SERIE C: Coronavirus, impatto economico fino a 84 milioni di euro. Tre scenari per il campionato

Nota ufficiale Lega Pro

“Il coronavirus è l’occasione per il calcio italiano per ragionare a sistema e ripensare questa disciplina nel profondo, come farla tornare ad essere uno strumento sociale utile alla collettività, come ripensare l’esperienza dello stadio e dei tifosi una volta che la crisi sarà terminata”. Così dichiara Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro che, a seguito del Consiglio Direttivo, ha consegnato alla FIGC lo studio condotto da PwC TLS sull’impatto potenziale che il coronavirus avrà sul calcio della Serie C. L’impatto potenziale, per la stagione corrente e per la prossima, va da un minimo di circa 20 milioni di euro ad un massimo di circa 84 milioni. Si stima un impatto economico fino a circa il 30% di contrazione sul fatturato medio annuo delle squadre, un impegno da parte del sistema della serie C non sostenibile con una concreta possibilità di default dei club già in forti difficoltà di bilancio prima della emergenza del coronavirus. A rischio è l’intera piattaforma sportiva e sociale che le 60 squadre alimentano attraverso le attività giovanili, i centri sportivi, la crescita dei talenti, la quarta categoria e altre centinaia di iniziative sociali sul territorio. Attività e ruoli non ancora pienamente riconosciuti e condotti con professionalità, energia e passione dalla Lega Pro, che rischiano a questo punto di venire a mancare. La stima dell’impatto è stata calcolata sulla base del verificarsi di tre differenti scenari, a seconda del protrarsi della pandemia. Il primo è uno scenario “porte aperte”, nel quale si prevede la conclusione della stagione in corso e la disputa dei play off/play out a porte aperte. C’è poi uno scenario “porte chiuse”, per il quale si ipotizza la conclusione della stagione in corso con partite a porte chiuse. Il terzo scenario, chiamato “stop campionato”, prevede il termine anticipato del campionato in corso e la ripresa delle partite, a porte chiuse, per i primi due mesi della prossima stagione. Per ciascuno di questi scenari è stato stimato un impatto economico derivante da eventi diretti certi, come ad esempio il mancato incasso da botteghino, ed eventi probabili. “La stagione delle riforme per il mondo del calcio – conclude Ghirelli – è irrinunciabile. Il Governo e il Ministro Spadafora riconoscono che il calcio è parte integrante del sistema produttivo nazionale. L’ecosistema del calcio della serie C ha bisogno di benzina per funzionare ma vuole anche proporre soluzioni per la ripresa economica, sociale ed occupazionale del Paese.” ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

GHIRELLI (Pres. Lega Pro): “Situazione Catania non semplice. Penalizzazione? Decideranno Figc e Covisoc”

Così il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ai microfoni del quotidiano La Sicilia focalizza l’attenzione sul Catania, fresco di rinnovo del Consiglio d’Amministrazione: “La situazione dei rossazzurri non è delle più semplici. Si aggiunge a quanto determinato da questo maledetto virus. Tutto è fermo, il centro sportivo moderno ha dovuto chiudere le porte e non produce utili. Punti di penalizzazione? Covisoc e Federcalcio devono esaminare tutto. I nuovi dirigenti li ho sentiti e sono molto combattivi, mi auguro che possano farcela. C’è la disponibilità nostra a dare una mano e consigliare, nell’ambito delle regole”.  ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CURCIO: “Mi piacerebbe giocare in A con il Catania. Chiusura mercato la svolta, credo nella promozione”

Ai microfoni di Unica Sport è intervenuto Alessio Curcio, direttamente da Torre del Grifo. Queste le parole evidenziate nel lungo intervento del giocatore, protagonista in questi primi mesi di militanza in rossazzurro: “Sono abbastanza fortunato perchè stando a Torre del Grifo riesco tutti i giorni ad allenarmi e seguire il programma di lavoro in maniera ottimale. Mi sveglio con molta calma perchè tanto non c’è chissà cosa da fare. Guardo un telefilm, poi pranzo e sto un pò in camera ma verso le 15.30 vado in palestra o al campo ad allenarmi. La sera ceno, film o dirette su Instagram. Durante la giornata sento qualche compagno oltre che la famiglia e la mia fidanzata. Provo a riempire le mie giornate”. Proverò a ripetere a Catania la stagione prolifica all’Arzachena. I presupposti ci sono perchè Catania è un posto che mi piace molto e la squadra mi ha accolto come meglio non potevo chiedere. Qui c’è un centro sportivo molto difficile da trovare in Serie A. Ai tempi in cui militavo tra le fila dell’Arzachena c’era tanta voglia di rivalsa perchè i precedenti due anni non erano stati molto positivi per via di un infortunio e, successivamente, ero stato messo ai margini della rosa. Poi ho trovato un gruppo fantastico e soprattutto giocavo nel mio ruolo, esprimendomi nella maniera migliore. Ho aspettato sei mesi prima di scendere in Serie D perchè non ero molto convinto. Al giorno d’oggi posso dire che è stata la scelta migliore poichè mi ha rilanciato facendomi tornare quella voglia di divertirmi”.  “Con Alessandro Marotta ho un bellissimo rapporto. Siamo amici. Prima di venire a Catania l’ho sentito, mi sono fatto spiegare un pò come fosse la situazione non tanto societaria ma quella tecnica. Lui mi ha parlato benissimo di Catania come piazza e strutture. A Vicenza non avevo giocato essendo fuori rosa ma mi allenavo tanto e di più. Sono arrivato a Catania in una buona condizione. Nella gara disputata sul campo della Cavese ho avuto un infortunio che mi ha rallentato, poi avevo ripreso la condizione ma purtroppo adesso ci siamo rifermati. Continuo, comunque, ad allenarmi molto e spero che quando si ritorni a giocare la condizione fisica sia buona”.  “Prima del Coronavirus c’era un clima ottimale, armonia, positività ed i risultati ci stavano dando una grossa mano. Questo è un gran bel gruppo. L’armonia e la voglia di stare assieme che abbiamo tra di noi la portiamo anche in campo. Il pubblico stesso percepisce che stiamo bene, c’è serenità e ci divertiamo a stare assieme. Sono capitato in una squadra fatta da bravissimi ragazzi e ottimi giocatori. Mister Lucarelli ha inciso perchè ha tenuto sempre tutti sulla corda cercando di mantenere, nonostante la situazione non fosse idilliaca, un clima sereno e positivo. Questo è stato fondamentale. Sul campo è uno che ci spinge sempre a dare il massimo, un combattente come quando giocava. Ce lo trasmette e noi cerchiamo sempre di dare tutto. Lucarelli mi aveva chiamato ai tempi di Livorno. Io potevo andare lì, c’era la possibilità ma non avevo parlato con lui in prima persona. Il mister ha sempre speso parole positive per me. Una percentuale di colpe sono le mie se in carriera non sono riuscito a fare il salto di qualità, ma forse non mi sono mai trovato al posto giusto al momento giusto. E’ sempre stata una sfida contro il tempo”.  Le vittorie si costruiscono nel tempo, come la mentalità ed il modo di affrontare le partite. C’è stata la sconfitta di Viterbo arrivata comunque in una gara che non meritavamo di perdere. Col Monopoli abbiamo sofferto contro comunque una squadra che ha dimostrato di potere battere chiunque. Noi non li abbiamo messi tanto in difficoltà ma era la formazione più in forma del campionato in quel momento che, per noi, non era dei migliori. C’erano anche troppi elementi di disturbo. Chiuso il mercato ci siamo ricompattati mantenendo la giusta serenità. E’ stata la svolta. Abbiamo aumentato i giri del motore ed i risultati sono arrivati, intraprendendo un certo tipo di discorso. Se credo alla promozione in Serie B? Risposta secca, sì. Poi la fortuna è una componente fondamentale per raggiungere determinati obiettivi”. “Come mi aspetto il ritorno in campo al ‘Massimino’? Spero di vedere una bella cornice. Come noi abbiamo voglia di tornare in campo, anche le persone hanno voglia di tornare a vedere la propria squadra del cuore, mi auguro sia pieno lo stadio. Rammarico per la Coppa Italia? Purtroppo non siamo stati bravi a sfruttare le occasioni avute all’andata contro la Ternana. Loro hanno fatto due gol però noi potevamo farne altrettanti. L’approccio era stato buono. Nel primo tempo la Ternana quasi mai ci aveva impensierito. Barisic aveva giocato una grandissima partita da punta centrale, ma non è bastato”. “Immobile? Con Immobile eravamo la coppia d’attacco Primavera alla Juventus, giocavamo io sottopunta e lui attaccante. Ciro aveva tanta voglia e fame di arrivare. Inizialmente sul piano tecnico era un pò grezzo ma con una forza fisica molto importante, tanta corsa. Nel tempo è migliorato tantissimo e adesso è capocannoniere della Serie A non a caso. Con Del Piero ho avuto la fortuna di allenarmi qualche volta in prima squadra. Di lui mi impressionava la signorilità che aveva in tutto. Con me si è presentato, raccomandandomi di allenarmi bene e di dare il massimo durante l’allenamento. A livello umano era fantastico”.  “Mazzarani suona ed io canto? Da quando ero piccolo ho sempre ascoltato tantissima musica. Continuo a farlo. E’ una cosa innata, mi accompagna durante le giornate. Se devo scegliere tra l’ascoltare musica e guardare la tv, scelgo la prima. Mi piace molto di più, mi fa stare bene. La numero dieci di Lodi? E’ il mio numero preferito, mi è sempre piaciuto. Per me il 10 per eccellenza in Italia è stato Francesco Totti. Quando ho saputo che il numero fosse libero ho chiesto quello. Ciccio Lodi è un giocatore indiscutibile, qui a Catania ha fatto la storia, quindi ho rispetto e ammirazione totale per lui anche se non ho fatto in tempo a conoscerlo”.  Vanigli e Conticchio? Veramente bravi. Abbiamo un ottimo rapporto. Sono il valore aggiunto di Lucarelli, formano un bello staff insieme. Mazzarani? E’ uno dei top player della categoria, non c’entra nulla con la C. Una persona perbene, un bravo ragazzo, serio che può dare l’impressione di essere svogliato ma non è assolutamente così. Ci tiene molto, s’impegna tanto anche in allenamento. Ho scoperto una bella persona sotto tutti i punti di vista. Ha fatto 24 gol in rossazzurro, non sono pochi. Si tratta di numeri importanti per il ruolo che ricopre. Se ho visitato Catania? Di Catania ho visto il centro, il Duomo, Via Etnea. La città è molto bella. Ho visto anche la zona di Aci Trezza. Per il resto non sono riuscito a girare molto ma ogni volta che scendiamo in direzione stadio, vedere il mare lungo la strada che percorriamo è uno spettacolo”. “Giocare fino a luglio? In questo periodo prima si pensa a venir fuori da questo problema mondiale, poi qualsiasi cosa verrà decisa penso che vada accettata, comportandosi di conseguenza. Giocare a porte chiuse? Devi lavorare più sulle motivazioni personali perchè non hai la spinta o la cornice del pubblico che è sempre gratificante. Non è stata una bella sensazione quella provata a Bisceglie, un pò triste. Se ho seguito qualche partita del Catania ai tempi della Serie A? Sì. Mi piaceva moltissimo Mascara, davvero fantastico, fortissimo. L’ho conosciuto a Torre del Grifo proprio un paio di settimane fa”. “Come mi trovo tatticamente con Vicente? Bene. Bruno è un ottimo giocatore. Ci darà una grandissima mano. Ha le caratteristiche giuste per potere anche fornire palla alla trequarti di campo. Sul piano tecnico chi mi ha impressionato di più? Il livello in squadra è molto alto. Ci sono giocatori veramente molto bravi. Forse Pinto, penso lui. Biondi? Ha un grande futuro davanti. Ragazzo perbene, oltre alle qualità possiede la mentalità di volere sempre migliorare. Si allena al massimo, vuole sempre apprendere da giocatori con più esperienza. Ha tutte le caratteristiche fisiche, tecniche e caratteriali per avere un futuro importante”. “Quale desiderio esprimerei? Io vorrei arrivare in Serie A, mi piacerebbe farlo con il Catania perchè mi sono trovato bene fin dall’inizio qui. Ci sono posti in cui capisci subito che potrai stare bene. Ho avuto immediatamente questa sensazione venendo a Catania. Il Benevento?Sono molto orgoglioso del Benevento che spero possa raggiungere la A, essendo beneventano. La tifoseria, tra l’altro, è anche gemellata con il Catania. Io ho sempre coltivato il desiderio di giocare per la squadra della mia città, del resto sono andato via da casa a 14 anni. Non ho mai giocato a Benevento, nemmeno nelle giovanili”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANIA (Sondaggio chiuso): composizione nuovo CdA, ecco cosa pensano i tifosi

Si è costituito nei giorni scorsi il nuovo Consiglio d’Amministrazione in casa rossazzurra. Abbiamo chiesto ai tifosi del Catania cosa si aspettano alla luce delle nomine di Gianluca Astorina (Presidente) e Ignazio Scuderi (vice Presidente) con la riconferma di Giuseppe Di Natale (Amministratore Delegato). Ebbene l’esito del sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com evidenzia un clima di grande incertezza all’interno della tifoseria. Una leggera preferenza di votanti confida nella buona volontà della triade ma non manifesta ottimismo circa il futuro societario. Un buon 25%, invece, ritiene che si riuscirà a dare un impulso decisivo alla cessione del Calcio Catania mentre, la terza opzione più gettonata, indica la fetta di utenti che crede non cambierà nulla rispetto alla precedente gestione. Riportiamo di seguito il responso del sondaggio nel dettaglio: 30% = I nuovi amministratori proveranno ad evitare il fallimento, ma la vedo dura; 25% = Il Consiglio riuscirà a dare un impulso decisivo alla cessione; 20% = Non mi aspetto nulla di nuovo rispetto alla gestione precedente; 15% = Il Consiglio eviterà il fallimento ma non avverrà il cambio di proprietà 10% = Approvo soltanto la riconferma di Di Natale. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

AMARCORD: da Peruzzi a Sauro, i difensori flop dell’ultimo decennio rossazzurro

Dopo aver passato al setaccio i migliori giocatori transitati da Catania nell’ultimo decennio, è arrivato il momento di parlare invece dei cosiddetti flop, chi ha deluso le aspettative, chi non è riuscito ad ambientarsi e chi infine è stato limitato dai guai fisici. Partendo dai difensori, alla voce terzini troviamo gli argentini Gino Peruzzi e Fabian Monzon e altri giocatori transitati alle pendici dell’Etna in anni più recenti come Nicola Belmonte, Desiderio Garufo, Valerio Nava, Daniel Semenzato, Simone Ciancio e Luigi Scaglia. Si tratta in ogni caso di giocatori dal buon curriculum che però non hanno avuto un impatto positivo con la realtà rossazzurra. Emblematico il caso dei due laterali sudamericani Peruzzi e Monzon, scovati all’epoca dal dirigente Pablo Cosentino con l’intento di svecchiare l’organico e incrementare il tasso tecnico sulle fasce, con risultati disastrosi. Entrambi fecero le valigie a metà della stagione successiva, con la squadra etnea appena piombata nel campionato di Serie B. I centrali Gaston Sauro e Stefano Ferrario completano il quadro del pacchetto arretrato. L’uno argentino con presenze in Champions League tra le fila del Basilea, l’altro esperto difensore di provincia che ha attraversato in lungo e in largo l’Italia calcistica vestendo le maglie di Como, Ternana, Ravenna, Lecce, Parma e Lanciano prima di approdare a Catania nel 2015-16. Quell’anno in squadra con mister Pancaro c’era anche il portiere Elia Bastianoni, undici gettoni di presenza con annesse prestazioni balbettanti a protezione dei legni. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

COMUNE DI CATANIA: amministrazione sollecita esercenti consegna a domicilio generi alimentari

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Nota ufficiale Comune di Catania

Il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore alle Attività produttive Ludovico Balsamo rivolgono un appello a tutti gli esercizi che operano nel settore alimentare e in particolar modo alle catene di distribuzione dei supermercati siti nel territorio comunale, affinché, nell’attuale emergenza del Coronavirus, qualora non avessero ancora provveduto, a promuovere in forma organizzata il servizio di consegna della spesa a domicilio, nelle modalità più rapide possibili. “L’iniziativa, se adottata in forma capillare – spiegano Pogliese e Balsamo – è utile sia per fare uscire da casa meno gente possibile, soprattutto gli anziani, ma anche per ridurre  le file fuori dai supermercati e dinanzi alle rivendite di generi alimentari. A tal proposito si ringraziano quelle aziende, in qualche caso supportate dai volontari della protezione civile, che hanno già attivato il servizio di consegna della spesa a domicilio, esonerando dagli oneri di trasporto gli over 65 e ciò a dimostrazione di una grande sensibilità verso la fascia più debole e a rischio di contagio, quella che a noi sta più a cuore”. Per eventuali informazioni sulle modalità e chiarimenti dell’attivazione del servizio di consegna della spesa a domicilio l’assessorato alle attività produttive retto da Ludovico Balsamo, ha attivato una linea telefonica dedicata 0957425536 e un indirizzo email: [email protected] Nell’appello Pogliese e Balsamo, altresì, invitano le associazioni di categoria a sensibilizzare i propri iscritti ad attivare e pubblicizzare, con ogni mezzo, tale forma di distribuzione dei prodotti a domicilio, al fine di diminuire la sosta di consistenti gruppi di persone davanti all’ingresso degli esercizi commerciali, limitando così il pericolo di contagio. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

REGIONE SICILIA: Agira e Salemi diventano “zona rossa”

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Nota ufficiale Regione Sicilia

Due Comuni siciliani, Agira, nell’Ennese, e Salemi, in provincia di Trapani, da domani diventano “zona rossa”. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sentiti i rispettivi sindaci. Fino al 15 aprile, nei due centri ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno entrare e uscire dal paese solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché gli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Il provvedimento si è reso necessario dopo che gli uffici delle Asp hanno segnalato: ad Agira il contagio di 9 cittadini, di cui 3 deceduti e ulteriori 6 a cui è stato effettuato il tampone e in attesa di risultato; a Salemi la positività di 15 persone e ulteriori 21 in attesa dell’esito del test.

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OMS: “La pandemia sta accelerando. Bisogna continuare a fare test ed isolare i contagiati”

Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sul Coronavirus: “La pandemia sta accelerando, ci sono voluti 67 giorni per arrivare ai primi centomila contagi, 11 giorni per 200mila e 4 giorni per trecentomila. Possiamo cambiare la traiettoria di questa pandemia. Chiedere alle persone di stare a casa è un importante modo, ma per vincere dobbiamo attaccare il virus con tattiche aggressive, testando ogni caso sospetto, isolando ogni caso accertato, tracciando e mettendo in quarantena ogni persona che vi è stata a contatto. L’uso di medicinali non testati senza una prova della loro efficacia potrebbe suscitare false speranze e persino fare più danni che benefici e causare una carenza di medicinali essenziali necessari per curare altre malattie. Molti Paesi sono allineati nel prendere misure di contenimento, ma bisogna continuare a fare test e a isolare i contagiati”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS NEL CALCIO: dietrofront Napoli. Materazzi, all’asta maglia Mondiali. Terim positivo. Mourinho aiuta gli anziani. Real Madrid, addio Sanz

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Ultime notizie legate alla diffusione del Coronavirus nel calcio italiano ed estero. In Serie A il Napoli fa dietrofront, decidendo di sospendere l’attività sportiva fino a data da destinarsi. Lo stesso dicasi per Atalanta e Lazio. Merita di essere menzionata l’iniziativa del Campione del Mondo 2006 Marco Materazzi, pronto a scendere in campo per l’emergenza COVID-19. Ha messo all’asta la sua maglia azzurra di Germania 2006 autografata per raccogliere fondi a sostegno della Croce Rossa. Lasciando l’Italia, attraverso i propri account social l’allenatore del Galatasaray Fatih Terim, ex Fiorentina e Milan, ha ammesso di essere positivo al Coronavirus: “Secondo i risultati dei test effettuati oggi, sono positivo al Coronavirus – scrive – Mi trovo in ospedale e sono in buone mani. Non vi preoccupate. Al più presto farò altre comunicazioni”. Un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Josè Mourinho, viene in soccorso di alcuni anziani residenti nella zona nord di Londra unendosi all’associazione Age UK per distribuire beni di prima necessità alle persone chiuse in casa per l’emergenza Coronavirus. In Spagna, invece, lo storico ex Presidente del Real Madrid Lorenzo Sanz si è spento all’età di 76 anni a causa di alcune complicazioni legate al contagio da Coronavirus. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

NODO STIPENDI: club al lavoro per trovare una soluzione

Il diffondersi del Coronavirus ha costretto anche il calcio a fermarsi. Tutte le società, adesso, si ritrovano a fare i conti con il totale azzeramento di introiti e conseguenze inevitabilmente negative sul fronte del pagamento degli emolumenti ai propri tesserati. I club e le Leghe stanno lavorando affinchè si trovi un modo per superare la grave crisi economica. Probabile la sospensione dei pagamenti di marzo, rinviandoli a giugno. Si studia anche la possibilità di decurtare una percentuale degli stipendi. Non è stata ancora trovata una linea comune nè con la FIGC, nè con l’Assocalciatori. La questione è delicata, non può ritenersi sufficiente il semplice spostamento di contributi e tasse senza un intervento strutturale mirato. Inoltre non tutti i giocatori hanno le stesse condizioni contrattuali, soprattutto nelle categorie inferiori. Previste novità in settimana con ulteriori tavoli tecnici e si farà il punto della situazione anche in merito alla ripresa di allenamenti e campionato. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***