SOTTIL: “Continuiamo a crescere. Ecco dove migliorare. Manneh determinante, ci serve il ritmo partita”

Conferenza stampa di Andrea Sottil nel post-gara di Catania-Vibonese. Ecco le parole del tecnico rossoazzurro evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Siamo andati sempre in crescita dall’inizio del ritiro, fino ad arrivare alla grande vittoria contro il Verona. Poi il mese e mezzo dove purtroppo non ci hanno fatto iniziare il campionato è stato controproducente per l’aspetto muscolare e l’intensità in un momento in cui la squadra cresceva ancora. Tra Rende ed oggi sono arrivate due vittorie con prestazioni in crescendo. Bene così. Migliora anche la condizione ma fisicamente stiamo bene. Qualcuno non è ancora al top, quello che manca però sono le partite vere perchè sono queste che ti danno la condizione massimale e permettono di acquisire il ritmo gara. Ma dopo Caserta giocheremo tante partite in pochi giorni e ci sarà spazio per tutti. Magari ci alleneremo meno, non sarà facile gestire nove partite in pochissimo tempo ma in qualche modo faremo. Quindi avanti così”

“Dobbiamo abituarci a questo tipo di gare con squadre chiuse. Abbiamo corso tanto fino alla fine. La squadra sta bene fisicamente e crescerà ancora. Abbiamo sbagliato tante uscite e disimpegni, qui dobbiamo migliorare. Difendersi non significa stare sotto la linea della palla e subire, bisogna tenerla difendendosi ma anche tenendo il palleggio. Abbiamo la qualità tecnica e le caratteristiche per farlo. Possiamo ancora migliorare con il lavoro. Questa rosa possiede calciatori importanti e spesso le partite vengono risolte da episodi, colpi dei singoli o calci piazzati. Nel complesso ho visto progressi sul piano del palleggio, coprendo bene il campo e quando c’era da ripartire lo facevamo. E’ chiaro che dobbiamo crescere sulla collettività del gioco ma ho visto delle buone cose. Dopo il gol abbiamo sbagliato tanto, invece saremmo dovuti essere più lucidi nel possesso palla. Eravamo sottoposti a continue giocate negli ultimi 30 metri nostri, questo non va bene. Bisogna migliorare l’azione in uscita da dietro”.

“La difesa ha fatto bene. Sia a quattro che a tre la retroguardia ha concesso poco o niente. Abbiamo sofferto su queste punizioni che andavano a cercare Silvestri, sapevamo che fosse un giocatore insidioso. Pisseri ha effettuato una parata importante, per il resto i difensori si sono disimpegnati bene. Cambio di modulo? Io mi aspettavo che loro partissero con un 3-5-2, invece inizialmente erano a quattro dietro. Una volta in vantaggio, loro sono passati al 3-4-1-2 mettendo densità offensiva in avanti. Ad un certo punto serviva secondo me più schermo davanti alla difesa, ecco perchè è subentrato Esposito lasciando Manneh libero di muoversi con Marotta. Siamo usciti sempre in pressing, ripartivamo bene. Questa variante ha consentito di pareggiare la loro superiorità numerica in avanti”.

“Manneh è uno degli esterni più forti della categoria. Può crescere ancora tantissimo, pochi giocatori hanno la sua corsa e resistenza. Sposta palla quando meno te l’aspetti ed è rapido, esplosivo. Abbina velocità, rapidità e la tenuta della velocità. Molto bene Kalifa, oggi determinante. Deve migliorare sugli attacchi degli spazi ed il posizionamento senza palla. Ma dai primi giorni di ritiro ad oggi i progressi del ragazzo sono evidenti. Il pubblico? Meraviglioso. Giocare in Lega Pro davanti a 10mila persone è spettacolare, non ce l’ha nessuno un pubblico del genere. Il nostro fortino è prezioso, i tifosi ci danno una spinta enorme e questo lo percepiamo bene”.

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CALAPAI: “Meglio di così non poteva andare”

Intervento in Sala Stampa del terzino rossoazzurro Luca Calapai, al termine della partita vinta contro la Vibonese. Ecco le parole di Calapai evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Giocando davanti a 10mila persone meglio di così non poteva andare. A Rende era difficile giocare per il campo e la squadra che affrontavamo. Abbiamo fatto abbastanza bene stasera. Duello con Tito? Lo conoscevo, un buon giocatore. Abbiamo cercato di sfruttare gli spazi che lasciavano, soprattutto nella ripresa, cercando di mettere in pratica le direttive del mister”.

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SECONDO TEMPO: strada tutta in discesa, il Catania l’ha chiusa sul 3-0 con Lodi e Aya

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Dopo un primo tempo in vantaggio ma sofferto, nella ripresa è tutta in discesa la strada per il Catania che parte subito forte e, al 6′, trasforma impeccabilmente un calcio di rigore con lo specialista Lodi. Bravo, nella circostanza, Manneh a “conquistare” il penalty. La reazione degli ospiti è affidata al solito Silvestri da calcio piazzato, ma la sua incornata al 23′ è fuori bersaglio. Anche il neo entrato Taurino prova ad impensierire Pisseri. I calabresi attaccano, ma lo fanno con troppa imprecisione, poca lucidità. Lasciando spazi invitanti per i rossoazzurri, i quali ne approfittano trovando ancora la via della rete al 37′. C’è posto anche per Aya nel tabellino dei marcatori. Assist aereo di Silvestri sugli sviluppi di un calcio di punizione e colpo di testa vincente del difensore italo-tunisino. Game over. Dopo 5′ di recupero il Catania può esternare tutta la propria gioia con la folla impazzita del ‘Massimino’ per il convincente esordio casalingo.

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LIVE MASSIMINO (triplice fischio): Catania 3-0 Vibonese, tabellino e numeri incontro in tempo reale

CALCIO CATANIA vs UNIONE SPORTIVA VIBONESE CALCIO, Stadio “Angelo Massimino” – Catania

MARCATORI: 29′ Biagianti, 51′ Lodi rig., 82′ Aya

CATANIA (4-2-3-1): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Biagianti (88′ Bucolo), Rizzo; Scaglia (66′ Esposito), Lodi (88′ Angiulli), Manneh (79′ Vassallo); Marotta (80′ Curiale).
A disp. di Sottil: Pulidori, Fabiani, Ciancio, Lovric, A. Rizzo, Barisic, Brodic.

VIBONESE (3-5-2): Mengoni; Silvestri, Camilleri, Altobello (83′ De Carolis); Franchino (64′ Cani), Collodel (51′ Finizio), Obodo, Scaccabarozzi (83′ Donnarumma), Tito; Bubas, Ciotti (51′ Taurino).
A disp. di Orlandi: Viscovo, Malberti, Maciucca, Carrozza, Raso, Prezioso, Melillo.

NOTE: 5′ di recupero secondo tempo; 1′ di recupero primo tempo

AMMONITI: Silvestri (C), Altobello, Finizio, Camilleri (V)

ESPULSI: –

CALCI D’ANGOLO: 6 – 5

CROSS: 22 – 16

CROSS GIUNTI A DESTINAZIONE: 6 – 3

TIRI IN PORTA: 4 – 4

TIRI DENTRO L’AREA: 5 – 3

TIRI DA FUORI AREA: 1 – 6

TIRI FUORI: 2 – 5

TIRI DA CALCIO DI PUNIZIONE:

OCCASIONI NITIDE NON SFRUTTATE: 2 – 1

TIRI RESPINTI DAL PORTIERE: 1 – 1

TIRI BLOCCATI DAL PORTIERE: 2 – 0

PALI/TRAVERSE: 0 – 1

PALLE RACCOLTE DAL PORTIERE: 7 – 7

RIMESSE DAL FONDO: 8 – 4

RIMESSE LATERALI: 13 – 14

FUORIGIOCO: 2 – 0

FALLI COMMESSI: 16 – 15

POSSESSO PALLA: 55% – 45%

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PRIMO TEMPO: Catania avanti con Biagianti, ma la Vibonese non molla

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Primo tempo di Catania-Vibonese, esordio casalingo in campionato per i rossoazzurri. Squadra di Sottil in vantaggio per 1-0. Al momento decide la rete di Biagianti al 29′, ma non è stato facile scardinare la difesa ospite. Al 11′ bella azione di Marotta che va al tiro da posizione centrale, ma Mengoni si fa trovare pronto nella respinta. Qualche minuto più tardi, azione insistita di Baraye, Manneh va al tiro e la palla si spegne di poco sopra la traversa. La formazione di Nevio Orlandi non sta a guardare. E’ il minuto 21 quando, in contropiede, Bubas accelera ma tiro della punta è sbilenco.

Il tempo passa, giungendo al 29′. E’ il momento in cui si sblocca il risultato. Sugli sviluppi di un corner di Lodi, incornata di capitan Biagianti e palla in rete. Gli ospiti però non ci stanno e reagiscono immediatamente con Silvestri che s’inserisce pericolosamente colpendo una clamorosa traversa. La Vibonese insiste. Al 33′ punizione di Scaccabarozzi respinta da Pisseri, palla pericolosamente in area e ancora il portiere rossoazzurro con un grande intervento ci mette una pezza. Reazione veemente dei calabresi che ci provano anche al 37′, nuovamente con Silvestri pericoloso da calcio piazzato. Prima dell’intervallo il Catania risponde con un’acrobazia di Marotta e la palla che finisce di pochissimo sopra la traversa.

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CATANIA – VIBONESE (foto): riscaldamento pre-gara, immagini dalla Tribuna Stampa

Alcuni scatti fotografici realizzati da TuttoCalcioCatania.com dalla Tribuna Stampa dello stadio “Angelo Massimino”, nel corso del riscaldamento pre-gara di Catania-Vibonese, impegno valido per la 5/a giornata del girone C di Serie C:

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CATANIA – VIBONESE: formazioni ufficiali

CATANIA (4-2-3-1): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Biagianti, Rizzo; Scaglia, Lodi, Manneh; Marotta.
A disp. di Sottil: Pulidori, Fabiani, Esposito, Ciancio, Lovric, A. Rizzo, Bucolo, Angiulli, Barisic, Brodic, Curiale, Vassallo.

VIBONESE (3-5-2): Mengoni; Silvestri, Camilleri, Altobello; Franchino, Collodel, Obodo, Scaccabarozzi, Tito; Bubas, Ciotti.
A disp. di Orlandi: Viscovo, Malberti, Finizio, Maciucca, Carrozza, Raso, Donnarumma, Prezioso, Melillo, Taurino, Cani, De Carolis.

ARBITRO: Daniele De Santis (Lecce)
Assistenti: Giuseppe Mansi (Nocera Inferiore) e Giuliano Parrella (Battipaglia)

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LIOTRIZZATI: “Gilberto Idonea, ci lascia un altro figlio illustre della nostra amata Catania”

“Non c’entra col calcio, ma con Catania e la catanesitá. La stessa che magistralmente portava in scena, la stessa che dava linfa alla sua estemporaneitá come attore.
Stroncato da una lunga malattia a 72 anni, ci lascia un’altro figlio illustre della nostra amata Catania”. Il commento su Facebook, dopo la morte di Gilberto Ideonea, del gruppo di tifosi Liotrizzati che segue costantemente le partite del Catania dalla Curva Sud dello stadio “Angelo Massimino”.

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MAROTTA: “Futuro tutto da scrivere. Massimino elettrizzante, taglierò la barba in caso di B. Il mio rapporto con Curiale…”

Alessandro Marotta nel consueto ‘Face to Face’ di Ultima Tv. Abbiamo evidenziato alcune delle parole più significative dell’attaccante del Catania, di seguito riportate:

“Il mio arrivo a Catania è stato molto positivo. La gente ha apprezzato il mio modo di giocare anche se da avversario. Sono veramente contento di essere qui, non vedo l’ora di scendere in campo al ‘Massimino’ dopo tre mesi di allenamento. Io simpatico? Nello spogliatoio si sente molto la mia presenza. Mi aiuta molto il fatto di essere napoletano. Noi napoletani siamo famosi nel mondo per cercare di fare gruppo, siamo molto socievoli. Io sono innamorato della mia città e cresciuto con il mito di Maradona, da anni vivo lontano da Napoli ma le mie origini sono sempre lì. La famiglia, la sorella, gli amici. Adesso è diventato più difficile tornare avendo anche tre figli. Però nelle festività ed in estate lo faccio molto volentieri”.

Credo tanto nell’amicizia. Essere onesti, sacrificare qualcosa per un amico ritengo che sia fondamentale. Di amici veri non ne esistono molti, ma quei pochi che conosco me li tengo stretti perchè so di potere fare affidamento su di loro sempre. La famiglia? E’ tutto. La famiglia per colpa del mio lavoro fa tantissimi sacrifici. Il primo figlio è nato a Spoleto, il secondo a Bari, il terzo a Benevento. Questo fa capire quanti sacrifici abbia fatto la mia famiglia cambiando spesso scuola, abitudini. Se loro stanno bene, sto bene anch’io”. 

“Curiale? Davis mi piace perchè non è uno che parla tanto. E’ molto riservato e queste sono le persone migliori poichè conoscendoli meglio scopri delle qualità che magari non riesci a mostrare e quando acquisiscono la fiducia del compagno diventano molto piacevoli da frequentare. Abbiamo un buon rapporto, quando è possibile usciamo insieme con le famiglie ed i bambini. Mi fa molto piacere averlo come compagno di squadra. Quanti gol farò? Io proverò a realizzarne il più possibile. Più ne riuscirò a fare insieme al mio amico Davis, più darò e daremo una mano al Catania per centrare l’obiettivo che è sopra ogni cosa. Il nostro obiettivo è il primo posto e tutti insieme lavoriamo per raggiungerlo“.

“Sana competizione nel gruppo? E’ la cosa migliore che possa esserci. Avere una rosa tanto competitiva è utile alla squadra. E’ stimolante, ti fa dare il doppio in allenamento perchè tutti vogliono conquistarsi il posto e nessuno vuole sfigurare. In caso di Serie B mi raserò la barba. Io sinceramente ho sempre portato la barba ma più per noia. Prima la facevo una volta ogni 10 giorni. Dopo, pian pianino, è uscita fuori la moda della barba ed a quel punto non l’ho tolta più. E poi piace molto a mia moglie che impazzisce per la mia barba, che piace anche a me. I tatuaggi? Hanno dei significati. I nomi dei figli, della sorella, di mia moglie sul braccio e tante cose che segnano momenti importanti della mia vita che non dimentico mai”.

Non ho mai giocato in Serie A, evidentemente perchè avrei dovuto dimostrare di essere più forte. Io credo molto nei miei mezzi ma anche nella realtà. Mi sento forte, potevo fare una carriera diversa ma se non ho fatta la A un motivo c’è. Fermo restando che sono soddisfatto ed orgoglioso del mio percorso e di quello che farò. Vivere di calcio ed entusiasmare la gente era quello che desideravo, posso ritenermi soddisfatto e fortunato, consapevole di avere ancora un futuro da scrivere“. 

“Esultanza? Non ho esultanze preparate. Vivo il momento. Il Massimino? Atmosfera devastante, che stimola tantissimo. La cosa che mi ha spinto a venire a giocare qua era anche questa. Avevo bisogno di giocare in uno stadio che mi regalasse forti emozioni. L’interesse del Catania? L’avevo già avuto ma non eravamo riusciti a concretizzare questo matrimonio. Quando mi ha chiamato Lo Monaco ho subito accettato, non è stato così difficile. Io do tutto me stesso e la squadra la piazzo davanti a qualsiasi obiettivo personale. Ho sempre voluto fare il calciatore nella mia vita, ancora oggi penso a questo”.

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CATANIA: Orazio Russo, giorno del compleanno…

Nota del Calcio Catania

Ricorrenza in casa rossazzurra: Orazio Russo compie 45 anni.
Al tecnico catanese, in passato grande protagonista con la maglia del Catania ed oggi allenatore della Berretti, i più sinceri auguri.

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