FURLAN: “Deluso per non aver giocato i Play Off ma nessun rancore. A Terni ingiustizia sportiva”

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Nel corso della trasmissione Bella Sport, in diretta su ‘Radio Antenna Uno’ e ‘Bella Radio Tv’, ospite il portiere del Catania Jacopo Furlan che ha rivissuto la delusione post Terni ed affrontato il nodo stipendi, tornando anche sul suo mancato impiego in occasione dei Play Off:

“Da parecchio tempo ci portiamo dietro questa situazione indefinita. L’avvicinarci alla conclusione della vicenda mi toglie un peso. La questione degli stipendi non pagati va di pari passo con la risoluzione dei problemi della società attraverso l’aggiudicazione dell’asta. Ci auguriamo per la continuità del Calcio Catania che vada tutto per il meglio, ma guardiamo anche alla nostra situazione personale. Per quanto uno pensa che si possa rimanere anche 6 mesi senza stipendio, non è facile per nessuno. Cassa Integrazione? Ne aveva diritto solo chi raggiungeva un certo limite sull’ingaggio lordo, non so quanti di noi ma in ogni caso non è arrivato ancora niente. Ci rimettiamo ai tempi della burocrazia”.

“Non è stato semplicissimo. Una parte di noi voleva dare il segnale che comunque avessimo dei diritti da rispettare, al di là degli interessi personali. Ma io ero ben consapevole che sarei tornato ad allenarmi. Che facevo, rimanevo a casa senza fare niente con gli altri che giocavano? Credevo di poter vincere i Play Off. Bisognava capire la situazione, se saremmo stati tutelati e come ci saremmo allenati. Appurato questo siamo scesi in campo con la mentalità giusta, senza tirarci indietro. Il mister ha dei meriti in questo. E anche il direttore Marino con cui ci siamo interfacciati un pò di più. Il gruppo è rimasto unito, mi sono divertito molto tornando ad allenarci. Abbiamo passato qualche momento extra campo in più insieme e questo ha creato armonia. Un bel gruppo, davvero. Una volta conclusa l’avventura a Terni ci siamo guardati negli occhi molto delusi ed amareggiati ma consapevoli di avere fatto comunque qualcosa di bello e nessuno può rimproverarcelo”.

“Meritavamo qualcosa di più ma ci siamo ringraziati a vicenda per come abbiamo affrontato la situazione. Mi ha dato fastidio essere usciti in quel modo dai Play Off, a prescindere che io abbia giocato o meno. L’ho vissuta come un’ingiustizia sportiva. Non nego che, personalmente, c’è stata anche un pizzico di delusione e sorpresa per non aver difeso i pali però è andata così. Quei giorni chiunque ha visto allenarmi sa che li ho vissuti al 100%, sono sempre stato positivo con il gruppo, lavorando senza nessun tipo di problema. C’è stato un confronto tra me ed il mister, diciamo crudo, vero, sincero, senza peli sulla lingua. Non dirò mai cosa ci siamo detti perchè è giusto che queste cose rimangano dentro gli spogliatoi. Ma nessun tipo di rancore. Il mister è un ottimo allenatore. Abbiamo avuto questa divergenza, una visione differente delle cose ed è andata così ma gli va riconosciuto anche qualche merito nell’aver ricompattato il gruppo. Per me è stato un onore rappresentare Catania e far vedere a tutti che noi c’eravamo”.

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