DALLA SALA STAMPA – Lucarelli: “Catania, la testa fa la differenza. Ritiro riprenderà nella settimana della Coppa Italia”

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foto Catania FC

L’allenatore rossazzurro Cristiano Lucarelli, in sala stampa, dopo il 2-0 inflitto alla capolista Juve Stabia:

“Dobbiamo riuscire a mettere questa squadra nelle condizioni di esprimersi leggera, spensierata. Quando è appesantita è la brutta copia della sua versione vera, al contrario la squadra riesce a tirare fuori il meglio. Questo è importante e deve fare riflettere. Ci tengo a dire che con me o senza di me questa squadra ha messo dentro 3-4 giocatori di carisma e leadership assoluta. Per tanti motivi questi calciatori ancora non sono potuti essere stati schiarati con continuità ma io credo che per i prossimi 4-5 anni faranno la fortuna del Catania. Abbiamo cercato di puntare su calciatori giovani, lo stesso Sturaro ha 30 anni, sono giocatori che sanno prendere per mano la squadra e potranno creare uno zoccolo duro importante che sarà duraturo e darà grandi soddisfazioni a questo ambiente”. 

“Vedere la Juve Stabia in testa alla classifica mi fa scuola, non rabbia. Se non sbaglio negli ultimi 12 anni sarebbe la terza votla che vincerebbe questo campionato contro ogni pronostico, ma come dico semrpe il campo è d’erba, non di carta. Stanno meritando la prima posizione a prescindere alla prestazione di oggi. Ci sta un passo falso durante il campionato, l’importante è poi avere subito la forza di reagire e credo che loro ce l’avranno. Conosco Pagliuca, siamo anche amici, gli auguro di portare a compimento il lavoro. Io penso che le più grandi vittorie nascano da grandissime sconfitte e delusioni, in quel momento capisci su chi poter contare o meno. Non parlo necessariamente dei calciatori. Se non dovessimo vincere quest’anno, credo che avremmo imparato qualcosa“.

“Abbiamo preso tutti la febbre a 39, compreso lo staff. Stasera il Catania non partiva con i favori del pronostico e non avendo tantissimo da perdere questi ragazzi hanno giocato più leggeri e spensierati facendo quello che non sono riusciti a fare in partite dove, invece, sulla base dei pronostici erano obbligati a vincere. Mi sentivo molto fiducioso anche se tanti giocatori non erano in condizione di giocare. Non è tanto la formazione che schieri o il modulo che utilizzi ma la testa fa la differenza”.

“Io ho visto diverse gare della Juve Stabia, anche la vittoria di Monopoli per come sono venuti i gol fa capire che lì c’è un ambiente sereno. Allora succede che il cross va a finire all’incrocio dei pali perchè sei primo in classifica ed in fiducia, dunque tante gare le vinci sul dettaglio. Quando non sei sereno, invece, rischi al contrario che il dettaglio ti penalizzi come è successo a noi tante volte. Spesso, inoltre, siamo stati sconfitti per 1-0 a conferma che il dettaglio è andato a favore dell’avversario ma anche che, al di là di tante situazioni, non c’è ancora una squadra – almeno da quando alleno io il Catania – che ha schiacciato il Catania, dominato il Catania, che ha dimostrato dei valori migliori del Catania. Se quegli 1-0 li avessimo portati dalla nostra parte, oggi la classifica sarebbe stata molto diversa. Bisogna lavorare sui dettagli, che sono quelli che ti fanno vincere o perdere i campionati”.

“Il ritiro? Viene sospeso per un discorso epidemico perchè siamo tutti con la febbre, io pure, ma stasera si è visto qualcosa di diverso. Questi ragazzi non hanno un giorno libero da mesi, in questo momento stare in ritiro significherebbe contagiare anche quei pochi che non hanno ancora contratto l’influenza o la contrarranno nelle prossime ore condividendo lo stesso spogliatoio e pullman, allungare questo ritiro sarebbe deleterio perchè abbiamo anche lo staff medico nelle stesse condizioni. Il ritiro verrà ripreso nella settimana della Coppa Italia”.

“Castellini? E’ sotto gli occhi di tutti che sta facendo un campionato al di sopra delle più rosee aspettative, siamo contenti e ce lo godiamo. Vittoria della svolta? No, una rondine non fa primavera. L’autostima non la crei con una vittoria – anche se importante e meritata – contro la capolista, ma con una serie di filotti importanti. La squadra ha sempre fatto prestazioni più o meno come questa, ma se vinci ti sembra tutto più bello e invece magari oggi si sono commessi errori più gravi anche di altre partite, quando perdi invece sembri più brutto della realtà”.

“Quaini in difesa? Celli non era schierabile, quindi abbiamo dirottato Castellini a sinistra e non avevamo difensori centrali perchè gli altri non stavano bene. Quaini doveva giocare centrocampista ed invece gli abbiamo fatto fare il centrale di difesa, abbiamo anche chiesto a Tello di giocare con la febbre, ne approfittare per ringraziare tutti quei ragazzi che si sono adoperati pur di non essere al 100%. C’era anche gente che non riusciva ad alzarsi dal letto. Di Carmine stamattina aveva diarrea e dolori lancinanti, siamo arrivati in grande emergenza anche a questa gara. Tutte le scelte sono state dettate dall’emergenza in questo periodo”.

“Cosa penso delle parole di Pelligra? Parole da grande imprenditore. Alla fine ovviamente dovrà analizzare il lavoro di tutti. Io fondamentalmente sono un positivo per natura e anche un romantico, un pò matto e folle perchè credo nelle imprese a cui non crede nessuno e cerco di liberarmi dalle negatività intorno. Io ho bisogno di persone che credano nella grande impresa. Ha fatto un discorso serio, lucido, coerente con l’imprenditore di successo che è. Nel bene e nel male tutti faremo le valutazioni su tanti aspetti, senza sorprendersi se poi succedono delle cose che magari in questo momento non sono nemmeno ipotizzabili”.

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