ESCLUSIVA – Stampa campana, Serpe: “Catania a Caserta per vincere, può ambire al podio. Tacopina? Sì, ma investimenti oculati”

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Casertana vs Catania

Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, gradito ospite il collega di ‘SportCasertano.it’ Armando Serpe, rilasciando alcune dichiarazioni in vista di Casertana-Catania, match in programma domenica allo stadio “Alberto Pinto”, conoscendo meglio le dinamiche interne alla squadra campana ed il proprio punto di vista relativo al percorso rossazzurro in questo campionato.

Partiamo dal Covid, si giocherà regolarmente l’incontro di domenica?
“L’emergenza che ha caratterizzato il mese di dicembre è alle spalle, anche se ad oggi sono ancora 10-15 i casi di Covid all’interno della rosa della Casertana. Si giocherà sicuramente, la partita non è a rischio rinvio. Stanno per rientrare Cuppone, Setola e Hadziosmanovic. Ci saranno il terzo portiere Zivkovic e Icardi, così come Carillo e Pacilli. Da valutare le condizioni di Castaldo. Dovrebbe rientrare Konate, è ancora fuori Buschiazzo per squalifica. E’ una Casertana work in progress. Sono stati perfezionati gli ingaggi di Turchetta e Del Grosso. Quest’ultimo darà una mano al reparto arretrato, Turchetta rappresenterà un rinforzo utile in fase offensiva ma necessita di minutaggio. Sono entrambi disponibili per la gara di domenica”.

Casertana-Catania dall’esito scontato?
“La classifica non sorride alla Casertana che dovrà interpretare la partita come una finale. E’ un Catania più competitivo rispetto agli altri anni anche se non imbattibile, i falchetti cercheranno di dare il massimo perchè poi giocheranno lo scontro diretto molto delicato per la salvezza con la Paganese. Il Catania ha tanti giocatori d’esperienza rispetto alla Casertana. Tuttavia i rossazzurri dovranno stare attenti all’imprevedibilità di giovani che si possono sempre inventare qualcosa, poi bisognerà vedere anche le condizioni meteo e come gli episodi potranno decidere il match. Sulla carta una Casertana mediocre proverà a lottare contro un Catania esperto che verrà in Campania per vincere senza mezzi termini”.

Che idea ti sei fatto della tanto discussa partita della Casertana ridotta in 9 uomini contro la Viterbese?
“E’ stato molto brutto perchè si è persa l’etica, la sportività, la morale, tutto. In 9 contro 11, senza la possibilità di effettuare sostituzioni per via del Covid e c’erano le riserve in campo tra le file rossoblu. Per quanto concerne il rinvio della gara con la Juve Stabia ha fatto bene la Lega ad esprimersi, essendoci un focolaio in atto con il rischio d’infettare altri giocatori. Nel caso dello 0-3 maturato contro la Viterbese, fu invece una vigliaccata da parte dei laziali, un fatto molto brutto e spiacevole che, credo, non dovrebbe mai accadere”.

Un parere sul Catania, in cosa lo vedi diverso quest’anno?
“Nella passata stagione era pieno di nomi, una squadra un pò sbilanciata, con tanti giocatori presi dalla B. Adesso è terzo in classifica. Non può vincere il campionato anche perchè a Lucarelli hanno servito il primo posto della Ternana su un piatto d’argento, lo vedo comunque con tutte le carte in regola per mantenere la zona podio. Non escluderei anche un eventuale secondo posto, ma il Bari penso abbia qualcosa in più. Bisogna vedere se il Catania riuscirà a colmare il gap e se i baresi troveranno una quadratua perchè Auteri è sempre sui carboni ardenti. Il Catania mi sembra abbia una marcia in più rispetto a Catanzaro, Avellino e Teramo, con gli abruzzesi che hanno accusato un calo forse prevedibile. Vedo un Catania molto più solido, Raffaele è un profilo interessante e con idee innovative. Quest’anno magari ci sono meno pressioni. Il Catania può puntare ai Play Off da ottima posizione e agli spareggi essere una mina vagante. Gli altri anni non avrei scommesso un euro sul Catania, ora è diverso. Vedo una squadra più di categoria, concreta e che subisce poche reti”.  

Come mai quest’anno il progetto Casertana ha subito un ridimensionamento?
“Ci sono state delle gravi perdite a livello economico lo scorso anno a causa del Covid tra tamponi effettuati e sponsor persi, pertanto la proprietà ha deciso di puntare molto sul discorso giovani e minutaggio. Avendo molti giocatori con poca esperienza succede che ti trovi in difficoltà. Sarà essenziale, allora, il mercato di gennaio con almeno altri 3 innesti. Sicuramente la Casertana sarà una squadra diversa nel girone di ritorno. Il prossimo obiettivo è l’acquisto di un centrale di difesa”.

Torniamo sul Catania. Si avvicina il passaggio di proprietà con l’ingresso di Tacopina, momento fondamentale per rilanciare i rossazzurri?
“Arriva un Presidente con parecchi soldi però attenzione, perchè non devi rischiare di ripetere l’esperienza del Bari dell’anno scorso che prese giocatori dalla B o dalla A ma non riuscì a vincere. Non voglio essere presuntuoso ma servono sempre investimenti oculati. E’ difficile che tanti calciatori provenienti dalla B ti facciano vincere il campionato a mani basse. Quei 2-3 elementi che hanno fatto la B ci stanno, ma i calciatori devono conoscere bene la categoria. Credo che su questo il Catania abbia un Direttore che sa il fatto suo, attento a non stravolgere gli equilibri”. 

Continuerà ad incidere in misura notevole il Coronavirus sul campionato?
“Il Covid è stato finora l’elemento essenziale, sta rendendo impossibile la regolarità dei campionati. Devi avere la fortuna di non beccare il virus, bisogna inventarsi qualcosa a prescindere dal vaccino. La Ternana è stata fortunata a non riscontrare contagi, ma molte squadre di seconda e terza fascia hanno fatto i conti con diversi casi e partite rinviate. Fino alla fine del campionato il Covid sarà una grossa incognita. Basta un nulla per ritrovarti a giocare in nove perdendo le partite e non si può tornare indietro”.

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