FERALPISALO’ – dopo Pesce, ingaggiato un altro ex Catania: Scarsella

Colpo di mercato messo a segno dalla Feralpisalò ed un altro ex Catania che si trasferisce al club gardesano. Dopo l’ingaggio di Simone Pesce, ecco il centrocampista Fabio Scarsella che ha firmato un contratto biennale rilasciando le seguenti dichiarazioni ufficiali:

“Sono contentissimo di poter iniziare questa nuova esperienza. Ringrazio il Presidente Pasini e tutta la società per aver creduto in me. Conosco bene la categoria: è stimolante e resta un campionato difficile e pieno di insidie. Cercherò di dare il mio contributo. Sono allenato anche se probabilmente ci vorrà un po’ per adattarmi al lavoro che hanno svolto i miei nuovi compagni di squadra. Voglio recuperare il tempo perso ed essere fin da subito disponibile per il mister e lo staff tecnico”.

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RASSKAZOV: “Ho fondato un altro Catania in Russia, ecco perchè”

Visita particolare a Torre del Grifo Village. Al termine della conferenza stampa di presentazione dei neo acquisti Luca Calapai e Adis Mujkic, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco ha avuto il piacere di presentare alla stampa il fondatore di una squadra in Russia denominata proprio “Catania”. Scambio di maglie, sciarpe ed abbracci tra Alex Rasskazov, ai piedi dell’Etna da circa una settimana, e Lo Monaco. Ecco le parole di Rasskazov evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Ho avuto modo di conoscere bene la storia del club, le immagini del tifo rossoazzurro e della Curva Nord. Ne sono rimasto impressionato. Ha militato tra le fila del Catania Claudio Ranieri, ma penso anche ai risultati importanti ottenuti dalla squadra in Serie A con Vincenzo Montella ed il ‘Cholo’ Simeone in panchina, oppure alle giocate di un calciatore come Francesco Lodi. So bene anche della rivalità sportiva con il Palermo. Quando posso seguo le partite del Catania ma non è facile vederle trasmesse in Russia”.

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CALAPAI: “Catania è casa mia. Sottil non tralascia nulla. Come me, Nicastro e Donnarumma ce ne saranno tanti altri”

Per Luca Calapai si tratta di un ritorno alle origini. Lui, cresciuto nelle giovanili rossoazzurre, torna a Catania e lo fa con rinnovato entusiasmo. Queste le parole di Calapai in conferenza stampa, evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Ringrazio il Direttore Lo Monaco per avermi dato l’opportunità di tornare a casa. Il Catania è da sempre nel mio cuore. L’emozione è stata tanta nel rivedere i campi dove ho giocato da piccolo. Ho rivisto tante persone conosciute in passato. Ora torno con qualche anno in più di esperienza e nuovi obiettivi importanti di squadra da raggiungere. A livello personale lavorerò giorno dopo giorno con spirito di sacrificio ed abnegazione. C’è da lavorare duramente per centrare gli obiettivi prefissati”.

“I giovani hanno la fortuna di allenarsi in maniera abbastanza importante e completa a Torre del Grifo. Sono sicuro che come me, Nicastro e Donnarumma ce ne saranno ancora tanti altri. Basta lavorare e sacrificarsi in una struttura che ti offre la possibilità di lavorare nelle migliori condizioni. L’esordio in A contro l’Udinese? Un momento emozionante, fui in campo pochi minuti ma li ricorderò per sempre. L’esperienza di Modena? Mi sono trovato abbastanza bene. Poi purtroppo il club è fallito, ho vissuto sulla mia pelle cosa si provi in questi casi ma adesso mi fa piacere che la società gialloblu stia rinascendo”.

“Giocatori da cui traggo ispirazione? Ho sempre seguito Maicon, in possesso di caratteristiche uniche ma anche Cancelo mi piace molto. Sono calciatori talmente bravi dai quali si possono prendere spunti. Come sto? Ho acquisito una buona condizione fisica. Devo però migliorare in tantissime cose. Il mister non tralascia nessun particolare, quindi devo farmi trovare sempre pronto e sbagliare meno possibile”.

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MUJKIC: “Catania grande salto di qualità per me”

Prime parole rilasciate in conferenza stampa da neo rossoazzurro per il giovanissimo esterno offensivo Adis Mujkic. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Sono molto contento di fare parte di una grande squadra, ringrazio la dirigenza che mi ha portato qui. Sono nato in Norvegia ed ho giocato nelle giovanili della Nazionale bosniaca. Rappresenta un importante salto di qualità per me arrivare in Italia. Mi piace imparare sempre, in ogni situazione di gioco. Sarebbe bello emulare un calciatore come Ibrahimovic, bosniaco-svedese, ma per caratteristiche mi ispiro sicuramente a Neymar”.

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LO MONACO: “Denunce penali in partenza. Malagò, goffa giustificazione. Mercato, priorità intervenire in uscita”

Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Luca Calapai e Adis Mujkic, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco fa il punto sulla rosa attuale e, soprattutto, la vicenda sempre attuale dei ripescaggi. Ecco le parole di Lo Monaco evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Se siamo rassegnati? Non esiste per noi questa parola. Noi abbiamo avvocati di primissimo spessore. Ci sono tutti gli estremi per parlare di abuso d’ufficio. Penso alla fermezza di Fabbricini che comunicava che la B sarebbe stata a 22. Fermezza improvvisamente venuta meno. Penso al Collegio di Garanzia che stabilisce la riunione il 7 quando in altri casi in pochi giorni ha definito il tutto. All’inizio della prossima settimana partiranno le denunce penali nei confronti di tutte le componenti, perchè esistono concretamente i presupposti. Poi ci sarà il Collegio di Garanzia del Coni che deciderà nel merito se la B dovrà essere a 19 o 22 squadre ed eventualmente quali squadre avranno diritto al ripescaggio. Tutto parte dal caso Novara, una sentenza che ha già avuto due giudizi positivi. Non vedo come il Collegio dovrebbe disattendere i precedenti gradi di giudizio. Al tempo stesso gridiamo per il danno ricevuto ed il disappunto per quanto successo. Una situazione poco gradevole, una decisione cervellotica”.

“Sorrido anche per le giustificazioni che ho letto. Hanno parlato sempre di unanimità del pensiero delle 19 società di B, ma alla prima partita di campionato vedo club come Brescia, Cremonese e Verona disattendere l’obbligo dei contratti di sponsorizzazione, mi viene da sorridere. Evidentemente questa unanimità della B esiste solo a chiacchiere. Ci sono anche somme importanti in mano alla Figc non ancora restituite. Non capiamo questo comportamento, questo andare in maniera così sfacciata contro le regole. La Figc è chiamata a farle rispettare, non a bypassarle e addirittura cancellarle per l’interesse di pochi. Quello che non si è capito è il cambio dei format dei campionati. Sicuramente necessario, auspicato da tutti. Ma i format si cambiano sapendo che c’è un mondo professionistico e dilettantistico da coinvolgere, investe tutte le leghe. Non solo la B. E’ stata commessa un’enormità che sta minando seriamente l’interesse di una società che a fatica sta cercando di venire fuori da una situazione poco simpatica pagando sempre in prima persona tutto. Attendiamo ancora di conoscere le motivazioni della retrocessione per illecito sportivo. Quella causa non ha detto chi sono i danneggiati e chi ha partecipato all’eventuale illecito, ma pronti via hanno punito il Catania senza nessuna sentenza. Come se l’illecito l’avesse fatto solo il Catania. Ma se illecito c’è stato, avrà avuto un concorso”.

Malagò cerca di giustificare goffamente quanto sta accadendo. Questo essere in mano a pochi, che non hanno la visione lungimirante del calcio a 360 gradi ma solo i propri interessi del momento, ha portato il calcio italiano allo scenario attuale. Ad una Serie A che fatica a trovare un governo, una Figc commissariata. La B non ne parliamo. I risultati della Nazionale italiana sono una conseguenza. Abbiamo gli stadi più penosi del mondo. A chi gestisce le multiproprietà, chiederei: perchè questo grande monte non si destina anche ad altre leghe, magari con delle imposizioni, costringendo tutte le società professionistiche ad avere una struttura propria? Servirebbero proventi ulteriori ma nel calcio esiste solo l’interesse personale, la coltivazione del proprio giardinetto. Esempio? Il Bari che, e mi dispiace moltissimo perchè è una delle più grandi tifoserie d’Italia, ha avuto la sfortuna di essere stato estromesso per problemi finanziari e viene rilevato in D. Se un presidente di A prende una squadra dall’interregionale e chiede il ripescaggio in C come se non fosse successo niente, vuol dire che oggi tutte le squadre professionistiche con grandi problemi potrebbero fallire ricominciando dalla Lega Pro ed in 2-3 anni sarebbero in A. Si lasciano delle aperture a chi pensa di fare il bello ed il cattivo tempo solo perchè non si conosce più il rispetto delle regole”. 

“Mercato in entrata? Abbiamo chiuso per Pulidori, stasera l’ufficialità. Adesso si tratta solo di sistemare quei giocatori che andranno fuori lista. Altri rimarrebbero fermi per un anno, sarebbe un grave danno per loro stessi e la società. Ripa è andato via, adesso mi riferisco in particolare a Fornito e Marchese. Sono calciatori che per potere continuare la loro carriera hanno la necessità di andare a giocare e cercheremo di aiutarli affinchè questo accada. Altrimenti non sarebbe affatto salutare. Se dovesse essere Serie B? Saremmo pronti. Forse è un paradosso, la rosa attuale avrebbe più difficoltà a vincere in C, dove bisogna sempre stare sul pezzo e non è facile che si rispetti il favore del pronostico fino alla fine anche se hai una rosa di qualità, che in B. Il livello di questa squadra è importante. Noi siamo iscritti contemporaneamente sia in B che in Lega Pro, stiamo subendo dei danni. Qualcuno ce li ha causati. Abbiamo dovuto legittimare i contratti pagando anche un altra fideiussione da 800mila euro.

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CATANIA: Marotta-Curiale, dualismo che ricorda quello tra Bergessio e Maxi Lopez

Difesa a tre, ma anche (soprattutto) l’impiego della linea difensiva a quattro con alla base il 4-3-1-2, 4-3-3 o 4-2-3-1. Mister Andrea Sottil ha provato diverse soluzioni tattiche in queste settimane di lavoro, ma il sistema di gioco più adottato è il 4-2-3-1, con il quale il Catania è sembrato esprimersi meglio nelle gare di pre-campionato finora disputate. Un modulo che comporta l’utilizzo di un’unica punta centrale di riferimento, con il sostegno del trequartista e degli esterni.

Significa che si viene a creare una situazione in cui uno tra Davis Curiale ed Alessandro Marotta è costretto a partire dalla panchina. C’è chi sostiene che entrambi siano complementari e, quindi, potrebbero benissimo giocare in coppia. Al momento, comunque, non è questa l’ipotesi che va per la maggiore. Facendo un tuffo nel passato, potremmo paragonare lo scenario presente al vecchio dualismo tra Maxi Lopez e Gonzalo Bergessio.

Allora i tempi erano diversi, il Catania militava in Serie A, il contesto di squadra presentava un folto numero di argentini. Spesso il ballottaggio si risolse in favore di Bergessio. Adesso sarà interessante vedere cosa accadrà con Marotta e Curiale. Una cosa è certa: entrambi sono diventati grandi amici fuori dal campo e, sul rettangolo di gioco, sarà sana e leale concorrenza. Nell’ambito di un dualismo positivo per tenere sempre alta la concentrazione, provando a mettere in difficoltà il mister nelle scelte.

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UFFICIALE – Curiale prolunga fino al 2021: “Felice ed onorato, spero di riportare il Catania in A”

Nota del Calcio Catania

Il Calcio Catania comunica di aver definito il prolungamento fino al 30 giugno 2021 del rapporto contrattuale con il calciatore Davis Curiale. L’attaccante rossazzurro, capocannoniere della scorsa edizione del girone C del campionato di Serie C e già a segno nella prima gara stagionale in Coppa Italia, affida un commento al sito ufficiale:

“Ringrazio la società per l’attestato di fiducia, sono felice ed onorato di poter continuare a vestire questa prestigiosa maglia: è un’ulteriore tappa saliente del mio percorso professionale, un nuovo punto di partenza. Spero, nei tre anni che vivremo insieme, di poter contribuire a riportare il Catania dove merita, cioè in A: per centrare un obiettivo così importante so bene di dover fare ancora meglio della scorsa stagione, che pure è stata fondamentale perché mi sono legato profondamente alla piazza. Ho scelto nuovamente e ancora il Catania, a prescindere dall’interessamento di altri club, proprio per il progetto, la passione, l’effetto famiglia che avvolge Torre del Grifo e l’ambizione che spinge tutto e tutti”.

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ANCORA MARTINEZ: “A Catania mi avevano proposto biennale. Chiedo possibilità di giocare”

Chiara delusione per Miguel Angel Martinez. Manifestata attraverso il profilo Instagram, ma non solo. L’ex portiere del Catania ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di messinasportiva.it parlando dell’incertezza del proprio futuro:

“Il precedente allenatore mi aveva cercato ed apprezzava le mie qualità. Con lui mi sarei giocato la maglia da titolare, dal momento che non avrebbe fatto troppe differenze tra over e under. Non a caso avrei dovuto firmare subito, ma dopo l’arrivo di Infantino questo non è più avvenuto. Volevo contribuire a riportare il Messina dove merita. Spero magari di ritrovarlo tra un anno, o magari già tra qualche settimana, in C”.

“Già a Catania ho fatto due anni di panchina. Mi avevano proposto un rinnovo biennale o addirittura triennale, ma senza alcuna certezza in termini di impiego. Anche a Potenza non mi garantivano un minutaggio certo e quindi non ho firmato neanche lì. Non chiedo un posto sicuro, perché nessuno te lo può offrire, ma almeno la possibilità di giocare. Che a Messina non avrei avuto più”.

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CATANIA: i rossoazzurri mettono la freccia a sinistra, da Scaglia a Llama

Velocità, qualità, duttilità, accelerazioni, capacità di arrivare al cross, inserimenti. Caratteristiche molto importanti nel credo tattico di Andrea Sottil che farà largo affidamento ai movimenti nelle corsie esterne in questa stagione. Immaginiamo un Catania con una spinta poderosa sulle fasce, in particolare nel lato mancino del campo. Del resto la vivacità di Kalifa Manneh è ben nota ai tifosi, così come la progressione e tecnica di un Cristian Llama perfettamente integro dal punto di vista fisico. A questi si aggiungono i recenti innesti di Joel Baraye e Luigi Scaglia. Giocatori che amano schiacciare il piede sull’acceleratore, assicurando rapidità e dinamismo alla manovra. Consentendo al mister di beneficiare di più soluzioni alternative.

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CATANIA: Marchese verso la cessione anche in caso di B?

Giovanni Marchese non dovrebbe proseguire l’avventura in rossoazzurro nei prossimi giorni. L’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco era stato chiaro tempo fa, sottolineando che l’esperto difensore di Delia non rientrasse nei piani tecnici. La sensazione è che lo scenario non muterà nemmeno qualora la squadra etnea venisse ripescata in Serie B con più caselle Over riempibili. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà.

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