Turno di riposo in campionato per la Reggina, che ne approfitta per ricaricare le pile. La squadra di Massimo Drago, come già riportato nei giorni scorsi, la domenica successiva ospiterà il Catania e non avrà a disposizione lo squalificato Allan Baclet. In compenso rientra dalla squalifica Nicola Bellomo (nella foto con la maglia del Bari, ndr) e torna in gruppo dopo un lungo infortunio – causa problemi al ginocchio – l’attaccante Piergiuseppe Maritato. Allenamento differenziato per il difensore Matteo Solini e per il centrocampista Niko Kirwan che proveranno a recuperare in vista del Catania. Ieri mattina al Centro Sportivo Sant’Agata la squadra ha affrontato una partitella con la Berretti, conclusa sul 4-0 dopo novanta minuti suddivisi in due tempi da 45. A segno Tassi, Doumbia, Bellomo e Tulissi.
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Piatto forte della 31ª giornata del Girone C di Serie C è la sfida tra Catania e Juve Stabia. Le Vespe, unica formazione ancora imbattuta nei campionati professionistici italiani assieme alla Juventus, arriva all’appuntamento in Sicilia forte dei 63 punti sin qui conquistati, nove in più sugli etnei che inseguono al terzo posto.
Tra le fila rossazzurre tornano Curiale e Carriero dalla squalifica, mentre è assente Rizzo, fermato per un turno dal Giudice Sportivo. Novellino deve fare a meno inoltre degli indisponibili Esposito, Ciancio, Di Grazia e Bonaccorsi, Sarno è recuperato e partirebbe dalla panchina. Il tecnico dovrebbe riproporre l’assetto tattico di Catanzaro, con il rientrante Carriero candidato a prendere il posto di Rizzo in mediana accanto a Lodi e capitan Biagianti. In difesa agirebbe una linea a tre composta da Aya, Silvestri e Marchese davanti a Pisseri, con Calapai e Baraye schierati lateralmente; chiavi dell’attacco affidate a Marotta e Di Piazza.
Con i recuperi di Vitiello e Marzorati è rientrata in extremis l’emergenza difesa in casa stabiese. Out per infortunio Allievi, recuperato anche il brasiliano Mezavilla, uscito anzitempo domenica durante il derby casalingo con la Cavese. Caserta dovrebbe disegnare il solito 4-3-3 di partenza, con Branduani a protezione dei legni, Vitiello, Marzorati, Troest e Germoni in difesa, linea mediana composta da Carlini, Mastalli e Calò; Melara e Canotto dovrebbero agire ai lati di Paponi, con Di Roberto, Torromino ed Elia possibili alternative.
Al “Massimino” le ostilità prenderanno il via alle ore 14:30, dirigerà l’incontro il signor Simone Sozza della sezione AIA di Seregno, coadiuvato dagli assistenti Alessio Saccenti di Modena e Marco Trinchieri di Milano. Nessuna copertura televisiva dell’incontro che sarà trasmesso online da Eleven Sports e, radiofonicamente, da Radio Cuore (93.000 Mhz) ed Etna Radio (88.400 Mhz).
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Poche apparizioni indossando la maglia del Catania ma un ricordo comunque significativo dell’esperienza vissuta in casacca rossazzurra. Ciro Danucci, attualmente in forza al Campobasso, ha giocato anche tra le fila della Juve Stabia festeggiando la promozione in B e disputando un eccellente campionato cadetto con le Vespe. Il centrocampista classe 1983 è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com con grande disponibilità.
Ciro, che idea ti sei fatto di questo campionato di C nel raggruppamento meridionale? “Lo seguo con molta attenzione. Devo dire che il Catania ha un pò disatteso i pronostici della vigilia. Ci si aspettava un Catania nettamente protagonista, molto superiore alle altre compagini, invece con il passare del tempo la Juve Stabia ha dimostrato di essere squadra molto quadrata e forte che non ha perso un colpo e per le inseguitrici è stata dura. Ora il Trapani si è avvicinato ma ha una partita in più rispetto alle Vespe. Ritengo che il Catania debba puntare principalmente ad un buon piazzamento in chiave Play Off sfruttando la spinta notevole del pubblico. Conosco bene i tifosi etnei, ti spronano a dare il 200% rispetto a tante altre piazze. Cercare di arrivare almeno secondi sarebbe molto importante”.
In che misura hanno inciso sul Catania i mancati ripescaggi estivi? “Queste cose succedono solo in Italia con squadre che hanno dovuto recuperare anche 7-8 giornate. Non deve mai più accadere perchè così diventa un campionato falsato. Il Catania ha pagato anche quest’attesa rispetto ad altre squadre, inoltre era stato costruito per la Serie B. C e B sono campionati completamente diversi, non è detto che se fai una squadra di categoria superiore vinci la C, il Catania rappresenta la dimostrazione lampante. Lo Monaco comunque è un grande intenditore di calcio e sicuramente ha allestito un’ottima squadra, ma in questo momento non è bastato. I rossazzurri, ripeto, eventualmente hanno ottime possibilità di conquistare la B tramite i Play Off”.
Che partita sarà Catania-Juve Stabia? “La Juve Stabia ha fatto un campionato strepitoso andando un pò al di là delle attese iniziali. Rosa molto importante, Caserta è tecnico molto preparato che conosce peraltro benissimo Catania. Il Catania arriva a questa partita con l’obiettivo di riavvicinare il primo posto, discorso non del tutto chiuso, ma soprattutto vincere per cercare di arrivare più in alto possibile. La Juve Stabia, dal canto suo, è ancora imbattuta e questo non si vede spesso a 8 giornate dalla fine. Sicuramente avrà nelle sue corde il fatto di non mollare mai, tante partite le ha vinte o pareggiate nei minuti finali, aspetto caratteriale da non sottovalutare. La posta in palio è altissima e tutte le partite sono abbastanza bloccate in questa fase della stagione, penso che nelle battute iniziali del match le squadre si studieranno. Poi saranno i minimi dettagli a fare la differenza. Mi aspetto un match molto equilibrato tra due formazioni che subiscono pochi gol. Grosso equilibrio iniziale che può essere scalfito da qualche episodio, ad esempio un calcio piazzato. Sono squadre toste e ben strutturate anche fisicamente. Se le Vespe fanno risultato metterebbero una seria ipoteca sulla vittoria del campionato. Perdendo, invece, si riaprirebbero i giochi rendendo il torneo combattutissimo fino all’ultima giornata”.
Il Catania è reduce dal 2-1 a Catanzaro, moralmente vale parecchio questo risultato… “Il Catania con il cambio tecnico ha avuto una scossa importante. Molte volte il cambio di allenatore viene effettuato più per una questione caratteriale. Novellino è uno specialista in promozioni, sicuramente in termine di esperienza e gestione di questi momenti è un maestro. Lo Monaco è andato sull’usato sicuro, credo che l’esperienza sia fondamentale adesso. Poi la squadra viene da un successo pesantissimo a Catanzaro contro la formazione che esprime il migliore calcio nel girone C guidata da un allenatore come Auteri che fa sempre giocare molto bene le sue squadre. Questo può essere il momento in cui il Catania prende consapevolezza della sua forza”.
Hai indossato le casacche di Catania e Juve Stabia, cosa ricordi delle due esperienze? “Ho un grande rammarico per com’è andata la mia esperienza a Catania. Ho giocato poco lì, ero giovane, la gente però mi voleva molto bene. Era un momento della mia carriera dove avrei potuto fare un salto di qualità. Esordì con l’Albinoleffe giocando un’ottima partita, poi mi sono fatto subito male. Avrei potuto giocare molto di più a Catania, una piazza che mi piace molto. Capitai in un’annata un pò particolare perchè la squadra non andava benissimo ma ho un ricordo molto bello, è stato un onore per me indossare la maglia rossazzurra. Città calorosa, clima stupendo… calcisticamente è una delle piazze del sud più importanti e blasonate con la gente molto attaccata ai colori sociali. Cosa chiedere di più? Difficile trovare in giro piazze del genere. Catania non c’entra niente con la C. Lo Monaco e Pulvienti hanno dimostrato di ambire ad un calcio importante del quale loro sono specialisti. Catania è Catania, per me in Sicilia Catania e Palermo si dividono la regione. Sono due società gloriose ed io ho avuto la fortuna di giocare ai piedi dell’Etna. A Castellammare il pubblico spinge molto in casa. Ho ottenuto una promozione in B, dove arrivammo ottavi nonostante i punti di penalizzazione, fu un campionato strepitoso per quelle che erano le aspettative della società. A Castellammare ho avuto la soddisfazione di giocare in una piazza che non andava in Serie B da 60 anni. Esperienza molto speciale”.
Per chi farai il tifo tra Catania e Juve Stabia? “Personalmente mi trovo molto combattuto anche se propendo un pò per la Juve Stabia. Grossa stima di Catania però a Castellammare ho vissuto due anni bellissimi. Quando vinci un campionato hai un ricordo ancora più bello, forse ti prende maggiormente. Castellammare e Catania hanno due storie calcistiche diverse, imparagonabili dal punto di vista del blasone, Castellammare però è la tipica città del napoletano che ti fa sentire calciatore con un pubblico anch’esso molto attaccato e caloroso”.
Come vanno le cose a Campobasso? “Io adesso gioco in Serie D, in una piazza importante che non merita questa categoria per storia e tifoseria. Cerco di fare nel migliore dei modi gli ultimi anni di carriera, mi diverto molto e sto bene fisicamente. Penso e spero di continuare ancora per qualche anno. Noi abbiamo una società solida alle spalle. Quest’anno è stato di adattamento. Hanno rilevato il club all’ultimo minuto in estate, quindi squadra fatta in fretta e furia. Nel tempo ci siamo stabilizzati, ora occupiamo una tranquilla posizione di classifica. Spero di rimanere e di raggiungere il prossimo anno la promozione, che potrebbe arrivare anche tramite ripescaggi. Mi piacerebbe tornare a giocare nel calcio professionistico, almeno in Lega Pro dove ho speso l’80% della mia vita calcistica. Mi aspettavo molto di più dalla carriera, sono un pò deluso ma spesso nel calcio serve anche un pizzico di fortuna. A me è mancato il fatto di crescere un attimo prima. Guardandomi indietro avrei operato delle scelte diverse, comunque vado avanti con la passione per questo sport che non manca mai”.
Si ringrazia Ciro Danucci per la gentile concessione dell’intervista.
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Eleven Sports – Serie C TV, piattaforma ufficiale della Lega Pro, attraverso la realizzazione di una speciale clip approfondisce ai raggi X il big match in programma allo stadio “Angelo Massimino” tra Catania e Juve Stabia, analizzando punti in comune e differenze nel cammino di rossazzurri e gialloblu.
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Su sestaporta.news si leggono alcune dichiarazioni che l’ex allenatore del Catania Mario Petrone ha rilasciato nel corso della trasmissione Finestra sull’Arena. In particolare ecco riportato il suo pensiero riferito alla lotta al vertice in Serie C ed al match Catania-Juve Stabia:
“Ritengo che Virtus Entella e Pordenone abbiano blindato il primo posto nei rispettivi gironi. Al sud invece la situazione della Juve Stabia è più complicata visto che la formazione campana ha messo in fila qualche pareggio di troppo ed alle sue spalle preme un Trapani che ha grande entusiasmo; inoltre domenica prossima le vespe sono attese a Catania per uno scontro al vertice che si preannuncia assai complicato. La storia del calcio insegna che i campionati si possono perdere anche da squadra imbattuta che magari ha collezionato un po’ troppi pareggi”.
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Reduce da due sconfitte casalinghe, il Catanzaro proverà a rialzare immediatamente la testa contro il Rieti. Ne parla il centrocampista brasiliano Alvaro Iuliano:
“Bisceglie e Catania? Purtroppo sono arrivate queste due sconfitte e qualcosa non è andato per il verso giusto ma il passato non torna indietro. Dobbiamo guardare al Rieti, essere intelligenti, riproponendo il nostro gioco ed essendo bravi a portare i tre punti a casa. Le ultime gare sono state difficili ma personalmente credo che ancora il campionato non sia chiuso. Mancano otto partite e penso che delle prime quattro in classifica ancora tutte possano provare a vincere il campionato”.
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L’allenatore del Catanzaro Gaetano Auteri non ha ancora digerito il tonfo casalingo con il Catania. Lo si evince dalle seguenti parole rilasciate in Sala Stampa ed evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Abbiamo commesso alcuni errori gravi, figli anche di circostanze. Quanto prodotto in gara è valso poco. Perchè poi le partite sono così… noi abbiamo regalato qualcosa anche sul piano dell’atteggiamento e della lettura delle situazioni. Il Catania non ha mai spinto con un’aggressività medio-alta, ha trovato casualmente la via del gol. Noi per fare risultato abbiamo bisogno di essere tutti al 100%, giocando sempre da squadra, alzando i ritmi. Ma questo il Catanzaro lo ha sempre fatto, evitando errori puerili come invece ultimamente ci accade”.
“Anche noi abbiamo giocatori importanti, ma il nostro è un gruppo giovane e non tutti sono abituati a giocare per la prima volta davanti a 8mila spettatori. L’importante è fare tesoro degli errori commessi. Siamo una squadra in salute. L’impegno c’è sempre stato, così come il filo conduttore del gioco, mancano i piccoli dettagli che fanno parte del percorso di crescita di ogni singolo giocatore“.
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Massimo Drago, allenatore della Reggina, parla della lotta al vertice e torna sul momento della propria squadra, ai microfoni del Corriere dello Sport:
“Il campionato sarà avvincente. Fino a qualche settimana fa sembrava chiuso il discorso primo posto, invece il Trapani si è portato a ridosso della Juve Stabia. Saranno determinanti, a questo punto, gli scontri diretti in programma nelle prossime giornate. Noi cercheremo di fare il meglio, con grande impegno e rispettando il recente passato. Vogliamo fare bene”.
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“E’ stato alterato il sistema organizzativo in Lega Pro”
L’ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi commenta l’annata che ha caratterizzato il campionato di Serie C tra mancati ripescaggi ed esclusioni di squadre, ai microfoni di tuttoc.com:
“E’ una vergogna totale. La Lega Pro purtroppo ha rispecchiato il nostro movimento, dove tutto è saltato in aria, dove vale tutto. Ma si è toccato il fondo. E per me lo shock più grande è stato vedere che si sono fatte partire delle squadre che non avevano la fidejussione in regola, alterando tutto quello che è il sistema organizzativo: chi ha fatto queste cazzate deve prendersi le responsabilità. Peggio di così non si poteva fare. Un esempio: nel girone C il Matera è stato escluso e la Paganese è molto staccata dalle altre, si perde anche l’entusiasmo nel lottare, tanto che in quel raggruppamento la sfida interessante è al vertice”.
A parte questo, comunque, dei tre raggruppamenti Tacchinardi è rimasto affascinato sul piano sportivo da quello meridionale: “Il girone C è davvero bello, ho il rimpianto di non aver accettato Bisceglie, ma al tempo c’era caos, solo dopo si è risolto tutto e a gennaio è stata strutturata una signora squadra. La Juve Stabia, comunque eccellente, sta adesso respirando, ma non si può respirare perché nel girone di ritorno inizia un altro campionato“.
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Al termine della rifinitura, svolta nel pomeriggio, l’allenatore del Catania Walter Novellino ha convocato 23 giocatori per la sfida alla Juve Stabia. Squalificato Rizzo, tra gli indisponibili figurano Bonaccorsi, Di Grazia ed Esposito. Rossazzurri già in ritiro pre-gara. Martedì alle 15.00, a Torre del Grifo, primo allenamento in vista di Reggina-Catania, in calendario domenica 24 marzo alle 14.30.
PORTIERI 33 Lorenzo Bardini 12 Matteo Pisseri
DIFENSORI 4 Ramzi Aya 17 Joel Baraye 26 Luca Calapai 3 Dragan Lovric 15 Giovanni Marchese 5 Tommaso Silvestri 29 Lorenzo Valeau
CENTROCAMPISTI 6 Federico Angiulli 27 Marco Biagianti 21 Rosario Bucolo 30 Giuseppe Carriero 16 Cristian Llama 10 Francesco Lodi 19 Kalifa Manneh
ATTACCANTI 14 Fran Brodic 11 Davis Curiale 32 Matteo Di Piazza 8 Michael Liguori 9 Alessandro Marotta 24 Adis Mujkic 7 Vincenzo Sarno
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