CATANIA: dalla batosta del fallimento si riparte per sollecitare il salvataggio del titolo sportivo

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Scorrono i titoli di coda sul 2021. Tra brindisi in sicurezza e consueti buoni propositi per l’anno che verrà, è tempo di bilanci anche in tema calcistico. A Catania in questo momento non si freme per la ripresa del campionato, né tantomeno si fantastica sul mercato di riparazione. I riflettori sono interamente puntati sull’extra-campo rossazzurro, dal momento che il Calcio Catania è fallito per insolvenza e l’ex proprietà SIGI è chiamata ad onorare l’impegno con il Tribunale per la proroga dell’esercizio provvisorio. Si tratta di un passaggio fondamentale affinché si arrivi nei prossimi mesi alla vendita competitiva del titolo sportivo e al mantenimento del calcio professionistico nel capoluogo etneo.

Il fallimento dello storico sodalizio calcistico cittadino rappresenta una sconfitta su tutti i fronti, tuttavia da questa batosta si riparta per sollecitare il salvataggio del titolo sportivo richiamando SIGI alle proprie responsabilità. La S.p.A. catanese deve versare 660mila euro a titolo di credito vantato dal Calcio Catania in modo che la curatela fallimentare abbia liquidità necessaria in cassa per prolungare di altri due mesi l’esercizio provvisorio e arrivare alla vendita all’asta del titolo. C’è da salvaguardare l’attività agonistica di prima squadra, settore giovanile e squadra femminile, nonché tutelare l’immagine della città che in ogni caso ne esce con le ossa rotte dalla vicenda del fallimento della principale espressione sportiva del territorio.

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