CATANIA: in un contesto mediocre il punto non è da buttare, ma bisogna calarsi meglio nella realtà

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Catania a secco di vittorie da cinque partite. La squadra di Baldini non sa più vincere, ma riesce ad evitare il peggio sull’insidioso campo della Fidelis Andria. Si conclude in parità quello che rappresentava un inedito scontro salvezza. I rossazzurri vanno sotto nelle battute iniziali, subiscono l’aggressività della Fidelis, rischiano di subire il raddoppio un un paio di circostanze ma, in qualche modo, salvano il risultato grazie ad una pregevole azione sull’asse Greco-Russotto finalizzata al meglio da quest’ultimo, a segno per la prima volta in questa stagione.

Sul piano della prestazione ci si aspettava di più. Anche l’approccio alla gara non è stato convincente. La Fidelis Andria ha esonerato Ginestra 24 ore prima del fischio d’inizio, pertanto la squadra di Baldini è rimasta sorpresa dall’utilizzo di un assetto tattico così diverso dal consueto 3-5-2 adottato dai pugliesi. La linea difensiva a quattro ha dato insolite certezze ai padroni di casa, viceversa il Catania ha opposto un 4-2-3-1 con Greco, Rosaia e Russini a supporto di Moro. Scelta rivelatasi improduttiva, prova ne sia che lo stesso Baldini già al 30′ ha sostituito un deludente Provenzano giocandosi la carta Russotto e rispolverando il 4-3-3.

L’esterno offensivo romano ha risposto presente, provando a scuotere la squadra in un contesto generalmente mediocre. Nella ripresa l’Andria ha rinunciato quasi del tutto a giocare, provando ad impensierire il Catania attraverso qualche sporadica ripartenza e respingendo gli sterili attacchi rossazzurri. Neanche gli ingressi in campo di Biondi e Sipos hanno sortito l’effetto sperato, nella giornata in cui Moro ha staccato la spina. Sia sugli esterni che per vie centrali il Catania ha provato a sfondare ma senza successo, peccando di convinzione e lucidità. Rossazzurri poco brillanti, prestazione non eccelsa ma si tratta comunque di un pareggio non da buttare. In attesa della nuova penalizzazione da mettere in preventivo, infatti, ad eccezione del Potenza nessuna delle dirette rivali ha vinto e, anzi, Monterosi, Paganese e Vibonese sono incappate nella sconfitta.

Baldini ha sottolineato nel post gara che l’1-1 sia un buon viatico per la successiva difficile trasferta di Torre del Greco con la Turris, mentre il vice allenatore andriese Di Bari ha sostenuto che la sua squadra avrebbe meritato di vincere. Il pareggio, in fin dei conti, ci sembra la perfetta sintesi di un incontro dal basso contenuto spettacolare, giocato da due squadre con limiti strutturali che vivono un momento delicato per motivi di diversa natura ed hanno fatto prevalere al “Degli Ulivi” l’agonismo alla tecnica. Adesso, però, servirebbe uno scatto deciso ed è bene che il Catania si cali meglio nella realtà. Incamerando punti pesanti perchè la strada che porta alla salvezza è ancora lunga, nessuno concede sconti e chiunque lotta con il coltello tra i denti in una fase importantissima della stagione. Avanti, dunque. Ritrovando quanto prima il feeling con la vittoria che manca dal 2-0 inflitto al Palermo a dicembre.

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