CATANIA: bilancio d’esercizio a giugno 2019, debiti per oltre 40 milioni

Disponibile il bilancio d’esercizio del Calcio Catania aggiornato al 30 giugno 2019. Bilancio che conferma la difficile situazione debitoria complessiva della società controllata dalla holding UDA Finaria S.p.A., il cui azionista di riferimento con il 90% delle quote è Antonino Pulvirenti. Sommando i debiti verso le banche ed il Credito Sportivo, la situazione debitoria verso fornitori e debiti tributari, il totale è pari a 45-50 milioni di euro. Una montagna molto importante da scalare per la proprietà nei prossimi mesi. A questo si aggiunge la crisi di Meridi – altra controllata da Finaria – attualmente in amministrazione straordinaria con una perdita di esercizio di oltre 40 milioni che emerge dalla situazione contabile al 15/11/2019. Perdita di esercizio che, invece, nell’ambito della gestione aziendale del Calcio Catania ha fatto registrare rispetto al 2018 una perdita ulteriore di 1.5 milioni (da -6 a -7.5 milioni). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

TORRE DEL GRIFO: lavoro pomeridiano, sabato Lucarelli in sala stampa

Il Catania ha sostenuto oggi, a Torre del Grifo, l’ultimo allenamento pomeridiano settimanale. Completata la sessione di riscaldamento, mister Cristiano Lucarelli ha disposto e diretto lo svolgimento di una serie di esercitazioni tattiche in fase offensiva. Sabato, rifinitura in mattinata e convocazioni. Alle 12.30, in sala stampa, si terrà la conferenza pre-gara di Lucarelli: alla vigilia della sfida alla Vibonese, in calendario domenica alle 15.30 allo stadio “Angelo Massimino” e valevole per la 29/a giornata, l’allenatore rossazzurro risponderà alle domande dei giornalisti. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

SERIE C: Pianese, alcuni tesserati contagiati dal Coronavirus. La nota del club

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Nota ufficiale U.S. Pianese

Dopo aver attuato tutte le indicazioni del Ministero della Salute e aver provveduto a richiedere il tampone di controllo su calciatori, tecnici, dirigenti e collaboratori che avevano accusato sintomi influenzali, l’U.S. Pianese comunica notizie positive sullo stato di salute dei propri tesserati e procede con l’ottemperamento delle disposizioni ufficiali. Al momento i soggetti contagiati sono quattro, tre calciatori e un collaboratore. Il primo è un calciatore che aveva iniziato ad accusare un lieve rialzo della temperatura e cefalea sabato sera scorso, quando la squadra era in trasferta ad Alessandria per disputare una partita di campionato. Assistito dal Responsabile Sanitario della squadra, Dott. Paolo Luatti, che lo ha precauzionalmente isolato dagli altri componenti della squadra e ha disposto che non partecipasse alla partita, ha poi continuato a manifestare malessere e stato febbrile ed è stato sottoposto a tampone nella giornata di mercoledì, risultando positivo al Covid-19 e poi ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Siena. Il secondo calciatore invece è in isolamento presso la propria abitazione, pur non presentando alcun sintomo, così come il terzo calciatore che è leggermente febbricitante. La quarta persona risultata positiva al tampone è un collaboratore della società che stamani, dopo aver trascorso la notte in stato febbrile, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Siena. Attualmente la febbre è calata e non si ravvisano particolari complicanze. La Società sportiva ha gestito la situazione attenendosi scrupolosamente alle linee guida ufficiali e coinvolgendo prontamente tutti gli organi preposti. Attualmente tutti i calciatori, lo staff tecnico e i dirigenti presenti alla trasferta dello scorso fine settimana sono in quarantena fiduciaria di 15 giorni, presso i rispettivi domicili, e nessuno manifesta i sintomi tipici del Covid-19. Durante la settimana non si è svolto alcun allenamento, in osservanza delle restrizioni date dagli organi regionali e nazionali in merito alle situazioni che prevedessero aggregazioni non necessarie di persone. Il Presidente Maurizio Sani rende noto che da ieri, 27 febbraio 2020, si è posto volontariamente in auto-isolamento nel rispetto di quanto previsto dal protocollo vigente e manifestando nuovamente come etica e responsabilità civile siano valori fondanti del suo approccio. Il Presidente dichiara anche che nessun tesserato dell’U.S. Pianese è autorizzato a rilasciare interviste, dichiarazioni, pareri e opinioni a giornalisti e a tesserati di altre società e che nessun comunicato non ufficiale deve essere veicolato. Qualsiasi dichiarazione non autorizzata non sarà riconosciuta dall’U.S. Pianese e, se sussisteranno i presupposti, sarà perseguita in termini di legge. Per garantire una corretta informazione, il Presidente comunica che l’U.S. Pianese provvederà tramite il proprio sito ufficiale (www.uspianese.it) a trasmettere in tempo reale gli aggiornamenti ai mass-media. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

LUCARELLI VS VIBONESE: quarto atto, il tecnico finora imbattuto

Domenica pomeriggio sarà il quarto confronto da allenatore per una squadra allenata da Cristiano Lucarelli con la Vibonese. Nei precedenti, il tecnico livornese – attualmente alla guida del Catania – ha piegato due volte la resistenza calabra sedendo sulla panchina dell’ACR Messina: 2-0 il 19 ottobre 2016 (Coppa Italia Lega Pro) e 3-0 il 17 dicembre del medesimo anno (Lega Pro). Il 7 maggio 2017, invece, Messina di scena a Vibo Valentia e non andato oltre lo 0-0, risultato che permise ai peloritani di raggiungere la salvezza e condannò ai play out la Vibonese. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Caffo (Pres. Vibonese): “Il mio cuore rossazzurro da 69 anni. Catania, ci teniamo a ben figurare. In estate mi contattarono dalla Sicilia ma…”

Domenica pomeriggio scenderanno in campo Catania e Vibonese. Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, gradito ospite il Presidente dei calabresi Giuseppe Caffo, catanese che non ha mai nascosto di tifare fin da ragazzo per i colori rossazzurri. Si avvicina Catania-Vibonese, una partita da sempre molto sentita per lei. “‘E’ una partita molto sentita sotto tutti i punti di vista. Anche se non ci sono gli stessi stimoli dell’andata, andremo a fare la nostra parte. Ci terrei che la mia squadra facesse bella figura ed anche il Catania, vinca il migliore. Si scende in campo per fare risultato, questo è sicuro. Ormai siamo votati verso questi play off che anche il Catania farà, anche se noi non abbiamo le stesse ambizioni, viste le numerose formazioni competitive che vi partecipano. Però fare gli spareggi e superare un turno sarebbe bello per noi. I play off in terza serie rappresenterebbero un traguardo mai raggiunto. Vorrei valorizzare qualcuno, abbiamo dei ragazzi interessanti ed un allenatore il cui valore non scopro certamente io. Se continuiamo con questo trend potremmo classificarci anche al quinto/sesto posto, ma la decima posizione comunque non ci dispiacerebbe. Classifica alla mano potremmo raggiungere anche il Catania, ma i valori effettivi sono tutti a favore del Catania dal primo all’ultimo giocatore. Ha un organico più importante e corposo del nostro. Loro faticano a trovare la via del gol ultimamente, ma a Potenza col Picerno è andata bene”. Catania desideroso di riscattare il 5-0 dell’andata, mentre la Vibonese sogna un nuovo colpaccio. “E’ stato un risultato esagerato nel migliore momento nostro ma anche il peggiore del Catania. C’era tensione, poi Camplone venne esonerato e tutto il resto. Magari si fermano a quattro domenica… scherzi a parte, faremo la nostra onesta partita senza quell’ardore e furore agonistico di allora. A noi mancano pochi punti per la salvezza matematica che è il nostro scudetto, poi quello che viene prendiamo. Mi sembra che adesso ci sia una cordata interessata a rilevare il club. Sono perfettamente solidale con il Catania squadra e ambiente. Ci tengo a salutare amici e parenti che mi aspettano alle pendici dell’Etna. C’è anche la buona possibilità di vedere la gara in televisione. Una vetrina importante. Mister Modica mi ha regalato il piacere di battere il Catania. Adesso voliamo basso, ci accontentiamo di fare una buona partita. Era la mia massima aspirazione vincere contro il Catania e ci siamo riusciti. Al ‘Massimino’ invece abbiamo sempre capitolato finora. Ricordo nella stagione 2016/17 Pisseri che volava, noi abbiamo preso pali e traverse ma le partite sono anche queste”.  Presidente, lei è un grande tifoso del Catania. “Io, ad eccezione delle due partite con la Vibonese, resto tifoso del Catania da 69 anni. Nella gioia e nel dolore. Tanti ricordi conservo, anche qualche amarezza nel corso della storia. Ogni tanto sfogliare l’album dei ricordi fa piacere. Domenica calcherò l’erba del ‘Massimino’ e sarà un pò come tornare indietro nel tempo. E’ sempre una bella esperienza trovarsi in uno stadio che ti mette i brividi. A Milano non avrei la stessa sensazione. Negli anni 60′ ricordo quando il Catania fu altamente competitivo in Serie A fino ad un certo punto della stagione. Oppure la vendetta contro il Milan, la soddisfazione di vincere a Torino con la Juve grazie ad un gol di Milan, il famoso ‘Clamoroso al Cibali’ con l’Inter. Belle pagine di storia. Io non ho mai avuto interesse per altre squadre. Ho sempre tifato per il Catania”. Il Catania è ripartito da Lucarelli in questi mesi. Come valuta l’operato del tecnico finora? “Con Lucarelli abbiamo un conto in sospeso perchè con il Messina ci ha messo sotto in passato. Lo ricordo anche come giocatore ed è uno che sa quello che fa. Ha ottenuto risultati positivi a Messina, è un tecnico emergente, preparato e sta facendo bene a Catania. Devo dire che negli ultimi anni ci sono molti tecnici con idee ben chiare e schemi di gioco davvero interessanti anche in C. Posso citare, ad esempio, il Potenza di Raffaele, Scienza a Monopoli. La stessa Cavese guidata da Campilongo, nostro ex allenatore con cui abbiamo un grande feeling. Oppure mister Modica, che lavora nei minimi particolari”.  A proposito di Modica, quanto è importante la mano del tecnico per la Vibonese? “In estate sono andati via giocatori importanti, i tifosi ci rimproveravano di avere indebolito la squadra. Abbiamo perso Camilleri, Silvestri, Cani e qualche altro calciatore non funzionale al sistema di gioco del mister. Siamo riusciti comunque a formare una buona difesa, un buon centrocampo e attacco. Il nostro allenatore non fa distinzioni di età tra i calciatori da schierare in campo, gestendo al meglio i cambi. Chi ha più forza nelle gambe gioca. Fosse per me, confermerei Modica per altri 100 anni. Io lo conobbi 10 anni fa a Celano. E’ un classico zemaniano, fino ad oggi ha sempre fatto bene. Speriamo di poterlo vedere in palcoscenici importanti, anche di B. Io non gli tarperò le ali”. In estate si parlava anche di Catania… “Questo non lo so. Lui ha avuto il coraggio di dire di no ad una squadra di cui non faccio il nome che offriva il doppio dell’ingaggio rispetto alla nostra proposta. Questo perchè non condivideva certe idee di quella società. Significa che non lavora solo per soldi ma anche per etica professionale e principio, cosa non frequente nel calcio”. Il Catania punta ai play off. Potrà recitare un ruolo da protagonista malgrado tutte le vicissitudini? “Ai play off può succedere di tutto. I fattori esterni possono incidere ma il Catania ha la possibilità di centrarli in una buona posizione, provando a giocarseli come accaduto negli ultimi anni. Sono sicuro che i rossazzurri parteciperanno agli spareggi promozione, secondo me arriveranno in alto ma i play off sono una lotteria. Non devi arrivarci scarico, sarà importante la serenità dell’ambiente, la compattezza di squadra, l’unione e la tranquillità del gruppo. Adesso dopo un periodo oscuro il Catania si sta riprendendo. Ha collezionato prevalentemente pareggi ma incontrando formazioni di spessore. Certo, sarebbe stato meglio raggiungere i play off attraverso la Coppa Italia. Però sono fiducioso per il Catania. Il calcio è bello perchè molte volte ti sorprende. Bisognerà anche sperare di non incappare in ulteriori infortuni e squalifiche che costano caro, soprattutto se l’organico è stato un pò alleggerito rispetto alla prima parte di stagione”. In vetta, invece, come vede la corsa al primo posto? “Dieci punti di vantaggio sul Bari sono parecchi. Alla Reggina basterà saperli gestire soprattutto in casa, e poi la squadra ce l’ha. Toscano è uno di quegli allenatori sanguigni che mettono tutto loro stessi. Il Bari ha un calendario non facile da affrontare. Io lo aspetterò tra una quindicina di giorni a Vibo, può darsi pure che vinca ma noi ce la giocheremo come sempre. Ternana e Monopoli devono attrezzarsi al meglio per i play off, non hanno altro da chiedere. Solo il Bari può ancora insidiare la Reggina ma la vedo dura per i biancorossi, soprattutto per le partite che giocheranno in trasferta dove tutti li affronteranno con il coltello tra i denti”.  Presidente, conferma di essere un grande tifoso del Catania. Ha mai pensato alla possibilità di rilevare la società? “Mi hanno chiamato in estate un gruppo di amici e vecchi tifosi. Qualcuno che è stato anche nella dirigenza del Catania ai tempi di Massimino. Io adesso sono presidente di una piccola squadra. Per gestire il Catania ci vorrebbero in partenza tanti soldi, da solo non potrei farcela. E poi devi vivere il contesto. Io vivo in un’altra realtà, però mai dire mai. Il mio cuore è rossazzurro. Negli anni 50′ i colori sociali erano rossoblu, c’è stato un periodo in cui il blu era persino celeste. E diciamo che la Vibonese richiama proprio i colori storici del Catania che mi avvicinano e fanno sentire quasi a casa”. Si ringrazia il Presidente della Vibonese Giuseppe Caffo per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

RICCHIUTI: “Curcio falso nueve felice intuizione di Lucarelli. Catania, non guardare troppo in là. Gruppo coeso”

Intervento telefonico di Adrian Ricchiuti, ex calciatore del Catania, ai microfoni di Radio Delfino focalizzando l’attenzione in particolare sulle vicende della squadra rossazzurra: “Il Catania sta andando meglio. Mi fa molto piacere il riavvicinamento della tifoseria perchè i giocatori hanno bisogno di calore, di non sentirsi soli. I problemi del Catania li sappiamo tutti ma questa vittoria dà maggiore autostima ad un gruppo che sta cercando di tirare fuori tutto quello che ha con le unghie e con i denti. Magari in difesa la squadra ha incontrato maggiori difficoltà rispetto a Reggina e Ternana perchè la concentrazione non era la stessa. E’ una questione di testa, non di modulo”.  “Curcio? Doveva venire a Rimini ed invece è andato al Catania, sono contento di questo esperimento del falso nueve. Se uno sa giocare a calcio, anche se non è una punta naturale può fare bene in quel ruolo. Col Picerno è stato bravo Lucarelli ad avere la giusta intuizione, perchè non proseguire su questa strada? Io gli darei ancora fiducia da punta, poi un giocatore si valuta partita dopo partita. Con Beleck, invece, il Catania deve sfruttare al meglio gli inserimenti dei trequartisti. Sono giocatori diversi per caratteristiche, conta la mano del mister”.  “Il 26 maggio festeggio l’addio al calcio a Rimini, stiamo preparando un bell’evento per la città. Marchino (Biagianti, ndr) è stato invitato ma spero non venga perchè vuol dire che il Catania sta andando avanti nel suo percorso. Sto invitando tutti gli ex compagni, anche altra gente con trascorsi etnei da Izco a Gomez, passando per Andujar, Spolli, Barrientos e Carboni”.  “Il Catania non deve guardare troppo in là. Io penso che debba ragionare gara dopo gara, umile e senza troppe pressioni. Può migliorare la sua classifica anche perchè forse il mercato ha tolto qualcosa che andava a toccare certi equilibri. Adesso i ragazzi li vedo coesi. E se in un gruppo i giocatori fanno muro tra di loro, a volte possono venire fuori delle cose importanti”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

SPEZIALE: ricorso presentato in Cassazione, udienza il 12 marzo

Sulla base del ricorso presentato in Cassazione contro la decisione del Tribunale di sorveglianza di Caltanissetta di non concedere una misura alternativa ad Antonino Speziale, detenuto dal 14 novembre del 2012, l’avvocato Giuseppe Lipera, legale di Speziale condannato a otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, afferma che “non può realizzare alcun ravvedimento” perché “ha manifestato sempre la sua innocenza” e quindi “non può pentirsi di un reato che non ha commesso”. Il tifoso del Catania compirà 31 anni a luglio e la fine della pena è prevista per il 29 aprile 2021. L’udienza si terrà il prossimo 12 marzo. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CURCIO: inserito nella Top 11 della 28/a giornata di Serie C

La redazione del portale tuttoc.com ha stilato la speciale Top 11 della 28/a giornata del girone C di Serie C. Spazio anche ad Alessio Curcio, protagonista nel vittorioso match contro il Picerno. Viene sottolineato il fatto che il calciatore del Catania giochi “da falso nueve, posizione a lui non propriamente usuale, e lo fa con grande personalità. Primi gol, ben due, in rossazzurro. Curcio può essere un fattore decisivo in chiave playoff”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***  

GHIRELLI (Pres. Lega Pro): “Il Catania ha vissuto sulla propria pelle le difficoltà della C”

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Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro, sulla lotta promozione nel girone C di Serie C ai microfoni di tuttoc.com: “È più difficile salire in serie B che salire in serie A. Lo dicono i numeri e le storie. Questa regola l’ha vissuta sulla propria pelle il Catania, ha visto protagoniste Cremonese e Benevento per tanti anni. È dura vincere in C e questa è proprio la bellezza del campionato. Io starei attento a dire che è finita e che la Reggina è già in B. È vero che il vantaggio degli amaranto è importante e che i calabresi hanno il vento in poppa ma ricordiamoci il caso dell’Alessandria, riaprendo la ferita di un presidente bravissimo come Di Masi. La C è un campionato complicatissimo”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BIONDI: “Da tifoso sugli spalti a giocatore rossazzurro, un orgoglio per me. Questo gruppo come una famiglia. 5-0? Speriamo di ripagare con la stessa moneta”

Intervento telefonico di Kevin Biondi ai microfoni di Catania Channel, in vista del confronto di domenica pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino” contro la Vibonese: “Lo stato d’animo non è cambiato. Venivamo da prestazioni convincenti ma non ripagate con i tre punti. Paradossalmente in una gara più sofferta abbiamo vinto e l’attacco si è sbloccato. Continuiamo su questa strada, pensiamo gara dopo gara e vediamo dove potremo arrivare. Devo molto anche a mister Camplone che mi ha permesso di esordire con questa maglia avendo subito fiducia in me. Poi con Lucarelli inizialmente non giocavo però, lavorando quotidianamente, sono riuscito ad entrare nei suoi piani. Sono due ottimi allenatori, con vedute del calcio non simili ma hanno i propri concetti. Io cerco di assimilarli e metterli in pratica nel migliore dei modi”.  “Il ruolo che prediligo? Giocare sulla parte avanzata del campo, a sinistra mettendo palle invitanti per i compagni, andando sul fondo o rientrando per arrivare alla conclusione. Io sono un soldato a disposizione del mister. Mi adatto dove serve, cercando di fare al meglio quello che mi viene richiesto. Con Di Molfetta mi trovo benissimo a giocare, cerchiamo sempre di collaborare. Il mister ci chiede di non dare punti di riferimento e sfruttare i punti deboli delle difese avversarie. Poi capita che scambiamo posizione, collaboriamo tantoLe parole di Silvestri sul mio conto fanno piacere, dette da un veterano vero come lui che ha diversi campionati alle spalle. Mi inorgogliscono ancora di più e lo ringrazio”.  Le emozioni nel vestire questa maglia sono sempre più forti. Per un catanese vedere la propria gente esultare con te protagonista non ha prezzo. E’ un orgoglio. C’è in giro anche un foto che mi ritrae commovente quando i tifosi sono rientrati allo stadio. Otto mesi fa ero dall’altra parte a tifare Catania nei play off. Penso non ci sia immagine più significativa di quella per definire cosa si provi ad indossare questa casacca. Una carriera alla Totti nel Catania? Mi farebbe assolutamente piacere. Spero di lasciare un segno al Catania. L’importanza di Torre del Grifo per i giovani? Non la scopro io. Se la nazionale italiana vene qui un motivo ci sarà. Non manca niente in questa struttura. Può essere anche un’arma a doppio taglio perchè un giovane potrebbe anche adagiarsi. Invece bisogna puntare a migliorarsi, sempre. Alcuni giovani della Berretti sono andati in prestito. Vedi Distefano e Pecorino. E’ un settore giovanile importante quello del Catania, spero che tutti i ragazzi che ne fanno parte possano avere un grande futuro“.  “Si arriva al campo volentieri, col sorriso e la voglia di stare insieme. C’è un ambiente positivo. Il più scherzoso del gruppo per me è Rizzo ma lui come Vicente e tanti altri. Lo spogliatoio è un’altra famiglia per me al di fuori della vita personale. Quanto è stato importante Lucarelli in questo? Il lavoro del mister è sotto gli occhi di tutti. Sta facendo qualcosa di straordinario. Ci mette tutto se stesso ed è convinto in quello che pensa e fa. Noi non ci poniamo obiettivi. Come gruppo e squadra ci siamo detti di pensare partita dopo partita. Se questa mentalità ci porterà in alto ben venga, noi siamo fiduciosi. Personalmente non mi accontento mai, punto ad arrivare sempre più in alto in base alle mie qualità. Adesso sogno magari un gol in finale play off e andare sotto la Nord con 20mila persone ad esultare“. “Non mi aspettavo rispetto ai programmi iniziali di arrivare a questo punto della stagione con così tante soddisfazioni personali ma non è ancora successo niente. Io penso solo ad allenarmi al massimo. Partite del Catania a cui sono molto legato? Due. La prima, quella della promozione in Serie A quando facemmo l’invasione di campo ed io ero con i genitori allo stadio. Prendemmo pezzi di rete e di erba del campo. Poi l’1-1 salvezza contro la Roma. Più recentemente il 2-2 a Trapani, ero in Curva. E poi ricordo con amarezza il pareggio nel match di ritorno. Il mio idolo? Quando guardo le partite vedo con ammirazione sempre Messi. E’ il calcio. Spero un giorno di vivere nel mio piccolo quello che sta vivendo lui. Nella storia del Catania Mascara, invece, è uno che non si dimentica per quello che ha fatto, è stato e continua ad essere per molti catanesi”.  Il mio amore per il calcio è nato nella culla. Già a due anni e mezzo mio padre mi portava alla scuola calcio vicino casa mia, a La Meridiana dove sono cresciuto prima di passare al Catania. Giocavo da esterno, da piccolo uno pensa solo a divertirsi. Poi crescendo capisci tante altre cose, fermo restando che il divertimento deve essere sempre alla base di tutto. Perchè ho scelto il numero di maglia 21? E’ la data di nascita di mia madre che è nata il 21 giugno. Mio padre il 14 settembre, avrei scelto quella quel numero ma ce l’aveva Brodic e non potevo prenderlo. Allora chiesi il 21 per portare in qualche modo mia madre in campo con me. Catania-Vibonese? Da oggi pensiamo a questa gara, ieri chi ha giocato ha fatto qualcosina di non propedeutico alla partita di domenica. Sappiamo con quale spirito scendere in campo, cosa vuole il mister e cosa chiede la nostra gente. Possiamo arrivare più in alto possibile secondo le nostre potenzialità. Il 5-0 dell’andata? Speriamo di poterli ripagare con la stessa moneta…”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***