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MERCATO: Tribuzzi, il Catania resta in pressing

Centrocampista, esterno o trequartista. Non fa differenza per Alessio Tribuzzi. La duttilità, arma spesso ricercata nel calcio, è una delle caratteristiche principali del calciatore romano che a novembre compirà 27 anni. Il Catania, come riportato nei giorni scorsi, è sulle tracce di Tribuzzi.

La pista che porterebbe al giocatore attualmente in forza all’Avellino è concreta, tra l’altro la società irpina ha dato la propria disponibilità ad intavolare una trattativa per la cessione di Tribuzzi, il quale ha faticato a trovare spazio in biancoverde per via della proposta di gioco di Biancolino che prevedeva l’inserimento di elementi più funzionali al suo credo calcistico. Ma Tribuzzi è una garanzia per la C, dove ha vissuto annate da protagonista a Crotone, facendo bene anche in Serie B a Frosinone. Il giocatore valuta cosa è meglio per il proprio futuro, avendo avuto contatti anche con l’Audace Cerignola e, soprattutto, il Vicenza. Tribuzzi è alla ricerca di un progetto ambizioso e sta valutando attentamente con il proprio entourage le richieste. Il Catania si è fatto vivo e resta in pressing, vedremo se ci saranno novità a stretto giro.

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LA SICILIA – Carmelo Musumeci: “Meta Catania, lo scudetto della maturità. Siamo l’isola del tesoro”

Il giocatore simbolo della Meta Catania non può che essere Carmelo Musumeci, catanese con i colori rossazzurri tatuali sulla pelle. Riportiamo un estratto dell’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia dopo la vittoria del secondo scudetto consecutivo di Catania nel contesto del futsal:

“Miglior attacco, miglior difesa, PalaCatania imbattuto, primo posto nella regular season. Adesso la Meta entra di diritto nella storia. In 12 mesi abbiamo vinto due scudetti e una supercoppa. Siamo l’isola del tesoro. Non abbiamo mai avuto la squadra al completo in questa stagione. La forza reale è emersa nelle difficoltà. Questo ci fa capire quanto margine di crescita abbiamo ancora. Siamo più maturi e consapevoli, l’ambiente non ci conosceva ed è stato un progresso costante. Da sorpresa siamo diventati squadra da battere. Emozioni bellissime”.

“Il primo scudetto, vinto a Napoli, era inaspettato. Il secondo è parimenti bello perchè è più difficile vincerlo di nuovo. E poi l’abbiamo ottenuto di fronte al nostro pubblico. Noi abbiamo vinto sul campo, i nostri tifosi sugli spalti. Capiscono che diamo tutto per città e colori rossazzurri. Si sentono rappresentati. Ed è un amore che è cresciuto gradualmente. All’inizio c’era molto scetticismo sulla valenza di questa disciplina. Brava la società, bravi noi a conquistare spazio con prestazioni e impegno”.

“Nella stagione regolare eravamo soffocati dalle gare, tra campionato e Champions, nella seconda parte è emersa la vera Meta che prima doveva centellinare e distribuire le forze, poi si è dedicata solo alla lotta scudetto. Il mio futuro? Rimango finchè passo ogni vigilia di gara senza dormire, questo stress mi fa capire che ho ancora voglia di mettermi alla prova. Col presidente zero trattative, nessun accenno alle cifre. Basta un abbraccio”.

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EX ROSSAZZURRI: Raffaele tra la permanenza a Cerignola e la chiamata di Faggiano a Salerno

Proseguirà l’avventura sulla panchina dell’Audace Cerignola, oppure si aprono le porte per una nuova sfida professionale in Serie C? Lunedì l’allenatore Giuseppe Raffaele avrà un confronto con la dirigenza pugliese, la quale illustrerà al tecnico nativo di Barcellona Pozzo di Gotto le linee programmatiche per la prossima stagione. Argomento di discussione anche il futuro dello stesso Raffaele, corteggiato dalla Salernitana, club in cui è già operativo il direttore sportivo Daniele Faggiano (firmerà un contratto biennale), il quale nutre da tempo una certa stima per l’ex Catania.

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QUI CATANIA: si muove qualcosa quando mancano quasi due settimane all’inizio del ritiro

Si sono intensificate, negli ultimi giorni, le indiscrezioni di calciomercato attorno al Catania. Preludio a quelli che saranno i primi movimenti ufficiali della società rossazzurra, tenendo conto che la finestra estiva del mercato apre i battenti l’1 luglio. Il lavoro da svolgere non manca sia in entrata che in uscita. Entrambe le esigenze vanno soddisfatte e costituiscono la priorità in seno alla dirigenza, allo scopo di mettere mister Toscano nelle condizioni di lavorare con un organico il più possibile alleggerito dal peso degli esuberi in vista dell’inizio del ritiro a Norcia, al via il 14 luglio, dunque quasi tra due settimane.

Si avvicina il momento di formalizzare le prime operazioni. Qualcosa si muove, Pastore ha avviato contatti con società di Serie B e C, non tralasciando di monitorare la D, perchè è anche utile tenere d’occhio qualche profilo messosi in mostra nella massima serie dilettantistica quest’anno. Dirigenti, procuratori e operatori di mercato propongono affari al Catania. L’obiettivo è ricercare il profilo giusto, non necessariamente quello più costoso, onde evitare il rischio di collezionare figurine. Emergono dialoghi frequenti tra il diesse Pastore e lo stesso allenatore rossazzurro. Non è un caso se, ultimamente, il Catania ha sondato il terreno anche per giocatori che Toscano ha già avuto modo di allenare con profitto.

Più facile, del resto, lavorare con chi ha ben sviluppato i meccanismi di gioco del tecnico calabrese. Meglio ancora se inseriti in un contesto di squadra non rivoluzionato, seguendo una strategia chiara e ben definita per creare la giusta alchimia. Difesa, centrocampo e attacco necessitano di interventi mirati, innalzando il tasso tecnico-qualitativo della rosa. La serenità e la voglia di ripartire mostrate da Toscano in occasione di una recente intervista rappresentano un buon segno, vuol dire che le rassicurazioni all’ex allenatore del Cesena sono arrivate e ci sarebbero i margini per accontentarlo. Non resta che attendere le mosse concrete sul mercato per capire se davvero il Catania versione 2025/26 sarà una squadra all’altezza delle aspettative.

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MERCATO – Stampa Emilia-Romagna, Il Resto del Carlino: “Pieraccini tanto stimato da Toscano…”

Fronte Catania, un nome caldo sul mercato in entrata è quello del giovane difensore attualmente in forza al Cesena, Simone Pieraccini. Il Catania, come confermato dallo stesso allenatore Domenico Toscano, era sulle sue tracce già a gennaio e ci riprova nella sessione estiva del calciomercato. Dall’Emilia-Romagna, precisamente dal quotidiano Il Resto del Carlino, si evince come uno dei principali punti interrogativi in casa Cesena riguardi proprio Pieraccini. “Il classe 2004 tanto stimato da Domenico Toscano è e rimane un patrimonio del Cesena e proprio per questo non ci si può permettere, alla sua età, di fargli vivere un altro anno da spettatore”, si legge. Probabile che la società bianconera opti per una cessione in prestito del difensore.

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MERCATO – Stampa mantovana, La Voce di Mantova: “Castellini, si punta a chiudere la prossima settimana”

La Voce di Mantova, quotidiano d’informazione locale di Mantova, conferma lo sviluppo di una trattativa per il passaggio di Alessio Castellini dal Catania al club virgiliano:

“Si tratta di una vecchia conoscenza di Botturi, che l’ha visto crescere nel settore giovanile del Brescia – si legge -. Classe 2003, nativo proprio di Brescia, è un difensore centrale che ha già maturato una discreta esperienza: una sessantina di partite in Serie C e 3 presenze in B. È stato capitano del Catania, con la quale ha ottenuto una promozione in C nella stagione 2022-23. Lo scorso gennaio, dopo un ottimo girone di andata con gli etnei, è andato in prestito al Pisa. Solo tre presenze per lui, ma una ghiotta occasione per prendere confidenza con la serie cadetta. Non è stato riscattato dai toscani, ma potrebbe farlo il Mantova, che appunto mira al prestito con diritto di riscatto. La trattativa col Catania è avanzata, si punta a chiudere già la prossima settimana”.

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MERCATO – Stampa campana, Il Mattino: “Berra, il Catania tra gli estimatori del difensore”

Difensore che può ricoprire praticamente tutti i ruoli nel reparto arretrato, Filippo Berra è il nome nuovo che circola in queste ore in orbita Catania. Secondo quanto riporta la stampa campana, nello specifico i colleghi de Il Mattino, la società rossazzurra avrebbe manifestato interesse nei confronti del calciatore friulano classe 1995 attualmente in forza al Benevento. Nelle ultime due stagioni Berra ha totalizzato 73 presenze con i sanniti, realizzando 4 gol e 2 assist. L’ex capitano del Benevento ha nel Trapani e nel Vicenza altri importanti estimatori in Serie C.

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ACCADDE OGGI: 28 giugno 2010, il Catania riscatta Marchese ai tempi d’oro

Il grave infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio non compromise il riscatto del suo cartellino da parte del Catania. Era il 28 giugno 2010, Giovanni Marchese diede addio al Chievo Verona per trasferirsi in Sicilia a titolo definitivo. In cambio gli etnei cedettero Gennaro Sardo. Il Catania veleggiava in Serie A e fu il momento più importante della carriera del calciatore di Delia che, di lì a poco, evidenziò progressi tali da rivelarsi uno dei terzini più interessanti del massimo campionato italiano.

A gennaio 2017, archiviata l’esperienza tra le fila del Genoa, Marchese non ebbe esitazione alcuna a rispondere affermativamente alla chiamata del Catania. Fece ritorno ai piedi dell’Etna nonostante la militanza dell’Elefante in Lega Pro, fino ad arrivare al momento in cui appese gli scarpini al chiodo ripartendo dalla guida della Primavera rossazzurra, con risultati lusinghieri. Poi, breve esperienza ad Acireale (Serie D) ed è l’attuale allenatore della ‘Naziunali Siciliana’.

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SERIE C: girone C, la situazione aggiornata delle panchine in vista del 2025/26

Quali allenatori sono stati riconfermati in panchina da parte delle compagini che dovrebbero comporre il girone C di Serie C nella prossima stagione? La situazione attuale vede la prosecuzione dei rapporti professionali di Gaetano Auteri, Vito Di Bari, Domenico Toscano, Emilio Longo, Alessandro Bruno, Alberto Colombo, Pietro De Giorgio, Marco Turati e Salvatore Aronica rispettivamente con Benevento, Casarano, Catania, Crotone, Latina, Monopoli, Potenza, Siracusa e Trapani. In dubbio la posizione di Giuseppe Raffaele all’Audace Cerignola, essendo l’allenatore siciliano richiesto in particolare dalla Salernitana, e Daniele Di Donato (Team Altamura). La Cavese ha ingaggiato l’ex allenatore del Campobasso Fabio Prosperi, mentre l’AZ Picerno è ripartito da Claudio De Luca ed il Sorrento da Mirko Conte.

I club alla ricerca di una nuova guida tecnica sono, al momento, Casertana, Cosenza, Foggia, Giugliano e la già citata Salernitana. Il Campobasso ha consegnato il timone della squadra a Luciano Zauri, ma la società molisana potrebbe anche essere inserita nel girone B (in questo senso pure il Latina attende novità). Capitolo under 23, la nuova disposizione della Lega Pro impone una modifica importante: le seconde squadre non potranno essere inserite nello stesso girone della stagione precedente. La Juventus Next Gen, che ha rinnovato l’accordo con Massimo Brambilla, pertanto non farà parte del raggruppamento C. I bianconeri saranno rimpiazzati da una tra Inter e Atalanta: nel primo caso l’allenatore sarà Stefano Vecchi (ex Vicenza), mentre è in dubbio mister Francesco Modesto sulla panchina orobica.

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L’EDITORIALE | Catania che vince, Catania che attende…

C’è una Catania che vince. Che lotta. Che non si arrende. E c’è una Catania che ancora rincorre se stessa, intrappolata nel peso della sua storia e nel tormento delle promesse da mantenere, già dalla prossima stagione.

Meta Catania, Ekipe Orizzonte, Catania Beach Soccer. Tre realtà che nello sport hanno fatto grande Catania, unite da un solo cuore rossazzurro che batte forte su campi diversi: il parquet, la piscina, la sabbia. Imprese che hanno portato la città sul tetto d’Italia – e in un caso (quello del beach soccer) addirittura d’Europa – senza clamori roboanti, senza proclami, ma con il sudore, l’organizzazione e la tenacia di chi sa cosa vuol dire costruire nel tempo. La Meta Catania di Enrico Musumeci è campione d’Italia nel futsal (ma ha vinto quest’anno anche la Supercoppa). Una cavalcata storica, entusiasmante, che ha fatto esplodere il PalaCatania in un abbraccio commosso di sport e appartenenza. L’Ekipe Orizzonte, targata Tania Di Mario, continua a dominare – a livello nazionale – la pallanuoto femminile con la consueta classe e una mentalità vincente che da anni rappresenta il modello da seguire. Un altro tricolore, un’altra bandiera issata. Il Catania Beach Soccer, guidato dal duo Giuseppe Bosco-Francesco Di Paola, si è preso l’Europa, la Supercoppa e sta lottando per Coppa Italia e scudetto. Una squadra che, stagione dopo stagione, è diventata sinonimo di eccellenza.

Queste non sono meteore. Sono squadre costruite nel tempo, con passione e visione, con dirigenti che hanno dato tutto – e continuano a farlo – per tenere alto il nome di Catania. È un patrimonio sportivo e culturale che merita sostegno, non solo applausi. Perché vincere non è mai un caso. Serve una città che ci creda, che spinga, che valorizzi, che difenda queste eccellenze.

E poi c’è l’altra faccia della medaglia: il Catania, che ancora cerca la sua vera rinascita, ancora inchiodato in una Serie C che pesa come una condanna. Il popolo rossazzurro vuole tornare a sognare, a riempire gli stadi per una squadra che, però, da troppo tempo vive di stagioni interlocutorie e delusioni cocenti.

In settimana è arrivata la presentazione della nuova struttura dirigenziale: Alessandro Zarbano direttore generale, Ivano Pastore direttore sportivo, Giuseppe Sapienza nell’area comunicazione, conferma di Mimmo Toscano in panchina. Una riorganizzazione necessaria, ma che – lo diciamo da mesi – va accompagnata da fatti concreti, da una campagna acquisti ambiziosa (non rivoluzionaria) e da un ritiro che, lontano dalle distrazioni di casa, permetta di prepararsi con serietà e determinazione.

Il paragone con le altre discipline fa male, sì. Ma non è un attacco: è un richiamo. Un invito a riscattarsi. Perché se futsal, pallanuoto e beach soccer- ma anche altre sono le realtà che quotidianamente si adoperano a buoni livelli – dimostrano che Catania può primeggiare, non si vede perché il calcio debba restare al palo, soprattutto viste le potenzialità economiche espresse da Ross Pelligra. Vincenzo Grella quest’anno deve dimostrare di aver imparato dagli errori commessi in passato.

I tifosi non chiedono miracoli, ma programmazione vera. Vogliono trasparenza, competenza e un progetto che non si esaurisca nel tempo di una conferenza stampa.

Catania è una città di sport, e lo dimostra ogni giorno con orgoglio. Che le imprese di Meta, Ekipe e Catania Beach Soccer siano d’ispirazione. Che smuovano coscienze e orgoglio. Perché se vincono loro, può farlo anche il Catania in Serie C. Ma servono coraggio, idee e una sola parola: fatti.

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