FIFA: allo studio norma per estendere contratti in scadenza
CORONAVIRUS IN ITALIA: mascherine in arrivo da tutto il mondo ma anche di produzione italiana
ESCLUSIVA – Esposito: “A Potenza la svolta. Non perderemo la mentalità acquisita. I tifosi hanno messo davanti a tutto l’amore per il Catania”
PETRONE, l’ex Catania dall’Ecuador: “Coronavirus, ci siamo fermati a 5′ dal fischio d’inizio. Situazione non drammatica qui, per ora non torno in Italia”
CORONAVIRUS IN SICILIA: i casi registrati nelle singole province, 368 a Catania
CORONAVIRUS IN ITALIA: quasi 100mila casi complessivi, più di 73mila persone attualmente contagiate
BONACINI (Pres. Carpi): “Se il campionato si fermerà, giusto guardare alla media punti”
CORONAVIRUS IN SICILIA: più di 1.400 casi, 1.330 persone ancora contagiate e 65 decessi
CORONAVIRUS IN SICILIA: l’esito dei primi controlli della Regione sui prezzi dei prodotti
Ha preso il via da Palermo l’operazione di controllo sui prezzi dei prodotti agroalimentari disposta dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e condotta dal Nucleo operativo del Corpo forestale, guidato dal comandante Luca Ferlito. Le prime verifiche, effettuate tra il capoluogo e il Comune di Monreale, hanno interessato diversi punti vendita della Grande distribuzione organizzata e grandi rivendite di ortofrutta al dettaglio. Lievissimi gli aumenti riscontrati sulla frutta mentre, per quanto riguarda gli ortaggi – in particolare finocchi, broccoli, cavolfiori, fagiolini e zucchine – i prezzi, in alcuni casi, sono risultati maggiorati anche più del cento per cento.
“Per i venditori, che hanno dichiarato di attenersi alle disposizioni avute dalle piattaforme dalle quali ricevono la merce – spiega il presidente Musumeci – c’è stato finora soltanto un richiamo verbale, facendo prevalere il buon senso che in questi giorni deve rappresentare una regola generale. Adesso, comunque, risaliremo ai fornitori con controlli mirati. Come mi dicono, la gente che affollava i punti vendita ha mostrato di apprezzare la presenza dei nostri agenti e i loro accertamenti. Noi andremo avanti proprio per tutelare il consumatore al quale, comunque, ribadiamo che non c’è alcuna necessità di fare rifornimenti esagerati perchè la distribuzione degli alimenti non subirà rallentamenti”. L’operazione contro il rincaro dei prezzi condotta dal Nucleo operativo per la sicurezza agroalimentare del Corpo forestale della Regione Siciliana proseguirà nelle prossime settimane e interesserà le anche le altre province dell’Isola. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***MUSUMECI (Pres. Regione Sicilia): “Coronavirus, 95% dei siciliani non va in giro. Picco entro metà aprile. Si consenta alle persone di mettere il pane a tavola”
“In Sicilia l’epidemia economica è arrivata prima del picco dell’epidemia sanitaria”. Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo a Sky Tg24, ha reso plasticamente evidente a tutti la situazione di crisi sociale che rischia di esplodere nell’Isola.
“Due settimane di inattività – ha spiegato – hanno messo in sofferenza una società che vive anche di lavoratori precari che lavorano alla giornata per portare a casa anche 30, 40 euro. Il mio governo ieri – ha proseguito – per fare fronte a questa drammatica condizione ha messo a disposizione dei Comuni ben 100 milioni di euro destinati esclusivamente all’assistenza”.
E’ chiaro, ha detto Musumeci, che si “devono continuare a rispettare le regole, ma dobbiamo consentire alle persone di mettere il pane sulla tavola e qui soffrono tante imprese e tanti lavoratori dipendenti, ma soprattutto quelli che non hanno reddito e vivono con attività quotidiane. Gente costretta a stare a casa e che non porta più niente da mangiare”.
Il presidente della Regione, che ha incassata unanimi consensi per lo stanziamento di cento milioni a beneficio delle famiglie meno abbienti, ha fatto riferimento al governo nazionale. “Se gli aiuti non si integrano tra Regione e Stato – ha aggiunto – ogni sforzo diventa difficile. Noi abbiamo deliberato che l’Irfis, l’unica banca di cui dispone la Sicilia, metta a disposizione delle imprese fondi per 200 milioni di euro. In Sicilia il tessuto produttivo è fatto di piccole imprese”.
Sullo stato di diffusione del contagio del Covid-19 in Sicilia, Musumeci ha spiegato che il 95 per cento dei siciliani rimane a casa, “non va in giro, il picco dei contagi del Coronavirus dovrebbe arrivare entro la metà di aprile”. E se sotto il profilo della risposta sanitaria all’emergenza la Regione sta facendo tutto il possibile, lo stesso non si può dire per la fornitura, da Roma, dei dispositivi di protezione individuale, mascherine, camici e guanti.
“In regime ordinario abbiamo 411 posti di terapia intensiva e pensiamo di poterne allestire altre 500 almeno. Abbiamo già convertito reparti di ospedali pubblici – ha aggiunto il presidente della Regione – e stiamo lavorando anche per i posti letto di pazienti positivi senza rianimazione. Stiamo lavorando per dare serenità alla gente”. Poi l’affondo: “La Sicilia produce tutto, dai fichidindia alle arance rosse, ma non camici e Dpi. Per tutto questo attendiamo che l’Unità di crisi possa farci arrivare il carico. Arriva qualcosa con il contagocce, ma non può bastare quando arriverà il picco”.
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