FASE DIFENSIVA: vittoria senza prendere gol, il merito è anche degli attaccanti

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La sonora vittoria di ieri pomeriggio contro il Bisceglie, con una prova autoritaria e condotta per tutti i minuti di gioco senza particolari patemi d’animo, è stata la prima del Catania con più di un gol di scarto di questo campionato e si è vinto senza prendere alcuna rete. Il gol subito aveva creato non poche ansie negli ultimi minuti delle sfide contro Vibonese e Avellino, stavolta il Catania ha evitato la riapertura della partita e la differenza reti ne ha tratto beneficio, passando da -1 a +2 (14 fatte, 12 subite).

Dopo aver analizzato nei giorni scorsi l’andamento della fase offensiva, adesso la lente di ingrandimento focalizza l’attenzione sul reparto arretrato. Nelle prime quattro partite la retroguardia rossazzurra è stata bucata solo una volta, peraltro dagli undici metri a opera di Guadagni della Paganese. Nelle gare successive sono venuti a galla i primi problemi e il numero dei gol al passivo è aumentato considerevolmente, ad eccezione del pari a reti bianche con la Turris e la convincente partita di ieri. Se andiamo a vedere le azioni di queste reti, la maggior parte sono state beccate a seguito di lanci dalle fasce laterali con deviazione vincente in area.

Riguardo a chi deve difendere la porta, al momento un vero confronto tra Martinez e Confente non si può fare perché il secondo ha giocato solo gli ultimi due match. Per la linea difensiva invece ha sicuramente pesato lassenza di Denis Tonucci, che nelle prime partite si era eretto a Ministro della Difesa e il suo rientro, assieme a quello di Pellegrini, darà sicuramente nuova linfa per le prossime partite.

Da non trascurare nemmeno le defezioni riguardanti i centrocampisti DallOglio e Vicente, che hanno avuto la loro incidenza in termini di copertura ed equilibrio in mezzo al campo. Si registra anche l’ottima sintonia tra difesa e attacco. Gli attaccanti stanno svolgendo un lavoro migliore in fase di non possesso palla supportando lo sviluppo della fase difensiva, al tempo stesso mantenendo la necessaria lucidità negli ultimi metri. Un buon viatico per il prossimo match, sempre al “Nobile” di Lentini, contro il fanalino di coda Cavese.

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