PELLEGRINO: “Mercato? Per il salto di qualità aspettiamo il passaggio di proprietà. Reinhart in forse. Pecorino piace in A ma credo resterà”

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Maurizio Pellegrino

Lungo intervento di Maurizio Pellegrino, Direttore dell’Area Sportiva del Calcio Catania, ai microfoni della trasmissione televisiva ‘Corner’, su Telecolor:

“Effettivamente questa squadra ha fatto un buonissimo inizio di campionato. Siamo soddisfatti di essere terzi in classifica sul campo, ma c’è ancora tantissimo lavoro da fare. Le squadre in questo mercato si rinforzeranno anche con una consistenza tecnica notevole. Noi dobbiamo essere attenti come lo siamo sempre stati, cercando di migliorare questa rosa con critierio ed una forma di senso di responsabilità. Abbiamo degli step da seguire, delle idee e una strategia ben precisa. Vediamo nei prossimi giorni gli sviluppi. Confermo gli scambi di confronti con Tacopina ed il suo entourage, i confronti quotidiani ce li ho anche con la Sigi, con la quale sento di stringermi ancora più forte perchè stanno portando avanti un lavoro straordinario che può portare ad un cambio storico. Però in questo momento la risorsa è la Sigi ed il mercato deve essere mirato alle risorse attuali. La strada che ho intrapreso da inizio anno è quella della coerenza che oggi ci impone di cedere prima di tutto qualche giocatore ed individuare chi possa migliorare questa squadra facendo 0-0 sul piano del conto economico. Se poi tra qualche settimana ci saranno delle reali risorse che permetteranno di migliorare qualitativamente l’organico con innesti molto consistenti, saremmo felici. Questa squadra può essere migliorata, sarebbe anche un peccato non farlo vista la posizione di classifica e la prospettiva di eventuali playoff. Facciamo un passo alla volta. E’ un’esigenza che ci impone di farlo. Tacopina ha tantissimo entusiasmo anche per rafforzare questa rosa, ci sarà il tempo per poterlo fare ma ad oggi il mio dovere è di continuare con molta cautela il mio lavoro. E gennaio racchiude partite che possono determinare un campionato“.

“Per il momento guardiamo a 5-6 cessioni e pensiamo a 2-3 innesti che possano migliorare effettivamente la squadra. Ma visto l’obbligo della lista, dovremo lasciare qualche posto aperto per andare ad inserire calciatori che qualititativamente possano far fare il salto di qualità definitivo al Catania. Quello di Tacopina è un progetto concordato, condiviso, un’idea progettuale che può essere sviluppata e garantita se viene compiuto un passo alla volta con responsabilità. La priorità assoluta è che avvenga, grazie a tutti gli sforzi della Sigi e dei professionisti, il passaggio di proprietà. Quando si definisce tutto si dirà che il Catania potrà investire dei soldi per migliorare in maniera definitiva la squadra. Se non diciamo questo, non abbiamo capito nulla degli errori fatti in passato, diciamolo a chiare lettere. Aspettiamo il passaggio di proprietà, poi il resto. I soldi saranno comunque spesi con estremo giudizio e le dovute cautele, non credo che Tacopina abbia denaro da buttare. Siamo in Serie C, un campionato molto particolare, conosciamo ormai le tante insidie che nasconde. Bisogna essere bravi a capire la tipologia di calciatori sul mercato”.

“Trasferimenti in uscita? Sono state fatte delle scelte, saranno condivise con i calciatori, anche quelli che a malincuore lasceranno Catania essendo stati estremamente professionali, o chi preferirebbe andare a giocare altrove avendo trovato poco spazio. La valutazione viene fatta in maniera ampia. Questi giorni serviranno a confrontarci in maniera molto chiara sul progetto tecnico. Pecorino? Confermo l’interesse di alcune società di Serie A per Pecorino, sono anche abbastanza concrete però per essere decisive ci si aspetta sempre qualcosa di diverso. Oggi Pecorino è un 2001 che ha fatto 5 gol, in prospettiva può farne dieci? Io penso che possa ancora migliorare il rendimento e la sua valorizzazione. Oggi può avere un valore X e non è detto che tra due mesi non ne abbia un altro. Bisogna ragionare nell’interesse del Catania e della valorizzazione del ragazzo che può essere più completa nel tempo. Se qualche società lo vuole subito e presenta un’offerta, le dinamiche possono cambiare. Io però ritengo che quasi sicuramente fino a fine anno Pecorino resterà a Catania e tutti noi speriamo faccia ancora meglio“.

“Calciatori in scadenza? Sono stati già avviati i contatti, ho parlato con alcuni di loro. Ho riscontrato grandissima disponibilità nel rimanere ancora a Catania. Non credo ci siano problemi, la particolarità riguarda Biondi che è un giocatore richiesto ma sono ottimista perchè si farà sicuramente l’interesse del Catania e del ragazzo. Anche Manneh, Martinez e Welbeck sono stati contattati e si discuterà del rinnovo. Questo è un gruppo che ha fronteggiato tanti problemi settimanali, la mancanza di diversi giocatori, ragazzi impiegati fuori ruolo. Un gruppo che ha sempre pensato al lavoro. Se siamo terzi è anche grazie alla grande compattezza che si è riusciti a creare, aspetto che soprattutto in questa categoria tante volte può sopperire alle eventuali carenze tecniche. La speranza di un Catania volitivo che combattesse gara dopo gara ce l’ho sempre avuta, facendo capire ad ogni singolo calciatore l’importanza che avesse l’inizio di questo percorso dopo la salvezza della matricola. Lottare per la bassa classifica poteva essere un serio pericolo. L’incastro dei giocatori l’uno con l’altro è stato il vero valore aggiunto. Io sfido ogni squadra, soprattutto di questo girone, giocare quasi ogni settimana senza 5-6 titolari. Avrebbero avuto seri problemi, noi in questo siamo stati molto sfortunati ma non lo abbiamo mai fatto pesare più di tanto. L’intuizione anche del terzo portiere come Confente è stata buona“.

“La Ternana in vetta? E’ frutto di programmazione soprattutto. Dei tempi che ti permettono di progettare meglio la squadra, di creare una base forte. Le cose non avvengono per caso, con investimenti ultramilionari non è detto che si vinca. Senza un progetto tecnico è impossibile raggiungere gli obiettivi. Noi avevamo la necessità di conoscerci meglio. E’ stato tutto un divenire di partite e di energie, ma potevamo fare qualcosina di più sul campo. Questa squadra possiede margini di miglioramento non di poco conto. Passaggio al 3-4-3 nel girone di ritorno? Sono i calciatori che determinano il modulo. Le dinamiche di una partita possono variare dopo 50-60 minuti. La capacità di adattarsi con giocatori duttili può essere solo un vantaggio. Le partite si giocano anche con delle sostituzioni che spesso sono determinanti”.

“Reinhart? Grazie anche ai buoni rapporti con il buon Guido (Angelozzi, ndr) con il quale ci sentiamo spesso, abbiamo ricevuto il consiglio di tenere d’occhio questo profilo. Sono andato a vederlo, è un 2000 molto bravo tecnicamente, disciplinato in campo che può far comodo anche in prospettiva a questo Catania, creando delle plusvalenze future se ci fosse l’esigenza. Adesso però le cose stanno cambiando in meglio, quindi speriamo di poter guardare anche a profili più importanti e magari si modificano le dinamiche e le scelte. Reinhart è un playmaker, un regista di centrocampo, ha buona visione di gioco, è anche abbastanza dinamico. Buon giocatore, può essere adattato anche con un centrocampo a due. Noi lo avevamo scelto in tempi di guerra. In tempi di pace vedremo se ci sarà spazio anche per lui. Le scelte possono cambiare da un momento all’altro. Casertana? Parliamo ogni giorno di questa partita. Manteniamo il profilo basso. Guerini, Raffaele e tutto lo staff tencico sono estremamente attenti e professionali su questo aspetto. Settore giovanile? Noi abbiamo avviato un progetto partendo quasi da zero, purtroppo è stato interrotto per via della sospensione dei campionati e l’impossibilità di creare stage, corsi di aggiornamento, di dotarsi di uno scouting capace di valorizzare il territorio. Ci siamo dovuti fermare ma spero che il settore giovanile possa tornare in attività“.

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