FUTURO CATANIA: rischio penalizzazioni e ammende. Si avvicina la data X, Sigi avanti con fiducia

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Torre del Grifo, Catania

Nessun passo indietro. Le vicende giudiziarie avevano inizialmente scosso la Sport Investment Group Italia interessata ad acquisire le quote del Calcio Catania, non modificando però l’obiettivo finale. La Sigi c’è e l’assemblea dei soci tenutasi nei giorni scorsi ha confermato la regolare partecipazione al bando di gara. L’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari di tre (ormai ex) componenti della SpA promossa dal dottor Fabio Pagliara – in particolare l’arresto dell’avvocato Antonio Paladino – ha comportato la rinuncia di alcune aziende (tra le quali ‘Consorzio Logatrans’ e ‘Consorzio In&Out’) che avrebbero preso parte all’azionariato diffuso. Sono stati comunque individuati 4-5 nuovi soci all’interno del piano d’acquisto per sopperire a tali mancanze.

Dalla Sigi continuano a giungere rassicurazioni sulla solidità finanziaria della società rispondente ai requisiti richiesti dal bando. Fermo restando che la Procura ha trasmesso gli atti dell’inchiesta Fake Credits al Tribunale per verificare eventuali movimenti sospetti in orbita Sigi riconducibili alla gestione di Paladino. Intanto è stato nominato il nuovo CdA e, almeno per il momento, l’avvocato Giovanni Ferraù figura come Presidente. Nei prossimi giorni verrà effettuato il deposito dell’offerta e vedremo se si presenteranno altri soggetti interessati a partecipare al procedimento competitivo.

La Sigi, intanto, sa bene che bisogna far fronte ad una serie di adempimenti in vista della prossima stagione. Fondamentale la data del 5 agosto, che indicherà la scadenza assolutamente perentoria del termine per la presentazione della domanda d’iscrizione al campionato. Con il rischio concreto che la nuova proprietà faccia i conti con qualche ammenda e punto di penalizzazione da scontare, a seguito delle recenti inadempienze di Finaria. Penalità che potrebbe giungere, in misura ulteriore, dall’eventuale mancato pagamento degli stipendi – sempre ad opera di Finaria – di marzo, aprile e maggio 2020 per i contratti ai minimi federali.

Il 23 luglio, quando il Tribunale aprirà le buste, sarà un giorno decisivo per le sorti del Catania. Nell’attesa la Sigi guarda avanti con fiducia e speranza, ricompattando i soci che hanno aderito al progetto (ne sono attesi altri per fortificare l’azionariato) e consapevole che c’è un lungo lavoro da portare avanti in caso di aggiudicazione del bando. Per di più con tempi risicatissimi. E intanto, sul piano tecnico-sportivo, è già operativo Maurizio Pellegrino. Non a caso sono emersi i primi rumors di mercato in entrata. C’è la voglia di ripartire e di tornare unicamente a parlare di calcio dopo mesi di aule giudiziarie e diritto fallimentare. Speriamo sia davvero la volta buona per farlo.

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1 COMMENTO

  1. Dispiace molto per il Catania ma si avvicina un fallimento che appare inevitabile. A pagare saranno i tifosi e i creditori, come sempre in questi casi.
    Peccato per la Sicilia, ho vissuto gli anni delle tre squadre in serie A, la colpa e’ anche di noi siciliani che non abbiamo mai coltivato l’appartenenza se non per ragioni di stupido campanilismo.
    La Sicilia dovrebbe unirsi per tutto e su tutto.

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