ANGIULLI: “Con Sottil non esistono problemi. Abbiamo solidità e carattere, serve anche fortuna. Non rinuncio mai al calcio”

Il centrocampista del Catania Federico Angiulli nel consueto ‘Face to Face’ di Ultima Sport. Abbiamo evidenziato le parole più significative del giocatore, di seguito riportate:

“Devo ricambiare l’affetto dei tifosi del Catania fornendo prestazioni di livello. Non ho giocato con molta continuità ed è una pecca mia questa, ma non attribuisco colpe a nessuno se non a me stesso. Devo essere bravo a cercare di mettere in difficoltà il mister nelle scelte, rispondendo presente quando chiamato in causa. Bisogna dare delle gioie a questi tifosi fantastici. Sembra strano parlare di adattamento alla categoria, lo so. Ogni tanto bisogna mettere l’abito sporco. Con squadre di categoria superiore abbiamo dimostrato di avere qualità importanti. Vedi Foggia, Verona e Sassuolo. I valori ci sono. Io ho fatto tante volte il girone C, l’ho vinto in due occasioni. Ad Avellino eravamo una squadra fortissima e non ci facevano giocare a calcio. Faticavamo sul piano del gioco ma sfruttavamo le nostre doti in altro modo pur senza entusiasmare. A Benevento invece siamo riusciti ad imporre il nostro calcio fin da subito perchè fisicamente eravamo più molto più prestanti rispetto agli altri. Il rapporto con Sottil? Tra squadra e Sottil è tutto perfetto, ci tengo a sottolinearlo. Il mister vive le partite in maniera molto animata, con tanta foga e voglia. C’è un rapporto limpido, è molto bravo a mantenere la tranquillità anche quando sembra caderci il modo addosso. Non puoi essere contento quando ti trovi ad una decina di punti di distacco dalla vetta ma il gruppo è sereno, sappiamo che il problema è quello di sbloccarci a livello mentale. Serve uno sblocco perchè c’è tutto per fare bene. Bisogna concretizzare, inoltre, il possesso palla fatto“.

“In C spesso devi essere scaltro e furbo per vincere le partite. Quando non arriva il risultato subentrano tanti fattori, i tifosi rumoreggiano. Siamo una squadra che concede poco, sta a noi fare qualcosa di più in zona realizzativa. Perchè se fai gol e vinci, acquisti progressivamente fiducia. Abbiamo vinto a Matera, su questo campo il Catanzaro che contro di noi sembrava il Real Madrid non è riuscito a vincere. Non c’è niente di scontato. Tolta la Juve Stabia siamo tutte lì. Il Catania non sta facendo un campionato obbrobrioso. Non ci sono squadre materasso, siamo entrati appieno nella mentalità di questo campionato. Molte avversarie ti aspettano e non ti fanno giocare a calcio. I fischi dei tifosi li accettiamo ma è normale che saremmo più contenti se ci sostenessero. Dobbiamo accettare tutto perchè il tifoso paga e ci segue sempre, noi calciatori siamo di passaggio mentre loro ci saranno sempre per i colori rossoazzurri. Li invito a sostenerci perchè la loro spinta fa la differenza. Cosa mi ha convinto ad accettare Catania? L’ho sempre seguito dai tempi della A. Mi affascinava vedere una squadra sulla carta piccola conseguire risultati importanti. Ricordo da tifoso interista, purtroppo, il 3-1 all’Inter di Mourinho. Mi ha sempre affascinato questa tifoseria e piazza. Non potevo rinunciare all’opportunità di venire in un ambiente da Serie A ed un Centro Sportivo da Champions League“.

Io ho cominciato a tirare un calcio ad un pallone già da piccolissimo. ‘Palla’ è stata la mia prima parola detta. I miei genitori hanno capito subito la mia passione. Soprattutto mio padre, grande e grosso, mi assecondava in questa passione. Tutta la mia famiglia, cani compresi, venivano a vedere le mie partite. Mia mamma mi accompagnava sempre agli allenamenti. Anche a Pavia lei arrivava, mi aspettava al campo. Con i tifosi dell’Avellino mio padre seguiva alcune trasferte dal Settore Ospiti. I genitori appeno possono vengono a vedermi, saranno presenti a Rieti. Loro hanno fatto tanto per me, so che devo dare il massimo anche per questo. Io sono interista, tutta la famiglia è nerazzurra. Ho sempre sognato di potere esser come Javier Zanetti, grandissimo punto di riferimento per la squadra, non paragonandomi a lui dal punto di vista tecnico ovviamente, ci mancherebbe. Poi mi è sempre piaciuto molto Sneijer. Faceva parte della grande Inter di Mourinho che mi ha fatto innamorare. Sono miei idoli. L’emozione calcistica più bella vissuta? Ho vinto due campionati e subito due retrocessioni. Quindi ho vissuto grandi emozioni ma anche delusioni. Il momento più deludente è stato il ko della semifinale Play Off con la Reggiana. Mi trovai benissimo a Reggio. I tifosi sono arrivati ad odiarmi perchè ero giovane ed un pò pazzo. Poi ho capito che bisogna dare il massimo sia dentro che fuori dal campo. Io ho sempre dato il massimo però fuori dal campo a Reggio si sono verificati alcuni episodi che sono stati anche travisati. A malincuore lasciai la Reggiana ma sarei rimasto a lungo lì. Il momento più bello per me deve, comunque, ancora arrivare. Ad oggi è rappresentato dall’esordio tra i professionisti dopo tanti sacrifici nelle giovanili. Capì che il sogno era diventato realtà”.

“Il Natale lo passeremo qua, abbandonato dalle nostre famiglie. Ci ritroveremo per un pranzetto perchè è un giorno importante e non è bello trascorrerlo da soli. Sicuramente ogni tanto fa bene distrarsi un pò, perchè conta anche la serenità fuori dal campo. Io soffro la lontananza dalla famiglia e dalla mia ragazza che, comunque, quando può cerca di raggiungermi per farmi stare bene. Sono veramente contento e fiero di averla al mio fianco. Lei è di Terni, ha un’esplosione di emozioni. La conobbi uscendo da una relazione. E’ piombata nella mia vita e non potevo rinunciare al nostro rapporto. Mi ritengo un ragazzo fortunato. Cosa farei una volta smesso di giocare a calcio? Mi sono iscritto da poco a Scienze Motorie. Mi piacerebbe rimanere in ambito sportivo, come preparatore o personal trainer. Mi affascinava anche il lavoro di fisioterapista ma è una disciplina che non puoi studiare alle università telematiche. Pure l’idea di fare il commercialista mi piaceva tanto, così come mi piace la matematica anche se avevo professori che mi fecero odiare l’algebra. Ora mi godo il mio lavoro, poi quando le gambe non funzioneranno più spero di trovare una nuova strada“.

“Segnai il mio primo gol tra i professionisti in un Paganese-Avellino giocando su un campaccio sotto una pioggia battente. Il mister mi prendeva in giro scherzosamente perchè andavo spesso vicino alla conclusione ma non segnavo mai. Poi arrivò questa gioia. Ho vissuto una bella emozione andando ad esultare sotto la Curva dei tifosi. Esultanza simpatica peraltro, basti pensare che un mio compagno cadde come un sacco di patate nella circostanza. Cosa serve per centrare la promozione? L’ho ottenuta ad Avellino e Benevento che sono due piazze calde. Solidità e carattere contano e ce li abbiamo. Poi una buona dose di fortuna, quella che ci manca. Ad Avellino tantissime partite le abbiamo vinte 1-0 e spesso all’ultimo minuto. Un pò come gira adesso alla Juve Stabia. La fortuna conta molto. Se noi avessimo avuto un pò più di fortuna ne avremmo guadagnato in serenità. Pensiamo anche al gol al 94′ di Caserta, oppure ad altre partite. Con 4-5 punti in più eri secondo e parlavi d’altro. Non parlavi di fischi e di forma fisica deludente. Sembra una cavolata ma la fortuna conta. Serve anche che gli episodi siano dalla nostra parte”.

“Il prototipo del calciatore è spesso vero ma io sono una persona normale, umile, che frequenta la quotidianità con gli amici. Non rinuncio al calcio neanche d’estate, in vacanza. Per questo rischio d’iniziare i ritiri di precampionato già malconcio. Io faccio tornei estivi per vincere anche una cassa di Red Bull. Il calcio unisce, ho instaurato amicizie indissolubili anche se non ho tanti amici perchè sono molto diffidente. Temo sempre che qualcuno si avvicini per interesse. Pochi amici ma sinceri, quando è così do tutto. Bibbu? Io non do grosse dimostrazioni di affetto ma per la mia famiglia darei l’anima. Non sono così espansivo, non ti dico magari ti voglio bene ma a Bibbu, il mio cane, sì. Mi piacciono molto i cani. Ad Aci Trezza tempo fa ho visto un Labrador e cercavo in tutti i modi di attirare la sua attenzione. Mia sorella? Ha tantissima stima, le brillano gli occhi quando parla di me, dimostrandomi così il suo affetto. Sta crescendo alla grande. Passeremo il Capodanno insieme, sono contento”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

PREVENDITA BIGLIETTI: info utili per Rieti-Catania e Catania-Monopoli

Il Calcio Catania rende noto che i biglietti validi per l’accesso al Settore Ospiti dello stadio “Centro d’Italia – Manlio Scopigno” in occasione della gara Rieti-Catania, in programma giovedì 27 dicembre alle 14.30 e valevole per la 19/a giornata di Serie C, saranno disponibili fino alle ore 19.00 di mercoledì 26 dicembre, ai sensi della normativa vigente. I tagliandi del Settore Ospiti Curva Sud sono in vendita al prezzo di € 9,20 (€ 8+ € 1,20 per i diritti di prevendita). Ingresso gratuito per i ragazzi al di sotto dei 10 anni e per i diversamente abili*

*Si richiede, in tal senso, di inoltrare richiesta di emissione tagliando alla società F.C. Rieti inviando nome, cognome, data e luogo di nascita e città di residenza, oltre alla documentazione che accerti la disabilità, ed inoltre contestualmente di inviare gli stessi dati sopra elencati per gli accompagnatori, che acquisteranno il proprio biglietto al prezzo di un euro.

Canali di distribuzione: punti vendita circuito ETES

Online su www.etes.it

Nota della società FC Rieti

Sarà possibile acquistare in prevendita tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 18.00 presso la sede della società e il giorno della gara (esclusivamente per i tifosi locali) nel botteghino dello stadio “Centro d’Italia – Manlio Scopigno” fino alle ore 14.00.

——————————————————————

Lunedì, alle ore 15.00, avrà invece inizio la prevendita dei tagliandi validi per assistere alla gara Catania-Monopoli, in programma allo stadio “Angelo Massimino” domenica 30 dicembre alle 16.30 e valevole per la 20/a giornata. I biglietti saranno disponibili fino al fischio d’inizio in tutte le rivendite autorizzate, online, seguendo le indicazioni riportate sul sito www.listicket.com (anche con servizio Stampa@casa), ed al Catania Point, a Torre del Grifo Village (da giovedì 27 a sabato 29 dicembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30).

PREZZI

Curve € 12
Tribuna B € 18
Tribuna A € 25
Tribuna Elite € 55
Settore Ospiti € 12 – I tagliandi validi per l’accesso al Settore Ospiti saranno in vendita, ai sensi della normativa vigente, fino alle ore 19.00 di sabato 29 dicembre.

ALTRI TAGLIANDI

Biglietti per i diversamente abili: sportello in funzione giovedì 27 dicembre, dalle 10.00 alle 13.00, presso i botteghini di Piazza Spedini.

– I biglietti per i diversamente abili saranno rilasciati esclusivamente presentando il certificato originale di invalidità (solo invalidità 100%), la fotocopia del certificato di invalidità, la fotocopia del documento d’identità del disabile e dell’accompagnatore. Si ricorda inoltre che i tagliandi per gli accompagnatori saranno concessi solo ed esclusivamente se la necessità della presenza di questi ultimi è specificata nel certificato di invalidità.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BERRETTI: Pecorino regala i tre punti al Catania in un incontro sofferto

Emozioni e gol nella partita del campionato Berretti che ha visto il Catania affrontare il Rende a Torre del Grifo Village. Vincono i rossoazzurri 3-2 nel contesto di un incontro sofferto. Sembrava tutto facile a seguito del doppio vantaggio catanese firmato da Rossitto e Distefano nei primi 12′. Gli ospiti, però, mai domi sono riusciti addirittura a pareggiare in pochissimo tempo grazie a Mazzotta e Manniti tra il 24′ ed il 27′ della prima frazione.

Serve un bellissimo gol di Pecorino al minuto 32 della ripresa affinchè il Catania abbia ragione dell’avversario. Questo risultato permette al giovane Elefante di mantenere il secondo posto, a -2, alle spalle della Reggina “campione d’inverno”. Squadra rossoazzurra che si conferma una delle più imbattute dell’intera categoria insieme con Sassuolo ed Atalanta. Prossimo impegno, dopo le festività, con la capolista a Torre del Grifo.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Gregori: “Catania-Cavese, esito non scontato. Gli etnei possono svoltare ma contestare non aiuta”

La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di contattare telefonicamente Massimo Gregori, ex difensore del Catania negli anni ’80 che ha anche militato tra le fila della Cavese, prossima avversaria degli etnei. Gregori ha analizzato ai nostri microfoni il momento attraversato dai rossoazzurri ed il match in programma al “Massimino” contro i metelliani.

Il mercato di gennaio può davvero intervenire in soccorso del Catania?
“Il mercato di gennaio può modificare sicuramente gli equilibri del campionato. Il Catania lo consideravo già attrezzatissimo in estate per la vittoria del torneo, ma la Serie C non è facile. Anche la Juve Stabia è squadra ambiziosa, ha effettuato una campagna acquisti di rilievo ma a livello di piazza, ambiente e pubblico il Catania è senz’altro superiore. Magari qualche aggiustamento andrebbe fatto, un paio d’innesti servirebbero per effettuare il salto di qualità. Comunque io sono del parere che se hai giocatori forti in rosa il carattere poi alla lunga lo tirano fuori. Il carattere conta in Serie C ma poi su tutti i campi di calcio le qualità fanno la differenza. In una piazza come Catania il carattere te lo dovrebbe dare già il calore del pubblico. Il pubblico etneo vale almeno una categoria superiore alla Lega Pro”.

Giusto non cercare alibi, ma obiettivamente il caos estivo ha influito?
“Giocare tante partite in poco tempo pesa molto. La Lega Pro è stata un mezzo bordello. Ci sono ancora squadre che devono recuperare gare, tra cui lo stesso Catania. E’ stata fatta molta confusione. Diventa un discorso falsato, un minestrone. Serve un certo turnover per fronteggiare situazioni di questo tipo. Se non hai tutti i giocatori allo stesso livello poi diventa un problema andarli a rodare”.

Tre incontri alla conclusione dell’anno solare 2018, occasione giusta per svoltare?
“Secondo me il Catania può svoltare in queste tre partite che mancano. Parliamoci chiaro, se il Catania non rientra in piena corsa ha fallito l’obiettivo. Io comunque ritengo che nella sponda rossoazzurra della Sicilia ci sia tutto per puntare a vincere. Con il nome non si va da nessuna parte ma sono convinto che i calciatori daranno tutto per riportare questa squadra in alto. I giocatori più importanti devono trascinare gli altri. In Serie A il Napoli fa quel che può ma in questo momento la Juventus disputa un campionato a parte. Se non si ferma la Juventus c’è poco da fare, un pò come nel caso della Juve Stabia nel girone C di Serie C. L’importante sarà che fino a metà girone di ritorno il Catania rimanga agganciato alla vetta. Altrimenti diventa tutto più complicato. Serve poi sintonia tra pubblico e giocatori, le contestazioni non portano a nienteI risultati portano il pubblico dalla tua parte. I risultati sono il motore di entusiasmo e forza. Allora vai tranquillo per la tua strada ed è tutto più facile. Poi se il pubblico contesta le cose si complicano ulteriormente”.

Arriva la Cavese al ‘Massimino’, squadra in cui hai militato in passato…
“La Cavese è una squadra che vanta trascorsi anche in B. Io sono stato benissimo a Cava, mi trasferì in Campania proprio dopo l’esperienza di Catania. Feci la Nazionale Under 21 di Serie C. Poi mi comprò il Catanzaro in Serie B. C’era mister Benetti, che ho avuto ai tempi delle giovanili della Roma. Venne allestita una rosa costruita per salire in B. I nomi erano di grande spessore ma la Cavese rimase in C. Le cose non andarono benissimo anche perchè i giocatori non recepivano le direttive di Benetti, primo allenatore che portava la zona in C. Le squadre allora giocavano con il libero staccato e palla lunga”. 

Quanto è importante avere una guida tecnica sicura per ottenere risultati?
“Molto. Chiaramente l’allenatore deve avere quella capacità di farsi capire. In una piazza come Catania il tecnico deve possedere grande personalità, sapere gestire i momenti delicati e soprattutto la squadra. Qui Sottil deve essere bravo. So che cambia spesso modulo e questo potrebbe generare un pò di confusione, ma magari lo fa perchè conosce bene le caratteristiche dei ragazzi. Personalmente partirei con un sistema di gioco e lo perfezionerei nel lungo periodo, magari modificando il discorso tattico a partita in corso se necessario. Cambiare frequentemente modulo può essere un azzardo”.

Contro una squadra di un certo livello il Catania fa la sua parte, contro formazioni di medio-bassa classifica fatica molto invece. Come te lo spieghi?
“Quando devi battagliare con squadre di Lega Pro diventa tutto più problematico. Ma questo è risaputo da anni. Il Catania visto col Sassuolo non sembrava da C, ma poi in questa categoria trovi compagini agguerrite, tutte che giocano dietro la linea della palla. Quasi tutte le avversarie del Catania esprimono questo tipo di gioco e ripartono. Poi se hanno la fortuna di segnare diventa difficile recuperare, oppure magari sblocchi subito la partita e la porti dalla tua parte. Le grandi squadre devono riuscire a vincere queste partite ma ci sono tante componenti che entrano in gioco”.

Te la senti di fare un pronostico su Catania-Cavese?
“Non seguo assiduamente la Lega Pro, non conosco bene i giocatori. Sono comunque due squadre di blasone. La Cavese vanta trascorsi in B, ha fatto campionati di C importanti, ha un pubblico caldo anche se non è una piazza a livello di Catania. I rossoazzurri avranno il vantaggi di giocare in casa e sulla carta dispongono di giocatori più importanti però nel calcio non c’è niente di scontato. Sono stato benissimo in entrambe le piazze, forse le migliori della mia carriera. Vinca il migliore. Non mi sbilancio, non me la sento di fare un torto ad una delle due formazioni. Parlerà il campo. Sulla carta dovrebbe vincere il Catania a livello di qualità di rosa e giocatori ma nel calcio non si può mai sapere”.

Si ringrazia Massimo Gregori per la gentile concessione dell’intervista.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

PROGETTO 3P: aderisce anche il Catania

Al via il Progetto 3P ( Patto – Passione – Partecipazione). Sono 12 le società di Serie C ad avere aderito: Alessandria, Robur Siena, Pisa, Virtus Entella, Vicenza, Sambenedettese, Feralpisalò, Ternana, Catania, Reggina, Virtus Francavilla e Catanzaro. Il percorso avrà inizio con il girone di ritorno ed è stato promosso dalla Lega Pro in collaborazione con l’Osservatorio delle Manifestazioni Sportive, al fine di costituire un nuovo modello di partecipazione e inclusione negli stadi, attraverso varie iniziative ed un piano di stretta collaborazione tra società sportive, istituzioni e tifosi, avendo come priorità il coinvolgimento delle famiglie negli eventi sportivi e la loro sicurezza.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

PALMIERI (Resp. scouting Puglia): “Grazie Catania, onorato del prestigioso incarico”

Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato del nuovo incarico affidato a Vincenzo Palmieri come responsabile scouting per la Puglia del Calcio Catania. Lo stesso Palmieri ha così commentato la notizia:

“Ringrazio la società Catania Calcio per avermi onorato di questo prestigioso incarico e attraverso questo cercherò di dare massimo risalto ai talenti della nostra terra. Proverò a portare una nuova ventata di crescita calcistica, perché penso che nella nostra Regione ci siano diversi atleti che possono competere nel professionismo. Sono già operativo e nei prossimi giorni comincerò a girare in lungo e in largo la Puglia”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

FERRINI (Sicula Leonzio): “Dopo il pareggio col Catania è scattato qualcosa in noi”

Il difensore della Sicula Leonzio Manuel Ferrini è fiducioso che lo 0-0 col Catania possa rappresentare un buon trampolino di lancio per il futuro. Ne parla ai microfoni del sito ufficiale bianconero:

“L’atteggiamento e la mentalità con cui siamo scesi in campo col Catania sono state diverse dalle ultime partite ed è scattato qualcosa in noi che ci farà andare ad affrontare le prossime gare con altro piglio e spirito. Il mister è arrivato da poco ma le prime impressioni sono positive, ci ha dato la scossa che serviva”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

GRAVINA (Pres. FIGC) risponde a Balata: “Siamo nel mondo federale, ci sono delle regole…”

Non si fa attendere la risposta del numero uno FIGC Gabriele Gravina, a margine del Premio Nazionale Letteratura del Calcio Antonio Ghirelli, nei confronti di Mauro Balata, Presidente della Lega B:

“Se si vuole riformare il calcio italiano e la Serie B ritiene di dover fare delle proposte relative alla sua autodeterminazione, lo deve proporre ma in sede di Consiglio federale. Come ho già detto in più occasioni la Federazione deve riacquistare il suo ruolo centrale. Nel rispetto di questo principio ho voluto precisare che tutte le decisioni, tutto quello che deve avvenire sotto il profilo del processo interno deve passare sotto il Consiglio federale. Se qualcuno pensa che un progetto di riforma passi attraverso una semplice delibera assembleare nella propria componente è fuori strada. Siamo nel mondo federale, ci sono delle regole. E’ chiaro che ci sono delle divergenze come logico che sia. Una delle sfide dei prossimi anni sarà di sicuro la stabilità del sistema per arrivare alla famosa riforma dei campionati”, le parole di Gravina evidenziate da La Gazzetta dello Sport.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BALATA (Pres. Lega B): “Gravina sia coerente. Noi da sempre contrari ai ripescaggi”

“Gravina sta facendo ottime cose, ma deve essere coerente con le promesse di riforma che l’hanno portato all’elezione. Noi siamo da sempre contrari ai ripescaggi e una volta decise le riforme, se servisse reintegrare gli organici, servono criteri precostituiti e non valutazioni discrezionali”. Così Mauro Balata, Presidente della Lega B, commenta il ritorno del campionato cadetto a 22 squadre secondo quanto evidenziato da La Gazzetta dello Sport.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

AVV. DI CINTIO: “Decreto Giorgetti non convertito in legge, siamo tornati al punto di partenza…”

Cesare Di Cintio, legale rappresentante della Pro Vercelli e tra i maggiori esperti di diritto sportivo in Italia, è tornato sul tema della giustizia sportiva in un convegno svolto a Messina:

“Il decreto Giorgetti poteva rappresentare uno strumento importante per risolvere il caos nel quale era piombata la giustizia sportiva. E invece la sua mancata conversione in legge ci ha praticamente riportato al punto di partenza. Nel momento in cui non è stato convertito il decreto Giorgetti siamo tornati alle condizioni di partenza, quelle cioè che hanno favorito il corto circuito istituzionale dell’estate scorsa. Penso che dalla legge di bilancio possano essere comunque recuperate le norme e ho apprezzato che la Figc e il presidente Gravina abbiano anticipato i termini per le iscrizioni. Ora però è necessario che il Coni si adegui o che intervenga il legislatore, altrimenti non cambierà nulla”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***