BEFFA FINALE: Sipos e Moro non bastano, il Catania paga le solite amnesie difensive

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Nel quindicesimo turno di campionato un Catania arcigno e combattivo spaventa i padroni di casa del Taranto, ripresi dopo il doppio vantaggio, prima di soccombere in pieno recupero.

In un primo tempo molto combattuto i padroni di casa testano i riflessi di Sala con il tiro di controbalzo di Italeng facilmente bloccato dal numero uno rossazzurro (8’). Gli ospiti rispondono immediatamente con la conclusione Ceccarelli che però si spegne ben lontano dallo specchio della porta. Al minuto 14 gli ionici trovano il vantaggio: su una palla persa dagli etnei si sviluppa la manovra offensiva rossoblu finalizzata da Giuseppe Giovinco che, al volo, trova la parte interna del secondo palo depositando la sfera in fondo al sacco. Passano pochi istanti (19’) ed il Catania sfiora il pari con il tiro a botta sicura di Russini deviato in corner da Chiorra; successivamente (21’) è invece Provenzano di testa a spedire fuori il pallone. Al 29’ si rivede in avanti il Taranto con la conclusione troppo fuori misura di Civilleri. Qualche secondo più tardi (33’) l’Elefante prova a sorprendere la difesa tarantina con la conclusione da fuori area di Ceccarelli che però non sortisce gli effetti sperati. Batti e ribatti nel finale della prima frazione con il Taranto che prima sfiora il raddoppio, grazie al tiro-cross di Labriola deviato sulla traversa (40’), e poi si salva sulla girata di Monteagudo che, da ottima posizione, non riesce a ribadire in rete lo splendido cross di Ceccarelli (42’).

Nella ripresa mister Baldini inserisce immediatamente Leon Sipos al posto di Izco passando ad un iperoffensivo 4-2-4. Dopo la provvidenziale deviazione di un difensore avversario sul tiro di Moro (54’) al 57’ il Taranto trova il raddoppio tra le polemiche: gran gol di controbalzo di Civilleri che batte Sala sul primo palo ma pesa enormemente l’errore dell’arbitro nel non aver fischiato la trattenuta di Giovinco ai danni di Calapai. Il Catania però non ci sta e così dopo appena tre minuti riapre la sfida: Sipos lotta come un leone a centro area riuscendo con un pallonetto a scavalcare Chiorra. Verso l’ora di gioca subentrano anche Albertini e Greco al posto di Zanchi e Calapai. La grande verve offensiva degli etnei si concretizza al 70’ grazie ad un calcio di rigore procurato da Moro: dagli undici metri lo stesso numero 24 spiazza Chiorra pareggiando i conti.

Successivamente viene inserito anche Rosaia al posto di Maldonado. All’80’ i rossoblu sprecano una buona ripartenza con Italeng che calcia tra le braccia di Sala la sfera del possibile vantaggio; successivamente è invece Chiorra a salvare il risultato sul colpo di testa di Russini (82’). In questa gara le emozioni non finiscono mai e così in pieno recupero (93’) il Taranto sigla il nuovo vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo errore in fase di marcatura degli etnei che lasciano Bellocq liberissimo di spedire in fondo al sacco la sfera del definitivo 3-2. L’ultima emozione la regala invece Russini che da punizione (95’) centra in pieno la barriera; da segnalare nell’occasione il doppio giallo al centrale rossoblu Granata. Al termine del triplice fischio mastica amaro mister Baldini che, dopo essere riuscito a riprendere una gara non facile, vede i suoi uscire immeritatamente sconfitti dalla contesa pagando le solite amnesie difensive nelle fasi cruciali dell’incontro.

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