RUSSOTTO: estro e fantasia al servizio del Catania nel segno di una ritrovata maturità

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Uno dei capisaldi dai quali ripartire nella stagione 21/22 sarà Andrea Russotto. Il fantasista romano ha già fatto sapere di voler proseguire la sua avventura alle pendici dell’Etna. Da Gennaio in poi l’ex Under 21 italiano si è rivelato la vera arma in più della formazione etnea, siglando 4 gol e 2 assist in 13 presenze; ma al di là dell’aspetto tecnico, ciò che ha colpito in positivo sono stati lo spirito di sacrificio, la voglia di mettersi al servizio di squadra e compagni, l’amore nutrito nei confronti della maglia rossazzurra. Il Russotto intravisto in questi primi mesi del 2021 è sembrato totalmente diverso dal calciatore osservato appena tre anni prima, un professionista molto più maturo, calmo, riflessivo e determinante.

Alla soglia dei 33 anni l’ex enfant prodige del calcio italiano (nel 2007 fu inserito nella top 50 dei giovani più promettenti al mondo) si è ormai trasformato in un uomo capace di comprendere in toto le conseguenze e l’importanza delle proprie azioni. Purtroppo il problema più grande del classe ‘88 è sempre stato il suo carattere, troppo focoso ed irascibile, come evidenziato anche durante la sua prima parentesi siciliana. Dopo l’eliminazione ai playoff contro il Siena e le diatribe con l’allora A.D. Pietro Lo Monaco, la cessione alla Sambenedettese sembrò decretare l’addio definitivo alla maglia rossazzurra ma, dopo tre anni di assenza, il Direttore Pellegrino ha scommesso sulle sue qualità riportandolo ai piedi del vulcano. Il ritorno nella città etnea sicuramente lo ha spronato ad offrire il meglio di sè, placando la sua impulsività ed agendo solo per il bene del Catania. Nonostante lo scetticismo iniziale le prestazioni offerte dal numero 7 quest’anno dimostrano una volta per tutte che l‘ex Napoli può sostenere il peso della squadra sulle proprie spalle.

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