GHIRELLI (Pres. Lega Pro): “Ripartiamo da identità, sostenibilità economica e regole. A Giannoccaro, Nicchi ed arbitri dico…”

Si è parlato in questi giorni della novità che arbitri ed assistenti di Lega Pro potranno utilizzare gli auricolari in campo. Il Presidente Francesco Ghirelli, che ha già avuto modo di esprimere parole positive sul tema, ha diramato una nota ufficiale dal contenuto seguente:

“Sono felice perché è una giornata importante per la Serie C. Noi per “cambiare passo” dobbiamo essere la Lega dell’innovazione del rispetto delle regole, delle curiosità, del sorriso. Noi per essere forti dobbiamo fare Squadra con un grande senso di appartenenza.

Usciremo da questo percorso di “Forche Caudine” del campionato 2018-19 più temprati per costruire la Lega con una IDENTITA’, con SOSTENIBILITA’ ECONOMICA e con REGOLE.

Noi siamo la Lega del calcio dei Comuni d’Italia.

Noi siamo la Lega dei PULMINI che partendo dalla sede dei Clubs percorrono le strade dei Comuni d’Italia per raccogliere ragazzi e ragazze per formarli nel gioco del pallone e per toglierli dalle strade.

Voi arbitri, assistenti, fate parte di questa Squadra. Siate orgogliosi perché a pochi capita nella vita di essere protagonisti di una mission così piena di valori.

A te Marcello Nicchi grazie per la tenacia con cui cammini con la “schiena ritta” e grazie all’AIA per il lavoro che ci dedica permettendo di rinnovare, ad ogni partita, la nostra mission.

A te Danilo Giannoccaro, grazie per essere il condottiero di una squadra che ti affianca e che ringrazio per la crescita che ogni giorno constatiamo con gli arbitri e gli assistenti.

Ora, usando alcune parole, vorrei provare ad interloquire con voi, Assistenti ed Arbitri della Lega Pro:

GRAZIE
per il vostro lavoro che in ogni giornata “donate” per il calcio dei Comuni d’Italia. Noi insieme siamo parte di quel reticolo sotterraneo che pulsa e che contribuisce a fare un miracolo quotidiano: quest’Italia bella e “scassata” si tiene e regge, anche e soprattutto, per il lavoro che svolgiamo.

SCUSA
per la maleducazione dominante e che porta chi non ottiene risultati a scaricare la propria frustrazione, su di voi.

PROFESSIONALITA’
è quella che voi ogni giorno dovete perfezionare con l’applicazione rigorosa, affinché la vostra prestazione migliori e vi consenta di diminuire il numero degli errori.

REGOLE
è la bussola del nostro operare e che mette tutti in condizione di lavorare con certezza e con pari opportunità. Le regole sono quelle che governano il sistema e sono il contrario della deroga, dell’elusione e dell’agire di chi pensa che valgano solo per gli altri.

RESPONSABILITA’
il governare e l’agire per garantire a tutti le stesse condizioni. L’altra faccia è di chi pensa che ci sia un agire doloso: in questo caso ha solo una strada, denunciare alla Procura della Repubblica ed io lo affiancherò nell’andare, altrimenti taccia.

TECNOLOGIA
in questo fine settimana si parte con l’utilizzo degli auricolari. La tecnologia coadiuva voi, arbitri ed assistenti, consentendo il miglioramento della vostra prestazione.

FORMAZIONE
noi siamo la Lega che forma ARBITRI, ASSISTENTI, DIRIGENTI, CALCIATORI, ALLENATORI.

Siamo la palestra formativa per le Leghe di B ed A, cioè del calcio italiano.

SERVIZIO

è ciò che rendiamo al calcio italiano con la FORMAZIONE.

La formazione è affascinante per chi vi si dedica, ha un costo in termini finanziari, in errori dovuti alla fase dell’apprendimento e impone investimenti come oggi facciamo con gli auricolari.

Questo va riconosciuto alla Lega Pro.

RISPETTO

è ciò che vi è dovuto e noi lo pretenderemo, facendo rispettare le regole.

GIOCO

è quella palla che rotola sul terreno verde. È un bene prezioso che riunendo  donne e uomini, spesso diventa l’unico segno forte di identità di una Città, di una Comunità.

GENTILEZZA

parola e valore dimenticati per cedere il passo ad AGGRESSIVITA’.

La gentilezza è più forte dell’ aggressività e vince se non si molla e non si arretra. Sembra soccombere ma è come un fenomeno carsico, riemerge e vince.

ASCOLTO

abbiate la pazienza e la forza sempre di “mettervi in ascolto” contrastando la supponenza. Ascoltare, ancor meglio saper ascoltare, è la chiave per migliorare se stessi, la propria prestazione nel governare le situazioni.

SQUADRA

noi siamo, insieme, la squadra del calcio dei Comuni d’Italia:

SORRISO – CURIOSITA’ – CORAGGIO.

BUON LAVORO”.

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CASSIA (vice all. Catanzaro): “Col Catania dovremo fare la partita, grossa affluenza di pubblico ci caricherà ulteriormente”

“Siamo motivati. Vincere per affrontare il finale di stagione in maniera diversa”

Vigilia di Catanzaro-Catania. Dopo le parole di Walter Novellino, spazio in Sala Stampa a Loreno Cassia che prenderà il posto di panchina dello squalificato Gaetano Auteri. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

Speriamo bene. Bisceglie è stato un brutto capitolo giocando una delle peggiori partite di questo campionato. Poca determinazione ed aggressività, ma il principale responsabile è stato il terreno di gioco che non ci ha permesso di esprimerci com’è nostra consuetudine fare. E poi è stata una gara strana, loro non hanno mai effettuato un tiro in porta prima della gran conclusione che gli ha permesso di sbloccare il risultato. Sono convinto che se si fosse giocato su un terreno di gioco in condizioni diverse, pur non disputando un’ottima prova credo che avremmo vinto. Anche perchè il Bisceglie non mi è parsa squadra irresistibile. Ma nel calcio si verificano queste situazioni. Il campo ha influito tantissimo, ripeto. Quando capitano queste gare dobbiamo mettere qualcosa di più sul profilo prettamente agonistico cercando di ribattere colpo su colpo, cosa che un pò è venuta meno. Inoltre poche volte siamo riusciti a rimontare quest’anno. Vuol dire che dobbiamo migliorare tale aspetto“. 

Catania? Avremmo preferito arrivare a questo scontro con una prestazione diversa ed un punteggio differente a Bisceglie. La squadra si è preparata bene, i ragazzi sono molto motivati. Sanno d’incontrare una delle più forti del campionato, dovremo esprimerci al massimo delle nostre possibilità. Il match lo abbiamo preparato sapendo che il Catania giocherà con il 4-3-3 o il 3-5-2. A noi interessa innanzitutto dimenticare la vittoria dell’andata ed affermarci sul campo con la voglia di giocare e di superare gli avversari. Se non prendi la partita col piglio giusto rischi di fare brutte figure. Penso che assisteremo ad un’ottima gara. Non so se potrà rivelarsi determinante, non credo. Ma sicuramente vincere ti permetterebbe di affrontare il finale di stagione in maniera diversa. Giochiamocela sapendo che dovremo fare la partita e basta. Vincere uno scontro diretto è importantissimo, noi poche volte ci siamo riusciti quest’anno. A Trapani abbiamo subito, a Castellammare grande prova ma la vittoria non è arrivata. In casa non vogliamo sbagliare, speriamo bene. Poi assistiamo sempre ad una partita di calcio, in ogni caso dovremo essere bravi ad accettare il verdetto del campo”.

Fischnaller e Kanoute sono pienamente recuperati. Non hanno i 90′ sulle gambe, questo non ci favorisce però il fatto di riaverli disponibili è tanta roba, anche perchè nelle ultime gare siamo arrivati con gli uomini contati. Vedremo se partiranno dall’inizio. Sono giocatori che ci possono dare un grosso contributo, si fanno valere. La formazione è ancora tutta da stabilire. Giannone? Si è ripreso dallo choc subito a Castellammare, i tifosi lo hanno applaudito. Potrebbe giocare dal 1′ come tanti altri. Abbiamo a disposizione più soluzioni. Casoli tra queste? Può giocare in difesa, centrocampo, attacco. Giocatore molto duttile. E’ stato preso per darci una mano nelle situazioni d’emergenza e lo sta facendo benissimo. Bianchimano? Rispetto agli altri era un pò più brillante, poi ha riscontrato qualche problema ai piedi. Ora lo sta superando. E’ un elemento importante per noi perchè rappresenta un punto di riferimento, è un buon cecchino sul piano realizzativo e deve continuare a darci una mano. Ne abbiamo bisogno. Entusiasmo trai tifosi? Noi pensiamo soltanto ad allenarci, ma sappiamo che i tifosi si stanno mobilitando, ci sarà grossa affluenza di pubblico e questo deve rappresentare un vantaggio e caricarci ulteriormente“. 

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CATANIA: previsti pochi tifosi a Catanzaro

Non saranno più di una cinquantina i sostenitori etnei

Trasferta esclusivamente consentita ai possessori di Tessera del Tifoso e saranno presenti in poche unità nel Settore Ospiti dello stadio “Nicola Ceravolo”. Secondo informazioni raccolte da TuttoCalcioCatania.com in collaborazione con Igor Pagano, alle 15.20 solamente 41 sostenitori del Catania hanno acquistato il tagliando per la trasferta di Catanzaro. C’è tempo fino alle ore 19.00 di oggi, sabato 9 marzo, per l’acquisizione dei biglietti online ma la sensazione è che non saranno più di una cinquantina i tifosi rossazzurri al seguito.

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CATANZARO – CATANIA: si punta quota 10mila spettatori

Secondo informazioni raccolte da catanzarosport24.it, al momento sono oltre 5.500 i biglietti venduti che, sommati alla quota abbonati, porta le presenze certe per la gara di domenica tra Catanzaro e Catania allo stadio “Nicola Ceravolo” a 7.000 spettatori. Continua ad andare a gonfie vele la prevendita. L’obiettivo in casa giallorossa è di raggiungere le 10.000 unità e sembra decisamente alla portata.

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SPINESI: il Gabbiano compie 41 anni, gli auguri di TuttoCalcioCatania

Compleanno numero 41 per Gionatha Spinesi, l’indimenticato bomber rossazzurro taglia in data odierna un traguardo importante. Gli inizi presso il Gruppo Sportivo “I Passi” a Pisa, sua città natale, punto di partenza di un lungo viaggio che l’avrebbe portato dapprima all’Inter e successivamente al Castel di Sangro, la piccola squadra abruzzese protagonista del miracolo calcistico per eccellenza.

La proficua esperienza tra i cadetti spalancò al ventenne Gionatha le porte della massima serie, per di più in una grande piazza come Bari, dove ebbe modo di segnare tanto e giocare a fianco di un debuttante Antonio Cassano, astro nascente del calcio italiano. Sei stagioni con la maglia dei Galletti (in mezzo la vittoria dell’Europeo Under-21 nel 2000 con gli azzurrini di Tardelli), poi il ritorno vicino casa, ad Arezzo, alla corte di Pasquale Marino, maestro di calcio e mentore dell’attaccante negli anni successivi. Vince la classifica dei cannonieri di B nel 2004-05, poi decide di seguire il tecnico marsalese e sposare la causa dell’ambizioso Catania, dove c’è fame di grande calcio e voglia di emergere dopo anni tempestosi, anche se bisogna attendere cinque partite prima che il nuovo bomber si sblocchi (con tanto di rigore sbagliato al 90′ proprio contro l’Arezzo). Il “Gabbiano” si fa “bello di notte” per Catania-Atalanta siglando una tripletta: è la svolta definitiva. Alla fine del campionato i gol saranno 23, tutti decisivi per colorare di rossazzurro il firmamento calcistico.

Riportato il Catania in Serie A un nuovo compito attende Spinesi e compagni: mantenere con le unghie e con i denti la categoria. Nel girone d’andata la squadra va ben oltre le più rosee aspettative e veleggia addirittura in quarta posizione, in piena corsa per l’Europa. Poi arriva il 2 febbraio, il Catania si gioca le proprie chance di permanenza a porte chiuse e lontano dalla Sicilia. Il “Gabbiano” si carica la squadra sulle spalle e segna gol pesanti, a Parma, a Udine e al Milan sul neutro del “Dall’Ara”. Al triplice fischio di Catania-Chievo, il 27 maggio 2007, i rossazzurri sono salvi e festeggiano l’agognato traguardo sfilando trionfanti dentro lo stadio di Bologna.

Anni difficili attendono il bomber, tra equivoci tattici e problemi fisici, fino alla tormentata decisione di appendere le scarpette al chiodo all’età di 31 anni. Restare nel capoluogo etneo dopo l’addio al calcio come scelta di vita. Tanti gol, tante gioie, l’affetto della gente di Catania e il rapporto intenso che lega il bomber pisano alla maglia rossazzurra al di sopra di tutto.

Lo staff di TuttoCalcioCatania.com augura al mitico “Gabbiano”, spesso gradito e competente interlocutore sulle nostre pagine e ancora oggi attento osservatore delle vicende rossazzurre, i migliori auguri di buon compleanno!

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NOVELLINO: “Catanzaro forte, anche noi. Serve compattezza e ritrovarsi mentalmente. Sarno out, Pisseri merita fiducia. Prossime gare determinanti, riportiamo tifosi allo stadio”

“Le prossime tre gare saranno determinanti…”

Vigilia di Catanzaro-Catania. Parla mister Walter Novellino, fiducioso che la sua squadra possa ottenere un risultato importante domenica allo stadio “Nicola Ceravolo”. Queste le parole di Novellino evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Catanzaro ben organizzato, allenato da un tecnico molto bravo, che fa la differenza in questa categoria e lo dimostra. Abbiamo preparato bene la partita. Ripartiamo dalla buona prestazione di domenica scorsa sapendo di potere migliorare in tanti aspetti. Catanzaro forte ma lo siamo anche noi. Il collega sa mettere bene in campo la squadra, preferisco non soffermarmi oltre sull’avversario. Ho molta stima e rispetto ma devo concentrarmi su come giocare io. L’importante è la consapevolezza della mia squadra che, al di là delle difficoltà e del modulo scelto, combinando compattezza e qualità ritrovandosi mentalmente può fare benissimo. Il mio compito è quello di trasmettere ai giocatori un modo diverso di pensare. In settimana abbiamo lavorato su tante cose e sono convinto che faremo bene domenica”.

“Gente come Curiale e Lodi sono giocatori che tutti vorrebbero avere. Devo dargli le giuste motivazioni. Sanno benissimo quanto sia esigente Catania. Di Piazza? Deve essere un pò più attento. Le qualità non gli mancano, Marotta idem. Giusto che si esprimano attraverso giocate prestabilite dandogli certezze in campo. Manneh? Buon giocatore. In determinati momenti è in grado di spaccare la partita. Deve migliorare tantissimo tatticamente e nei movimenti, ad esempio non deve andare sempre in profondità. Sono sicuro che con il lavoro può imparare ancora molto. Bardini? E’ arrivato da poco, non è ancora a posto fisicamente. Si tratta di un buon portiere. Pisseri comunque merita fiducia. I social li leggo anch’io. La critica deve essere una cosa positiva, devi trarne dei vantaggi, capire e leggerla. Leggendo le critiche ti fai anche un’esame di coscienza per dare il meglio. Io sono convinto che il ragazzo possa far bene”. 

Sarno lavora a parte, per il resto credo stiano tutti bene al di là degli squalificati Carriero e Curiale. Ragioniamo di partita in partita. Dobbiamo fare tornare i nostri tifosi allo stadio con prestazioni all’altezza. Le prossime tre gare saranno determinanti nell’ottica di un certo pensiero da sviluppare. Non serve caricarle ulteriormente. L’allenatore deve dare le giuste motivazioni, io alleno seri professionisti. Sto cercando di compattare un pò la squadra ripartendo dalla positiva prestazione col Potenza. Nel primo tempo ho chiesto ad Angiulli di fare l’esterno – anche se non è il suo ruolo, essendo mezzala – proprio per ricercare compattezza e mantenere la squadra più corta, stretta. Questo Catania ha ampi margini di miglioramento”. 

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GUERINI: “Catania, a Catanzaro duelli su ogni pallone. Squadra ha grandi responsabilità. Novellino guida esperta, deve recuperare molti giocatori”

“Problema attacco da risolvere in fretta, altrimenti diventa lacuna pericolosa”

Ex di Catania e Catanzaro, l’allenatore Vincenzo Guerini parla del match in programma domenica pomeriggio tra le due squadre allo stadio “Nicola Ceravolo” a La Gazzetta dello Sport:

“Vivrò il confronto da spettatore emotivamente coinvolto. Ho vissuto e lavorato in due città appassionate. Ho lasciato ricordi spero positivi e sentimenti legati a rapporti meravigliosi con calciatori e pubblico. Novellino? La squadra, da quello che vedo da esterno, ha bisogno di una guida esperta, rassicurante. Il Catania ha grandi responsabilità, deve vincere dopo quattro anni di tentativi in C. Sul piano della mentalità Novellino deve recuperare molti giocatori e ridare fiducia a chi l’ha persa“.

“Attacco rossazzurro in difficoltà? Se le punte, e il Catania ne ha di valore, sbagliano spesso vuol dire che devono recuperare il morale. Capita più volte, dunque il nodo è quello. E bisogna risolverlo in fretta, altrimenti diventa una lacuna pericolosa. Si gioca una partita ad alta tensione agonistica, tra due piazze storiche, che hanno voglia di Serie B. Servirà tattica e compattezza. Su ogni pallone prevedo duelli accesi. Lotta promozione? La Juve Stabia vola. Ma per me si parla troppo poco del Trapani che, pure, è sempre li a inseguire e non molla. I granata hanno grandi potenzialità e una serenità diversa rispetto alle altre inseguitrici. Italiano sta lavorando con equilibrio. Attenzione, i granata vogliono restare secondi e potrebbero riuscirci”.

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ESCLUSIVA – Miceli: “Con Novellino ho vinto quattro campionati, ero un figlioccio per lui. Piazze come Catania lo esaltano. Vincere a Catanzaro si può”

La storia del Catania passa anche da quei giocatori che per pochi mesi hanno vissuto l’esperienza rossazzurra. Quando Salvatore Miceli lasciò la Sicilia, lo fece in lacrime. Ancora oggi l’ex centrocampista segue, anche se a distanza, le vicende del Catania. Con mister Novellino al timone ha un motivo in più per seguire l’Elefante. Di questo ed altro Miceli ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com:

Salvatore, è davvero complicato venire fuori dalla C anche se ti chiami Catania…
“Catania è una grande città, il pubblico segue con amore la squadra. E’ una piazza che non merita l’attuale categoria. Anche la cadetteria starebbe già di per sè stretta. Catania la capisci subito quando arrivi. Pretende tanto, ti dà ma soprattutto gli devi dare. Ci mancherebbe se non fosse così. La C però è difficile, dura, lunga. Se non ti immedesimi in questo campionato è un casino. Non basta la tecnica per imporsi”.

Cosa mi dici di Walter Novellino, tu che lo conosci bene?
“Novellino non si discute. Ho vinto con lui quattro campionati a Venezia, Napoli, Piacenza e Genova sponda Sampdoria. Assicuro al 100% che è un tecnico validissimo. Lui la C l’ha fatta tanti anni fa, però è uno che conosce il calcio a 360 gradi. Piazze importanti e difficili come Catania lo esaltano. Vincere sempre non è facile, ma lui ne ha vinti di campionati. L’esperienza non gli manca, ha giocato anche l’Uefa con la Sampdoria. Non è l’ultimo arrivato. Io sono un suo grande estimatore, ero un figlioccio per lui. Mi volle fortemente. A volte pensavo ‘ma cosa sono per lui, un talismano o un giocatore?!’. Secondo me è l’uomo giusto per il Catania. Quando subentri a campionato in corso non è semplice, ma sa quel che deve fare”.

Adesso arriva il rush finale. Quali sono le armi principali da utilizzare?
“Serve uno sprint determinante. Lo sprint te lo danno i risultati. Lo scorso anno il Cosenza arrivò ai Play Off tutt’altro che da favorito per la vittoria finale. Attraverso una condizione psico-fisica migliore delle altre, però, le ha asfaltate tutte. Nei finali di campionato è proprio questa condizione che fa la differenza”.

Torniamo a Novellino, hai qualche aneddoto da raccontare?
“Te ne potrei svelare un milione. La sua dote maggiore è la caparbietà. Non si arrende mai. Pretende il 110% dal primo giorno di allenamenti alla gara. E’ meticoloso, a volte può sembrare anche burbero ma è uno vero, verace, ci mette il cuore. Se trova una gruppo di uomini prima che di calciatori ne verrà fuori alla grande. Con Novellino la squadra potrebbe avere quello slancio emotivo necessario. Lui sbraita dal primo all’ultimo secondo anche di un semplice allenamento. E’ fatto così. Ogni tanto ci siamo anche sentiti, nutro una grande stima e mi auguro possa rimettersi in gioco perchè ama il proprio mestiere, ti dice le cose in faccia. Mi farebbe tanto piacere se Novellino conquistasse la B ai piedi dell’Etna e proseguisse l’avventura lì”. 

Quanto sarà dura per il Catania imporsi a Catanzaro?
“La squadra giallorossa è guidata da un ottimo allenatore. La rosa è stata allestita per vincere il campionato, la società è solida come il Catania. Parliamo di un’altra piazza importante con un pubblico caldo ed appassionato. Il ‘Ceravolo’ è un campo difficile da espugnare ma nel calcio tutto è possibile, basti pensare a cosa sia accaduto in Champions League con Manchester United e Ajax. Questo match potrebbe avviare il giusto slancio per una rincorsa vincente. Ora il Catanzaro, poi la Juve Stabia saranno partite davvero determinanti per il Catania. Mi auguro che Novellino riesca a trasmettere quegli stimoli in più”.

Ricordi un Catanzaro-Catania del 2004?
“Sì. Vinse il Catania 3-2. Mi auguro che i rossazzurri possano ripetersi. Con Novellino in panchina ho un motivo in più per seguire il Catania. Ovviamente al primo posto c’è il Cosenza ma io tifo anche per il Catania e non potrei sostenere il Catanzaro nonostante abbia giocato lì. Dico ‘Forza Catania’ perchè, inoltre, sono un ex rimasto legato alla piazza che vanta una tifoseria straordinaria”.

Clima di contestazione a Catania, le Curve hanno disertato lo stadio contro il Potenza e minacciano di farlo ancora. Che idea ti sei fatto?
“Non conosco esattamente come sono andate le cose. Certamente Lo Monaco non può dimenticare i tifosi del Catania ai tempi della A o quando vinsero il campionato di B. Se il tifoso fischia, lo fa perchè è una conseguenza di quel che vede. Personalmente ho sempre accettato fischi ed applausi in carriera. Posso capire in questo momento l’importanza di stare vicini alla squadra, però se questa delude le attese è giusto prendersi i fischi. Adesso conta che il Catania faccia il proprio dovere, il pubblico lo merita. Se i tifosi hanno disertato contro il Potenza avranno avuto i loro motivi, ma ripeto non posso giudicare più di tanto perchè non seguo da vicino. Servono più risultati possibili da qui alla fine del campionato, a partire da Catanzaro”. 

Si ringrazia Salvatore Miceli per la gentile concessione dell’intervista.

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FAI LA FORMAZIONE: Catanzaro – Catania, sostituisciti a Novellino

Consueto appuntamento con la formazione del Catania da schierare idealmente in campo. Domenica pomeriggio allo stadio “Nicola Ceravolo”, i rossazzurri se la vedranno con il Catanzaro guidato da Gaetano Auteri. Sostituendoti alle scelte di Walter Novellino, quale undici titolare opporresti alla squadra giallorossa? Esprimi le tue preferenze attraverso il sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com:

SONDAGGIO CHIUSO – clicca qui per conoscere l’esito

LOMBARDI (Il Foglio): “Novellino per risvegliare Catania. Il calcio ritrova un grande organizzatore di squadre. Quando ruppe con Gaucci e…”

Articolo molto interessante a firma di Domenico Lombardi per Il Foglio, focalizzato sulla figura di Walter Novellino, neo allenatore del Catania. Ne riportiamo un estratto (qui il contenuto integrale del pezzo):

“La serie C non incrociava Walter Alfredo Novellino da oltre vent’anni. Da quando, nel 1995, aveva lasciato Gualdo, dove aveva costruito un piccolo miracolo di provincia: prima la promozione in C1 e, la stagione successiva, lo spareggio per andare in B perso ai rigori contro l’Avellino. Ci è voluto un Catania in crisi, che ha chiamato il tecnico dopo aver cacciato Andrea Sottil”.

Lui è uno che vive di calcio e per il calcio, anche adesso che è vicino ai 66 anni. Un calcio che ha conosciuto da bambino, cresciuto a San Paolo, con papà e mamma là emigrati. San Paolo uguale Brasile uguale fantasia e tecnica. Quella che Novellino porta con sé all’approdo in Italia. Un limite, quando passa dalle parti del Torino, dove esordisce in serie A e dove viene considerato un giocoliere. Una virtù quando, a Perugia, incrocia Ilario Castagner, capace di costruire un gruppo in grado di sfiorare lo scudetto nel 1979, secondo dietro al Milan. Novellino non c’è già più, ha portato dribbling e testardaggine proprio nella squadra rossonera, quella della stella. Gioca sulla fascia, quasi da regista aggiunto come si usava a quei tempi: basti pensare a grandi interpreti del ruolo come Bruno Conti, Claudio Sala e Franco Causio, che lo chiudono in Nazionale in fasi diverse. Classe e carattere. Lo chiamano Monzon, in onore del pugile argentino, uno dei caratteri più sanguigni visti sul ring. Il soprannome glielo aveva affibbiato Giorgio Ferrini, uno che – in quanto a personalità – certo non scherzava al Torino.

“Novellino, per l’appunto, che in panchina non ha perso la spigolosità del carattere: troppo diretto per reggere con certi presidenti, come Luciano Gaucci. Prima esperienza in panchina e primo esonero, spettacolare. Ultima di campionato, il Perugia vince a Casarano e va allo spareggio 1993 per la B contro l’Acireale. Gaucci ha già rotto con il tecnico e scelto l’eterno Castagner per la stagione successiva. Novellino diventa una furia quando scopre che sull’aereo che riporta la squadra a casa c’è anche chi lo sostituirà. Morale: licenziamento immediato e la finale promozione la vince Castagner. Novellino ha modo di rifarsi in una carriera lunghissima. Catania lo accoglie determinato come non mai: “Non ho impiegato neanche un minuto a dire sì”. Il calcio ritrova un grande organizzatore di squadre, a volte anche del tempo libero dei suoi giocatori. Un sergente di ferro vecchia maniera, dedito 24 ore su 24 al pallone (“Dopo una partita o un allenamento devo lavorare, capire dove ho sbagliato”). Uno che serviva per risvegliare Catania”.

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