ESCLUSIVA – Stampa locale, Mannisi: “Catania, difesa anello debole. Sigi in situazione di sicura difficoltà”

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Nel corso della trasmissione Città Rossazzurra (appuntamento dal lunedì al venerdì ore 19/20) su Radio Antenna Uno ed in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, il collega Concetto Mannisi del ‘Corriere dello Sport’ analizza la situazione in casa Catania relativamente al campo ed all’extra campo:

Catania batte Juve Stabia, che partita è stata?
“E’ arrivata una bella vittoria, non del tutto convincente sul piano del gioco anche perchè il Catania ha dimostrato di avere qualche difficoltà contro una squadra che sembrava decisamente organizzata e compatta. In C si commettono degli errori, la Juve Stabia ne ha commessi ed è stata punita, altrettanto ha fatto il Catania che è stato riagganciato ma, alla fine, Moro ha siglato il gol decisivo. Un attaccante che dimostra di essere di grandissima prospettiva ed il Catania ha potuto godere di questi tre punti che fanno classifica e morale. Per la prima volta il Catania è andato per due gare consecutive a punti. Potrebbe essere un nuovo inizio”.

Catania impegnato nel contesto di un campionato complicato.
“Il campionato è certamente complicato ma non stellare. Io credo che il Catania possa migliorare con questa vittoria che ha generato morale e attraverso l’organizzazione che Baldini ha dimostrato di dare a questo gruppo. C’è da migliorare anche sotto l’aspetto difensivo, strada facendo ci accorgeremo se si registra anche un problema di uomini. Secondo me non sarà questo il reparto arretrato che arriverà a fine stagione con la maglia del Catania”.

Cosa, in particolare, non va nel reparto arretrato?
“La retroguardia mi sembra davvero l’anello debole del gruppo. Fino a questo momento errori ne abbiamo visti tanti da Monteagudo, da Ercolani a più riprese, Calapai, Pinto, Albertini, Ropolo. Poi magari, poco alla volta, lavorando sul singolo reparto si riusciranno a trovare le giuste contromisure. Però certamente non si potrà andare avanti in queste condizioni. Domenica è andata bene ma non sempre sarà così. Vedremo se il Catania avrà la forza economica per sostenere nuovi investimenti a gennaio”.

Come valuti l’operato della Sigi fin qui?
“In questo momento storico poteva fare probabilmente solo questo. La trattativa con Tacopina è fallita, se qualcuno si è messo fin troppo di traverso e Tacopina voleva definire l’affare partendo dal presupposto che Sigi si trovasse con l’acqua alla gola sono delle valutazioni che vanno fatte e su cui bisogna riflettere. Sappiamo che Scibilia ha in qualche maniera portato Tacopina a fare un passo indietro perchè non era convinto della situazione debitoria del Catania. Che abbia visto bene lui oppure no, non lo so. Io so che in questo momento la Sigi si trova in una situazione di sicura difficoltà anche dal punto di vista economico, starà valutando investimenti diversi, in particolare con riferimento a Torre del Grifo, all’affitto del ramo d’azienda. Speriamo che non finisca male per il Catania, portare avanti questo campionato di C non è assolutamente facile ma non è la Serie B o la A in cui si rendono necessari tanti milioni di euro per andare avanti”.

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