PINTO: “Sosta con ci aiuta, ma recuperiamo infortunati. Siamo retribuiti puntualmente, cercheremo di dare una mano al Catania vincendo i Play Off”

Intervenuto telefonicamente ai microfoni di Pianeta Catania, il terzino rossazzurro Giovanni Pinto commenta l’emergenza Coronavirus con un occhio rivolto al prosieguo della stagione: “Il momento lo stiamo vivendo come tutti gli italiani. Siamo preoccupati ma fiduciosi che prima o poi la situazione migliorerà e torneremo a vivere e trascorrere le giornate come sempre fatto. Allenamenti? Il mister ha stilato una tabella di allenamento propedeutica ma c’è la paura di uscire e dal decreto non si sa bene se è realmente possibile farlo per allenarsi. Purtroppo non possiamo fare altro che aspettare che questa situazione rientri prima possibile tornando ad allenarci tutti insieme. Secondo me la decisione di non giocare è stata un pò tardiva. Anche a Bisceglie non sapevamo bene se giocare o meno. Adesso si sono accorti un pò tutti della gravità della situazione. Per noi calciatori è molto più pericoloso”. Questa sosta non ci aiuta tantissimo perchè venivamo da un filotto positivo. Dopo la sconfitta interna col Monopoli abbiamo capito di con avere nulla da perdere e sono emersi i nostri valori. E’ un peccato questa sosta, ma ci permette di recuperare gli infortunati di lungo corso che potrebbero dare una mano nel caso in cui il campionato dovesse riprendere. Non si può essere perfetti in tutte le partite, ci sono sempre dei momenti in cui le cose non riescono ed altri dove tutto gira per il meglio. L’importante è sempre allenarsi e stare sul pezzo. La testa conta tantissimo nel calcio. Spero di aiutare i compagni cercando di raggiungere la posizione migliore in zona Play Off, giocandocela fino alla fine”. “Quanto hanno inciso, incidono e incideranno i problemi extra-campo? Dobbiamo estraniarci dal contesto societario. Fino ad ora ci hanno sempre retribuito puntualmente, non possiamo lamentarci. Siamo calciatori, dobbiamo pensare solamente al campo, cercando anche di dare una mano alla società per venirne fuori. Vincendo magari i Play Off perchè si potrebbero aprire scenari diversi“. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

GALLIANI (A.D. Monza): “La Serie C si concluderà, ipotesi luglio”

Ai microfoni di mbnews.it:, l’Amministratore Delegato del Monza Adriano Galliani non esclude quanto anticipato nei giorni dall’Assocalciatori in merito alla ripresa del campionato di Serie C: “A differenza di qualche voce, vi posso dire che il campionato di serie C si concluderà, non sappiamo ancora quando potremo tornare in campo (probabilmente a inizio maggio), ma si sta valutando anche l’ipotesi di andare oltre il 30 giugno. Dovremo sederci attorno ad un tavolo con l’Aic per capire se i giocatori possono giocare con le società anche con il contratto in scadenza a fine giugno”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS IN SICILIA: solo a Catania circa la metà dei tamponi positivi

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Questa mattina, domenica 15 marzo, era stato reso noto dalla Regione Sicilia l’aggiornamento del quadro riepilogativo della situazione nell’isola, in merito all’emergenza Coronavirus. Questa, invece, la divisione dei 188 tamponi positivi nelle varie province: Agrigento 20; Caltanissetta 2; Catania 91; Enna 2; Messina 10; Palermo 33; Ragusa 4; Siracusa 15; Trapani 11. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

GOMEZ (Atalanta): l’ex Catania e la sua squadra in isolamento domiciliare

In conseguenza della positività al Coronavirus di alcuni giocatori del Valencia, affrontati recentemente in Champions League, l’Atalanta ha comunicato di aver adottato tutte le misure previste. Confermando la forma dell’isolamento domiciliare e il rispetto delle norme igieniche. Inizialmente la ripresa degli allenamenti per Alejandro Gomez e compagni era fissata per lunedì e successivamente slittata a mercoledì, ora i nerazzurri si ritroveranno in campo il 24 marzo. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

LANZAFAME (Honved): “Iniziano a preoccuparsi anche in Ungheria. Sannino? Noi italiani visti con altri occhi”

Giocatore attualmente in forza all’Honved, club ungherese, Davide Lanzafame commenta la difficile situazione legata alla diffusione del Coronavirus ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Queste le parole dell’ex Catania: “L’Ungheria sembra l’Italia nei primi giorni del contagio. Niente cinema, teatri, scuole, ma parchi e centri commerciali sono aperti. Iniziano a preoccuparsi. Hanno chiuso le frontiere ai cittadini di Corea del Sud, Cina, Iran e Italia. I paesi più colpiti. I turisti non possono entrare, e chi come me ha la residenza in Ungheria non può uscire. Fermare il calcio? Ne vale la nostra sicurezza, anche noi siamo soggetti a rischio. Germania, Italia, Spagna, in alcuni paesi molti sportivi sono stati colpiti dal virus. Abbiamo mogli e figli. Potremmo contagiarli tutti. Sannino? Noi italiani siamo visti con altri occhi. È stato due settimane in quarantena preventiva. Era stato a Milano qualche giorno prima dell’inizio di tutto, vicino alle zone del focolaio, così la società ha deciso di tenerlo a casa”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BURIONI: “Coronavirus? A Catania non hanno ancora capito bene la situazione…”

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Purtroppo circolano in rete foto provenienti da diverse parti d’Italia che mostrano come, malgrado le misure restrittive imposte dal Governo a seguito dell’emergenza del Coronavirus, tante persone non abbiano ancora ben compreso la delicatezza del momento. Ad esempio non giunge una bella immagine dal lungomare di Catania. Roberto Burioni, noto medico e prof. di Microbiologia e Virologia a Milano, su Twitter ha commentato: “A Catania non hanno ancora capito bene la situazione”. Va detto, comunque, che molte altre persone si trovano a casa da giorni, ben consapevoli di quanto sia importante rimanere nelle proprie abitazioni. L’auspicio è che davvero tutti se ne rendano conto. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS IN SICILIA: 188 tamponi positivi, 33 ricoveri a Catania

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Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (domenica 15 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.452, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 188 campioni (32 più di ieri). Risultano ricoverati 71 pazienti (sedici a Palermo, trentatrè a Catania, sette a Messina, uno a Caltanissetta, due ad Agrigento, due a Enna, sei a Siracusa e quattro a Trapani) di cui 15 in terapia intensiva, mentre 108 sono in isolamento domiciliare, sette sono guariti (due a Palermo e Agrigento, uno a Enna, Messina e Ragusa) e due deceduti. Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87 ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

COMUNE DI CATANIA: “Numerosi consiglieri chiedono blocco definitivo di ingressi in Sicilia dal Nord”

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Nota ufficiale Comune di Catania

In un documento unitario i Consiglieri comunali di Catania dei gruppi consiliari Diventerà Bellissima, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Grande Catania, In campo con Pogliese, Italia Viva, Movimento 5 stelle, MuovitItalia e Salvo Pogliese Sindaco-una scelta d’amore per Catania, chiedono “ulteriori misure restrittive nei confronti di coloro che continuano ad arrivare dal Nord, vanificando i sacrifici di tutti i siciliani che stanno rispettando le prescrizioni. È necessario bloccare definitivamente l’ingresso in Sicilia, se necessario anche mediante lo stop dei treni e dei traghetti, nel rispetto delle regole e per la sicurezza della salute e adottare misure idonee a fermare il contagio, compreso urgenti iniziative per i necessari controlli sanitari sulle centinaia di passeggeri che stanno continuando ad arrivare dal Nord disponendo che il Dipartimento regionale della Protezione civile possa verificare la provenienza dei passeggeri e il loro stato di salute”. I consiglieri etnei richiedono inoltre “un intervento forte ed immediato del governo nazionale e regionale e non solo nel rispetto dei siciliani che continuano a sacrificarsi rimanendo chiusi nelle proprie case, ma anche e soprattutto nel rispetto degli sforzi generosi del personale sanitario che opera in condizione di urgenza ed emergenza, a cui va il ringraziamento del popolo siciliano che affronta con responsabilità le difficoltà e gli obblighi stabiliti. Non capire tutto ciò -proseguono i consiglieri comunali etnei- inevitabilmente vorrà dire creare i presupposti per una strage e i responsabili non sarebbero solo coloro che salgono su quei treni ma soprattutto le Autorità che consapevolmente permettono loro di farlo. Oggi è il tempo dell’unità, della solidarietà e delle scelte coraggiose, per il bene dei cittadini e della nostra intera Nazione”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS: primi casi nel campionato spagnolo

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Il primo giocatore positivo al Coronavirus nella Liga spagnola è Ezequiel Garay, difensore argentino del Valencia. “Il 2020 è iniziato male per me. Sono positivo al Coronavirus, mi sento bene, seguirò le regole imposte delle autorità sanitarie e rimarrò isolato, in quarantena”, le parole di Garay su Instagram. Nella medesima squadra positivi anche Gayà, Mangala, il dottore Aliaga e Camarasa, ex giocatore e ora nello staff del Valencia. In Spagna c’è anche un caso di positività che riguarda un tesserato dell’Elche, il quale dovrà sostenere un periodo di isolamento di 15 giorni: Jonathas de Jesus, che in Italia ha indossato le casacche di Brescia, Pescara e Torino. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

GRAVINA (Pres. Figc): “Potremmo anche riprendere a maggio. Prima la salute, poi la salvezza dei campionati”

Si riuscirà a portare a termine la stagione calcistica 2019/2020? Così il Presidente della Figc Gabriele Gravina, in un’intervista concessa al Corriere dello Sport: “Io mi accontenterei di salvare la salute di tutti gli uomini di sport, anzitutto. Poi ho fiducia di salvare anche i campionati. Abbiamo una dead line. È il 30 giugno. Scadono contratti, assicurazioni, licenze. Finisce l’anno calcistico. Andare oltre significa introdurre modifiche regolamentari del tutto eccezionali. Servono dai 45 ai 60 giorni. In due mesi portiamo tutto a termine con certezza. Se pure iniziamo a maggio, si può fare. Tutti pensano che l’unico problema sia quello di assegnare lo scudetto. Ma noi dobbiamo stabilire chi va in Champions e in Europa League, chi retrocede in B, chi sale in A, chi retrocede in C e chi sale in B. Penso che congelare una classifica sia un errore da evitare. Il valore della competizione va salvaguardato. Dobbiamo dare delle chance a chi ha investito tanto su un obiettivo sportivo. Vuol dire giocare il più possibile. Portarci avanti col campionato e finirlo, se possibile. E se non è possibile trovare una formula che salvi la competizione, come playoff e playout”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***