Mister Andrea Sottil è l’unico tesserato del Catania a rilasciare dichiarazioni, al termine della partita persa per 1-0 a Bisceglie. Queste le parole di Sottil a Ultima Sport evidenziate da ‘TuttoCalcioCatania.com’:
“La classifica della Juve Stabia non ci interessa, facciamo corsa su noi stessi. Perdiamo senza che il Bisceglie abbia fatto un tiro in porta ma è anche vero che abbiamo prodotto poco. Siamo andati sotto per demerito nostro perchè il pasticcio di Pisseri c’è, abbiamo l’obbligo di fare di più. Mi dispiace per i tifosi, la gente. Abbiamo impiegato 70 minuti per creare, giocare a calcio. Mi rendo conto che non è facile segnare contro un avversario chiuso e arroccato in difesa, dovevamo fare molto di più per acciuffare il pareggio e tentare di vincere. Non è arrivato neanche il pari, una giornata assolutamente negativa. Non cerchiamo alibi, zero. Sono venuto io a parlare perchè devo mettere sempre il mio visino nelle vittorie e nelle sconfitte. C’è poco da dire, male sotto tutti i punti di vista. E’ vero che senza l’episodio di Pisseri finiva 0-0 ma noi dovevamo essere più cattivi ed incisivi trovando maggiori soluzioni. Poi loro si sono messi a distruggere il gioco, noi a costruire. Sul piano dell’impegno i ragazzi hanno dato tutto fino alla fine ma non si può perdere oggi a Bisceglie”.
“Non è facile spiegare questa sconfitta, anche se può sembrare assurdo. Per me è una grossissima sorpresa in negativo, venivamo da un grande periodo, da un’ottima prestazione con il Sassuolo. Avevamo giocatori molto freschi e pimpanti, la squadra ha corso e accorciato, quindi non è stato un problema fisico. Mi fa più arrabbiare la mancata reazione in termini di lucidità, cattiveria e determinazione negli episodi là davanti. Io veramente mi aspettavo tutt’altra partita. Siamo partiti anche bene, poi l’errore capita anche alle grandi nel calcio. I ragazzi erano convinti all’intervallo di riprendere la partita, invece non abbiamo fatto assolutamente bene. Questa è la verità. Io mi metto in discussione tutti i giorni, sono il responsabile sempre e comunque. Sono molto addolorato, questa è una delle giornate più brutte calcisticamente per me.Provo vergogna. Ripeto, venivamo da 4 partite giocate bene, con qualità e sempre in crescendo. Soprattutto a Matera e Reggio Emilia.
“Psicologicamente e fisicamente siamo arrivati bene all’appuntamento, eravamo gasati perchè ho vissuto il gruppo in questi giorni. Gli esterni offensivi sono stati in difficoltà. Le ho provate tutte tatticamente ma non è bastato. Dobbiamo riflettere tutti quanti e confrontarci. Per poi catapultarci assolutamente alla gara di mercoledì contro la Virtus Francavilla e fare una grande prestazione. Chiedo scusa ai tifosi, lo dico veramente di cuore. Mi dispiace soprattutto per la gente venuta fino a Bisceglie assistendo ad una partita molto brutta. Ora dobbiamo rialzare la testa per forza. Facciamo autocritica perchè non c’è niente di positivo oggi, ma non ci possiamo crocifiggere. Il campionato continua. Abbiamo l’obbligo di dare subito una risposta importante mercoledì”.
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Niente da fare per il Catania. Il risultato non cambia a Bisceglie, vincono clamorosamente i padroni di casa per 1-0. I rossoazzurri si riversano nella metà campo avversaria mantenendo con costanza il pallino del gioco ma sbattendo contro la muraglia nerazzurra. Catania doppiamente pericoloso al 55′. Prima con Biagianti, poi con Silvestri ma Crispino è bravissimo nell’intervento anche in questo caso. I rossoazzurri premono alla ricerca del pareggio. Al 62′ ancora un’occasione per Silvestri, ma la difesa nerazzurra riesce a cavarsela. A parte una innocua conclusione da fuori di Giacomarro, il Bisceglie non produce alcun tiro in porta. Mister Sottil prova a giocarsi le carte Calapai, Curiale, Manneh, Angiulli e Brodic ma i pugliesi si difendono a spada tratta. Crispino protagonista anche nel finale. Prima effettuando una prodigiosa respinta su Curiale, poi rischia grosso con Marotta che tenta di sorprenderlo. Gli etnei attaccano con tutti gli effettivi ma il gol non arriva. Al Bisceglie riesce il miracolo, il Catania invece perde punti pesanti.
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Catania in svantaggio nel primo tempo a Bisceglie, a sorpresa. I rossoazzurri comandano le operazioni di gioco, ma lo fanno con eccessiva lentezza e prevedibilità. Poco movimento sulle corsie esterne dove Vassallo e Barisic non pungono. Le occasioni sono quasi tutte per il Catania con Aya, Rizzo e Barisic che provano ad impensierire Crispino: il primo di testa, gli altri due con tiri da fuori area. I padroni di casa difendono compatti e ripartono in qualche rara circostanza. Al 26′ approfittano di una paperona di Pisseri che sbaglia il rinvio, Starita intercetta la sfera e insacca. Grave, gravissima disattenzione del portiere rossoazzurro. Prima dell’intervallo è Giacomarro a rendersi pericoloso con una conclusione da fuori area. Serve maggiore intraprendenza, cattiveria e fluidità nella ripresa.
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Per la terza volta stagionale Catania di scena in Puglia. Rossoazzurri alla ricerca di un solo risultato, la vittoria, che manca in questa regione dal 5 agosto. Allora la squadra di Sottil affrontò il Foggia allo stadio “Pino Zaccheria” in Coppa Italia, vincendo contro i pronostici per 3-1. Uno scatenato Mattia Rossetti, attaccante ora in forza alla Sicula Leonzio in prestito, rifilò una doppietta alla compagine cadetta. In gol anche Francesco Lodi e Gabriele Gori, quest’ultimo autore dell’unica marcatura foggiana.
Successivamente il Catania ha sfidato il Monopoli al “Veneziani”, in questo caso trattandosi di gara di campionato. Incontro sofferto per gli etnei non andati oltre il risultato di 0-0 su un campo comunque difficile da espugnare. Adesso, invece, la formazione dell’Elefante riparte da Bisceglie. Qui la conquista dei tre punti è obbligatoria per continuare l’inseguimento alla Juve Stabia capolista.
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Qualora dovesse scendere in campo, Davis Curiale lo farebbe per la terza volta in carriera contro il Bisceglie. La difesa nerazzurra è già stata perforata in due occasioni da Curiale, risalenti al 2017 e ad un’unica partita disputata al cospetto dei pugliesi. Ci riferiamo a Catania 4-1 Bisceglie, gara valida per la 12/a giornata dello scorso campionato di Lega Pro. Rossoazzurri vittoriosi senza troppi sforzi allo stadio “Angelo Massimino” con Curiale a segno al 4′ e 38′, creando non pochi grattacapi alla retroguardia ospite. Fu una delle migliori prestazioni stagionali dell’ex attaccante del Frosinone. Le altre marcature dell’incontro recarono la firma di Andrea Di Grazia, Andrea Russotto ed Ivan Jovanovic, quest’ultimo autore del gol nerazzurro.
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Fa discutere la decisione del Giudice Sportivo di ripetere la partita Cuneo-Virtus Entella per la mancata espulsione di un calciatore della squadra di casa. Si tratta di Simone Paolini che, al 90′, viene ammonito per la seconda volta ma il direttore di gara non se ne avvede e non espelle il giocatore che termina in 11 contro 11 strappando il pareggio. La ripetizione del match dopo l’ammissione dello stesso arbitro ha fatto infuriare il Cuneo, specificamente il Direttore Generale Simone Sivieri che si è così espresso sul tema:
“Prendiamo atto della decisione, ma sicuramente ci tengo a rilevare il comportamento dell’Entella, con cui non sono affatto d’accordo. È da mesi che la società ligure va avanti con ricorsi e reclami e, secondo me, per la questione che ci riguarda, sarebbe più utile pensare a vincere una gara sul campo e non attraverso ricorsi e reclami. Inoltre, non trovo giustificata la squalifica di Paolini, perché se la gara è stata azzerata così dovrebbe essere per le ammonizioni che si sono succedute in partita”.
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Tutto facile allo stadio “Gustavo Ventura”? Sarebbe un messaggio sbagliatissimo recepito dalla squadra. A Bisceglie si presenza un banco di prova importante per il Catania contro un avversario alle prese con la contestazione dei tifosi, reduce da un pesante 4-0 a Viterbo, dalle dimissioni del proprio allenatore e avente il morale basso. Ma non per questo i rossoazzurri si aspettino un Bisceglie dimesso. Attenzione ad un’eventuale prova d’orgoglio dei padroni di casa.
D’altronde nei precedenti in campionato con le formazioni di prima fascia i nerazzurri hanno, in alcuni casi, creato problemi. Per informazioni chiedere a Catanzaro e Casertana, oppure al Trapani vittorioso soltanto di misura in casa. I nerazzurri sono squadra molto fisica che non avrà la tecnica e qualità del Catania ma proverà a dare filo da torcere in una partita che assicura tante motivazioni, sapendo d’incontrare una delle big del torneo. Test di mentalità al cospetto di una classica compagine di Serie C che punterà forte sull’agonismo.
Gli uomini di Sottil non potranno concedersi il lusso di prendere sottogamba l’appuntamento, anche perchè Juve Stabia continua a volare e perdere ulteriore distacco dalla vetta sarebbe molto pesante. Il mister riproporrà il 4-2-3-1 con una nuova turnazione della rosa dopo il figurone fatto col Sassuolo in Coppa Italia ed a pochi giorni dalla successiva sfida alla Virtus Francavilla. Probabili la ricollocazione di Biagianti, Rizzo e Lodi dal 1′ con Vassallo in avanti. Ballottaggi Silvestri-Esposito, Calapai-Ciancio e Baraye-Scaglia in difesa. Fischio d’inizio alle ore 16.30, match visibile online su Eleven Sports.
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Pantaleo De Gennaro ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Da calciatore ha disputato due stagioni in casacca rossoazzurra tra il 1976 ed il 1978 mentre, nelle vesti di allenatore, ha guidato anche il Bisceglie negli anni ’90. Allo stadio “Gustavo Ventura” si affronteranno proprio Bisceglie e Catania.
Ci risentiamo a distanza di mesi dopo il finale caldo della passata stagione… “A Catania ho mezza famiglia e tanti di quegli amici, ricordi piacevoli… L’ultima volta che ci sentimmo telefonicamente parlai del finale dello scorso campionato di Serie C, dissi che se il Lecce non avesse avuto una flessione il Catania si sarebbe potuto inserire nel discorso primo posto. Poi i salentini si ripresero dopo un calo e vinsero. Successivamente c’è stato quello schifo estivo che conosciamo e non ho problemi a sottolineare che il Catania avrebbe meritato la collocazione nel campionato di B. Ci tengo a dire che la strameritava”.
Ha visto giocare il Catania, almeno recentemente? “I rossoazzurri si sono comportati abbastanza bene col Sassuolo che ha avuto difficoltà ad imporsi. Il Catania sta facendo quello che deve fare, qualche piccolo incidente di percorso in C ci sta ma non ha tradito le aspettative finora, avendo ancora un’altra partita da recuperare. Con quella struttura che ha, la valenza dei suoi dirigenti ed il blasone della piazza il Catania non può stare in C, non lo dico per attirare simpatie eh (ride, ndr)”.
Bel gioco espresso in Coppa Italia, ma in Serie C non è facile giocare bene. Non trova? “In C i campi non sono sempre all’altezza di potere dare tutto il contributo qualitativo possibile, il gap si va ad equilibrare e qualche incidente di percorso capita. L’importante è arrivare al traguardo. Non voglio essere troppo ottimista, ripeto, però seconde me il Catania ha le potenzialità per vincerlo questo campionato. L’importante è assicurare quell’agonismo e combattività, che sono fondamentali in questa categoria, poi le qualità vengono fuori. Pressing molto alto, le squadre si chiudono bene dietro, aspettano l’episodio giusto per colpire e non ti fanno giocare sapendo che sei una delle corazzate della C, d’altronde le avversarie non hanno gli stessi mezzi tecnici del Catania e non possono fare diversamente. Devi sapere soffrire, è una caratteristica di questo campionato”.
Tutto facile per il Catania a Bisceglie? “Il Bisceglie attraversa un periodo delicato ma questo non significa niente. Pur riconoscendo il periodo negativo del Bisceglie che viene da un 4-0 a Viterbo e dalle immagini che ho visto sta messo male, è una partita sempre da giocare con la dovuta attenzione. Ginestra si è dimesso ed è una situazione che non fa mai piacere. Quando si effettuano cambi alla guida tecnica c’è sempre una svolta, bisogna vedere se positiva o negativa. I tifosi biscegliesi stanno soffrendo in questo momento ma il Catania deve pensare soltanto a fare la partita. Quello è un terreno di gioco in cui peraltro si può giocare a calcio”.
Il Catania ha pagato la partenza ad handicap con tante partite da recuperare? “C’è da sottolineare anche l’aspetto psicologico di questa vicenda. E’ una bella botta da assorbire, però il Catania sta andando avanti molto bene. Qualche incidente di percorso è fisiologico. Il Catania non è la Juve, possiede una squadra ottima e di qualità e che può ambire al primo posto ma non ha 11 Top Player eh. Ottima dirigenza, organizzazione al di fuori della C ma c’è da soffrire domenica dopo domenica, in questa categoria non hai mai vita facile. Il Catania deve giocarselo questo campionato lottando fino all’ultimo. Speriamo che sia l’anno buono, lo dico da mezzo catanese e per l’amicizia che mi lega al Direttore Lo Monaco, uno dei migliori dirigenti in circolazione. Lui ha deciso di andare in C per riportare il Catania dove merita di stare, glielo auguro vivamente”.
Più possibilità per il Catania di vincere il campionato quest’anno, senza il Lecce? “Non c’è il Lecce di turno ed il coefficiente di difficoltà mi sembra un pò più basso rispetto alla passata stagione ma ci sono pur sempre Juve Stabia, Trapani e Casertana in corsa. Il Rende è una bella realtà ma non penso durerà a lungo in ottica primo posto. Non vedo comunque uno squadrone come il Lecce dello scorso anno”.
Andrea Sottil è l’allenatore giusto per questo Catania? “Sottil penso proprio che sia all’altezza. Ci ho giocato contro ai tempi del Siracusa, quando io lavoravo a Taranto. Le sue squadre giocano bene. Con calma, attraverso il lavoro e la sua professionalità potrà traghettare molto in alto il Catania. Lui peraltro è un ex rossoazzurro, avrà un motivo in più per fare bene, si è messo in evidenza dimostrando competenza e bravura”.
Sei stato due anni a Catania, se non sbaglio hai anche realizzato un gol… “Confermo. Io ho fatto un gol in Serie B con la maglia del Catania a Ferrara contro la Spal. Ho vissuto due anni meravigliosi. Intercorrono relazioni di grande amicizia ai piedi dell’Etna con Antonino Cantone, Nino Leonardi, Ventura, Carmelo Russo, Dal Poggetto… ci teniamo sempre in contatto, ci mandiamo anche gli auguri nelle grandi festività. Cito inoltre Damiano Morra, Labrocca… insomma mantengo delle solide ed affettuose amicizie perchè ci volevamo bene veramente. Avevamo un Presidente singolare, il grande Massimino, una gran brava persona. Ricordo quando eravamo in ritiro vicino Pistoia, io dovevo firmare il contratto. E mi disse ‘devi firmare eh, fra 15 minuti!’. Poi quando stava per uscire ‘al massimo, un quarto d’ora!’. Lui faceva queste battute così. Una persona genuina, un generoso. Ce ne sarebbero tanti altri aneddoti però Massimino lo ricordo come una persona splendida, veramente”.
A Catania trascorsi da calciatore, a Bisceglie da allenatore… “Ho allenato per un anno in C2 il Bisceglie. Andai lì quasi alla fine del girone d’andata. Erano quasi ultimi in classifica, poi con il merito di tutti agganciammo i Play Out, eravamo attardati di parecchio. Vinsi gli spareggi contro il Formia. Il gol fuori casa valeva doppio, una regola assurda. Noi vincemmo 1-0 a Formia e poi in casa dopo 5 minuti prendemmo gol. Ce la facemmo un pochino sotto ma riuscimmo a pareggiare ed all’ultimo secondo loro fallirono una rete clamorosa. Io sarei retrocesso se fosse stato gol. Alla fine con la buona volontà di tutti ci salvammo dopo un ottimo girone di ritorno e sono rimasto in buoni rapporti con gli ex dirigenti, ora ci sono volti nuovi che non conosco direttamente. Per Bisceglie la C, non avendo grandi risorse economiche, è una grande vetrina. E’ una città più piccola di Molfetta dove abito ma grande merito va alla proprietà che ha speso un bel pò di quattrini. La Serie C del resto è un vuoto a perdere. Pensa alle fideiussioni che devi fare, il fondo di garanzia… servono disponibilità economiche e non è facile investire. Non è come un’azienda in cui se produci bene ricavi, nel calcio c’è la variante umana. Magari prendi l’attaccante che l’anno prima ha siglato 20 gol e adesso te ne fa 2 per problemi personali o altro. Ci vuole anche fortuna quando prendi i giocatori”.
Bisceglie-Catania, come finirà? “Preferisco non schierarmi espressamente con nessuno. Per come stanno le cose, però, dico che vincerà il Catania, magari soffrirà ma vincerà. Sarei contento di un’eventuale vittoria dei rossazzurri anche se mi lega molto affetto al Bisceglie. Vorrei che i pugliesi si salvassero ma anche che il Catania vada dove merita di andare, non aggiungo altro per scaramanzia. Il mio è un auspicio, mettiamola così”.
Si ringrazia Pantaleo De Gennaro per la gentile concessione dell’intervista.
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