MIGNEMI (D.S. Sicula Leonzio): “Non mi aspettavo B a 19, calcio in profonda difficoltà”

Al Direttore Sportivo della Sicula Leonzio Davide Mignemi viene chiesto, in sala stampa, un giudizio sul caso ripescaggi. Queste le parole del dirigente bianconero evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Non è stata una bella estate sotto tutti i punti di vista. Non entro nel merito se i ripescaggi fossero giusti o sbagliati. Obiettivamente non mi aspettavo che il format rimanesse a 19 squadre. Chiaramente mi sono fatto l’idea che abbiamo trascorso un’estate in cui il calcio italiano è andato in profonda difficoltà. Prendiamo coscienza del momento. Chi di dovere converga attorno ad un tavolo trovando le soluzioni migliori per il calcio italiano in genere, perchè è chiaro che qualcosa all’interno di questo sistema non funziona”.

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CAMILLI (Pres. Viterbese) fa sul serio: “Ritiro la squadra, non sto scherzando”

Non cambia posizione il Presidente della Viterbese Piero Camilli, deciso a ritirare la squadra se non sarà tolta dal girone C di Serie C. “Martedì contro la Sicula Leonzio non giochiamo, l’ho già comunicato alla Questura di Viterbo e all’Osservatorio – le parole di Camilli – Se poi il girone continuerà ad essere sempre lo stesso non disputeremo nemmeno le partite seguenti. Faccio sul serio, non sto scherzando”.

La società ha anche sospeso la campagna abbonamenti rendendo noto che verranno rimborsati interamente a partire dal 27 settembre, dopo la terza gara di campionato che la squadra diserterà. Camilli avrebbe contattato anche alcuni dei giocatori più importanti della formazione laziale invitandoli a cominciare a guardarsi intorno per trovare una nuova sistemazione. Dopo tre rinunce la Viterbese sarà, infatti, radiata ed i giocatori svincolati.

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RANUCCI (Pres. Ternana): “Tolta bandiera Coni da stadio. Soldi versati? Ancora non ci ha chiamato nessuno…”

Il presidente della Ternana Stefano Ranucci ha deciso di rimuovere la bandiera del Coni come forma di protesta, a seguito del mancato accoglimento del ricorso presentato al Collegio di Garanzia dello Sport:

“Abbiamo partecipato a una legittima aspettativa, a un diritto che avevamo acquisito, così io oggi ho deciso di togliere la bandiera del CONI dai pennoni dello stadio Liberati. Mi sono assunto questa responsabilità. I presidenti di B hanno fatto muro sul format a 19 squadre per dividersi qualche spicciolo? Poco di più di quello che Bandecchi ci ha messo a disposizione per risistemare lo stadio, che lo sappiano. Ad oggi nessuno ci ha chiamato per ridarci i soldi della fideiussione versati”.

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BANDECCHI (Patron Ternana) non molla: “Sorprese ancora possibili, depositeremo altre due istanze”

Nel corso della presentazione della squadra, il Patron della Ternana Stefano Bandecchi torna sull’argomento ripescaggi dimostrando di non mollare in alcun modo la presa. Queste le parole di Bandecchi evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Domani mattina verranno depositate altre due istanze al TAR perchè noi quando siamo cattivi, siamo veramente cattivi. Una per chiedere un risarcimento danni, l’altro per chiedere d’inficiare questa sentenza del Collegio di Garanzia. Ci sono dei precedenti, speriamo di avere una sorpresa. La battaglia è ancora aperta. Quando il fischietto dell’arbitro dirà che è iniziata la partita settimana prossima, allora la nostra battaglia legale sarà al 50%. Ma noi continueremo a fare di tutto per avere giustizia per questa nazione e città. Perchè è ridicolo quanto successo in poche ore e pochi giorni, fa veramente schifo”.

Nel dettaglio, la strategia della Ternana sarebbe la seguente: i legali sostengono la violazione dell’art. 2 del Codice di Giustizia Sportiva, il 101 del Codice di Procedura Civile, che è richiamato all’art. 273 del Codice di Diritto Amministrativo. Secondo loro dovrebbe essere dichiarata la nullità della sentenza per mancanza di contraddittorio (diritto alla difesa negato). Novità attese per lunedì prossimo, ad appena due giorni dal match che la Ternana disputerà contro il Rimini.

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SERIE B: il caos continua, Cosenza perde a tavolino e altro ricorso in vista

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Non c’è pace in Serie B. All’orizzonte, nuovi ricorsi. Il Cosenza, infatti, preso atto della decisione del Giudice Sportivo d’infliggere la sconfitta per 0-3 a tavolino alla squadra allenata da Piero Braglia, in merito al match non disputato con il Verona per impraticabilità del campo, comunica che “proporrà immediato appello avverso l’odierno deliberato nelle competenti sedi”.

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MONOPOLI – CATANIA: info biglietti. Trasferta per soli tesserati

Trasferta di Monopoli consentita ai soli possessori di Tessera del Tifoso “Cuore Rossazzurro” residenti in Sicilia. La prevendita dei biglietti per il Settore Ospiti terminerà lunedì alle ore 19.00 (botteghino chiuso il giorno della gara). Tagliandi disponibili al costo di 10 euro più diritti di prevendita (2 euro). Necessario esibire il documento di riconoscimento e la Tessera in originale.

ULTERIORI INFO COMUNICATE DALLA S.S. MONOPOLI

I punti vendita per il Settore Ospiti nella città di Catania sono i seguenti :

– La Tabaccheria di Caraffa Alessandra, Via Giovanni Lavaggi, 50 – 95123 Catania.
– Puntoticket, Viale della Libertà, 91 – 95127 Catania.
– Smoke Tabaccheria, Via V. Giuffrida, 83/ab – 95128 Catania.

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SCAGLIA: “Qui per giocare e divertirmi. Ci siamo messi il cuore in pace, ovunque in campo per vincere”

Si presenta alla stampa anche il neo acquisto del Catania Luigi Alberto Scaglia, molto motivato nonostante il mancato ripescaggio che gli avrebbe consentito di tornare a giocare in B. Queste le parole di Scaglia evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Ho voluto fortemente venire qua a prescindere dalla categoria perchè ho voglia di giocare e divertirmi. Mi sono messo a disposizione della squadra. Sono un jolly. Ho già fatto il terzino, il quinto e altri ruoli. Poi in base al modulo valuteremo con il mister la mia posizione ideale sul campo. Ho voglia di dimostrare soprattutto a me stesso quanto valgo perchè questo è un crocevia importante. Ho ancora un altro anno di contratto con il Parma, sono qui in prestito e bisogna fare bene, poi vedremo cosa riserverà il futuro. Mi piacerebbe tornare a misurare le mie ambizioni in Serie B. Finalmente dopo due mesi sappiamo dove giocare. Ci siamo messi il cuore in pace, prepariamo la gara di Monopoli al meglio. Andremo come sempre su ogni campo con l’obiettivo di vincere. Ci toccherà andare in B sul campo”.

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DOMUSBET – confermato Main Sponsor, Di Paola: “Non abbandoniamo il Catania. Siamo penalizzati, club aveva diritto alla B”

Domusbet confermato al fianco del Calcio Catania. Nel corso della presentazione dei neo acquisti Guido Pulidori e Luigi Alberto Scaglia a Torre del Grifo è intervenuto anche il massimo rappresentante del Main Sponsor rossoazzurro Francesco Di Paola. Queste le sue parole evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“A prescindere dalla categoria con il direttore Lo Monaco ci lega un rapporto amicale. Il danno è stato fatto perchè noi abbiamo firmato per 4 anni perchè volevamo godere di una vetrina più importante ma questo non inficia il nostro rapporto. Siamo ugualmente accanto al Calcio Catania. A livello di tv, giornali e media quest’anno siamo penalizzati. Stiamo cercando di fare anche altro per colmare il gap. La piazza di Catania è importante, il club aveva il diritto secondo me di partecipare alla B. Andiamo avanti, ricominciamo dalla C convinti di fare bene e poi da qui a dicembre vediamo cosa succederà”.

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PULIDORI: “Quest’anno migliorerò ancora. Carica Sottil fa mangiare l’avversario, prendiamoci la B sul campo”

Prime parole ufficiali da calciatore rossoazzurro per l’estremo difensore Guido Pulidori a Torre del Grifo. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Ho deciso di venire qua per mettermi in gioco in una bellissima piazza, magari riuscendo a portare il Catania dove merita. Come secondo portiere penso di avere giocato tanto nella passata stagione. Purtroppo o per fortuna c’era Mazzoni che non stava bene e mi sono fatto trovare pronto. Esperienza che mi ha fatto crescere come quella, soprattutto, precedente in D perchè si trattava della prima volta in cui giocavo con i grandi a differenza della Primavera. L’anno scorso è andata bene, ho giocato e sono contento di quanto fatto. Mister Sottil? Dà una carica prima delle partite che ti fa mangiare l’avversario. Questa è una sua grande caratteristica, rivelatasi determinante per la vittoria dello scorso campionato a Livorno”

“Mi sono trovato subito bene con Onorati, Pisseri e Fabiani. Secondo me Onorati ha delle ottime idee, io mi sto applicando per fare in modo di seguirle al meglio. Matteo è un bravissimo ragazzo, mi sta aiutando anche lui a crescere. A 20 anni devo ancora imparare tanto, migliorare la lettura delle traiettorie e delle uscite. Non credo di avere ancora un pregio ben definito. Sono sicuro che quest’anno migliorerò ancora. Finalmente si gioca? Io e Scaglia siamo venuti più tardi, però abbiamo seguito le vicende. Per un giocatore attendere così tanto è dura. Allenarsi non sapendo da quale categoria ripartire era pesante. Ora è uscita la sentenza, dobbiamo tirare fuori la grinta e dimostrare a tutti quello che vogliamo, prendendo quello che ci spetta sul campo.

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LO MONACO: “Lega Pro vuole 7 promozioni e sarà casino. Malagò si dimetta, mi spavento a quantificare i danni ricevuti. Serie C più competitiva”

Lunghissima conferenza stampa a Torre del Grifo. Alla presentazione dei giocatori Guido Pulidori ed Alberto Scaglia, ha parlato l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco dando ampio spazio alla questione Serie B. Riportiamo quanto di seguito evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Presento Guido Pulidori e Alberto Scaglia, a completamento del ciclo di presentazione dei calciatori. Alberto è un innesto che cercavamo da tempo. Ha accettato di sposare il progetto in C e siamo fieri di questo. Lui sa di essere venuto in una piazza ambiziosa che, al di là della C, è pur sempre di un certo spessore. Guido invece lo abbiamo prelevato dal Livorno. Lo scorso anno ha giocato diverse partite. E’ giovane, ha un futuro davanti. Sono convinto che farà di tutto per farsi apprezzare e valere”.

Abbiamo vissuto un’estate surreale. Siamo passati dalla possibilità di partecipare al campionato di B in virtù della prima sentenza pro Novara alla certezza dopo la seconda, prova ne sia che abbiamo dovuto fare fuoco e fiamme per adempiere a tutte le normative e richieste per l’iscrizione a ben due campionati. Lo abbiamo fatto attraverso grande sacrifici. impegni considerevoli da parte di tutti. Abbiamo ottemperato nella piena coscienza e nella tranquillità che il Catania avrebbe partecipato alla B essendo nella classifica dei ripescaggi davanti agli altri. Abbiamo fatto operazioni da B con grande partecipazione da parte della gente e superando in pochi giorni le 5.000 tessere di abbonamento dello scorso anno. Poi, improvvisamente, qualcuno alla regia ha deciso per il blocco dei ripescaggi. Quando mi è stato detto non sapevo se ridere per la grande scempiaggine oppure preoccuparmi. Mi sono messo a fare una bella risata e qualche giorno dopo è partito il progetto insano, in barba a tutti i regolamenti. Da allora ne abbiamo viste di tutti i colori. Come si fa a non pensare che sia stato tutto organizzato? In effetti la successione degli eventi è stata talmente sfacciata in contrasto con tutte le norme che non si può non pensare male. Anche la prima data stabilita per il Collegio di Garanzia a giorno 7 settembre, un mese dopo, ha puzzato molto. Altre situazioni il Collegio le ha dipanate in 4-8 giorni. Allora ti chiedi perchè nel caso nostro un mese? Permettendo alla B di fare i calendari e addirittura cominciare il campionato, quando sarebbe stato invece più sensato decidere.

“Da quel momento abbiamo assistito a tutta una serie di orrori. Alla faccia del rispetto delle regole, debbo dire che questi errori sono continuati nel tempo e ora aspettano solo l’epilogo finale del 28 dove mi auguro non ci sia l’ennesima farsa. Quest’altro rinvio, poi… tutto mi sarei aspettato, tranne che s’inventassero un rinvio al 28 settembre. Purtroppo è successo. Questo ha influenzato negativamente la struttura del nostro calcio. Struttura che negli ultimi anni ha portato solo disastri e tutti conoscono la regia di queste conduzioni scellerate. Oggi purtroppo il calcio italiano ha un non-governo, quindi troviamo i soliti noti ad agire. Non sto ad elencare tutte le nefandezze fatte, però sicuramente a partire dall’aspetto tecnico, Nazionale, stadi, regolamenti bypassati per continuare con il codice di giustizia sportiva che è veramente inquietante per come è organizzato e come sviluppa il suo operato. Ci sono assolutamente gli estremi per indagare anche su questo tipo di organizzazione. Non può essere altrimenti. Troppe coincidenze che fanno solo male. Mi riferisco anche alla vicenda del calcio femminile, un giudice figurava con un conflitto d’interessi enorme. Sono cose che trovano pochissima linearità e giustificazione, lasciano aperta la strada a molti dubbi. Lo confermo anche oggi. Stiamo valutando la possibilità di denunciare penalmente le persone fisiche che si sono rese protagoniste di tutto questo. Io non penso che sia stata una cosa corretta. Al di là delle squadre che avrebbero goduto del ripescaggio, abbiamo dato uno schiaffo alla certezza del diritto. Chi ha commesso questa nefandezza è giusto che paghi”.

“Amicizie sbandierate negli anni precedenti con il Calcio Catania? Posso intuire di chi si tratta. Io negli anni passati ho sempre dubitato di queste amicizie rinsaldate in maniera anche troppo vistosa. Anche perchè le definisco ‘amicizie del menga’. Queste persone vedono solo il proprio interesse. In virtù di questo hanno agito non andando contro il Catania, ma contro il calcio. L’incapacità dimostrata ha fatto danni inenarrabili e oggi noi rappresentiamo un calcio che non presenta un prodotto appetibile alle televisioni, un calcio che viene giocato su stadi non all’altezza, forse gli ultimi di tutto il mondo, dove un organo federativo dovrebbe sovrintendere a tutto e che ha, invece, bypassato le regole in virtù di manovre da parte dei soliti noti, quindi un calcio che ha problemi serissimi che non deve assolutamente ingannare il discorso della Serie A con la presenza di Cristiano Ronaldo. Oggi il nostro calcio viene trasmesso su piattaforme che si stanno rivelando non all’altezza. Dal punto di vista tecnico sono sette anni che domina sempre la stessa squadra. E’ diventato quasi stantio cominciare un campionato, tanto si sa poi come va a finire. Questo perchè c’è una società avanti a tutte ed esercita questo potere senza che nessuno la possa ostacolare, in quanto è precario l’andamento delle altre squadre. Oggi in particolare la A si mantiene con i proventi delle televisioni. Se venissero meno questi, non so quanti club potrebbero fare calcio. Le stesse società che portano a casa 200milioni di euro dovrebbero preoccuparsi del fatto che il sistema sia in qualche modo garantito e non prevede solo la Serie A. Il sistema nostro prevede anche la C, una grandissima base rappresentata dal mondo dei dilettanti, il calcio femminile, ecc. Il sistema è strutturato in un certo modo. Basterebbe poco affinchè si possa consentire lo sviluppo sano del sistema stesso. Oggi in B ci sono piazze notevoli, in C anche. Basti pensare che il Catania in Serie C ha avuto quasi 275mila presenze totali lo scorso anno e sarebbe stato terzo in B per numero di presenze allo stadio, in A davanti a tantissime altre piazze. Nessuno può nascondersi. Il calcio non può essere solo quello della A. Chi sta attentando alla vita del calcio, dovrebbe avere il coraggio civile di mettersi da parte e cercare di lasciare spazio a chi potrebbe avere capacità, modi di fare e voglia per ristabilire le regole e cercare di rendere il calcio un sistema più efficace. Questo sono sicuro che non avverrà mai perchè è diventato anche un discorso politico. E’ già cominciata l’operazione politica per portare questo o quell’altro a dirigere una federazione che ha bisogno veramente di risanamento e progetti per rendere il calcio più vivibile per tutti”.

“La B a 19 squadre dove puntualmente una squadra riposa la domenica è pur sempre un campionato precario. Se il buongiorno si vede dal mattino… abbiamo visto tutta una serie di precarietà vergognose difficili da rintracciare in esperienze precedenti. Vedasi l’episodio di Cosenza. Non me ne voglia il Cosenza ma non si è mai visto il campo impraticabile ad inizio torneo. Stesso problema a Lecce, dove nel riscaldamento stavano ancora completando una parte dell’inerbimento del campo prima del fischio d’inizio. La B ha fatto due contratti di sponsorizzazione obbligando tutte le consociate a presentare questi sponsor sulle proprie maglie invece nelle prime partite abbiamo visto squadre che non lo hanno fatto. Mi sembra un campionato allo sbando. Tutto quello che gestito dal puparo è fallimento. Il torneo cadetto non è in condizioni di dare molto. La C, invece, sarà il solito campionato duro e difficile. Ci sono squadre che hanno pensato che il Catania andasse in B e quindi si sono attrezzate notevolmente, leggasi Casertana e Catanzaro. Quindi ci ritroveremo ad avere queste formazioni come rivali. Però rispetto allo scorso anno è livellato il resto delle squadre. La Leonzio, il Siracusa, il Trapani, il Monopoli, la Juve Stabia e la neo promossa Potenza hanno messo su delle buone rose. Non hanno lesinato energie economiche, quindi potremmo avere un campionato che dal punto di vista della competitività si è innalzato verso l’alto quindi aumentando le difficoltà. Noi dobbiamo rimboccarci le maniche e rispondere presente, ci siamo”.

“Sicuramente il sistema per quanto attiene le squadre professionistiche va riformato. Il format va rivisto, lo scorso anno in occasione dell’elezione del Presidente Figc sono state messe al vaglio delle proposte interessanti sopratutto per quanto attiene la Lega Pro. Va diminuito il numero di squadre ma attraverso il rispetto delle regole. Regole che non si possono inventare dall’oggi al domani, non basta l’unione d’intenti di tutte le componenti di una Lega. Adesso la Lega Pro compatta spingerà per le 7 promozioni come ha fatto la B, di conseguenza succederà un casino. Questo accade quando si vogliono bypassare le regole. Che poi la finalità non è quella sbandierata da qualche presidente di B. Balata ha parlato di legalità, che era arrivato il momento di ridurre le squadre. Questo Balata lo sento nominare da un annetto, non ricordo di avergli visto ricoprire qualche ruolo all’interno del sistema calcio. Quindi non so da dove sia venuta fuori questa arroganza-presunzione di essere depositario di tutte le verità del calcio. Non so fino a che punto abbiano fatti gli interessi dei club. Un torneo a 19 squadre rende la lotta per non retrocedere molto pericolosa in B. Tante squadre correranno il rischio di retrocedere. Quando succederà questo molte squadre correranno ai ripari per cercare di stare lontani dal ginepraio della zona retrocessione. Può anche darsi che si ritrovino nei bilanci con 600mila euro in più da spendere e alla fine del prossimo anno qualche squadra cadetta chiuderà i battenti. Poi magari arriveremo a 17 squadre iscritte. E’ una maniera cervellotica di portare avanti interessi che hanno pochissima finalità positiva verso lo sviluppo del calcio. Diciamo che il campionato di B si appresta a vivere una stagione direi abbastanza precaria ed anonima. Di questo dovrà dire grazie al progetto del puparo. In qualsiasi cosa il puparo ha sviluppato la sua attività basandosi sul non governo, è stato tutto disfacimento. Andate a guardare la parabola discendente del nostro calcio negli ultimi anni e troverete una risposta chiara. Il Coni è un organo di salvaguardia ma mi pare che abbia recitato semmai l’appoggio a certi poteri dando un altro calcio alla credibilità. Chi di dovere del Coni dovrebbe avere il coraggio civile di dimettersi e mi riferisco a Malagò. Ha dimostrato in tutto questo incompetenza ed ha perseguito in maniera pervicace un progetto malsano per il calcio. Ma questa gente è troppo attaccata al potere. Ahinoi abbiamo solamente da soffrire e stingere i denti cercando di difenderci per salvaguardare il più possibile questo povero calcio vituperato. L’entità del danno ricevuto? Io mi spavento anche a quantificarlo. Veramente notevolissimo. Faccio solo una riflessione. In due giorni abbiamo raggiunto quota 5000 abbonati, quando è uscita la seconda sentenza pro Novara ed eravamo in pole per il ripescaggio. Subito dopo si è fermato tutto. Ne approfitto per ringraziare il nostro amico Francesco Di Paola, rappresentante lo sponsor principale del Calcio Catania. Ma lui non è semplicemente uno sponsor bensì uno dei nostri, marca Catania, ci è stato sempre vicino e continuerà ad esserlo. Anche qualora la legge sulle attività che sponsorizzano i giochi online dovesse trovare limitazioni da parte del governo, ci sarà comunque modo affinchè le aziende di Francesco continueranno ad essere con noi”.

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