Quello di Monopoli non era il vero Catania. La reazione c’è stata. Piedi per terra, bisogna amalgamare il gruppo

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“Al Catania manca amalgama? Ditemi dove gioca e io lo compro”. Ripartiamo da una citazione storica di Angelo Massimino (a proposito, ci uniamo al cordoglio per la scomparsa della moglie del compianto ingegnere Pino Inzalaco e figlia del “presidentissimo” e Grazia Codiglione, Anna Elisa Massimino). Il Catania di Francesco Baldini sta lavorando per trovare nel più breve tempo possibile l’amalgama di un gruppo profondamente rinnovato, con soli dieci “superstiti” della passata stagione. Un gruppo che ha accolto anche tanti giovani da inserire nel contesto etneo. Bisogna, dunque, attendere ancora per verificare quali siano le reali ambizioni di questo Catania e comprenderne fino in fondo potenzialità e caratteristiche.

L’esordio in campionato, a Monopoli, aveva destato preoccupazioni per la fragilità difensiva, le difficoltà in zona gol e la poca lucidità evidenziate. Ma era una settimana particolare, in cui impazzava il calciomercato e le voci sull’extra-campo si facevano sentire in modo incessante. Scarsa determinazione ed errato approccio alla partita segnarono la trasferta di Monopoli, pagando anche il ritrovarsi sotto di due reti dopo appena un quarto d’ora. Troppo pochi gli elementi di valutazione. Così come i rossazzurri non erano brocchi al “Veneziani”, non sono fenomeni adesso. Il 2-0 inflitto alla Fidelis Andria, comunque, invia nuovi messaggi: in primis Baldini in settimana ha dato la scossa alla squadra, avendo toccato le corde giuste. Prova ne sia che il Catania ha lottato su ogni pallone, tutti si sono compattati alla ricerca della vittoria davanti ai propri tifosi. Davvero l’Elefante non poteva sbagliare, essendo chiamato ad una reazione pronta ed immediata.

Sul piano dei concetti tecnico-tattici espressi da Baldini, i nuovi hanno fatto registrare passi avanti. E’ piaciuto lo sviluppo delle trame offensive con gli esterni Ceccarelli (grande protagonista della scena), Russotto e Russini in crescita che danno qualità, estro, fantasia ed imprevedibilità alla manovra. Sipos, autore di una doppietta, si è distinto per la capacità di far salire la squadra, la freddezza con cui ha battuto il portiere muovendosi con pericolosità nello spazio e attaccando, a tratti, molto bene la profondità. Fa bene, comunque, il mister a non esaltarlo troppo invitando il ragazzo ad inseguire la strada del progresso. Non male per movenze e stile di gioco anche il ragazzo giunto in prestito dal Padova, Moro, attuale alternativa al croato.

Ci aspettiamo di più da Maldonado in cabina di regia, molto bene l’impatto del rientrante Biondi e la verve del neo acquisto Greco. Provenzano è un centrocampista con propensione all’inserimento e potrebbe, quindi, fornire un contributo sostanziale in termini realizzativi quest’anno. Difesa ancora un pò ballerina in alcuni frangenti ma efficace, ricordando che la coppia centrale Ercolani-Monteagudo deve affinare l’intesa non avendo mai giocato insieme prima, in attesa di vedere all’opera anche l’ultimo arrivato, Ropolo. Sottolineiamo, soprattutto, la buona lettura delle situazioni di pericolo di Ercolani, che non dispiace anche quando si tratta di avviare l’azione da dietro con buona qualità palla al piede in impostazione. Si riparte, dunque, dalle note positive emerse sabato sera con l’obiettivo di dare continuità e migliorare ancora le prestazioni.

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