LEGA PRO: prossimo turno dedicato alla memoria di Astori

Nota ufficiale Presidente Francesco Ghirelli

La Lega Pro e i suoi club ricordano il capitano. Il prossimo turno del campionato Serie C, infatti, sarà dedicato da squadre e tifosi alla memoria di Davide Astori.

“Il nostro calcio riesce ad unire le generazioni – spiega Francesco Ghirelli,  Presidente Lega Pro – e come si è  fermato il giorno della perdita di Davide, un campione nella vita e in campo, lo vuole ricordare nel prossimo turno di campionato,  che coincide con il primo anniversario dalla sua scomparsa. Davide, che è sempre sceso in campo con orgoglio e passione ed ha militato anche in ex squadre di Serie C,  è un esempio di Fair Play e rappresenta tutto il calcio”.

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LO MONACO: “Ecco perchè esonerato Sottil e scelto Novellino. Tifosi? Mi riferivo agli ultras. Attaccano me? Le mie spalle sono forti. Berardi portiere di qualità”

L’A.D. rossazzurro in conferenza stampa

Presentazione del neo allenatore Walter Alfredo Novellino a Torre del Grifo Village. E’ intervenuto anche l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco facendo alcune precisazioni sulla sua precedente conferenza stampa e motivando la scelta di cambiare la guida tecnica. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Tutti si erano affrettati a dire che l’allenatore fosse tizio, salvo poi venire sbugiardati trovando giustificazioni. Quando c’è il cambio di un allenatore innanzitutto è una sconfitta della società. Non è mai bello cambiare un tecnico. Noi abbiamo avuto un’esigenza in un momento storico particolare ritenendo opportuno farlo. Quando si decide su un tecnico, si valuta più di una situazione. Tantissimi allenatori si sono proposti. Ho sentito giovani allenatori che mi sono sembrati senza mordente ed entusiasmo. La cosa che mi ha fatto particolarmente piacere per quanto attiene la scelta finale è che, nonostante l’esperienza ed il vissuto, è come se avessi trovato in Novellino un ‘quarantenne’ con entusiasmo e voglia di fare. Nell’arco di 24 ore abbiamo organizzato tutto e lui è diventato il nostro allenatore. Pensiamo di avere scelto un allenatore motivato, con voglia, che conosce l’ambiente, la piazza, tra l’altro non ricordavo che avesse un passato da calciatore catanese e questo mi ha fatto ulteriormente piacere. Io tutto ciò che rappresenta Catania e la maglia rossazzurra, al di là di quello che può sostenere qualcuno, lo sento profondamente dentro. Sono contento di questa operazione, mi auguro che possa dare una scossa e soprattutto prendere il meglio da un organico che io non mi stancherò mai di dire, come confermato da tutti, era di gran lunga il migliore del campionato. Il campo in questo momento ci ha detto delle cose un pò diverse, noi proprio perchè non lasceremo niente d’intentato vogliamo provare a consentire a questa rosa di esprimersi al massimo delle potenzialità“.

“A Viterbo prestazione senza nerbo. Abbiamo fatto due tiri in porta, per il resto scena muta anche dal punto di vista fisico. Sembrava quasi che la squadra fosse attrice. Non è giusto che paghi sempre l’allenatore, ma ho riscontrato un problema di stimoli e pressione evidente che sentono questi ragazzi. Non mi riferisco alla pressione della piazza, io parlo di pressione del risultato. Questa squadra all’inizio si considerava in B, ha messo sotto alcune grandi squadre di categoria superiore. Improvvisamente si è ritrovata a fare un campionato di Serie C con la Juve Stabia già a 15 punti. Poi scivoli, sei là ma pensi di non farcela e subentra la pressione del risultato a tutti i costi. Questo, evidentemente, ci ha in qualche modo tarpato le ali. E’ come un tunnel. Vai dentro e pensi di uscirne, invece poi il buio diventa sempre più profondo e la Juve Stabia cammina con un ritmo pazzesco con tutte le coincidenze del caso. L’imponderabile nel calcio fa la differenza, un ciuffo d’erba ti può fare perdere un campionato. Il calcio è un’azienda anomala sotto tutti i punti di vista. Al di là della consistenza della squadra, di livello per questa categoria, c’è da dire che alla Juve Stabia va tutto di lusso. Penso a gare vinte o pareggiate nel finale, questo dimostra carattere ma sono anche circostanze che hanno aiutato l’andazzo gialloblu. Faccio un esempio: domenica loro vanno a Caserta e Vacca, giocatore più rappresentativo della Casertana, sarà squalificato. Questi sono episodi. Il Catania va a Bisceglie contro una squadra che non supera la metà campo, noi ci facciamo il gol praticamente da soli e perdiamo. Gli episodi non ci hanno detto bene finora. Auspichiamo un’inversione di tendenza, alla fine tireremo le somme“.

Io sono tifoso dei miei tifosi. Innanzitutto sono un tifoso del Catania, io penso di essere un ultras del Catania per quello che questa parola dovrebbe significare. Io mi sono riferito direttamente a chi si definisce ultras. Si parla di amore per la maglia e sullo 0-0 fischiano il proprio giocatore che sta battendo un rigore affinchè lo possa sbagliare. Noi l’anno scorso a Salò abbiamo avuto quasi mille persone al seguito, uno spettacolo. Si vedeva che avessero la squadra dentro. Domenica dopo la partita all’aeroporto di Roma sono venuti due ragazzi catanesi che vivono a Pesaro. Volevano parlare ed erano in lacrime, quelli sono tifosi. Chi scrive certe lettere, chi prega affinchè il Catania sbagli il rigore, non mi venga a raccontare chiacchiere. In quella lettera-poesia sono state omesse tante altre cose. Tipo che noi siamo anche quelli del 2 febbraio o quelli di Lamezia. Poi se vogliono sapere io chi sono, glielo potrei dire tranquillamente potendo citare milioni di cose. Parlano i fatti. Parlano gli 8 anni di Serie A, la costruzione di un Centro sportivo all’avanguardia ed il più bello d’Europa, parlano le tante famiglie che lavorano a Torre del Grifo. Parlano mille cose. Ma io polemiche non ne voglio fare, semplicemente metto i puntini sulle ‘i’. La maglia, quando si ama, è un concetto bellissimo. Catania è una delle poche piazze in cui la gente sente dentro la maglia. Noi ogni domenica paghiamo 1.500 euro perchè devono fare il coro ‘Speziale libero’, alla fine il danno lo subiamo sempre noi. Tutti questi usano il Catania per essere protagonisti. Chi ama la maglia? Chi fa le scritte infamanti, chi contesta, oppure chi dice che alla fine ‘vi romperemo il culo’?. Signori miei, non è così. Voi giornalisti gli date spazio, altrimenti venite contestati ed avete paura. Io non ho niente contro di loro, ma il Catania si ama in un altro modo. Perchè poi se io analizzo tutte le altre considerazioni che alcuni pseudo-giornalisti hanno fatto, dimenticano facilmente che 2 anni e mezzo fa il Catania era fallito. Ora stiamo lavorando per restituire al Catania quel che aveva perso. Ci sono 155 società fallite negli ultimi 15 anni tra cui Fiorentina, Napoli, Salernitana, Spal, Vicenza. Il Catania 1946 no. E mi dicono lei chi è. Vadano a vedere le fideiussioni bancarie, sono a nome del sottoscritto”.

Io avevo chiesto di contestare me ma di tifare per la squadra. Ripeto, c’è il gusto sadico di volere distruggere, come se fosse un bene che le cose vadano male e mangiare merda. Questo club sta cercando in tutti i modi di risollevare il Catania. Qualcuno ha speculato anche, io ho sempre detto che lascerò il Catania solo quando tornerà in A senza prevedere in quanto tempo. I campionati si vincono per quello che si fa. Oggi abbiamo una società solida, stiamo provando a salire in B e non è facile. I campionati si vincono se le cinque componenti remano nella stessa direzione, questo non succede. Volete attaccare Lo Monaco ma le spalle mie sono forti, ne ho viste tante. I tifosi devono fare i tifosi, contestino a fine partita se le cose non sono andate bene. Criticare va bene ma così no. Il Catanzaro va in trasferta con 600 tifosi al seguito, la Reggina idem, noi non possiamo avere una trasferta coi nostri tifosi. Mai nel numero giusto perchè la Nord non si tessera per ideologia, dall’altra parte ogni volta che ci muoviamo fanno casini. Questa è dignità? Stiano zitti. E che facciano i tifosi, contestano ma facciano i tifosi. Amino veramente la maglia come dicono. Ho letto poesie di tutti i tipi. Ora c’è la moda dei social, quattro ‘scassapagghiara’ che scrivono di tutto e di più. Da denuncia. Ragazzini che parlano del Catania, uno in trasmissione parlava di giocare in 12. Che professionalità è? Ridicolo. In tutto questo noi ci stringiamo, andiamo avanti. L’obiettivo nostro è quello di arrivare a certi livelli“.

L’acquisto di Bardini? Già da diverso tempo stavamo cercando un altro portiere che rientrasse nella lista under. E’ un ragazzo di buone qualità. Il terzo finora lo ha fatto un ragazzo della Berretti. Noi diamo importanza notevole al settore giovanile ed era giusto che il nostro terzo attuale rientrasse nei ranghi della Berretti dedicandosi alla fase clou della stagione. Le parole di Sottil su Pisseri? Non è mai bello attaccare un giocatore. Mi dispiace. Lui è stato qua, fa l’allenatore. Quando le cose vanno in un certo modo, c’è questo malcostume che paga il tecnico. Capisco anche che lui possa avere del rammarico che è il nostro stesso rammarico, poichè il club ha perso in primis. Voglio pensare che sia stata solo una frase buttata lì in un momento di sconforto, non è mai bello attaccare qualcuno per delle cose che poi alla fine possono essere confutabili. Fosse per me non cambierei mai l’allenatore. Vuol dire che siamo state teste di cacchio all’inizio a sceglierlo. Quando con il tecnico le cose non vanno per il verso giusto è la morte nel cuore. La prova di domenica è stata troppo brutta. Ne abbiamo fatte altre in passato, vedi il 5-0 di Monopoli ma lì c’era da salvare la prima mezz’ora. A Viterbo abbiamo fatto peggio, non siamo mai pervenuti. E non c’erano le condizioni per dichiararci non pervenuti. In casa avevamo fatto 8 vittorie consecutive, a Trapani onestamente meritavamo qualcosa di più. Si presentavano tutte le condizioni che lasciavano presagire una prestazione diversa. Se la squadra risponde in quella maniera è inevitabile porsi delle domande. Non si poteva perdere tutto quanto di buono fatto in precedenza”.

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NOVELLINO: “Catania, sono pronto per aiutarti. Lavorerò prima di tutto sulla testa. Montagna da scalare operando dalla mattina alla sera”

Il tecnico si presenta a stampa e tifosi etnei

Prime parole da allenatore del Catania per Walter Alfredo Novellino a Torre del Grifo. Il neo tecnico rossazzurro inizia con grande entusiasmo la nuova avventura. Ecco le sue parole evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

L’altra sera mi ha chiamato il direttore, io non ho avuto alcun dubbio. Quando ho sentito Catania ho accettato subito. Parliamo di una città che merita ben altra considerazione nel calcio italiano. Non ho perso neanche un minuto a dire sì perchè credo fortemente in questa squadra. E’ in difficoltà, adesso sta a me aiutarla. Abbiamo dei giocatori veramente bravi ma bisogna tirare fuori il meglio da tutti nelle prossime gare, sono convinto che possiamo fare qualcosa di buono”.

“E’ vero che le mie vittorie sono nate storicamente attraverso il 4-4-2, ma adesso l’utilizzo del sistema di gioco conta relativamente. Mi preme soprattutto lavorare sulla testa dei giocatori. Ci sono degli elementi importanti in questa rosa, loro mi possono aiutare nella scelta del modulo. Dobbiamo vedere alcune situazioni di gioco. Questa è una squadra costruita bene. Torre del Grifo è una struttura straordinaria, da Serie A. Vorrei che i ragazzi capissero che la C è un altro campionato, bisogna essere applicati dalla mattina alla sera evitando cali di tensione. Si sa che chi gioca contro il Catania è consapevole di affrontare grandi giocatori e dà il massimo, quindi bisogna lavorare molto sul piano mentale”.

“Su per giù conosco quasi tutti i componenti della rosa. Il Catania partecipa ad un campionato abbastanza anomalo per via delle note vicende estive. Io credo che la possibilità di fare bene ci sia. Fanno parte di questo gruppo giocatori di spessore ed esperienza come Lodi, Biagianti, Marotta, Curiale che a me piace molto, anche gli esterni sono di valore. Credo che bisogna dargli fiducia e creare i presupposti per far sì che ogni gara rappresenti il passaggio di turno di Coppa, cercando d’incamerare più punti possibili da qui alla fine. Secondo me il Catania necessita di maggiore autostima. Gli argomenti tattici erano ben preparati anche prima, ovviamente c’è un’esperienza diversa nel mio caso ma direi soprattutto che i ragazzi vanno aiutati mentalmente in questo momento”.

“Chi indossa questa maglia sa benissimo che deve vincere. Le difficoltà ovviamente ci sono, le avversarie si chiudono ed è normale. Ognuno di noi deve preparare la sua partita, sapendo di trovarsi in una piazza straordinaria in cui bisogna vincere. Manco da parecchio tempo dal torneo di C. Ho visto qualche partita. E’ importante attaccare con amor proprio, passione. Il Catania ha una rosa costruita per la B ma si trova in C con delle difficoltà. Il precedente allenatore ha subito le difficoltà di tante partite da recuperare. Serve la giusta cattiveria agonistica”.

“Difficoltà delle punte in fase realizzativa? Questi giocatori hanno sempre fatto gol in passato, dobbiamo fare in modo di rigenerarli. Ci deve essere la convinzione di poter lottare per qualcosa d’importante. C’è un traguardo da raggiungere, i calciatori sono abbattuti adesso ma devono mettersi in testa che si può e deve scalare la montagna. Non si scala a tutta velocità, ma bisogna scalarla“.

“Negli anni ’80 sono stato giocatore del Catania. Questa è una piazza da A. Sono stato benissimo, abitavo nella bella Acitrezza. Oggi trovo una grande società che vuole fare bene e raggiungere importanti traguardi, spero di aiutarla in questo senso. Giusto quando sei a casa stare con le famiglie, ma il lavoro è lavoro e bisogna ottenere i risultati. Io devo fare produrre l’azienda, quindi il mio compito principale è quello di mettere il giocatore a proprio agio, nelle condizioni che lui preferisce. Sta a me dare le motivazioni giuste. In Inghilterra corrono sempre, hanno questa mentalità diversa dalla nostra. Spero di trasmetterla al Catania, se a posto atleticamente e strutturalmente una squadra di qualità rende per il 40-50% in più”.

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RAFFAELE (all. Potenza): “Trapani e Catania? Non siamo inferiori a nessuno, ce la giochiamo con tutti”

Il tecnico dei lucani verso le trasferte sicule

Nel corso della trasmissione Il Calcio del Lunedì in onda su Carina Tv, è intervenuto il tecnico del Potenza Giuseppe Raffaele in vista del doppio turno esterno con Trapani (Coppa Italia) e Catania (campionato):

“Siamo stati autori di un buon percorso. Con me in panchina questa squadra è diventata la quinta forza del campionato. Con grande carica agonistica e la giusta spensieratezza ci andremo a giocare un’impresa. Battere il Trapani ci farebbe entrare nella storia di questo club. La situazione che troveremo a Catania non ci scoraggia, abbiamo già dimostrato di potercela giocare contro tutti e di toglierci le nostre soddisfazioni. Non siamo inferiori a nessuno, vogliamo fortissimamente centrare i playoff considerando anche il trittico di partite che ci attende al ‘Viviani’ dopo questa doppia trasferta compreso il recupero contro la Sicula. Una volta acquisita la certezza di entrare in questa griglia, andremo a inseguire la miglior posizione possibile. Pretenderò massimo impegno e serietà per questa maglia fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata”.

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BARDINI: “Catania grande club, orgoglioso e carico”

Il portiere riparte con entusiasmo

“Orgoglioso di far parte di questa grande società e carico per questa nuova avventura!
FORZA CATANIA”. Così, su Instagram, il portiere ingaggiato recentemente dal Catania Lorenzo Bardini che concorrerà con Matteo Pisseri per il posto da titolare. Un Bardini particolarmente motivato e smanioso di cominciare l’esperienza alle pendici dell’Etna.

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VERSO CATANIA – POTENZA: la sconfitta dell’andata grida vendetta, fu la prima in campionato

Elefante ko per 3-1

3 novembre 2018. Il Potenza riceva la visita del Catania che incappa nella prima sconfitta in campionato. Precedentemente i rossazzurri avevano disputato sei partite in rapida successione, arrivando all’appuntamento con il fiato corto dopo l’estate calda dei mancati ripescaggi. Ne è venuta fuori una prestazione negativa creando poco e concedendo più di qualcosa agli avversari, andati in gol con il solito França e Strambelli nei primi 26′.

Il Catania risponde con la botta potente e precisa di capitan Biagianti che si va ad insaccare all’incrocio. Ti aspetti, a questo punto, una reazione convinta e veemente degli etnei. Reazione che tarda ad arrivare e, anzi, l’Elefante subisce la terza rete nel corso della ripresa. Autore del gol, di testa, il piccoletto Guaita lasciato colpevolmente solo sugli sviluppi di un angolo. Un ko che cominciò a minare le certezze del Catania, andato avanti con un rendimento altalenante soprattutto fuori casa.

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SOTTIL (Sondaggio): giusto optare per l’esonero?

La notizia ufficiale dell’esonero era nell’aria. Dopo una delle più brutte prestazioni stagionali, forse la peggiore, il Catania ha assunto la decisione di sollevare dall’incarico il tecnico Andrea Sottil. Quando mancano sempre meno partite alla conclusione del campionato, chiediamo ai tifosi se è stata opportuna la scelta societaria. Esprimi la tua preferenza attraverso il sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com:

SONDAGGIO CHIUSO – clicca qui per conoscere l’esito

CATANIA: a Novellino il compito di risvegliare le punte

La squadra deve ritrovare il gol con regolarità

“A me piace giocare senza dare punti di riferimento, facendo movimento e creando gli spazi davanti”. Questo, negli ultimi anni, ripete spesso l’allenatore Walter Alfredo Novellino. Il tecnico irpino ha frequentemente variato sistema di gioco in carriera, scegliendo la soluzione migliore in base alle caratteristiche delle proprie squadre. Mai come nel caso del Catania bisogna trovare il vestito giusto.

Novellino considera prioritaria la fase difensiva ma anche il modo in cui i centrocampisti in particolare innescano le punte. Là davanti il potenziale non manca di certo ai rossazzurri, ma spetterà all’ex allenatore della Sampdoria individuare i meccanismi giusti affinchè la squadra trovi la via della rete con una certa regolarità. Vista la difficoltà degli attaccanti del Catania a metterla dentro, sarà di fondamentale importanza ovviare al problema in questo rush finale.

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GAUTIERI: saltato il passaggio al Catania, incontra Di Francesco ed il suo “maestro” Zeman

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Pranzo nella Capitale tra vecchi amici

Si avvicina il derby della Capitale Lazio-Roma ed è stata l’occasione per vecchi amici di rincontrarsi. Carmine Gautieri, dopo il mancato accordo per l’ingaggio con il Catania, è andato a trovare mister Eusebio Di Francesco, ex compagno di squadra, ed il boemo Zdenek Zeman, suo allenatore ai tempi della Roma da cui ha imparato tanto sotto il profilo tattico. Gauteri ha pranzato con loro in un noto ristorante romano parlando del derby di sabato prossimo ed in attesa che trovi, al più presto, nuova sistemazione in panchina.

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CATANIA – POTENZA: cosa dice la storia in campionato, mai dire pareggio e quasi sempre semaforo verde per gli etnei

Solo una volta sconfitto l’Elefante in casa, nel 1994 ultimo precedente

Domenica pomeriggio sarà il decimo appuntamento della storia, in gare di campionato (Serie C, C1, B e CND), per le squadre di Catania e Potenza alle pendici dell’Etna. Il bilancio dei precedenti è quasi integralmente favorevole ai rossazzurri che hanno vinto otto volte. Una sola sconfitta etnea risalente al 1966: allora le due squadre militavano nel torneo cadetto ed al Catania non bastò la rete di Pereni. Lucani corsari con la doppietta di Carrera. Il primo confronto assoluto in Sicilia fa riferimento alla stagione 1937-38. Pinto (doppietta), Ravizzoli e Bellini travolsero i potentini, andati a segno solamente con Frattini.

L’anno successivo, invece, combattuto 3-2: botta e risposta fulmineo Pinto-Vittor, poi 2-1 catanese firmato Bellini al 5′. Tedeschini ancora in gol per il Catania al quarto d’ora del primo tempo, Cavalieri nel finale mise paura all’Elefante che, comunque, riuscì a difendere il prezioso vantaggio. Pirotecnico 4-3 nel 1941: tutto facile per il Catania nei primi 42 minuti con le reti di Peternell, Signorelli e Servello (doppietta). Nel corso della ripresa Piva, Schillani e Summa accorciarono le distanze. Un anno dopo pesantissimo 7-0 etneo caratterizzato dalle doppiette di Koenig, Matteoni, Marcoccio e l’unica marcatura di Nebbia su rigore.

Nel ’48, torna Catania-Potenza in C: alla prima giornata di campionato si rivelarono sufficienti le reti di Gaggiotti e Porcelli per il 2-0 catanese. In Serie B, invece, nel ’67-68 il Catania riscattò l’ultima ed unica sconfitta interna con il Potenza imponendosi per 4-1: partita praticamente a senso unico. Unere, Girol (doppietta) e Pasqualini entrarono nel tabellino dei marcatori per il Catania. Pagani rese meno amara la sconfitta ai lucani trasformando un calcio di rigore nel finale. Nel 1992 il Catania di Bianchetti passa in svantaggio al 8′ con Brescini ma è capace di ribaltare il risultato nel secondo tempo in virtù delle realizzazioni di Pelosi e Pittana. Due anni dopo l’ultimo Catania-Potenza con un gol rossazzurro per tempo, Mosti e Belnome.

BILANCIO PRECEDENTI IN CAMPIONATO SOTTO IL VULCANO

Vittorie Catania: 8
Pareggi: 0
Vittoria Potenza: 1
Gol Catania: 29
Gol Potenza: 10
Differenza reti: +19 (in favore Catania)

SERIE C 1937-38 Catania 4-1 Potenza
SERIE C 1938-39 Catania 3-2 Potenza
SERIE C 1940-41 Catania 4-3 Potenza
SERIE C 1941-42 Catania 7-0 Potenza
SERIE C 1948-49 Catania 2-0 Potenza 
SERIE B 1966-67 Catania 1-2 Potenza
SERIE B 1967-68 Catania 4-1 Potenza
SERIE C1 1992-93 Catania 2-1 Potenza
CND 1994-95 Catania 2-0 Potenza

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