VERSO L’ASTA: quale percorso per salvare il salvabile?

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Sabato il Catania torna sul rettangolo verde dopo il rinvio della gara di Avellino, ma le attenzioni dei tifosi sono tutte rivolte a quel che accadrà alla vigilia in Tribunale. Tra le tante chiacchiere e voci, l’unica certezza è che in quella occasione sapremo ufficialmente se ci saranno offerte per l’acquisizione del ramo calcistico aziendale del Catania. Preso atto lo scorso dicembre del fallimento di 75 anni di storia, c’è la possibilità di salvare il titolo sportivo. Il Tribunale, come giustamente sottolineato da un grande ex rossazzurro come Peppe Mascara, le sta provando tutte affinchè si possa trovare una soluzione.

Ci sono ancora dieci partite da disputare, ma nello scenario attuale i dubbi sul Catania riguardano anche la prosecuzione stessa del campionato. Perchè se la seconda asta indetta si presenterà deserta, a quel punto saranno nuovamente i curatori a scendere in campo, dovendo relazionare al Tribunale l’andamento dell’attività e se ci sarà la possibilità di estendere nuovamente la durata dell’esercizio provvisorio, al momento fissata fino al 7 marzo. Se, invece, in sede di asta verrà depositata almeno un’offerta in linea con i requisiti di partecipazione richiesti, a quel punto il ramo aziendale del club sarebbe salvo. Successivamente la partita della concessione dell’affiliazione e della salvaguardia del titolo sportivo si giocherebbe con la FIGC.

C’è chi si muove sotto traccia. L’imprenditore romano Benedetto Mancini continua a ribadire che parteciperà all’asta, vedremo se sarà davvero così. Il curriculum però non lascia dormire sonni tranquilli ai tifosi, visti i precedenti non molto rassicuranti. Il popolo rossazzurro è preoccupato nella misura in cui teme una prosecuzione dell’agonia e che qualcuno possa speculare sul Catania. L’ex allenatore rossazzurro Pino Rigoli, sostiene che se dovesse accadere questo sarebbe meglio ripartire dalla Serie D. L’auspicio è che ci siano soggetti seriamente interessati a rilevare il Catania in C, stilando un ambizioso progetto di rilancio. Lo sperano i tifosi, i giocatori – che continuano ad onorare la maglia che indossano con impegno – e qualsiasi amante del calcio che riconosce l’importanza di una piazza storica. Si cerca il percorso giusto per iniziare un nuovo ciclo, salvando il salvabile.

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