Tra le principali novità nell’organigramma del Catania vi è la figura del Direttore Generale Alessandro Zarbano, presentato ieri alla stampa congiuntamente al Direttore Sportivo Ivano Pastore e al nuovo membro dell’Ufficio Stampa Giuseppe Sapienza. Il diggì Zarbano era già operativo da inizio maggio presso la sede di piazza Vincenzo Spedini con il compito di rafforzare la struttura societaria e coordinare il lavoro dei vari uffici.
Il Catania accoglie un professionista di lungo corso nel mondo del calcio italiano. In precedenza Zarbano ha lavorato al Genoa dal 2003 al 2022, vincendo da dirigente un campionato di Serie C1 nella stagione 2005-06 e ripetendosi l’anno successivo con la promozione in Serie A. Il Grifone in quegli anni tagliò il traguardo delle dieci partecipazioni consecutive al massimo campionato nella stagione 2015-16, ottenendo un 5° posto nell’annata 2008-09 quale miglior piazzamento in epoca recente.
Proprio in riferimento a quel campionato Zarbano ha raccontato in conferenza un aneddoto legato alla trattativa che portò Diego Milito a vestire nuovamente la maglia del Grifone. I dirigenti di quel Genoa decisero di tornare sul mercato per acquistare un altro attaccante dopo aver perso la prima partita di campionato sul campo del Catania (1-0, gol di Mascara). La negoziazione con gli spagnoli del Real Zaragoza per rilevare il cartellino dell’argentino si risolse soltanto in extremis, tant’è che l’agente del giocatore Federico Pastorello dovette ricorrere al lancio del contratto all’interno del box della Lega Calcio per mandare a buon fine la trattativa.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti Zarbano ha confermato i contatti avuti con il Catania nell’estate 2022, agli arbori dell’era Pelligra sotto l’Etna. Già nell’anno della Serie D il club rossazzurro gli offrì la poltrona di Direttore Generale prima di raggiungere l’intesa con Luca Carra, tuttavia la proposta fu declinata di fronte alla necessità di staccare dal mondo del calcio dopo la fine del rapporto professionale di lungo corso con il Genoa. Le due parti però erano destinate a ritrovarsi e a lavorare per un comune obiettivo: riportare il Catania in alto.
Questo concetto è stato messo in evidenza durante la presentazione alla stampa assieme all’importanza di definire Catania un punto di partenza piuttosto che di arrivo unita alla necessità di creare un ambiente di lavoro sinergico ed efficiente. Le decisioni intraprese per il Catania saranno quindi il frutto di una visione d’insieme piuttosto che il prodotto dell’iniziativa del singolo. Zarbano ha toccato anche temi strettamente legati alla programmazione tecnica ricordando le difficoltà legate alla Serie C, campionato da affrontare con giocatori adatti al contesto e funzionali alle idee dell’allenatore. Dal Genoa di Milito e Gasperini al rientro nel calcio alla corte del Catania, Zarbano è pronto a raccogliere il “guanto di sfida” della Serie C.
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