FAN ZONE, PUZZLE DI PAROLE: Catania vs Trapani

Risolvi il nostro Puzzle di parole in vista di Catania-Trapani

Prossima settimana il Catania affronterà il Trapani allo stadio Angelo Massimino. Sono trascorse trentaquattro giornate di campionato e la formazione trapanese è in piena lotta per evitare la retrocessione in Lega Pro. In occasione dell’ultima gara disputata, il Trapani ha vinto e convinto tra le mura amiche piegando una delle formazioni più agguerrite, forti ed in forma del momento in Serie B, il Frosinone, sconfitto per 3-1. Il Catania ha invece rialzato la testa, ottenendo la tanto attesa prima vittoria in trasferta della stagione. Adesso cerca un altro colpo da tre punti per risalire la classifica. Riportiamo di seguito il “Puzzle di Parole” da risolvere in vista del confronto tra le due squadre. Trova l’incastro giusto dei termini preselezionati da TuttoCalcioCatania, affrettati perché hai cinque minuti di tempo a disposizione!

TERRACCIANO E GILLET: due primi portieri per Marcolin. E con questa difesa…

Terracciano e Gillet, una fortuna per Marcolin averli in rosa

Pietro Terracciano e Jean François Gillet. Estremi difensori di livello eccellente per la Serie B, che mister Dario Marcolin non ha esitato a definire “primi portieri”. Il tecnico bresciano ha il lusso di avere a disposizione nel proprio organico due portieri che possono tranquillamente giocare a difesa dei pali. Ricordiamo che anche a gennaio spese parole d’elogio nei confronti di Terracciano, prima che il Catania reperisse sul mercato Gillet.

Poi, con il conseguente arrivo di quest’ultimo a seguito della cessione di Alberto Frison alla Sampdoria, il posto da titolare è stato acquisito dall’esperto estremo difensore prelevato dal Torino. Un giocatore Top per il campionato cadetto, che nelle ultime due partite non è sceso in campo a causa della convocazione in Nazionale. Tra l’altro, a Varese non stava neanche benissimo a causa di un’influenza intestinale.

Così, per la seconda giornata consecutiva, è toccato a Terracciano scendere in campo. Se, contro l’Avellino, ha disputato una prestazione sontuosa, negando a più riprese la gioia del gol alla compagine irpina con interventi a dir poco miracolosi, a Varese ha vissuto una serata abbastanza tranquilla. Praticamente mai, infatti, la squadra di Bettinelli ha impensierito Terracciano, comunque sempre pronto e reattivo a difesa dei pali, capace d’infondere sicurezza al reparto arretrato.

Adesso, in vista del derby, sarà interessante vedere a chi toccherà giocare in porta. Con ogni probabilità Gillet, gerarchicamente ritenuto il titolare, ma è un dato di fatto che anche l’ex portiere dell’Avellino meriterebbe spazio. C’è da dire, inoltre, che se il Catania non ha preso gol nelle ultime partite il merito è anche del reparto arretrato.

Allo stadio Franco Ossola la coppia centrale Ceccarelli-Schiavi ha garantito solidità ed interpretato la gara con personalità, valutando sempre correttamente la lettura delle situazioni, con i terzini Del Prete e Mazzotta bravi ad assicurare equilibrio sia in fase di contenimento che di spinta. Questo non può che agevolare il compito di Gillet e Terracciano, due portieri di qualità che farebbero le fortune di qualsiasi allenatore in Serie B.

MANIERO: il trionfo dell’umiltà, Marcolin ha toccato le corde giuste

Il Catania ritrova un super Maniero per rilanciarsi nella corsa salvezza

Una sola parola: fiducia. Questa si è rivelata determinante per Riccardo Maniero. La fiducia che l’allenatore Dario Marcolin ha riposto nei confronti dell’ex attaccante del Pescara, che giovedì sera ha ritrovato la via del gol a Varese. Si tratta del suo primo gol in trasferta con la maglia del Catania. Maniero era reduce da una settimana particolare. Aveva lasciato il terreno di gioco insoddisfatto nel corso di Catania-Avellino. Marcolin lo ha pungolato in settimana, toccando le corde giuste.

Il tecnico bresciano ha deciso d’inserirlo nella formazione di partenza giovedì, schierandolo in coppia con Emanuele Calaiò. Il risultato è stato incoraggiante: Maniero ha realizzato il gol che ha consentito al Catania di sbloccare l’incontro, disputando una prestazione rivelante per impegno, dedizione alla causa e spirito di sacrificio. Impressionante la generosità evidenziata dal ragazzo, che con la giusta dose di umiltà ha fatto quanto richiesto dal mister. Per filo e per segno.

Addirittura, in alcuni frangenti, Maniero fungeva da difensore aggiunto quando, nella ripresa, il Varese attaccava con cuore ma senza la necessaria lucidità nella speranza di cambiare le sorti dell’incontro. Davvero ottime le impressioni ricavate dalla performance del bomber classe 1987. Significativo, inoltre, l’abbraccio a Marcolin.

Un abbraccio che fa capire quanto il giocatore sia legato al Catania ed al suo staff tecnico, speranzoso di chiudere la stagione nel migliore dei modi per poi vivere la successiva da protagonista. Ovviamente sempre con la maglia del Catania, a cui è legato contrattualmente da un vincolo di durata triennale. Felice di far parte della famiglia rossoazzurra e di giocare in una grande piazza.

FALCO (Trapani): “Ecco in cosa migliorati con Cosmi”

Filippo Falco parla dei progressi evidenziati da Trapani con Cosmi in panchina

Filippo Falco, attaccante del Trapani, spiega in cosa la sua squadra è cambiata principalmente da quando siede sulla panchina Serse Cosmi:

“Abbiamo un’idea di gioco, credo che stiamo trovando un’identità di squadra insistendo molto sul possesso palla. Mettiamo anche una maggiore intensità in campo”.

“Credo che siamo sulla strada giusta per centrare il nostro obiettivo stagionale, cioè la permanenza in Serie B. Adesso è importante per noi ricaricare le pile soprattutto a livello mentale. Poi ci concentreremo per la disputa delle successive ‘finali’ che attendono il Trapani”.

PRIMAVERA: un grande Catania fermato in extremis dalla Lazio

Non basta una prova super, la Primavera del Catania beffata al 95’

Non riesce a conquistare i tre punti il Catania Primavera. A Torre del Grifo l’atteso match con la Lazio si conclude sul 3-3. Un risultato pirotecnico, nel contesto di una partita vibrante, che ha regalato tantissime emozioni. Purtroppo però il giovane Elefante non ha vinto. Lo avrebbe meritato, ma la formazione ospite ha avuto il merito di credere fino alla fine nella possibilità di pareggiare ed il suo atteggiamento generoso è stato premiato con il pari.

Al 3’ Murgia porta in vantaggio i biancocelesti, ma il Catania non perde la testa e rimane in partita ribaltando il risultato, andando a segno con Di Grazia e Scapellato prima dell’intervallo. Nella ripresa Parisi cala il tris e la situazione sembra decisamente compromessa in casa Lazio. Invece i romani prima trovano la via del gol con Silvagni al 58’; poi, al 95’, Ramos tocca la palla con il braccio in area e viene espulso.

Episodio decisivo perché l’arbitro fischia il calcio di rigore, trasformato da Silvagni per la beffa finale. Prestazione eccellente offerta dal Catania, il successo è sfumato in extremis ma complimenti meritati ai ragazzi sapientemente guidati da Giovanni Pulvirenti, che hanno messo alle corde, per lunghi tratti dell’incontro, un avversario molto quotato.

MARCATORI: pt 3′ Murgia, 33′ Di Grazia, 40′ Scapellato; st 5′ Parisi, 13′ Silvagni, 50′ Silvagni su rigore.

CATANIA: Ficara; Parisi, Ramos, Sessa, Berezny, Carillo, Di Grazia, Gallo (49’st Cozza), Taviani (8’st Lovric), Scapellato, Rossetti. A disposizione: Matosevic, Di Maio, Rescigno, Maccioni, Ferraù, Bortolussi, Bonaccorso, Tupta. Allenatore: Pulvirenti.

LAZIO: Guerrieri; Pollace, Germoni (8’st Rossi), Borecki (8’st Capuano), Mattia, Prce, Palombi, Silvagni, Tounkara, Murgia, Seck (31’st Condemi). A disposizione: Cotticelli, Antonucci, Quaglia, Pasqualoni, Rokavec, Milani. Allenatore: S.Inzaghi.

AMMONITI: Ramos (C), Condemi, Murgia, Tounkara (L).

ESPULSO: Ramos al 95′.

ARBITRO: Capone di Palermo.

Calaiò si riscopre trascinatore anche in trasferta

Emanuele Calaiò, prova da leader a Varese

Un Calaiò che, relativamente alle partite disputate in casa dai rossoazzurri, si è sempre espresso al meglio, mettendosi al servizio sia della squadra che del tecnico e che si è rivelato determinante, oltre che per spirito di sacrificio, come punto di riferimento per i compagni. Purtroppo in trasferta il bomber etneo ha reso spesso al di sotto delle aspettative, probabilmente inserendosi nel contesto di un gruppo che ha palesato lontano dall’ “Angelo Massimino” evidenti limiti caratteriali, di personalità ed anche vistose fragilità psicologiche. Storia che, finalmente, cambia con la vittoria maturata giovedì sera al “Franco Ossola” di Varese.

Oltre ad aver visto una formazione che, soltanto raramente, ha lasciato spazio a sortite offensive avversarie degne di nota, l’undici schierato in campo dal mister Marcolin ha cercato di imporre il proprio gioco per lunghi tratti della partita e creato non poche occasioni sotto porta. Segno, dunque, di una crescita collettiva da parte dell’intero gruppo rossoazzurro, alla ricerca, tra l’altro, di importanti punti di riferimento in campo. E in ciò non può che non inserirsi la figura di Emanuele Calaiò. Il palermitano è indubbiamente uno dei veri pilastri su cui può contare il Catania, a maggior ragione in trasferta viste le grosse problematiche incontrate dal Catania nell’arco del campionato.

In tal senso, significative le parole rilasciate dal giornalista catanese Alessandro Vagliasindi nel corso della trasmissione radiofonica “Universo Rossoazzurro”: “ Calaiò per quanto riguarda la partita con l’Avellino indubbiamente ha giocato da leader, è stato presente sia da un punto di vista tecnico-tattico che da un punto di vista temperamentale. Un giocatore che in casa raramente ha tradito, in trasferta continuo a rilevare una difformità di rendimento. Nella versione esterna è un Calaiò che incide poco, che è spesso avulso dal gioco, che va raramente alla conclusione. Da lui mi aspetto un salto di qualità, della sua esperienza e doti tecniche la squadra non può farne a meno”.

Osservazioni sicuramente non sfuggite al diretto interessato che ha risposto alla grande sul campo, sfornando a Varese una prova maiuscola sotto tutti i punti di vista, con un gol di pregevole fattura. Vedere anche in trasferta un Calaiò così al servizio della squadra, che combatte su ogni pallone e fa della mobilità e incisività in area le sue migliori doti è, insomma, un vero e proprio spettacolo. Un Catania che non può assolutamente fare a meno della sua presenza, soprattutto in questo momento in cui la classifica deve essere obbligatoriamente scalata per rivitalizzare una stagione non andata secondo i piani originari.

CASTRO: carta in più per scardinare le difese avversarie

Lucas Castro ulteriore risorsa per un Catania che insegue la salvezza

Lucas Castro è probabilmente uno dei giocatori su cui più si è divisa quest’anno e continua a dividersi la tifoseria rossoazzurra. Prelevato dal Catania nel calciomercato estivo del 2012, non sfigura all’esordio nel massimo campionato italiano, collezionando ben 36 presenze, condite da 4 realizzazioni. Nonostante la retrocessione della scorsa stagione, la dirigenza etnea lo conferma in organico anche in cadetteria e l’argentino riesce soltanto in parte a ripagare la fiducia della società. Il salto di categoria, che impone inevitabilmente un cambio netto di mentalità, di sicuro non lo aiuta.

In più, causa della sua discontinuità di prestazioni sono senz’altro le noie di natura fisica patite che lo portano a subire un delicato intervento chirurgico per un’ernia inguinale ed anche un Catania che in stagione ha operato numerosi cambiamenti di natura tattica. In particolare, l’infortunio lo tiene lontano dal campo per ben due mesi, facendogli saltare 12 partite, dall’incontro casalingo contro il Bari a quello contro il Brescia. Rientra ufficialmente in occasione della sconfitta etnea a Padova contro il Cittadella. E’ evidente che ha necessità di giocare per ritrovare il feeling col terreno di gioco e, infatti, alterna prestazioni positive ad altre piuttosto incolori.

Progressivamente la sua condizione fisica migliora e in casa ritrova l’emozione del gol rispettivamente contro Crotone e Frosinone. Il culmine, tuttavia, giunge a Varese, chiamato a sostituire lo squalificato Rosina nel ruolo di trequartista alle spalle del tandem Maniero-Calaiò. Il “Pata” fornisce un contributo prezioso alla causa rossoazzurra, seppur inizialmente non riesce a concretizzare la bella imbeccata di Calaiò. Successivamente, però,  sforna un pregevole assist di testa propiziando il primo gol del Catania che porta la firma di Maniero e poi sigla l’importante raddoppio dell’Elefante che, di fatto, apre la strada della vittoria etnea al “Franco Ossola”.

Adesso spetterà proprio al mister definire le migliori collocazioni tattiche, capaci di garantire al Catania quegli equilibri che per tanto, troppo tempo, sono mancati e soprattutto l’indispensabile continuità di risultati. Nei successivi incontri, le scelte su cui il mister sceglierà di puntare saranno determinanti e tutti i calciatori dovranno dimostrare la loro più completa dedizione alla causa. Perché sarà proprio in relazione al modulo scelto (4-3-3 o 4-3-1-2 su tutti) da cui dipenderà la loro scesa in campo o meno. In tal contesto, un Lucas Castro che torna a sfoderare prestazioni più che soddisfacenti è una delle cartucce in più a disposizione di un Dario Marcolin voglioso di dare serenità  e fiducia all’intero ambiente.

CATANIA: il rientro di Schiavi restituisce solidità alla difesa

Schiavi e Ceccarelli ricostituiscono a Varese la migliore coppia centrale rossoazzurra della stagione

Raffaele Schiavi è rientrato contro il Varese dopo aver scontato il turno di squalifica inflitto dal giudice sportivo a seguito dei due cartellini gialli rimediati in rapida sequenza nei minuti finali di Virtus Entella-Catania. Un fallo su Pedro Miguel Costa Ferreira e conseguenti proteste nei confronti del direttore arbitrale alla base di un’espulsione sicuramente evitabile da parte del centrale difensivo rossoazzurro, senz’altro frutto del nervosismo derivante dalla cocente sconfitta a cui stava andando incontro la truppa di Marcolin.

Rimpiazzato egregiamente nella partita con l’Avellino da Gastòn Sauro, almeno nei suoi 30 minuti giocati prima di essere sostituito da un Capuano in versione monumentale,  il centrale difensivo di Cava dè Tirreni è tornato in campo ricostituendo di fatto la coppia centrale con Luca Ceccarelli che ha senza dubbio garantito la maggiore solidità all’asse di difesa in questo campionato. I due neoacquisti del mercato di gennaio, pur non avendo mai giocato insieme nella loro carriera, si sono dimostrati eccellenti a ricoprire un ruolo orfano del partente Nicolas Spolli, ex punto di riferimento e capitano rossoazzurro, e del promettente Rolin che a Catania non è riuscito a trovare la sua consacrazione.

Raffaele Schiavi, prelevato dal Frosinone con la formula del prestito con obbligo di riscatto, si è ben integrato nella nuova realtà. Entrando a far parte di un reparto che nel girone d’andata aveva palesato evidenti difficoltà che hanno, addirittura, portato la squadra a subire 36 marcature, piazzandola di fatto tra le formazioni con più gol subiti fino a quel momento in cadetteria. Schiavi è riuscito a sfornare prestazioni di livello, condite da prove che hanno inequivocabilmente saggiato le buone doti tecniche del ragazzo, oltre alla sua capacità di limitare al massimo errori e sbavature.

Dunque si è rivelato fondamentale l’ingaggio del giocatore che sta ripagando come meglio non potrebbe la fiducia dimostrata dalla dirigenza dell’Elefante. Anche a Varese si è fatto valere e la redazione di TuttoCalcioCatania gli ha attributo un più che soddisfacente 6,5. Nel contesto di un Catania che ha assoluta necessità di certezze per la definitiva scalata alla classifica, Schiavi è chiamato a proseguire nella medesima direzione che ha fin qui degnamente tracciato.

Calaiò si conferma bestia nera del Varese. Giovedì un gol ancora più pesante

Quando vede Emanuele Calaiò, il Varese trema. Quattro gol su tre gare disputate dall’attaccante

Il Varese ha perso giovedì sera la gara da ultima spiaggia. Il merito è anche della prestazione del Catania e di Emanuele Calaiò, autore di un’eccellente prestazione allo stadio Franco Ossola e di un gran gol siglato nel corso della ripresa. Calaiò rappresenta un nome da incubo per la formazione varesina. L’attaccante palermitano, infatti, tutte le volte in cui ha giocato in carriera al cospetto del Varese si è sempre ben comportato, rendendosi grande protagonista. Tre partite giocate da Calaiò, andato sempre a segno. Nel 2011 militava tra le fila del Siena, vittorioso per 5-0 al Franchi, ed il bomber ora in forza al Catania siglò una doppietta. Nella stagione regolare ha siglato due gol di pregevole fattura, uno in occasione della gara d’andata vinta 2-1 dai rossoazzurri e l’altro recentemente a Varese, pesantissimo perché ha contribuito a sancire la quasi matematica retrocessione biancorossa.

4 APRILE 2007 (Accadde oggi): per il Catania, l’illusione di giocare a porte aperte

4 aprile 2007, il Tar etneo riapre le porte dello stadio di Catania ma è solo un’illusione

4 aprile 2007, giorno in cui i tifosi del Catania tirarono un sospiro di sollievo per la disposizione della quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale catanese che annullò le “porte chiuse” disposte per le gare interne della società etnea previste dalla squalifica dopo gli incidenti del 2 febbraio al Massimino, nel derby con il Palermo in cui morì l’ispettore di polizia Filippo Raciti. In realtà fu solamente un’illusione per il Catania. Nei giorni successivi, infatti, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive riunitosi al Viminale sotto la presidenza del prefetto Antonio Manganelli non diede il proprio benestare e la Figc vinse il ricorso contro la decisione del TAR etneo. Fu una battaglia legale continua con il TAR del Lazio e la Figc (con in testa il presidente Giancarlo Abete), decisa ad andare al muro contro muro. Un autentico calvario per la tifoseria etnea ed il Catania, duramente penalizzato e che solo nel finale di campionato ritrovò la luce raggiungendo una salvezza che sembrava quasi un miraggio, giocando sul neutro di Bologna.