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VERSO CATANIA-LATINA: arbitra Zago della sezione di Conegliano. Precedenti, curiosità e statistiche del direttore di gara

Sono stati designati gli arbitri per la 15/a giornata di Serie C. La partita Catania-Latina, in programma domenica pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino”, sarà diretta da Francesco Zago della sezione di Conegliano, coadiuvato dagli assistenti Leonardo Tesi (Padova) e Carlo De Luca (Merano). Quarto ufficiale Dario Di Francesco (Ostia Lido), Operatore FVS Giuseppe Minutoli (Messina).

In carriera Zago, nel 2013, è passato al Comitato Regionale Arbitri Veneto (CRA), l’anno successivo è tornato temporaneamente all’Organo Tecnico Sezionale (OTS). Due anni dopo, promozione nuovamente al CRA per poi, nel 2018, approdare alla CAI (Comitato Arbitrale Interregionale). L’ascesa di Zago è proseguita: nel 2019 promosso in CAN D e, infine, in CAN C nel 2022. Zago è spesso relatore alle riunioni tecniche dell’AIA fornendo anche consigli utilissimi agli arbitri più giovani sul come prepararsi mentalmente alle partite sottolineando “l’importanza di mantenere la calma e la lucidità necessaria, restando sereni di fronte a qualsiasi situazione”.

Ha arbitrato una partita del Catania, l’1-1 maturato allo stadio “Guido D’Ippolito” contro il Lamezia Terme nel campionato di Serie D il 20 novembre 2022: Palermo portò in vantaggio i rossazzurri (46′), risposero i padroni di casa con Vasilios (63′). Stesso risultato per il Latina, tra le mura amiche, al cospetto dell’ACR Messina il 25 settembre 2024: Capanni rispose al gol dello 0-1 di Pedicillo.

Passiamo alle statistiche in C del sig. Zago. Ha diretto in terza serie 32 gare (Coppa Italia e playoff compresi) estraendo 167 cartellini gialli e 6 cartellini rossi, fischiando 7 calci di rigore. Il bilancio aggiornato delle partite dirette in C è di 11 vittorie per le squadre di casa, 10 pareggi e 11 successi per le formazioni impegnate in trasferta. Limitatamente al girone C di Serie C ha diretto 10 incontri estraendo 57 cartellini gialli, 3 rossi (di cui 2 diretti) concedendo 3 rigori con un bilancio di 4 vittorie, 4 pareggi e 2 successi esterni: Giugliano 2-1 Siracusa, risalente al 2 novembre scorso, rappresenta l’ultimo incontro del girone C diretto dal sig. Zago.

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ITALIA U19: Pelligra accoglie Martucci e Falzone al “Massimino”

In occasione dell’Europeo Under 19, in occasione di un incontro valido per la terza giornata del gruppo 9, l’Italia si è imposta con il risultato di 1-0 sulla Polonia allo stadio “Angelo Massimino”. Decisivo il gol firmato da Idele. Una rete importante che vale la conquista della qualificazione alla fase élite in programma in primavera. Il Presidente del Catania Football Club Rosario Pelligra ha accolto Giuseppe Martucci del Club Italia ed Enzo Falzone, Presidente del CONI Sicilia.

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L’arbitro Frasynyak fermato dall’Aia dopo Casarano-Catania

La centralità dell’arbitro deve essere prioritaria a qualsiasi mezzo tecnico. Un pensiero che il sig. Maksym Frasynyak condivide in pieno, come evidenziato attraverso alcune dichiarazioni rilasciate tempo fa ed evidentemente riscontrato nella direzione di Casarano-Catania, gara in cui i rossazzurri etnei sono stati penalizzati, al netto dei propri demeriti, da un rigore solare non concesso neanche dopo la revisione al FVS. Non l’unico episodio negativo, tra falli invertiti e confusione nella distribuzione dei cartellini.

La performance arbitrale, del tutto deficitaria, non è passata inosservata. Prova ne sia che il “fischietto” della sezione di Gallarate e di origini ucraine non figura nell’elenco delle designazioni per nessuna delle gare valevoli per la 15/a giornata di Serie C dei tre gironi di terza serie. Neppure come Quarto Ufficiale. Frasynyak è stato fermato dall’Aia per almeno un turno dopo la brutta prova di Casarano.

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BREVE: “Catania superiore a tutte ma serve la stessa intensità e cattiveria agonistica. A Casarano mi aspettavo anche un cambio più coraggioso…”

Riportiamo alcune considerazioni su Telecolor di Carlo Breve, allenatore ed opinionista con trascorsi anche da calciatore del Catania dopo la sconfitta di misura maturata a Casarano:

“Il Catania per fare risultato sul rettangolo di gioco e non sulla carta – perchè sulla carta è superiore a tutte le altre – deve mettere la stessa intensità, rabbia e cattiveria agonistica che assicurano le avversarie contro i rossazzurri per sopperire alla differenza di valori in campo. Il Catania a Casarano non ha messo questa cattiveria agonistica che, invece, è stata spropositata da parte dei padroni di casa, così come l’attenzione nei dettagli e nei particolari, non sbagliando nulla in fase difensiva”.

“Secondo me il Catania è partito col piglio della capolista, ha preso un gol perdendo dei duelli; il primo di Casasola con Pinto, il secondo di Donnarumma con Cajazzo. In questo caso l’ex Cesena era in posizione di vantaggio rispetto all’avversario, credo aspettandosi l’intervento in uscita di Dini. Bravo il Casarano che ha condotto una bellissima ripartenza tutta in verticale con una grande palla per Cajazzo. Per il Catania il contraccolpo è stato pesante, per 10-15 minuti ha rischiato di subire il raddoppio, poi ha ripreso in mano le redini del gioco ma senza spingere oltremodo, solo con Cicerelli, bravo in 2-3 situazioni a saltare l’uomo e mettere alcune palle in mezzo che non sono state sfruttate”.

“Condivido il cambio Rolfini-Lunetta, con quest’ultimo sfavorito dalla situazione di gioco della difesa del Casarano che si è abbassata di 15-20 metri non dandogli la possibilità di avere la profondità, suo cavallo di battaglia. In seguito l’episodio del rigore – netto – poteva cambiare la partita ed il Catania ha avuto con Di Gennaro un’occasione venuta da calcio piazzato. Toscano ha messo dentro Forte e Corbari in campo per Caturano e Di Tacchio, non cambiando nulla tatticamente. A 20′ dalla fine spazio a D’Ausilio, ma lì mi aspettavo una mossa un pochino più coraggiosa facendo uscire uno dei 2 braccetti. Anche perchè il Catania doveva andare a riagganciare la partita e bisognava forzarla. E’ cambiato totalmente l’attacco. In generale, uscendo Cicerelli, ha lasciato il campo l’uomo che stava mettendo più in difficoltà con le sue giocate il Casarano, pur non essendo in giornata di grazia”.

“Il Catania dopo la sconfitta di Cosenza, la prova opaca contro il Sorrento e la brutta prestazione di Cerignola, ha messo insieme nove risultati utili. Arrivava di gran carriera alla gara di Casarano, ci si aspettava tutt’altra prestazione e risultato ma ci può stare, non facciamo drammi. La squadra di Toscano può rimettersi subito in marcia e, con l’atmosfera trovata al ‘Massimino’ nelle ultime settimane, ricominciare il percorso per inseguire le prime della classe. Un punto o due di distacco cambia poco. Sono tutte lì, a giocarsela. In casa rossazzurra tutti si sentono parte del progetto, secondo me non c’è nessun tipo di invidia tra chi entra a partita in corso e gioca dall’inizio. Chi entra e subentra ha sempre voglia di determinare, purtroppo a Casarano non è stato così”.

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EX ROSSAZZURRI – Stovini: “Catania, la società c’è e squadra solida con tifosi meravigliosi. Quel mancato rinnovo…”

L’ex difensore del Catania Lorenzo Stovini, nel corso della trasmissione Futura Gol – Impulso Rossazzurro confida che il Catania riesca a spuntarla per il ritorno in Serie B, soffermandosi anche sulla propria esperienza vissuta sotto l’Etna:

“Credo che il Catania sia un’ottima squadra. Tutti speriamo di rivederla dove gli compete. La Lega Pro purtroppo è un campionato molto lungo e difficile, anche se sulla carta hai una squadra da promozione te la devi giocare fino all’ultimo con altre che lotteranno fino alla fine. Spero che il Catania possa proseguire con questo trend – a parte qualche battuta d’arresto – perchè la società c’è, la squadra è solida, i tifosi sono sempre meravigliosi e veramente bisogna solo fargli tantissimi applausi. Spero che il Catania torni in Serie B e provi a tornare dove davvero gli compete”.

“Subire pochi gol è importante in qualsiasi categoria, lo dico da ex difensore ma anche per esperienza. Meno subisci, meglio è. Hai maggiori possibilità di portare a casa un risultato, poi devi fare anche gol ma non credo che il Catania abbia questi problemi. Se il Catania riuscisse a tenere questo standard tutto l’anno – e non è facile – arriverà a giocarsela fino in fondo”.

“Ricordo tanti anni belli, momenti anche difficili vissuti, salvezze importanti, poi il Catania ha continuato ad andare benissimo con tantissimi giocatori diventati top. La salvezza di Bologna contro il Chievo ha suscitato in me una grande emozione, nel contesto di una stagione macchiata però dall’episodio di Raciti che ci ha portato tanta tristezza e tantissimi problemi. I tre gol realizzati col Catania? A Genova feci un gol da attaccante, ricordo la sassata di Vargas sul cross al punto che mi fa ancora male la testa! Tranne Ascoli – dove Pagliuca svenne su un rimpallo ed io vagavo per l’area di rigore non sapendo da che parte stare – sono gol che non hanno portato punti”.

“Se ho avuto il rimpianto per il mancato rinnovo del contratto a Catania? C’è sempre stato. Non ho chiesto di più, mi era stata fatta un’offerta che non ho ritenuto giusta, così come il trattamento riservato dopo il mio rifiuto. Non ho niente da rimproverarmi, non ce l’ho con nessuno. Ricordo che in una gara disputata contro il Palermo, una volta entrato in campo lo stadio si alzò in piedi ad applaudirmi. Sono cose che fanno piacere. Non hanno ritenuto che io potessi rimanere, le cose dietro erano tante. Io ho fatto una scelta, sono contento dei tre anni vissuti ma in quel momento mi sono sentito come l’ultima ruota del carro”.

“Mi sarebbe piaciuto indossare la maglia dell’Italia anche per una volta ma non ne ho mai fatto un dramma. Ho sempre dato tutto pensando a fare il meglio per il mio club. Non è un rimpianto questo. Ai miei tempi c’erano difensori veramente forti, tra l’altro. Se oggi servisse, io ancora 10 minuti li potrei fare (sorride, ndr)”.

“Ringrazio i tifosi catanesi per tutto quello che mi hanno fatto vivere e l’affetto dimostratomi. La pazienza può anche finire perchè da tanti anni il Catania insegue la B ma credo che questo possa essere l’anno buono. Ai catanesi dico di continuare a riempire lo stadio come hanno sempre fatto, sperando che possano gioire per questo salto di categoria che sarebbe molto importante”.

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DA SALERNO: “Catanesi, lamentele dei perdenti. Pensate a vincere sul campo, cosa che non riuscite a fare in nessun modo…”

Il Salerno Club 2010, uno dei gruppi più longevi del tifo granata che ha festeggiato giorni fa i quindici anni di attività, scrive così via social:

“Da Catania soffiano venti di guerra e di accuse. Forse gli etnei, il cui gemellaggio più importante è ben noto, fanno finta di dimenticare che la Salernitana, con la porcata invereconda subita dal “palazzo” lo scorso anno, resta la squadra più vessata della storia del calcio italiano. Anche quest’anno l’inadeguatezza della classe arbitrale ha probabilmente tolto fino ad ora 3/4 punti alla squadra di mister Raffaele, ed anzi ieri forse per la prima volta si è visto un arbitraggio normale che ha concesso tutto ciò che era da concedere, e cio’ ha stupito anche gli stessi tifosi Granata. I due rigori erano netti, anzi il primo goal dell’Altamura era in sospetto fuorigioco ed il secondo lo era in maniera evidente”.

“Per tale motivi, i siciliani la smettessero di avvelenare i pozzi, anche perché fino a prova contraria, nonostante tutti i soldi spesi sono anni che muoiono in terza serie. Sono le classiche lamentele dei perdenti. La Salernitana per le schifezze subite meriterebbe di essere portata direttamente in serie A, ma nessuno vuole questo anzi vinceremo sul campo contro tutti e tutti per ritornare dove SALERNO merita di stare. Chiudete la bocca, che fate più bella figura… e pensate a vincere sul campo, perché avete dimostrato che non ci riuscite in nessun modo…”.

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SERIE D – Montalto riparte dalla Pistoiese. Il club: “Centravanti completo che abbina potenza e tecnica. Porta esperienza, personalità e leadership”

7 presenze, 1 solo gol e un rosso che gli è valso tre giornate di squalifica. Questo il bilancio della seconda avventura con la maglia della Reggina per Adriano Montalto. L’esperto attaccante nativo di Erice era ripartito dal club amaranto dopo avere risolto consensualmente il contratto che lo legava al Catania. Da una settimana Montalto ha trovato nuova sistemazione, proseguendo la stagione in Serie D ma cambiando girone (gruppo D). Trasferimento in Toscana, ripartendo dalla Pistoiese che attualmente occupa la vetta della classifica.

Il club arancione parla di Montalto come di un giocatore che “porta a Pistoia un bagaglio di esperienza, personalità e leadership, maturato in una lunga carriera tra Serie B e Serie C. Attaccante mancino, forte fisicamente e abile nel gioco aereo, è un centravanti completo capace di abbinare potenza e tecnica”. Si fa riferimento anche ai quasi 100 gol totalizzati in carriera in B e C. “Numeri che raccontano la solidità di un giocatore che ha saputo imporsi per carattere e concretezza, toccando l’apice nella stagione 2017/18 in Serie B con la Ternana, quando mise a segno 20 gol in 34 gare, compreso un memorabile poker contro la Pro Vercelli”, si legge nella nota diffusa.

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PELLIGRA: il presidente arrivato in città nella tarda serata di ieri, le prossime mosse

Era atteso in città. Come confermato da lasicilia.it, il presidente del Catania Ross Pelligra è arrivato a Catania nella tarda serata di ieri per incontrare i dirigenti del club rossazzurro e programmare una serie di mosse da seguire per migliorare l’attività quotidiana. In primis la questione Torre del Grifo Village; per il centro sportivo si dovrà pagare dal 15 ottobre ed entro 120 giorni la cifra di 4.9 milioni di euro per entrare in pieno possesso della struttura.

Pelligra avrebbe disposto tutti i documenti per saldare entro l’inizio del nuovo anno dopo aver già versato 600mila euro come cauzione. Saranno programmati i restauri dei due campi in erba, anzi la società spera di avere una deroga per entrare prima possibile nella struttura e cominciare i restauri. Ci sarà, inoltre, modo di discutere con la dirigenza delle strategie di mercato in ottica gennaio. In previsione quattro movimenti in entrata: due a centrocampo, più un attaccante e un difensore.

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VERSO CATANIA-LATINA: precedenti sotto l’Etna, si ricordano gare spesso non facili. Il 10 aprile 2022 la “partita fantasma”

Domenica pomeriggio per la sesta volta nella storia Catania e Latina si confronteranno alle pendici dell’Etna. La sfida si sarebbe dovuta giocare anche il 10 aprile di tre anni fa, ma l’interruzione da parte del Tribunale dell’esercizio provvisorio che stava tenendo in vita il club rossazzurro cancellò l’esistenza dai ranghi federali del Calcio Catania. Un colpo di spugna e gara che non si disputò. Il destino ha voluto che il Catania avesse in comune con il Latina l’esperienza legata alla figura di Benedetto Mancini, rivelatasi fatale per le sorti delle due società (i nerazzurri salutarono il calcio professionistico qualche anno prima rispetto al Catania, ndr).

Dopo la ‘partita fantasma’, due stagioni addietro Catania-Latina è tornata a giocarsi davvero al “Massimino”, considerato l’immediato ritorno tra i professionisti degli etnei. Fu una gara difficile, che vide la formazione ospite portarsi in vantaggio con Mastroianni al 18′ del primo tempo. I padroni di casa guidati da mister Tabbiani pervennero al pareggio al minuto 73 grazie alla realizzazione di Chiricò, provando poi fino alla fine a capovolgere il risultato, ma la traversa in pieno recupero negò a Bouah il 2-1. Lo scorso anno, invece, il gol di Ercolano al 60′ sfruttando un’ingenuità colossale di Di Gennaro sorprese il Catania, permettendo al Latina di fare bottino pieno.

Nelle gare precedenti si registrano due affermazioni del Catania e una del Latina. Il 26 febbraio 1978, in Serie C1, primo confronto in Sicilia e formazione ospite che riuscì ad imporsi di misura grazie alle rete di Salvatore Caiazza. Sedeva sulla panchina del Catania Carlo Matteucci. Il finale di stagione fu beffardo: il Catania, primo in classifica a parità di punti con la Nocerina, dovette spareggiare a Catanzaro e prevalsero i campani (2-1). L’anno successivo i rossazzurri guidati da Adelmo Capelli inflissero una cinquina ai pontini: il 5-1 finale portò le firme di Ciceri, Labellarte, Rappa, Morra e ancora Rappa; di Pezzuoli il gol della bandiera per i nerazzurri. Il 23 novembre 2014, unico incrocio in Serie B: decise l’incontro in favore del Catania di mister Giuseppe Sannino, la punizione di Calaiò nel primo tempo.

BILANCIO PRECEDENTI:

Vittorie Catania: 2
Pareggi: 1
Vittorie Latina: 2
Gol Catania: 7
Gol Latina: 4

Serie C1 1977/78, Catania 0-1 Latina
30′ Caiazza
Serie C1 1978/79, Catania 5-1 Latina
25′ Ciceri (C), 29′ Labellarte (C), 42′ Rappa (C), 77′ Morra (C), 82′ Rappa (C), 85′ Pezzuoli (L)
Serie B 2014/15, Catania 1-0 Latina
10′ Calaiò
Serie C 2023/24, Catania 1-1 Latina
18′ Mastroiani (L), 73′ Chiricò (C)
Serie C 2024/25, Catania 0-1 Latina
60′ Ercolano

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VERSO CATANIA-LATINA: scocca l’ora di Rolfini dal 1′? Possibili novità in avanti

Valutazioni approfondite dello staff tecnico rossazzurro. Mister Toscano potrebbe modificare qualcosa nello schieramento tattico iniziale anche per quanto concerne il reparto offensivo. Detto di Corbari che dovrebbe prendere il posto dello squalificato Quaini in mediana (alternativa Jiménez ndr), in avanti c’è la possibilità di una maglia da titolare per l’ex Vicenza Alex Rolfini. Finora è sceso in campo quattro volte, sempre da subentrato. Le caratteristiche dell’attaccante classe 1996 potrebbero essere molto utili nel tentativo di scardinare la difesa del Latina, prossimo avversario del Catania al “Massimino”. Qualora fosse impiegato dal 1′, Rolfini potrebbe agire in coppia con uno tra Caturano e Forte, Cicerelli alle spalle. Lunetta, in calo nelle ultime partite, partirebbe invece dalla panchina. Altra ipotesi, l’utilizzo della coppia “pesante” Forte-Caturano ma sembra più un’idea concretizzabile a gara in corso.

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