CATANIA: striscioni per Luca Fanesi e nel ricordo della piccola Karol
Sono trascorsi pochi giorni dalla sconfitta casalinga in Coppa Italia col Cosenza. Poco più di 2.500 presenze allo stadio “Angelo Massimino” ma Curve comunque rumorose sugli spalti. La Nord, in particolare, si è resa protagonista dell’esposizione di due striscioni significativi. Striscioni innanzitutto a sostegno di Luca Fanesi, tifoso marchigiano finito in coma il 5 novembre scorso al termine della partita Vicenza-Sambenedettese, contestualmente all’arrivo della polizia per dividere un contatto con sostenitori avversari.
Ha riportato quattro fratture alle ossa della scatola cranica e contusioni frontali ma ci sono tante versioni dei fatti, non ancora chiariti, sulla dinamica dell’incidente. Dall’Italia ultras, e quindi anche da Catania, arriva il sostegno per Luca Fanesi e la solidarietà verso la sua famiglia. Esposto anche uno striscione nel ricordo di Karol Anna, bimba di 4 anni scomparsa giorni fa e nipotina di Giuseppe Motta, magazziniere del settore giovanile del Catania. Casi diversi ma che vale la pena citare.
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NATILLA (arbitro Catania-Akragas): “Mi è capitato di sbagliare ma studio tutto nei minimi dettagli”
Curiosa intervista rilasciata tempo fa da Fabio Natilla, arbitro di Bitonto designato per la partita di stasera Catania-Akragas. Ecco quanto evidenziato da bitontolive.it:
“Sono arbitro quasi per ripicca al mondo del calcio giocato e, per quanto paradossale possa sembrare, su proposta di un mio compagno di classe. Anch’io ho vissuto momenti in cui sono stato pienamente cosciente di aver preso un abbaglio, danneggiando una squadra a favore di un’altra. Sbagliare è umano e può capitare ad un giocatore come ad un arbitro. Per noi arbitri due sono le categorie di errori: la prima è la mancata preparazione alla partita, la seconda sono gli errori di valutazione. Ma mentre un giocatore ha il supporto di tutti, un arbitro non ha il supporto di nessuno”.
“Cosa fondamentale, però, è prendere atto dell’errore commesso, e resettarlo per potersi poi riscattare. Piangere su quell’errore significa compromettere l’intera gara. Ecco perché, dopo gli errori arbitrali che ho commesso, non ho mai pensato di smettere. Anche nei momenti più difficili non mi sono mai sentito solo perché, anche se è capitato che non fossero presenti allo stadio, sapevo di poter contare sempre sul sostegno dei miei genitori, dei miei amici e della mia ragazza”.
“Il nostro lavoro parte dal lunedì, dal momento della designazione e dunque della destinazione assegnataci. Studio tutto nei minimi dettagli: il campo nel quale dovrò arbitrare, il tipo di gioco delle due squadre, l’ambiente che mi si prospetterà davanti e i giocatori che mi troverò di fronte la domenica. Mi preparo mentalmente a tutto questo, per poi passare al lavoro atletico su me stesso. Bisogna essere sempre al top dal punto di vista fisico, per arrivare alla domenica in condizioni ottimali sia fisiche che mentali e per cercare di sbagliare sempre meno, sino al triplice fischio finale”.
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LUCARELLI (Esclusiva): quel messaggio con al centro dell’attenzione Catania, Lecce e Pisa-Livorno…
Domenica si giocherà l’atteso derby toscano Pisa-Livorno. A tal proposito l’ex attaccante del Catania Gionatha Spinesi ha inviato, in questi giorni, al tecnico rossoazzurro Cristiano Lucarelli il seguente messaggio: “Se batti l’Akragas, il Lecce perde e da pisano festeggio la vittoria del derby con il Livorno, ti va bene?”. Risposta affermativa di Lucarelli. Il cuore del mister direbbe Livorno ma conta più d’ogni altra cosa il bene del Catania in questo momento. Ricordiamo che Lucarelli è stato una bandiera del Livorno da calciatore ed è livornese. Spinesi, invece, è pisano e grande tifoso nerazzurro.
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CATANIA: non fidarti dell’Akragas in crisi. Ora più che mai, “Fly Down”
Autore: Livio Giannotta
Sarà una vittoria agevole per il Catania? Oppure una partita-trappola? Non facciamo previsioni, ma una cosa è certa questa sera: il Catania ha il vantaggio di giocare in casa contro un avversario in grande difficoltà sul piano psicologico e dei risultati. Questo non può e non deve significare abbassare la guardia. Anche perchè non va dimenticato che l’Akragas ha fermato sullo 0-0 una squadra come il Lecce al “Via del Mare”, mettendo anche i brividi al Trapani e ad altre formazioni insidiose.
Certamente la delicata situazione finanziaria non aiuta gli agrigentini, ma prenderli sottogamba sarebbe un grave autogol correndo il rischio di ripetere figuracce già rimediate in un passato non troppo lontano: vedi Catania 1-2 Sicula Leonzio ma anche, a proposito di Akragas, la doppia vittoria biancazzurra in campionato nella passata stagione. Sulla carta il divario tecnico tra le due formazioni appare incolmabile, ma sul campo si giocherà 11 contro 11 e nella mente della squadra di Raffaele Di Napoli è ancora vivo il pesante 6-0 di Coppa Italia.
C’è da aspettarsi, dunque, una reazione d’orgoglio da parte dell’Akragas in un “Angelo Massimino” che si preannuncia molto caloroso e traboccante di tifo. Un palcoscenico importante che darebbe la giusta carica a chiunque. Mister Cristiano Lucarelli, ora più che mai, invita tutti al “Fly Down”. E fa bene. Perchè in questa fase della stagione, compiere ulteriori passi falsi è un lusso che il Catania non può concedersi.
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CATANIA – AKRAGAS: esperienza e gioventù a confronto
27 contro 22. Ci riferiamo, rispettivamente, all’età media delle squadre di Catania ed Akragas, avversarie questa sera allo stadio “Angelo Massimino”. Nel girone C di Serie C, da questo punto di vista la differenza è piuttosto netta. Da una parte la formazione più esperta del campionato, dall’altra la compagine più giovane. L’Akragas punta forte sulla “freschezza” atletica dei suoi giovani; il Catania, in particolare, sui veterani Francesco Lodi, Giovanni Marchese e Marco Biagianti alla guida di un gruppo ricco di giocatori che ben conoscono la C o abituati a militare in categorie superiori.
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CATANIA: quando Di Grazia fu sul punto di tornare ad Agrigento e Rossetti ad un passo dall’Akragas
Abbiamo già avuto modo di parlare dell’importante esperienza da ex vissuta da Andrea Di Grazia con la maglia dell’Akragas nel 2016. A proposito dell’attaccante catanese, vale la pena ricordare che nell’estate del medesimo anno fu praticamente ad un passo dal ritorno ad Agrigento. Era tutto fatto per il nuovo passaggio all’Akragas, con lui si sarebbe dovuto trasferire in terra agrigentina anche Mattia Rossetti per avere in cambio il centrocampista Urban Zibert. L’affare sfumò sul più bello perchè Zibert, ironicamente nominato “Diego Armando” dall’A.D. Pietro Lo Monaco, rifiutò il trasferimento.
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CATANIA FEMMINILE: cercasi riscatto a Lecce, Giulia Pagano punta sulla concentrazione
Due punti raccolti in 4 partite. C’è voglia di riscatto in casa Catania. La formazione rossoazzurra al femminile, dopo il ko casalingo con la Roma XIV, domenica si recherà in terra salentina. Contro il Lecce allo Stadio “Generale L. Basurto” (fischio d’inizio alle 14.30, ndr) sarà un’altra gara impegnativa. Le ragazze di mister Peppe Scuto, per l’occasione, saranno prive del portiere Mimma Fazio, squalificata per due giornate. Bisogna fare di più, soprattutto sul piano della concentrazione. Ne è convinta anche la calciatrice Giulia Pagana, tornata sulla sconfitta recentemente maturata:
“Siamo partite male, ci siamo riprese, in parte, nel secondo tempo, ma certamente potevamo fare di più. Posso dire che ci stiamo allenando bene e durante le settimane è migliorata la nostra organizzazione. Dobbiamo solo aumentare la concentrazione. Obiettivi personali? Solo vincere, non mi interessa altro. Io quando sono chiamata in causa do sempre il 100%, ma alla fine è il campo a parlare”.
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CATANIA – AKRAGAS (Video): simulazione partita, azioni salienti
Alle porte l’impegno stagionale con l’Akragas, gara valida per la 16/a giornata del campionato di Serie C, e TuttoCalcioCatania ripropone la simulazione computerizzata dell’incontro mediante l’ausilio del gioco per PC “Football Manager 2017”. Avvio promettente per la compagine guidata da Di Napoli che si rende subito pericolosa con una conclusione al limite dell’area del centrocampista brasiliano Vicente.
Gradualmente il Catania cresce, impensierendo l’estremo difensore agrigentino Vono. Prima attraverso alcuni pregevoli calci piazzati battuti da Lodi, poi con Russotto su azione personale ed ancora Di Grazia servito al limite del fuorigioco dal vivace Caccetta. L’Akragas non demorde e, anzi, tenta alcune interessanti iniziative.
Riportiamo di seguito il filmato contenente le azioni salienti della partita simulata tra Catania ed Akragas:
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RUSSELLO (Resp. Area Tecnica Akragas): “A Catania per cambiare rotta, ce la giochiamo con chiunque nonostante le difficoltà”
Responsabile dell’Area Tecnica dell’Akragas, Ernesto Russello rilascia delle dichiarazioni in vista di Catania. Ecco alcune delle parole più significative evidenziate dal Giornale di Sicilia:
“Poche settimane fa ci siamo fatti rispettare sul campo del Lecce. Questo significa che la squadra è in grado di giocarsela contro chiunque e in gare di questo tipo le motivazioni vengono da sole. Stiamo avendo tante difficoltà di altra natura. Serve una scintilla, una gara che possa farci cambiare rotta e in questo senso la trasferta di Catania può essere l’occasione giusta”.
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SPINESI (Esclusiva): “Ripa, nessuna crisi. Vi spiego la differenza tra Catania e Lecce. Addio Coppa Italia? Conta il campionato…”
Venerdì pomeriggio, ai microfoni di Radio Studio Italia, è intervenuto l’ex attaccante del Catania Gionatha Spinesi. Spazio per alcune riflessioni sul rendimento di Francesco Ripa, il duello Catania-Lecce per il primo posto ed altre curiose considerazioni.
Ecco quanto evidenziato IN ESCLUSIVA da TuttoCalcioCatania.com, sia in formato testuale che audio:
Ripa fatica a metterla dentro con continuità, come valuti il suo momento?
“Deve anche essere messo in condizione di segnare. Non lo vedo in crisi. Vero è che dalle punte ti aspetti sempre che vadano a segno e che il Catania stia creando molto nelle ultime partite, ma penso che Ripa non stia facendo niente di meno rispetto agli altri attaccanti in rosa”.
Catania più forte del Lecce, oppure la classifica attuale è veritiera?
“Il Catania vanta l’organico più forte del campionato, ma il Lecce porta avanti un progetto da 3-4 anni. Torromino e Di Piazza sono giocatori molto forti per la categoria, hanno amalgama. Per il Catania è più difficile l’integrazione dei calciatori, anche se col 4-3-3 pare abbiano trovato la quadratura. In questo momento i salentini hanno qualcosa in più in termini d’esperienza ed abitudine a giocare insieme”.
Lecce raggiungibile, oppure rischia di scappare?
“Oggi il Lecce ha 5 punti di vantaggio ed un calendario probabilmente favorevole nelle partite che concludono il girone d’andata. Se in questa fase i salentini dovessero ulteriormente incrementare il vantaggio, penso che difficilmente il Catania li raggiungerebbe. A meno che non ci sia un crollo fisico e mentale dei pugliesi. Certo, se il Catania dovesse mantenersi in scia per il Lecce potrebbe essere dura avere sempre il fiato sul collo dei rossoazzurri, che potrebbero trarne vantaggio nel girone di ritorno”.
Al di là dell’esperienza e dell’amalgama, in cosa il Lecce dimostra di essere superiore, in questo momento, al Catania?
“Dall’inizio del campionato ad oggi, il Lecce dimostra che, se vuole fare risultato, lo fa. Io ho parlato con diversi giocatori che hanno già incontrato il Lecce e tutti mi dicono che i salentini possiedono questa capacità di risolvere le partite se lo vogliono davvero. Poi nel calcio può succedere di tutto. Magari a marzo/aprile il Lecce accuserà un cedimento, chissà”.
A prescindere dall’affetto per il Catania, se tu oggi fossi allenatore e dovessi scegliere chi guidare tra i rossoazzurri ed i giallorossi, per quale squadra opteresti?
“Senza dubbio sceglierei in prospettiva di guidare il Catania che, nel tempo, si rivelerà superiore al Lecce. Anche perchè, salendo di categoria, il Catania avrebbe un potenziale notevole per la B. Magari nella seconda parte del campionato la squadra di Lucarelli diventerà imbattibile perchè ne ha i mezzi. A parte Catania, Lecce e Trapani vedo un girone C mediocre”.
Delusione per l’eliminazione dalla Coppa Italia Serie C?
“Ben venga il saluto alla Coppa Italia se poi vinci il campionato, l’obiettivo principale è la promozione. Quando salì in A col Catania, ricordo che perdemmo in Coppa Italia contro il Pisa che militava in C. Un precedente che può essere di buon auspicio adesso che il Catania punta al salto tra i cadetti”.
Gionatha, torneresti al Catania a ricoprire un ruolo nello staff?
“Potrei fare tutto come potrei far niente. Il calcio per me è stato tutto, so cosa vuol dire fare parte di un gruppo, so di cosa i giocatori hanno bisogno perchè sono stato calciatore anch’io. Lavorare all’interno di uno staff tecnico, però, non è facile. In futuro vedremo. Adesso non penso che ci siano i presupposti per tornare”.
Si ringrazia Gionatha Spinesi per la gentile concessione dell’intervista.
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