CATANIA: prorogando l’esercizio provvisorio quale futuro per i calciatori?

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Con la proroga dell’esercizio provvisorio fino al 28 Febbraio, il Tribunale etneo ha permesso ai tifosi rossazzurri di tirare un sospiro di sollievo, alimentando la speranza di scongiurare il rischio di uno stop calcistico forzato. L’esclusione dal campionato e, consequenzialmente, la perdita del titolo sportivo sarebbe una batosta troppo forte per la tifoseria catanese, già frastornata ed addolorata per la scomparsa dell’amata matricola 11700. La sezione fallimentare ha concesso altri 54 giorni di vita nel tentativo di perpetuare la storia, offrendo un minimo di continuità con l’ormai defunto Calcio Catania 1946. In attesa di capire quando verrà pubblicato il bando per l’asta competitiva e chi saranno i soggetti interessati alla partecipazione, mister Baldini e la sua truppa possono ritornare a lavoro con un pizzico di serenità in più.

Il tecnico toscano ha già fatto sapere di voler rimanere saldamente al proprio posto, mentre dovrebbe essere chiarita la posizione di tutti gli altri tesserati. Per ciascun atleta la situazione societaria del club di Via Magenta è sicuramente parecchio complicata e di difficile lettura, in più con l’apertura della sessione invernale di calciomercato la situazione è ancor più ingarbugliata, viste le tante richieste di trasferimento pervenute ai diversi procuratori da società che hanno fiutato il colpo a costo zero. La sopravvivenza stessa del Catania è legata ad un’ulteriore riduzione del monte ingaggi, dunque i calciatori etnei adesso dovranno compiere delle scelte: rimanere ancora alle pendici dell’Etna, realizzando una scelta di cuore ma accettando tutti i rischi e le incognite del caso (tra le quali la possibilità di doversi ridurre lo stipendio), oppure decidere di andar via, approdando in realtà meno caotiche ed in grado di assecondare le rispettive richieste economiche.

Della rosa attuale alcuni elementi importanti quasi certamente approderanno altrove (in primis Ceccarelli) mentre altri potrebbero anche rimanere dopo un confronto con l’allenatore massese. A prescindere da tutto, chi resta dovrà garantire alla squadra il massimo impegno e supporto nel tentativo di salvare, sul campo, la categoria, in questo momento vera e propria priorità. In ogni caso, considerando il contesto e le esigenze personali, nessuna presa di posizione può essere messa in discussione o criticata per cui, indipendentemente da cosa deciderà ciascun giocatore, un plauso deve comunque essere tributato a questi ragazzi che, nel momento più critico dei 75 anni di storia rossazzurra, hanno sempre tirato fuori il massimo, lottando su ogni pallone ed onorando al meglio delle proprie possibilità i colori rossazzurri.

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