PELLEGRINO: “Raffaele valore aggiunto. Pinto e Silvestri hanno rinnovato, seguiamo il mercato degli svincolati”

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Intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione televisiva Corner, su ‘Telecolor’, il Direttore dell’Area Sportiva del Catania Maurizio Pellegrino fa i complimenti al mister per la vittoria di domenica e commenta le operazioni di mercato condotte:

“Faccio i complimenti al mister. Il Catania mi sembra sia già squadra a 360 gradi grazie al lavoro dell’allenatore ed alla grande disponibilità di tutto l’ambiente e dei ragazzi. E’ stato un mercato durissimo perchè il tempo disponibile era poco e credo sia stato anche un mercato fatto con grande senso di responsabilità. Il Catania ha ceduto dieci giocatori non facili da piazzare, ne ha acquistati 14. Una rivoluzione. Guardando anche ad investimenti futuri con giovani importanti che saranno a Catania anche il prossimo anno e parlo di ragazzini. C’è tanto lavoro, impegno e progettualità. Ci sono squadre che per 2-3 giocatori hanno speso 600mila euro. Noi con questa cifra ci siamo pagati le tasse. Dobbiamo esserne orgogliosi. Sottolineo anche la grande disponibilità della Sigi che mi ha messo nelle condizioni di fare questa rivoluzione e di poter presentare finalmente una squadra che ha solo l’obiettivo di non mollare mai, di sentirsi questa maglia addosso, di lottare in ogni partita. Vedremo dove possiamo arrivare con questa mentalità. Il nostro allenatore è il valore aggiunto. Non potevamo fare investimenti milionari ma con grande voglia dovremo lottare per costruirci un campionato che vedrà il Catania sicuro protagonista dal punto di vista caratteriale, morale e probabilmente di gioco“.

Pinto e Silvesti hanno rinnnovato. Il mercato è anche creare delle basi solide attraverso le quali una squadra possa garantire continuità. I rinnovi di entrambi i giocatori la dicono lunga su questa situazione. Speriamo anche che per Maldonado ci diano il via libera per il tesserameno. E’ arrivato anche un elemento come Emmausso. Questa squadra può dare soluzioni diverse. Furlan voleva andare via e non vedevo l’ora di accontentarlo ma abbiamo spostato la priorità anche su un altro portiere perchè Santurro ha avuto un problema che forse lo terrà fuori per settimane. Quindi era necessario individuare un profilo importante che ci potese dare affidabilità e siamo andati dritti verso Confente, un grandissimo portiere di prospettiva. Abbiamo cercato di fare altri innesti, ma la nostra convinzione non era quella di prendere tanto per prendere, bensì di cercare di migliorare la squadra. C’erano delle richieste che andavano fuori portata e non mi sembravano coerenti con il nostro progetto. Ternana, Avellino e Bari hanno investito molto più di noi, non c’è paragone ma sappiamo di essere un collettivo vero ed è su questo che dovremo puntare. Speriamo che il campo ci dia nuove soddisfazioni ma sono convinto che arriveranno perchè il mister e i ragazzi lavorano senza risparmiarsi mai”. 

“Interventi sul mercato degli svincolati? Le società in funzione del vincolo delle liste hanno dovuto svincolare tanti giocatori che adesso sono a casa, e quindi, ci sta di guadarsi intorno per integrare ulteriormente la rosa. Intanto dobbiamo essere soddisfatti perchè abbiamo portato a Catania uomini e calciatori. Il lavoro di Raffaele, che ha sempre dimostrato di ottimizzare ogni foma di calciatore, giovane e meno giovane, ci darà una spinta in più per fare un campionato competitivo e divertente. Nuovo attaccante? Vedremo. C’è un vincolo di lista. Ci sono anche dei profili di giovani sudamericani molto molto interessanti che seguiamo e fanno parte del progetto d’integrare giocatori più esperti con dei giovani di assoluto valore. Dobbiamo fare attenzione quando parliamo di talento e prospettiva. Le conferme ce le dà solo il campo, le prestazioni. Andiamo avanti così. Adesso concentriamoci tutti sul campo perchè sono convinto che da lì potremo trarre ulteriori valutazioni e soddisfazioni”.

“La responsabilità me la sento dal primo giorno che è partita questa iniziativa. Mi è sembrato tutto in quel momento troppo grande per pensare che si potesse concretizzare,  eppure ci siamo riusciti. La responsabilità è dettata dal grande affetto e amore che provo per questa squadra e città. Degi errori si commettono, è giusto ammetterlo anche, ma una cosa è sicura: oggi c’è grande voglia di migliorarsi all’interno del progetto. Migliorarsi culturalmente, come persone, e di dare credibilità ad una città e ad una squadra che sono convinto dimostrerà quanto bene si possa fare a Catania“.

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