CORONAVIRUS IN ITALIA – Ministro Boccia: “Riapertura attività, troppo presto ancora”
Quando riapriranno le varie aziende in Italia? I tempi non sono ancora maturi. Ne parla Francesco Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, a SkyTg24:
“E’ ancora troppo presto per dare indicazioni su quali attività si potranno riaprire e soprattutto con quali tempistiche questo potrà essere fatto. Il comitato tecnico scientifico farà delle valutazioni rigorose ed elaborerà delle linee guida con il ministero della Salute su come fare e a quali condizioni, così come è stato fatto nel recente passato sulle chiusure. Poi la politica, confrontandosi, potrà graduare tempi e modalità successive per ambiti e categorie, ma le valutazioni devono essere rigorosamente scientifiche sulla base dei risultati faticosi ma fondamentali per la salute di tutti che stiamo raggiungendo con il sacrificio degli italiani”.
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SERIE C – Scienza (all. Monopoli): “Calcio non venga abbandonato. E’ risorsa fondamentale per il popolo”
L’allenatore del Monopoli Giuseppe Scienza, ex centrocampista rossazzurro, ai microfoni di tuttomercatoweb.com:
“Coronavirus? I problemi sono quelli della sanità, ed è la prima cosa, e il mondo del calcio è stato sensibile a questo. Ho però sentito parlare troppo poco tutti i fenomeni che sui social si permettono di giudicare, parlare e offendere, ma non ho sentito parlare della famiglia Agnelli che invece ha fatto una donazione straordinaria, come l’hanno fatta Zhang, Berlusconi, Totti e tanti altri calciatori famosi, che tante squadre si sono tassate per aiutare ospedali e città. Con loro molti sportivi e gente del mondo dello spettacolo, che hanno fatto la loro parte. Lo sport è un veicolo fondamentale per l’industria, non è solo l’indotto della partita, ma anche tutte le attività parallele che ci sono alle spalle. Anche lo Stato attraverso il calcio introita tantissimo, scommesse, IVA, contributi: un club è una grande fonte di reddito per lo Stato, e non è possibile pensare che lo Stato abbandoni così facilmente il calcio. Chiaro che la sanità è il primo pensiero, c’è da difendere chi sta morendo, ma il calcio deve ripartire. Al di là dell’aspetto economico, lo sport e il calcio sono una risorsa fondamentale per il popolo: se alla gente togliamo questo, in che mondo vivremo? Per questo vanno tutelati”.
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CORONAVIRUS IN ITALIA – Zampa (Sottosegr. Salute): “Contagio contenuto al Sud per adesso”
Il Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa ha commentato l’andamento dell’emergenza Coronavirus in Italia, ai microfoni di Sky Tg 24:
“Si vedono i primi risultati, meno male. Il Ministro giustamente ripete che serve cautela, ma siamo certi che le misure stiano dando i risultati attesi. Nei prossimi giorni, credo, si vedrà confermato il trend migliore. Soprattutto al sud abbiamo contenuto il contagio per ora, c’è una diffusione che va in misura lineare mentre al nord cresce in modo esponenziale. Al nord semplicemente l’emergenza era già esplosa quando sono state prese le misure contenitive, chissà quanti pazienti sono stati contagiati senza saperlo. Se rispetti le regole, se resti a casa, non rischi niente. Il virus non bussa alla porta e non entra dalla finestra”.
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CATANIA AIUTA CATANIA: il club rossazzurro si unisce all’iniziativa
Nota ufficiale Calcio Catania
Il Calcio Catania raccoglie e diffonde l’invito a donare formulato dal sindaco di Catania Salvo Pogliese, che ha lanciato un’iniziativa solidale mirata a garantire un sostegno alle famiglie in difficoltà. Comune di Catania – Comunicato stampa del 28 marzo 2020 Il sindaco Salvo Pogliese con un proprio provvedimento urgente ha aperto una campagna di solidarietà cittadina “CATANIA AIUTA CATANIA” con il sistema digitale di crowdfunding per aiutare le numerose famiglie catanesi a causa dell’emergenza del coronavirus. Per chi vuole donare è semplicissimo. Il link di raccolta fondi a cui collegarsi, da pc o smartphone, è: https://www.gofundme.com/f/catania-aiuta-catania. Cliccando su “Fai una donazione” da donare alla causa “Catania aiuta Catania”, si indica la somma, anche di piccola entità, minimo 5 euro; inserire il proprio nome (ma si può donare anche in maniera anonima) e i dati della propria carta di credito. La piattaforma GoFundMe – che si sostiene grazie alle offerte che i donatori possono lasciare facoltativamente in fase di donazione – protegge, verifica e valida la transazione nella massima sicurezza e trasparenza. “A Catania – ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – ci sono migliaia di famiglie nella difficoltà oggettiva di poter provvedere al sostentamento, aggravato oggi dall’emergenza Coronavirus. Non possiamo più aspettare. È per questa ragione che il Comune di Catania ha deciso di avviare una campagna di raccolta fondi straordinaria, in cui abbiamo bisogno dell’aiuto e della generosità di tutti: imprenditori, aziende e semplici cittadini, ciascuno secondo le proprie possibilità, si sentano chiamati all’appello. I fondi raccolti saranno destinati per acquisto pacchi spesa e/o buoni spesa e devoluti al Banco Alimentare che provvederà, con l’ampia rete di strutture caritative convenzionate e l’ausilio di protezione civile e altri gruppi di volontariato, ad aiutare concretamente i cittadini in difficoltà. Oggi – ha concluso Pogliese – come catanesi, siamo chiamati a dare il nostro contributo, manifestando sensibilità e solidarietà verso chi non riesce neanche ad acquistare i beni di prima necessità per sé e per i propri cari. Aiutateci a condividere”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***SERIE B – Padoin (Ascoli): “Noi giocatori i primi a dare una mano, ma anche lo Stato deve fare la sua parte”
Il centrocampista dell’Ascoli Simone Padoin sulla necessità di sostenere dei sacrifici, alla luce dell’emergenza Coronavirus:
“Non penso che il calcio tornerà come prima, ora si vede tutto nero. Quando si è fermato il calcio tante persone hanno detto come prima cosa che i calciatori guadagnavano tanto e dovevano ridursi gli ingaggi. Io penso che se la Juventus ha giocatori strapagati è perché il calcio fa muovere tanti soldi a tutto il sistema. In questo momento è compito di ogni componente dover rinunciare a qualcosa. Anche lo Stato deve fare la sua parte, non solo i giocatori; il calcio è un’industria che da da mangiare a tante persone, per questo credo che, per quanto possibile, il sostegno dello Stato sia importante. Noi giocatori possiamo ragionare su eventuali aiuti, siamo i primi a voler dare una mano al nostro calcio”.
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CORONAVIRUS IN ITALIA – Ministro della Difesa: “Polizia, più controlli se necessario”
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è intervenuto per analizzare la situazione legata al Coronavirus in Italia:
“Noi siamo pronti anche a fare di più. Le forze armate faranno il loro dovere. Garantiremo la sicurezza sul territorio. Se dovesse esserci un’esigenza maggiore di ulteriore controllo e presenza sul territorio, in ausilio alle forze di polizia, daremo il nostro contributo. Ma mi pare che la situazione sia sotto controllo. Gli italiani stanno rispondendo con grande senso di responsabilità. Bene gli aiuti da Cina e Russia , ma i pilastri della nostra politica restano Nato e UE. L’emergenza richiede che tutte le articolazioni dello Stato diano il massimo del contributo”.
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CORONAVIRUS: Johnson & Johnson, risultati vaccino entro dicembre/gennaio
Presidente e CEO della multinazionale statunitense Johnson & Johnson, Alex Gorsky ha parlato a CSNBC del possibile vaccino anti Coronavirus:
“Tutti i test fatti finora ci danno segnali incoraggianti. Può essere la base per un vaccino sicuro ed efficace. Primi test sugli umani a settembre, risultati a dicembre, al peggio a gennaio. Nei primi mesi del 2021 dovremmo produrre centinaia di milioni di dosi di vaccino, arrivando oltre al miliardo a fine anno. La nostra priorità è assicurarci che sia globale, non lo venderemo per logiche di profitto. Investiremo oltre un miliardo di dollari per trovare il vaccino e per aumentare la nostra capacità produttiva nel breve periodo”.
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UEFA – FIFA: sviluppo campionati, contratti e mercato. Si lavora per ripartire
La UEFA, in sinergia con la FIFA e le 55 federazioni affiliate, è al lavoro in questi giorni per capire come rimodulare eventualmente le partite di tutte le competizioni in calendario. Focus sullo sviluppo delle partite che riguardano i campionati europei, sulla possibilità di allungare i contratti dei giocatori in scadenza e di modificare le modalità di trasferimento. Giugno potrebbe essere la data limite per ripartire. Da non scartare l’ipotesi di un cambio di format dei campionati dalle stagioni successive, soprattutto qualora non si riuscisse a concludere in tempo utile l’annata 2019/2020.
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CORONAVIRUS – Guardiola (all. Manchester City): “Torneremo migliori, più gentili e anche un pò più grassi…”
Il Coronavirus continua a diffondersi e sono sempre più numerosi gli appelli a non muoversi da casa, se non per assoluta necessità. In questo senso si mobilita anche il calcio. Tra i tanti messaggi provenienti dalla sport, evidenziamo quello del noto allenatore del Manchester City Pep Guardiola, con battuta annessa:
“Ci manca il calcio, esattamente come manca a voi. Ci manca la vita che facevamo fino a pochi giorni fa. Ma adesso è il momento di seguire le indicazioni degli esperti, dei medici e degli infermieri. Stiamo a casa. Facciamo tutto quello che è nelle nostre possibilità per uscire da tutto questo. Sono sicuro che torneremo ad essere più forti, migliori, più gentili e… anche un po’ più grassi… Stiamo a casa, stiamo al sicuro”.
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LO MONACO: “Club di C verso la richiesta di chiusura del campionato”
L’ex Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco ai microfoni di Sportitalia:
“Il 40% delle società di terza serie rischia di scomparire. Il 3 aprile ci sarà un’assemblea generale e si dibatterà di un’unica cosa: la volontà da parte dei club di Serie C di presentare una richiesta per la chiusura del campionato. E’ impensabile continuare una stagione che per la Serie C vuol dire essere già fuori da ogni logica. Questo, di conseguenza, comporterà l’annullamento del campionato, la sospensione degli emolumenti, la possibilità per alcuni giocatori di entrare in cassa integrazione, le tasse bloccate e anche la restituzione delle fideiussioni. C’è da valutare infine la posizione di Reggina, Monza e Vicenza e le soluzioni che si possono prendere”.
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