L’EDITORIALE DEL LUNEDI’ – La nuova guida tecnica piace alla squadra. Tacopina alla finestra spera nella continuità

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A cura di Gianluca Virgillito, Direttore Responsabile della testata Antenna Uno Notizie su Bella Radio Tv e Radio Antenna Uno

L’Avellino era il migliore avversario per rivendicare stimoli e competitività, per ritrovare fiducia e risultato positivo in casa Calcio Catania, e così è stato. Il 3-1 maturato nel lunch match di domenica allo Stadio Angelo Massimino per il classico “buona la prima” di mister Francesco Baldini è stato un toccasana per la classifica rossazzurra e un risultato che, allacciato agli altri di giornata, ha anche quasi sancito il verdetto per la vittoria del Girone C di Serie C a favore della Ternana di Cristiano Lucarelli.

I rossazzurri hanno giocato una gara con piglio differente rispetto alle ultime uscite sia in casa che in trasferta, dimostrando quindi che qualcosa negli ingranaggi del rapporto squadra-staff tecnico si era rotto in modo irreversibile. Invece stavolta il Catania ha giocato la partita nella sua totalità, col giusto piglio in fase offensiva, facendo anche qualche errore come nel caso dell’azione del rigore concesso agli irpini a seguito della clamorosa ingenuità in disimpegno di Maldonado. La nuova guida tecnica aveva comunque chiesto al gruppo di fare, senza avere paura di commettere errori. Osare deve essere secondo Baldini la chiave per ritrovare consapevolezza nei propri mezzi e un finale di stagione in crescendo.

La chiave tattica invece è il ritorno alla difesa a 4 e al 4-3-3 che valorizza le caratteristiche degli esterni difensivi Calapai e Pinto, col centrocampo rivoluzionato dagli inserimenti di Maldonado in cabina di regia e di Izco mezzala. Trascinatore della squadra è stato Russotto, autore di una doppietta d’autore nel giorno della centesima presenza in maglia rossazzurra. Positivo anche il ritorno alla rete su penalty di Sarao, dopo gli errori che gli avevano fatto perdere il titolo di rigorista. Sbavature ce ne sono state e bisognerà lavorare su quelle. La sfida vera è quella di trovare una nuova continuità di risultati per guardare in prospettiva futura con maggiore serenità dal punto di vista tecnico. Catania vuole sognare, mentre Tacopina sponsorizza il neo-tecnico e si avvicina sempre più al ritorno determinante per chiudere la vicenda che consegnerà nelle sue mani l’agognato titolo di proprietario del sodalizio etneo.

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