ESCLUSIVA – Pinto: “Catania, provo ancora rabbia e rammarico. Gruppo Pelligra, ottime potenzialità. Tifosi e città meritano rispetto“

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Contattato dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com Giovanni Pinto, ex terzino sinistro del Catania dal 2019 fino al 9 Aprile 2022 (data della scomparsa definitiva del club), ha commentato le vicissitudini del recente passato guardando però con un cauto ottimismo al prossimo futuro ed augurandosi che la nuova proprietà italo-australiana possa riportare in alto il sodalizio calcistico rossazzurro.

Giovanni, parliamo innanzitutto dell’annata appena conclusa. Da parte vostra l’impegno e la buona volontà non sono mai mancati ma, considerando le enormi problematiche societarie ed il tristissimo epilogo finale, vi è mai passato nella mente, anche solo una volta, l’idea di dire basta e non scendere più in campo?
Assolutamente no. Al di là della situazione che si è venuta a creare da parte nostra ha sempre prevalso la voglia e la volontà di giocare a calcio a prescindere dal fatto che si percepisse o meno lo stipendio. Nessuno di noi ha mai pensato di non scendere in campo ed anzi tutti quanti si sono messi a completa disposizione del mister e dello staff tecnico. Sia io che i miei compagni abbiamo fatto grossi sacrifici nel tentativo di andare avanti, isolandoci il più possibile dall’extracampo e pensando soltanto al rettangolo verde. Ovviamente non è stato affatto semplice ed è chiaro ed evidente che l’annata appena conclusa sia stata parecchio complicata per ciascuno di noi. Ogni giorno uscivano notizie negative sia sul fronte societario che su quello gestionale e, per esempio, più volte al campo di allenamento sono mancati servizi fondamentali come luce ed acqua. Diciamo che sotto questo punto di vista la stagione da poco terminata non è stata per niente facile o felice, tuttavia sono state proprio tutte queste difficoltà che ci hanno permesso di compattarci sempre di più facendoci disputare un grandissimo campionato. Addirittura credo che se non ci avessero escluso dal campionato, ai playoff avremmo potuto dire la nostra dando parecchio fastidio a tanti avversari.

A proposito dei playoff, c’è più rabbia o rammarico per non essere riusciti a continuare la stagione?
Da parte mia coesistono ambedue le sensazioni. Provo ancora tanta rabbia e rammarico per come si sia conclusa la nostra stagione. L’averci estromesso ad appena tre giornate dalla fine è stato veramente un peccato oltre che parecchio inaspettato. Sarebbe stato più giusto forse escluderci molto prima, magari verso Gennaio o Febbraio quando comunque la situazione era già abbastanza chiara e si poteva comprendere come sarebbe andata a finire. Ad una manciata di minuti dal termine della stagione regolare però nessuno di noi si sarebbe potuto immaginare un epilogo tanto assurdo quanto doloroso.
Riguardo ai playoff dico che come sempre gli spareggi sono un terno al lotto e proprio il Palermo ne è la grande dimostrazione. Loro sicuramente non erano i grandi favoriti per la vittoria finale eppure sono riusciti a centrare la promozione in Serie B. Se noi fossimo riusciti a disputarli sicuramente avremmo venduto cara la pelle e ce la saremmo giocata assolutamente con tutti. Poi non so se effettivamente saremmo riusciti a centrare la promozione perché nel calcio nulla è scontato ma sicuramente avremmo messo tutti i mezzi possibili e necessari per provarci fino alla fine.

Il nuovo Catania è ufficialmente ripartito dal Pelligra Group. Che impressioni ti ha fatto la nuova proprietà?
”So che questo è un gruppo italo-australiano con ottime potenzialità. Spero vivamente che le persone alla guida del club siano molto serie e competenti, anche se credo che il Comune abbia scelto il progetto giusto per rilanciare il club ripartendo in maniera forte, positiva e, soprattutto, pulita. Non posso che augurare il meglio al Catania che verrà anche perché pensare che qualcuno possa fare peggio degli ultimi anni credo sia quasi impossibile. Spero con tutto me stesso che la società torni al più presto tra i professionisti e che lo faccia attraverso una proprietà solida, limpida e con le idee molto chiare. Inoltre se questa splendida città e questi magnifici tifosi verranno rispettati ritengo che anche il pubblico farà la propria parte nel percorso di rinascita tornando in maniera copiosa sugli spalti del “Massimino”. Purtroppo negli ultimi tempi, a causa delle condizioni negative, anche la città si era un po’ defilata sebbene comunque lo zoccolo duro della tifoseria sia sempre rimasto saldamente al proprio posto senza mai smettere di sostenerci ed incitarci anche nei momenti più bui ed infelici della stagione.

Riguardo al tuo futuro personale hai già iniziato a prepararti in vista della prossima stagione o stai ancora smaltendo le scorie negative dello scorso campionato?
Ho già iniziato ad attivarmi in vista della prossima stagione anche perché, purtroppo, avendo finito il campionato prima degli altri dovuto ho avuto un bel po’ di tempo, circa tre mesi, per riposarmi ed eliminare le scorie negative della stagione appena conclusa. Al momento quindi sto intraprendendo degli allenamenti individuali nel tentativo di farmi trovare pronto in vista di una possibile chiamata da parte di qualche società.”

Sul fronte del calciomercato dunque ancora non hai avuto contatti con nessuno?
Al momento purtroppo no o perlomeno niente di concreto. Diciamo per così dire che sono in attesa di possibili sviluppi. Una possibile chiamata da parte del Catania? Sarei assolutamente onorato di ritornare a vestire la maglia del Catania. Qui in Sicilia ho passato tre anni negativi sotto il profilo sportivo e societario mentre sotto tutti gli altri punti di vista sono stati assolutamente fantastici. La gente, la tifoseria e la città sono meravigliosi ed a Catania si vive benissimo. La passione e l’amore che questa piazza ha nei confronti della propria squadra del cuore la rendono una delle realtà più importanti d’Italia, per cui difendere nuovamente questi colori non potrebbe che farmi un grandissimo piacere. In ogni caso però dovrò fare delle attente valutazioni perché in Serie D con l’obbligo di dover schierare un certo numero di under molte realtà preferiscono puntare su terzini più giovani. Se mai dovesse arrivare una chiamata da parte della nuova proprietà valuterò con molta attenzione la proposta, confrontandomi magari direttamente con l’allenatore prima di prendere una decisione definitiva. Possibili ritorni di altri vecchi compagni di squadra? Personalmente non ho parlato con nessuno ma credo che Izco e Russotto, vivendo in città e sentendosi particolarmente legati ai colori rossazzurri, sarebbero sicuramente disposti a scendere di categoria pur di ritornare a vestire la maglia del Catania. Questa città ti entra dentro e ti fa sentire veramente speciale ed importante, pertanto credo che chiunque sarebbe ben lieto di dare una mano per far ritornare grande il Catania Calcio.

Si ringrazia Giovanni Pinto per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

 

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