sconfitte di fila arriva il Bisceglie, occasione giusta per ripartire? “Domenica il Catania avrà tutto da perdere. Reduce da due ko consecutivi, sarà un match difficilissimo per la squadra di Novellino ma adesso deve vincere. C’è ancora tempo per fare qualcosa d’importante nonostante le numerose recriminazioni, magari si potrebbe accorciare ulteriormente la classifica mettendo un pò di pressione alle prime della classe. Serve un filotto di risultati per riacquistare fiducia ed essere trascinati da un pubblico meraviglioso”.
Ti sei chiesto come mai il Catania stecchi proprio quando si pensa sia giunto il momento del salto di qualità?
“Tutte le volte che hanno tirato la testa fuori dal guscio, pensando che fosse arrivato il momento della svolta, ecco un tonfo. Non me lo so spiegare. Magari per qualcuno la maglia rossazzurra pesa tanto. Dopo il cambio alla guida tecnica si pensava ad un approccio diverso. Sarebbe stato tosto ritrovarsi un Catania lanciatissimo per Juve Stabia e Trapani, invece siamo ancora qui a recriminare. Speriamo facciano gruppo, si uniscano per effettuare lo sprint finale nella maniera più adeguata a questa piazza”.
Quanto realmente conta un buon piazzamento finale in ottica Play Off? “Conta moltissimo. Meglio sei messo, meglio è. Però ricordo quando con la Pistoiese eravamo ultimi nella griglia Play Off e li vincemmo. Quindi la posizione in classifica conta, ma fino ad un certo punto. Anche perchè parliamo davvero di un altro campionato. Devi essere pronto fisicamente e stare bene sotto ogni profilo per affrontarli. Adesso bisogna trovare continuità nei risultati e solidità, presentandosi con maggiore forza agli eventuali spareggi promozione”.
Chiusura ricordando la figura di Vincenzo Delvecchio. Pochi giorni fa è ricorso il tredicesimo anniversario della sua scomparsa… “L’altra sera mi sono incontrato con Mattei che si trovava in giro per lavoro vicino Milano. Mangiando una pizza abbiamo ricordato la forza, la simpatia e la professionalità di Vincenzo. Gli bastava mettere in mezzo 4-5 cross ed io la buttavo dentro (ride, ndr). Quando appresi la notizia della sua scomparsa rimasi scioccato. Persona eccezionale, compagno di squadra modello, ragazzo buono come il pane e professionista serio. Anche un ottimo calciatore dotato di un bel sinistro, fisico e corsa. Conservo un ricordo fantastico di lui”.
Si ringrazia Claudio Pelosi per la gentile concessione dell’intervista.
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In un reparto offensivo che ha faticato maledettamente a scardinare la difesa della Viterbese, Fran Brodic è il giocatore ad avere impensierito maggiormente il reparto arretrato laziale. Nel corso del secondo tempo mister Walter Novellino lo ha gettato nella mischia, sperando in un guizzo della punta belga per riequilibrare quantomeno il risultato. Così non è stato. Per la verità l’ex attaccante del Club Bruges un gol lo aveva anche realizzato, venendo erroneamente annullato dall’arbitro per fuorigioco. In ogni caso Brodic ha fatto meglio di tanti altri rossazzurri che hanno deluso le attese. Possibile che domenica, vista anche la doppia assenza per squalifica di Alessandro Marotta e Davis Curiale, toccherà al giocatore classe 1997 scendere in campo dal 1′ contro il Bisceglie.
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La sconfitta nel recupero con la Viterbese ha messo nuovamente a nudo i limiti tecnici ma sopratutto caratteriali del Catania targato 2018-19. La gara di ieri è stata la perfetta sintesi di un’annata a corrente alternata, fatta di buone prestazioni e qualche pesante tonfo. Ci si aspettava un cambio di marcia definitivo con l’avvicendamento in panchina tra Sottil e Novellino, invece trascorse le prime tre gare della nuova gestione la squadra ha dato l’impressione di essere tornata a un punto di non ritorno. Le cronache ultime narrano due sconfitte consecutive contro Reggina e Viterbese: indigesta nel punteggio quella in terra calabrese, aggravata dai tempi lunghi per la preparazione (la squadra era reduce dal turno di riposo) al cospetto di un avversario stanco e fortemente rimaneggiato quella con i laziali, l’approccio errato e l’assenza di mordente come filo conduttore comune.
A questo punto tutti si chiedono se sia già svanito il cosiddetto “effetto Novellino”. Il Catania arrembante del “Ceravolo” sembra un lontano ricordo al cospetto della squadra scesa in campo nelle recenti uscite. Nel post-match il tecnico non ha nascosto tutta la propria amarezza per quanto visto nel corso dei 90′, anche se questa sconfitta potrebbe aver schiarito definitivamente le idee in vista della preparazione dei play-off, ultima chiamata per agguantare l’obiettivo stagionale.
Nel corso di Diretta Sport Viterbo, trasmissione web radio legata al campionato della Viterbese Castrense, è intervenuto l’estremo difensore Francesco Forte. Ecco le parole del portiere gialloblu evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Voglio ringraziare il club ed il mister per avermi dato l’opportunità di giocare dopo due mesi e mezzo a Catania. Non era facile ma mi sono messo a disposizione del gruppo, ho lavorato a testa bassa e credo di avere fatto una buona partita. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo, il mister ci aveva chiesto una grande prova anche perchè non era facile venire a giocare a Catania contro una squadra fortissima. Penso che i tre punti ottenuti siano meritati”.
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Assenza importante per il reparto arretrato rossazzurro, quando si avvicina Catania-Bisceglie. Mancherà infatti lo squalificato Tommaso Silvestri, autentico perno della difesa fermato per un turno dal Giudice Sportivo. Per l’occasione, sia nel caso di utilizzo della linea difensiva a tre che a quattro, al posto dell’ex difensore del Trapani si contendono una maglia da titolare l’esperto Andrea Esposito ed il classe 1996 croato Dragan Lovric. Favorito il primo.
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