FAGGIANO: “Grazie Catania, nemici mai!”

Un paio di giorni fa il colloquio definitivo in sede ha certificato l’interruzione del rapporto professionale tra il Catania e Daniele Faggiano. Quest’ultimo non è più il direttore sportivo rossazzurro ed ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Il suo grazie alla città è tutto in una foto e in una frase che il dirigente pugliese ha deciso di comunicare attraverso il giornale La Sicilia. Queste le parole di Faggiano: “Grazie Popolo Catanese! Nemici Mai!!!!!!!”. Resta il legame instaurato con la piazza malgrado l’esperienza sia durata un solo anno. Faggiano non dimentica la vicinanza e l’affetto dei tifosi catanesi anche in un momento particolarmente difficile vissuto sul piano personale nel corso della stagione scorsa.

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FAGGIANO-CATANIA: si consuma il divorzio dopo una ricostruzione avvenuta tra tante difficoltà

Daniele Faggiano non è più il diesse del Catania. Le strade tra il club dell’Elefante e il quarantasettenne dirigente sportivo si sono divise dopo una sola stagione. A ufficializzarlo è stata la stessa società etnea attraverso la diffusione di un comunicato il cui contenuto rende nota la risoluzione consensuale del contratto in anticipo di un anno rispetto alla scadenza naturale.

L’ingresso del dirigente salentino nell’organigramma rossazzurro era stato ufficializzato il 31 maggio di un anno fa. Al diesse Faggiano assieme alla guida tecnica Domenico Toscano era stato affidato il compito di ricostruire da zero dopo le vicissitudini dell’anno precedente. Sul piano della direzione sportiva la strada si presentava già in salita, tra contratti onerosi da gestire, giocatori da piazzare in uscita e altrettanti da individuare in entrata.

Il nodo fideiussione (che è costato un punto di penalizzazione in classifica) con il calciomercato in pieno svolgimento ha rappresentato un ostacolo significativo alla costruzione di un gruppo che potesse competere per la vittoria del campionato. Del resto fu lo stesso Faggiano nel corso della conferenza stampa svoltasi all’indomani della chiusura del mercato a esprimere rammarico per non essere riuscito a rispettare le consegne, venendo meno alle esigenze tecniche espresse da mister Toscano in sede di costruzione della squadra pur con qualche ottima intuizione come l’ingaggio del promettente fantasista Kaleb Jimenez e il rilancio ad alti livelli dell’attaccante Roberto Inglese.

La lontananza forzata dalla sede per motivi di salute ha coinciso con il periodo di maggiore difficoltà della stagione. In quel momento la squadra era falcidiata dagli infortuni e in crisi di risultati, come testimoniano le due sole vittorie casalinghe tra novembre e dicembre con Trapani e Sorrento e l’eliminazione dalla Coppa Italia di Serie C per mano degli stessi granata: uno 0-5 consumatosi in diretta televisiva schierando una formazione imbottita di ragazzi della Primavera.

A fine dicembre la società aveva provveduto al tesseramento di Ivano Pastore con la mansione di collaboratore dell’area tecnica, dando il compito di coadiuvare il lavoro del direttore sportivo. Il mercato di riparazione ha visto il Catania sfoltire ulteriormente l’organico (il solo Monaco è rimasto fuori lista fino alla fine della stagione) dando priorità alla riduzione del monte ingaggi. Il rientro di Faggiano in città a marzo ha dato nuovo impulso alla formazione rossazzurra che ha chiuso in crescendo la regular season (5° posto con 53 punti) uscendo dai play-off promozione per mano del Pescara poi vincitore della competizione.

Nel quadro della programmazione societaria per la prossima stagione ecco emergere il primo elemento di discontinuità rispetto all’annata appena trascorsa. Il testimone della direzione sportiva passerà nelle mani di Ivano Pastore, il quale dovrebbe legarsi al Catania con un contratto di durata biennale. Il nuovo diesse avrà un ruolo determinante tra mercato e gestione dello spogliatoio, tuttavia andrà supportato dalla proprietà con un budget adeguato alla costruzione di una squadra competitiva.

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STAMPA TERNANA: “Cianci, ai dettagli il riscatto degli umbri dal Catania”

Pietro Cianci e la Ternana, il matrimonio sembra destinato a proseguire. La società di via della Bardesca avrebbe infatti esercitato il diritto di riscatto del cartellino del calciatore. Lo rivelano fonti della stampa umbra e nazionale. Come riportano i colleghi di umbriaon.it, il costo dell’operazione sarebbe “intorno ai 55.000 euro, a cui aggiungere le commissioni degli intermediari”. La finestra di mercato per l’esercizio del diritto di riscatto era compresa temporalmente tra il 16 ed il 18 giugno, poi è slittata di circa una settimana. Il centravanti barese ha realizzato tredici gol e sei assist quest’anno.

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QUI CATANIA: duttilità e capacità di cambiare pelle, armi da cui ripartire

La stagione 2024/25 è ormai alle spalle, ma può essere utile ripartire da alcune note liete che l’hanno caratterizzata, al di là della comprensibile delusione per quello che poteva essere e non è stato. Una delle armi che non potranno essere trascurate in vista della prossima stagione e farà certamente comodo al mister Domenico Toscano è la duttilità, la capacità di cambiare pelle nell’arco dei 90 minuti.

Al di là dei moduli di gioco che spesso sono da ritenere essenzialmente numeri, conta molto di più la capacità di occupazione degli spazi. Che può variare a seconda delle peculiarità dell’avversario e del contesto di gara. Le partite non sono tutte uguali, c’è bisogno del contributo di tutti all’interno di un sistema in cui apportare le necessarie modifiche quando la situazione lo richiede.

Dalla difesa all’attacco, gran parte dei giocatori presenti nell’attuale organico rossazzurro hanno questa predisposizione ad occupare porzioni di campo differenti. A proposito della retroguardia, ad esempio, all’occorrenza Celli ha dimostrato di poter giostrare sia al centro che in fascia così come Anastasio. Oppure Del Fabro, centrale di difesa arruolabile pure come braccetto destro.

Pensiamo anche alla duttilità di Quaini, utilizzabile sia nel terzetto di difesa che – nel momento in cui gli è stato richiesto di far girare palla – in mezzo al campo, ruolo quest’ultimo occupato più spesso nell’ultimo periodo. Il centrocampista Frisenna si è applicato a giocare anche da trequartista o esterno. Di Lunetta si è registrata la disponibilità ad agire nelle vesti di esterno a tutta fascia, falso 9, trequartista o seconda punta.

Dalmonte ha occupato un pò tutti i ruoli offensivi giocando anche da esterno di centrocampo. Il laterale destro Raimo, nella vittoriosa trasferta di Pescara ha agito in difesa. Da sottolineare inoltre la duttilità di Jimenez – regista di centrocampo, mezzala, trequartista – e Stoppa. Oppure dello stesso Cicerelli, nel caso in cui il Catania non lo lasciasse partire nuovamente. Ecco che, al di là del numero di giocatori che verranno confermati all’interno della rosa 2025/26 e nella scelta dei nuovi innesti, la duttilità può rappresentare un valore aggiunto. Soprattutto in un calcio in continua evoluzione, molto più dinamico rispetto a qualche anno fa, permettendo di capire meglio anche diverse situazioni di gioco nel corso della partita stessa e come comportarsi di conseguenza.

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MERCATO: Bethers, giocatore e club approfondiranno il futuro nei prossimi giorni

Ancora un anno di contratto per Klavs Bethers. C’è la volontà di approfondire il discorso legato al futuro del portiere lettone classe 2003, protagonista nell’anno della promozione del Catania in C sommando anche le successive 33 presenze stagionali nelle ultime due annate. In mezzo alcuni infortuni non di lieve entità che hanno frenato il suo percorso di crescita.

Dal 17 dicembre, data dell’operazione di artroscopia per instabilità della caviglia destra presso la Casa di Cura Villa Stuart, sono trascorsi vari mesi prima di rivederlo allenarsi con i compagni avendo superato brillantemente l’infortunio. Bethers non scende in campo dal 30 novembre, 1-1 interno con la Cavese. L’estremo difensore di 21 anni possiede interessanti potenzialità ma in rossazzurro fatica a trovare spazio.

A maggior ragione con la probabile riconferma di Andrea Dini, titolare nel ruolo, è previsto nei prossimi giorni un confronto tra le parti per stabilire quale sia la strada migliore da percorrere. Tre le soluzioni possibili: considerare un trasferimento altrove dandogli, magari, la possibilità di scendere in campo con continuità; fungere da riserva in un club di serie superiore con la prospettiva di un graduale inserimento a difesa dei pali, oppure giocarsi le proprie carte alle pendici dell’Etna.

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DE ROSE: “Cesena, forse la mia esperienza poteva fare comodo anche in B”

Lo scorso anno molitava tra le fila del Cesena, contribuendo attivamente alla promozione in Serie B dei bianconeri. Il centrocampista Francesco De Rose, in un’intervista concessa a tuttocesena.it confessa che sarebbe rimasto molto volentieri a Cesena, consapevole che avrebbe potuto dare una mano anche in B ai romagnoli:

“La scorsa estate ero reduce da una cavalcata straordinaria. Mi ero messo a completa disposizione del club. Non avevo chiesto né rinnovi né aumenti. Non nego che ci credevo in una riconferma e che ci sono rimasto molto male quando mi hanno detto che non rientravo più nel progetto. Io lo so bene che non sono più un giovincello, però il sottoscritto a Cesena mica pretendeva di giocare tutte le 38 partite più eventuali playoff. Io mi sarei ‘semplicemente’ messo in un angolino, in attesa di una ‘chiamata’ del mister. La mia esperienza, forse, avrebbe potuto fare comodo”.

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MERCATO: Arezzo, rumors dalla stampa toscana su più giocatori del Catania

Si aprirà il tavolo delle trattative tra Arezzo e Catania? Ne sapremo tra qualche settimana, quando cominceranno ad essere più chiari gli obiettivi di calciomercato in entrata e uscita. La stampa toscana, intanto, accosta al club aretino più di un giocatore di proprietà del Catania.

Nei giorni scorsi è emerso il nome di Filippo D’Andrea, reduce dall’esperienza in prestito all’Audace Cerignola, mentre il quotidiano La Nazione evidenzia come l’Arezzo gradisca Pietro Cianci (ma la Ternana è in procinto di riscattarlo dal Catania) ed Emmanuele Cicerelli nell’ottica di rimpiazzare il partente Emiliano Pattarello, bomber amaranto richiestissimo in sede di calciomercato. Sarebbero oggetto di valutazione anche altri profili di proprietà del Catania. Soltanto rumors, comunque, ad oggi.

Di certo Arezzo e Catania hanno già avuto modo di dialogare in tempi recenti per definire l’operazione Dario Del Fabro, difensore prelevato dai rossazzurri in prestito con diritto di riscatto a gennaio. Riscatto che, molto probabilmente, non verrà esercitato dalla società etnea.

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MERCATO – Corriere del Trentino: “Di Carmine, parte dell’ingaggio pagata dal Catania nell’ultima stagione”

Lo scorso anno la fine dell’avventura ai piedi dell’Etna, ripartendo dal girone A di Serie C, direzione Trento. Risultato finale, 34 presenze condite dalla realizzazion di 14 gol e 2 assist. Si sommano alle 10 reti siglate nella precedente stagione col Catania. Di Carmine, che a Trento ha ritrovato l’allenatore Luca Tabbiani, adesso valuta il proprio futuro.

A Di Carmine sono pervenute due offerte, quella dell’Alcione Milano e quella della Pro Vercelli, oltre a considerare l’ipotesi di una permanenza in gialloblu, in questo caso attraverso la riduzione dell’ingaggio, come sottolineano i colleghi del Corriere del Trentino. “Tocca a lui scegliere cosa sia meglio per quella che probabilmente sarà l’ultima stagione fra i professionisti”, si legge nel quotidiano che aggiunge: “Il nodo è soprattutto economico, visto che parte dell’ingaggio nell’ultima stagione è stata pagata dal Catania e il Trento non si può spingere a certe cifre, dovendo obbligatoriamente ridurre lo stipendio”.

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EX ROSSAZZURRI – Arena: “Dalla Serie D alla promozione in A, come vivere un sogno ad occhi aperti”

Il Pisa lo ha prelevato lo scorso anno dal Gubbio, per Alessandro Arena si è dunque concretizzato il salto di categoria. Il ragazzo è cresciuto nel settore giovanile del Catania. Il club rossazzurro gli aveva fatto firmare il suo primo contratto da professionista cinque anni fa, ma sbagliò a non credere abbastanza nelle sue potenzialità, lasciandoselo sfuggire. Successivamente Arena si mise in grande evidenza altrove. Fino ad arrivare all’esordio in B, ai primi gol in cadetteria, contribuendo a portare il Pisa in Serie A. Il ragazzo siciliano classe 2000 di Marina di Ragusa conferma di avere realizzato un sogno, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com

“Nel corso della mia carriera come tutti anche io ho incontrato delle difficoltà, ma ho avuto la fortuna di avere accanto la mia famiglia, soprattutto nei momenti complicati. A Gubbio mi hanno preso dalla Serie D, ero una scommessa. Devo dire grazie al Presidente, al Direttore Mignemi e ai mister Torrente e Braglia che mi hanno fatto crescere tantissimo. Mi hanno dato quella fiducia che mi ha fatto crescere e permesso di scalare le categorie. Un periodo molto importante”.

“Poi la B e la promozione in A? Vincere questo campionato è stato come vivere un sogno ad occhi aperti. Chi ama questo sport e ha questa passione fin da bambino quando arriva a questo punto della carriera ha l’impressione di sognare. Non ho ancora realizzato: due anni fa ero in Serie C. Ritrovarmi a vincere la B mi ha lasciato senza parole. Inzaghi mi ha dato una preparazione di alto livello, con lui sono cresciuto tanto e ho acquisito consapevolezza nei miei mezzi. Ho dato tutto me stesso fin da subito. Lo ringrazierò per tutta la vita”.

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STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Il Catania pensa di affiancare un altro professionista a Pastore. Frisenna ha la pubalgia. Su Torre del Grifo, Inglese, Castellini e Cicerelli…”

Il giornalista Alessandro Vagliasindi, nel corso di ‘Focus’, trasmissione a cura di Telecolor fa il punto della situazione in casa Catania. Ecco quanto evidenziato:

“La casella del direttore sportivo apparentemente vuota verrà riempita dal prolungamento di contratto di Pastore, che nei prossimi giorni verrà ufficializzato. Arrivato a gennaio di quest’anno, era legato al club rossazzurro con un contratto fino al 30 giugno ma c’è già l’accordo per il prolungamento biennale con il Catania. Chiaramente ci sono delle recriminazioni per un lavoro che Faggiano non ha potuto portare a compimento anche a causa dei noti gravi problemi di salute con cui ha dovuto combattere nella parte finale del 2024″.

“E’ un nuovo corso che parte con Ivano Pastore, il quale verrà investito della titolarità del ruolo dopo questa sorta di interregno tra gennaio e giugno. La parte più delicata del lavoro che lo attende riguarda le cessioni di chi non rientra nel progetto, che dovremmo stimare in 14 unità. Il nuovo ds dovrà effettuare parallelamente interventi legati ai ruoli già individuati dall’area tecnica per potenziare l’organico, proprio per questa esigenza il Catania ha pensato di affiancare a Pastore – solo per la parte relativa alle cessioni – un altro professionista affinchè il lavoro non diventi troppo gravoso e non vada in qualche modo a rallentare l’idea del club di portare al ritiro di Norcia un organico non dico già definito in entrata e uscita, ma con una percentuale elevata al raggiungimento dello scopo”.

Pelligra è arrivato giovedì scorso a Catania e resterà in Sicilia fino a mercoledì. In questi giorni ci sono state tante riunioni sia con la parte dirigenziale del club – era presente anche David Tucker – che con i dipendenti e l’ufficio legale. Il nuovo dg Alessandro Zarbano dovrà essere presentato alla stampa in tempi brevi. Pelligra ha ribadito senza mezzi termini che la volontà è di mettere a disposizione di Grella un budget assolutamente adeguato rispetto alle ambizioni della città, quindi propedeutico alla costruzione di un organico massimamente competitivo nel prossimo campionato di C”.

“Torre del Grifo rappresenta un altro tema caldo. Il 13 maggio scorso il Catania ha presentato una proposta irrevocabile d’acquisto per Torre del Grifo ed il vecchio logo. Ad oggi non è ancora arrivato il parere di congruità dell’offerta da parte del giudice delegato. Sono già trascorsi 30 giorni, ma non costituiscono un termine perentorio. Continuano le interlocuzioni tra la curatela del fallimento e l’ufficio legale del Catania, pianificando i successivi step. Questo è un tema caldo che, a giorni, produrrà qualcosa in concreto perchè è interesse di tutti arrivare ad un punto fermo. Il giudice delegato tutela i creditori del fallimento ovviamente, il Catania dall’altro lato ha l’interesse che l’iter venga velocizzato per poter eventualmente dare corso alla manutenzione dei campi che diventerebbero logico approdo per la stagione agonistica 2025/26. C’è parecchio lavoro da fare soprattutto sui campi in erba sintetica, è lì la situazione più critica”.

In vista del ritiro di Norcia non farà parte della comitiva Frisenna, che aveva concluso la stagione con dei problemi di pubalgia; il centrocampista si è recentemente sottoposto ad intervento chirurgico per eliminare questa problematica, sicuramente non sarà pronto per il ritiro. L’auspicio è di recuperarlo nel più breve tempo possibile”.

“Un altro punto nevralgico di questa fase di mercato è rappresentato da Inglese. Il calciatore anche attraverso il suo agente ha manifestato disponibilità a proseguire l’esperienza professionale a Catania ma negli ultimi giorni si sono registrati interessamenti di club di Serie B per l’attaccante pugliese, reduce da una stagione molto positiva. Bisognerà capire in che direzione procederanno queste interlocuzioni. Su Castellini il Catania è più propenso alla cessione, non sono maturate le condizioni per l’obbligo di riscatto del Pisa ma il discorso non è chiuso, prosegue il dialogo tra la dirigenza del Catania, il club toscano e l’agente del calciatore Tullio Tinti per trovare anche una possibile soluzione con il riscatto del Pisa e, magari, il prestito in Serie B. Su Cicerelli, il Catania ha la ferma intenzione di riportarlo alla base e farne uno degli elementi di spicco nella prossima stagione”.

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