SPADAFORA (Ministro dello Sport): “Gli scienziati non hanno certezze sull’evoluzione del Coronavirus, previsioni sono state troppo ottimistiche”
Sempre più in dubbio la ripresa del campionato. Anche il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora non manifesta segnali positivi a riguardo, parlandone in questi termini ai microfoni di Rai3:
“A me dispiace dire e annunciarlo proprio qui, ma le ottimistiche previsioni che facevano pensare di potere riprendere lo sport a fine aprile o ai primi di maggio credo lo siano state un po’ troppo. Sul 3 maggio sono dubbioso, se ci fosse la possibilità di riprendere decideremo di farlo a porte chiuse. A oggi ho qualche dubbio sulle dichiarazioni che sento di potere riprendere la competizione. Sono gli stessi scienziati a non avere certezze rispetto all’evoluzione del Coronavirus. Non è che stiamo sbandando, ma dobbiamo adattare le decisioni che cambiano continuamente”.
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REGIONE SICILIA: Coronavirus, saldato quanto dovuto ad AMT Catania
«Il Governo Musumeci ha regolarmente stanziato e messo in pagamento oltre un milione e 200mila euro di contributo mensile in favore dell’Azienda metropolitana trasporti di Catania con mandati bancari, indirizzati al Comune etneo, risalenti allo scorso 23 marzo. Abbiamo così tenuto fede all’impegno a non far mancare i fondi regionali a quei settori che attendono gli stanziamenti di nostra competenza, come appunto quello del trasporto pubblico. Continuiamo così a riversare risorse fresche nelle tasche di imprese e lavoratori, risorse vitali in questo momento di grave emergenza dovuto all’epidemia di coronavirus».
Lo rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, a seguito delle notizie sul temporaneo mancato pagamento degli stipendi da parte dell’Amt di Catania.
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CORONAVIRUS – Galli (Ospedale Sacco di Milano): “Possiamo ancora fermare i nuovi focolai al Centro-Sud. Campionato? Si pensi già alla prossima stagione…”
Massimo Galli, Direttore responsabile del dipartimento di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano a ‘Stadio Aperto’, trasmissione di TMW Radio:
“I dati del Centro-Sud? Abbiamo ancora la grande occasione di fermare i nuovi focolai, se si riuscirà a fare una politica di controllo sui contatti dei nuovi positivi. Se ci si riesce, si fermerà il dilagare del virus. Molte aree avrebbero più difficoltà ad affrontarlo rispetto a quanto accaduto al Nord. Se non si riuscirà in questo, sarà un periodo duro. Se riusciamo a contenere validamente, siamo nella condizione di poter sperare di cavarcela in un tempo ragionevole, che comunque è tutt’altro che trascurabile e che non potrà essere breve. I numeri attuali ci fanno dire questo. Prima di settembre-ottobre complicato riaprire uno stadio? Si deve pensare già alla prossima stagione, lo dico con dolore”.
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CORONAVIRUS: il tavolo di lavoro FIGC definisce il documento anticrisi, le richieste al Governo
Nota ufficiale FIGC
Si è svolta oggi in videoconferenza la riunione del tavolo di lavoro permanente anticrisi Covid-19 convocata dal presidente della FIGC Gabriele Gravina con i presidenti della Lega di A Paolo Dal Pino, della Lega B Mauro Balata, della Lega Pro Francesco Ghirelli, della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, dell’AIC Damiano Tommasi, dell’AIAC Renzo Ulivieri e dell’AIA Marcello Nicchi. Il presidente federale, nel riscontrare grande sensibilità e piena disponibilità nel voler affrontare questa emergenza con un approccio di sistema, ha ribadito la sua priorità: operare nell’interesse del calcio italiano nel suo complesso, senza preferenze o agevolazioni per una singola componente. Messa a punto la relazione sui danni subiti dal mondo del calcio da inviare al CONI, ci si è confrontati sull’opportunità di rappresentare al Governo le richieste urgenti e le proposte a medio termine che, senza chiedere contributi diretti, agevolino provvedimenti legislativi in grado di accelerare lo sviluppo dell’intero settore produttivo calcistico. Seguendo l’impostazione metodologica adottata dalla FIGC, nel pieno rispetto dell’agenda governativa sull’emergenza, nel documento è stata data priorità alle richieste più impellenti per fronteggiare l’attuale crisi di liquidità: il riconoscimento dello stato di crisi del settore calcistico per cause di forza maggiore; la proroga delle concessioni d’uso di impianti sportivi e la sospensione del pagamento dei canoni di locazione e concessione; il differimento delle scadenze fiscali, contributive e assicurative; l’estensione della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà ai lavoratori non sportivi e anche per i lavoratori sportivi di B e C, fino ad un massimo di 50 mila euro lordi. Una delle proposte più innovative di cui si è discusso, ma che rientrerà nella seconda tranche di proposte da presentare entro il mese di aprile, riguarda la creazione di un Fondo Salva Calcio, per il quale la FIGC destinerà delle risorse ad hoc e che vedrà coinvolti altri protagonisti del mondo del calcio, che funga da sostentamento concreto per finanziare la tenuta in sicurezza e la ripartenza delle Società in crisi di liquidità. Durante la riunione, il presidente Gravina ha ribadito la necessità di confrontarsi nel breve periodo all’interno della stessa FIGC per dare risposte immediate sui seguenti argomenti: il prolungamento della fine di questa stagione a dopo il 30 giugno; il rinvio del pagamento degli emolumenti fiscali, contributivi e assicurativi (comprese le rateizzazioni e le cartelle degli agenti della riscossione); il riallineamento della scadenza dell’art. 85 delle Noif (adempimenti Covisoc), l’adeguamento degli adempimenti delle Licenze Nazionali (es. fideiussioni e modalità ripianamento carenze patrimoniali) e la rinegoziazione a termine dei contratti sportivi e amministrativi di primo livello. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***CORONAVIRUS – Rifornimento carburante: nessuno sciopero ma permane richiesta d’aiuto
Era scattato un diffuso allarmismo, in relazione alla preannunciata chiusura imminente dei distributori di benzina. Allarme rientrato, nessuno sciopero. Ieri è stato raggiunto l’accordo, nel corso di una videoconferenza tra il Governo, rappresentato dai ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico) e Paola De Micheli (Infrastrutture e Trasporti), ed i rappresentanti delle sigle sindacali FAIB, FEGICA CISL, FIGISC, ANISA. Le sigle sindacali di categoria hanno chiarito che la loro, più che una minaccia di serrata era “una richiesta d’aiuto perché tra poco non riusciremo ad aprire per mancanza di soldi”.
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CORONAVIRUS – Di Livio: “Si annulli definitivamente il campionato per salvare il calcio italiano”
Nessun dubbio per il noto ex centrocampista di Juventus e Fiorentina Angelo Di Livio che, attraverso le pagine di Tuttosport, commenta in questi termini l’ipotesi di ripresa del campionato italiano:
“E’ arrivato il momento di chiudere tutto e annullare definitivamente il campionato. Non ha alcun senso giocare, la gente a tutto sta pensando tranne che al campionato. Non si sa quando si potrà riprendere, si accavallerebbero tante partite e si andrebbe a mettere in difficoltà tutto il sistema calcio tenendo presente che l’anno prossimo ci sarà l’Europeo. Quindi penso che sia corretto annullare la stagione e pari e patta per tutti ripartendo verso luglio o agosto. Solo così il calcio italiano si potrà salvare”.
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SERIE A – Pellissier (Chievo): “Taglio stipendi? Non credo AIC sia d’accordo”
Attuale Responsabile dell’Area Tecnica del Chievo Verona, Sergio Pellissier illustra il suo punto di vista in merito all’eventuale taglio degli stipendi ai calciatori:
“Gli stipendi tra le varie categorie non sono uguali, e neppure in B tanti guadagnano come in A. Non solo, ci sono anche molti calciatori che hanno attività parallele nelle quali hanno investito e che devono mantenere. Forse l’AIC potrà esser d’accordo con il blocca ai campionati, ma non credo con i tagli agli stipendi. E’ chiaro però che ora si fatica anche a parlarne, è troppa l’incertezza: regna il caos”, le parole di Pellissier a tuttomercatoweb.com.
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DI MARZIO: “Medici eroi. Il campionato non credo riprenda a maggio”
Gianni Di Marzio, ex allenatore del Catania, analizza la situazione legata al contagio da Coronavirus, intervenendo durante ‘Maracanà’ su TMW Radio:
“Mi trovo in Calabria, vicino Cosenza, in un centro sportivo e faccio giri di campo per tenermi in forma. Bisogna stare a casa senza scherzare. Qualcuno si porterà qualche morto sulla coscienza. È assurdo che le persone anziane debbano lasciare la terapia intensiva per l’assenza di macchinari. I medici sono eroi perché stanno a stretto contatto con il virus tutto il giorno. Farei dei bonifici sui conti in banca su ogni singola persona che sta lavorando nel nostro sistema sanitario. Si è giocato a porte chiuse e poi Liverpool-Atletico Madrid a porte aperte. Ed oggi la Spagna è in ginocchio di fronte al virus. La gente non ha capito che stiamo lottando contro un nemico invisibile”.
“Scendere in campo a luglio? Penso che si può giocare tranquillamente invece di fare amichevoli. Non ci credo che il campionato possa riprendere a maggio. Non si può riprendere un campionato in 15 giorni con calciatori che per altro non si sono allenati. Quando sono a casa, i calciatori non sono responsabili della loro professione. Non si prende la forma in pochi giorni”.
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FIFA: documento con proposta di allungamento dei contratti e nuove finestre di mercato
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, la FIFA avrebbe pronto un documento in contrasto alla crisi economica nel calcio dovuta allo stop obbligato per la diffusione del Coronavirus. All’interno ci sarebbe la proposta di un allungamento dei contratti per calciatori e allenatori fino al termine effettivo della stagione attualmente congelata, con un conseguente riadattamento delle finestre di calciomercato.
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GALIMBERTI (capo ultras Atalanta): “Esultare per un gol di Gomez non ha più senso, il campionato finisca qui”
Storico capo ultras dell’Atalanta, Claudio Galimberti, chiede al Presidente nerazzurro di ritirare la squadra dal campionato per rispetto dei numerosi morti di Bergamo:
“Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra – dice – Presidente Percassi, questa unica e già storica strage cittadina merita un’altrettanto unica e storica decisione. Mi viene spontaneo, caro presidente Percassi, pensare che sia possibile che per l’Atalanta il campionato finisca qua. Magari non sarà fattibile, ma voglio pensare che la nostra Atalanta sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa decideranno i vertici del calcio. Basti pensare a quanti tifosi atalantini si è portato via questo maledetto virus. Non pensiamo che tornare all’Atalanta equivalga al ritorno alla normalità. Vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e chi per Bergamo ha dato la vita. Per ritornare all’Atalanta c’è sempre tempo e un giorno vinceremo lo scudetto, ma ora esultare per un gol di Gomez non ha più senso”.
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